Tag Archives: c3dem aladinpensiero online
Che succede?
Niger, la follia di un intervento armato
13 Agosto 2023 by Fabio | su C3dem.
Patrizia Caiffa, Niger. Padre Armanino da Niamey “Un intervento armato sarebbe una follia” (Agensir). Niger “Si faccia il possibile per evitare una “seconda Libia” i Vescovi di Niger, Burkina Faso e Nigeria contro l’intervento militare (Agenzia Fides). Domenico Quirico, Niger Le sanzioni, un inutile rito propiziatorio così l’Occidente si lava la coscienza (La Stampa)
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C3dem
Yekatit 12 – stragi dimenticate
20 Febbraio 2023 by Fabio | su C3dem
Stragi dimenticate: Diego Guzzi , Yekatit 12 è la data del massacro in Etiopia che l’Italia ha rimosso (Domani). Vincenzo Passerini, Yekatit 12, ovvero 19 febbraio: memoria della strage fascista di migliaia di innocenti etiopi (1937) (Itlodeo.info)
Che succede?
L’ITALIA DELL’OSSIMORO: A RIMINI STAND OVATION PER DRAGHI E PER MELONI
25 Agosto 2022 su c3dem
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I PARTITI COME OLIGARCHIE
24 Agosto 2022 su c3dem.
C3DEM -NEWSLETTER DEL 4 LUGLIO 2022. Aladinpensiero aderisce formalmente alla Rete.
Che succede?
L’ABBAIARE DELLA NATO E I MORSI DI PUTIN
16 Giugno 2022 by Giampiero Forcesi | su C3dem
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Ostinatamente impegnati per la Pace in Ucraina e nel Mondo
una Terra
un popolo
una Costituzione
una scuola
Costituente Terra Newsletter n. 77 del 4 maggio 2022 – ChiesadituttiChiesadeipoveri Newsletter n. 261 del 4 maggio 2022
PACIFISMO OBSOLETO?
Cari Amici,
il cancelliere tedesco Scholz ha detto il 1° maggio a proposito della guerra in corso che il pacifismo è “obsoleto”. Ma, se è obsoleto, vuol dire che prima di andare in obsolescenza era valido. Meno male che c’è andato dopo l’unificazione tedesca, perché se ci fosse andato prima il muro di Berlino non sarebbe caduto, il pacifista Gorbaciov non avrebbe detto a Krenz, il successore di Ulbricht, di aprirlo, e il resto dell’Europa non sarebbe stata così pronta ad accettare l’idea di una grande Germania, quando molti leaders europei, come diceva sia pure scherzando Andreotti, pensavano che molte Germanie sarebbero state meglio di una sola, tanto più se indotta a spendere in armi più del 2 per cento del PIL.
Tanto più grave è liquidare il “pacifismo” quando c’è una tragica incomprensione della natura ultimativa della crisi che stiamo vivendo e dei modi per uscirne. Non parliamo delle persone in malafede, di quanti vogliono la guerra o fanno affari con le armi, ma di quanti, pur con le migliori intenzioni, con le loro analisi e prese di posizione ci spingono verso la catastrofe.
Se ci fosse un pacifismo da buttare, naturalmente obsoleto sarebbe anche il papa che vorrebbe andare a Mosca per far fare la pace a Putin e fare la pace con Putin.
In attesa di ciò, con centinaia di firme tutte di grande valore per le esperienze di vita che esprimono, è stata scritta una lettera al papa per chiedergli di mandare intanto un’ambasceria di pace alla Casa Bianca e al Cremlino non solo per fermare la guerra ma per convincere ambedue quei potenti a progettare un mondo dove tutti possano coesistere in pace.
Qual è il rapporto tra le due ipotesi di intervento, quella a cui si dichiara pronto il Papa stesso, e quella che gli è suggerita dal movimento di base?
Il problema è che ci sono due livelli della crisi; a entrambi, per uscirne, occorre rispondere.
C’è il problema umanitario. La missione del papa a Mosca sarebbe, e speriamo di poter dire “sarà”, una missione umanitaria. Come egli ha detto di se stesso e del patriarca Kirill, “noi non siamo dei chierici di Stato”, siamo pastori di popoli, non possiamo e neanche saremmo in grado di offrire soluzioni politiche. Ma qui il problema non è semplicemente un problema umanitario, che ci trova tutti unanimi, e nemmeno il problema è di dividere, più o meno salomonicamente, i torti e le ragioni tra gli uni e gli altri. Se l’orribile sentenza del generale von Clausewitz fosse vera, la guerra sarebbe la continuazione della politica con altri mezzi, e se fosse vera la tesi di Carl Schmitt la politica sarebbe il regolamento dei conti tra amico e nemico. Ma se queste tesi sono prese per vere (e proprio questo delirio sembra oggi di dominio comune) occorre anche riconoscere che il problema dell’uscita da questa guerra non è solo umanitario, e nemmeno è quello di decidere sentenze e pene, ma è un problema politico. Sia a Washington che a Mosca potrebbero offendersi se si agitasse solo il problema umanitario, come se loro non fossero umani, e ci si appellasse solo al buon cuore, come se fosse scontato che il loro sia un cuore di pietra. In tal caso non ci sarebbe niente da fare.
Ma se il problema è politico lo si può individuare e risolvere. Si potrebbe allora riconoscere che essendo la NATO un’alleanza difensiva e non offensiva, il piano a lungo perseguito ed attuato di allargarla verso Est fino a circondare la Russia, fosse dettato dalla necessità di difendere dalla Russia le nazioni dislocate sul suo confine occidentale. D’altra parte si potrebbe riconoscere che il problema politico di Mosca fosse di sentirsi minacciata dall’ ”abbaiare della NATO alla porta della Russia”, come ha detto il papa, e di voler salvaguardare la lingua e la vita stessa (come si era visto ad Odessa) della gente di tradizione russa nei territori ucraini del Donbass. Ma questi sono problemi politici molto facili a risolversi tra interlocutori anche di media intelligenza e di normale capacità politica, come è normale che sia trattandosi di responsabili di popoli. Perché non scambiarsi le rispettive sicurezze?
Ciò naturalmente se il problema politico non è quello di pretendere il dominio del mondo, o di imprimere la propria impronta su tutta la terra, ipotesi che però, a questo punto della civiltà e del diritto, non si può nemmeno prendere in considerazione..
Se poi fosse la Merkel a fare da catalizzatore tra i due protagonisti per far confluire i loro progetti sull’ordine mondiale in un disegno comune, sarebbe chiaro che ad ispirare tale disegno neppure nella polemica più accesa potrebbe essere evocata l’ombra, a lei ben nota, di Hitler.
Questo è il senso della lettera al papa, quando egli mostra di voler fare tutto il possibile per stabilire la pace. Tocca oggi ai responsabili delle nazioni, sostenuti dalla ideale assemblea di tutti gli abitanti della terra, gettare le basi di un ordine mondiale che chiuda definitivamente l’era dell’internazionalismo selvaggio degli Stati, di un mondo spartito tra i padroni di tutto, di una storia che va da Vestfalia a Campoformio a Versailles e a Yalta, per instaurare un ordine multipolare, comunitario e costituzionale dei popoli, che garantisca i diritti fondamentali e renda liberi gli oppressi.
Pubblichiamo una illuminante intervista dell’economista Sachs sulle responsabilità dell’America nella guerra di Ucraina, la lettera al papa per un’ambasceria di pace, da affidare per esempio alla Merkel, una lettera di Gustavo Zagrebelsky che spiega, come hanno fatto molti altri con le motivazioni più interessanti, con quali sentimenti l’abbia firmata, e un documento dell’associazione “Laudato sì’” che ammonisce come l’ecologia integrale sia il solo orizzonte in cui si possono risolvere i conflitti.
Con i più cordiali saluti,
www.costituenteterra.it
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DRAGHI E IL NUOVO CANTIERE DELLA DEMOCRAZIA
4 Maggio 2022 by Giampiero Forcesi | su C3dem
Luigi Manconi, “La guerra divide famiglie e amici” (Repubblica). Angelo Panebianco, “Una fragile democrazia (noi e Putin)” (mente politica.it). DRAGHI E LA RIFORMA DELL’EUROPA: Lina Palmerini, “L’appello di Draghi alla Ue prima del viaggio in Usa” (Sole 24 ore). Il testo del discorso di Mario Draghi a Strasburgo, “Basta unanimità nella Ue” (Foglio). Andrea Bonanni, “Il nuovo cantiere della democrazia” (Repubblica). Ilario Lombardo, “Dottrina Draghi per l’Europa” (La Stampa). P. V. Dastoli, S. Fabbrini, F. Kastoris, S. MIcossi e V. Termini: “Per l’Europa politica serve un nuovo trattato di Messina” (Sole 24 ore). UCRAINA: il vicepresidente della Duma russa, Pjotr Tolstoy, intervistato da Repubblica: “L’esercito russo si fermerà solo al confine con la Polonia”. Gianfranco Pasquino, “Il regime change in Russia è realistico” (Domani). Stefano Fassina, “E’ chiaro vogliono rovesciare Putin. Tutti a rimorchio dell’America” (intervista al Riformista). Nadia Urbinati, “Gli interessi degli Stati Uniti non sono più quelli dell’Europa” (Domani). Francesco D’Agostino, “Alle radici del consenso per Putin” (Avvenire). Brunetto Salvarani, “Il papa si era illuso. Ora condanna lo zar” (intervista a Qn). GOVERNO E MAGGIORANZA: Paolo Pombeni, “In crisi sulla politica estera?” (mente politica). Barbara Fiammeri, “Il premier boccia il 110%. Scontro fra Draghi e M5S” (Il Sole 24 ore). Marcello Sorgi, “L’alleanza giallorossa torna in bilico” (La Stampa). INOLTRE: Giuseppe De Rita, “L’età del rancore è durata troppo. Sui social declinerà presto” (intervista all’Avanti!). Stefano Ceccanti, “Maritain, filosofo della democrazia” (intervista di Pierluigi Mele per RaiNews.it).
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Lettera al papa. “Mandi la Merkel”
Maggio 2022
di Raniero La Valle e molti altri
La lettera, il cui primo firmatario è Raniero La Valle, dopo aver raccolto alcune decine di firme – tra cui quelle dei due nuovi presidenti della Rosa Bianca – è stata consegnata in Vaticano il 2 maggio
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La lettera al Papa
CHE I RAGAZZI VADANO DAI POTENTI
4 MAGGIO 2022 / EDITORE / DICONO I FATTI / Costituente Terra/ChiesadituttiChiesadeipoveri.
Gustavo Zagrebelsky: i giovani sono il futuro, hanno diritto a un avvenire non avvelenato dalla violenza, dalla distruzione e dalla morte
Pubblichiamo la lettera con cui il prof. Zagrebelsky, presidente emerito della Corte Costituzionale, come molti altri firmatari, spiega i motivi della sua adesione alla lettera al Papa.
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Che succede?
SERVE UN NUOVO ALFABETO DEL CONFLITTO SOCIALE
15 Dicembre 2021 by Giampiero Forcesi | su C3dem.
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Che succede?
LA POLITICA AUTOLESIONISTA
20 Luglio 2021 su C3dem.
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PER L’OBBLIGO VACCINALE DI INSEGNANTI E STUDENTI. (E LA SCUOLA È A PEZZI)
20 Luglio 2021 su C3dem.
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IL PIANO VERDE DELLA UE: I SUOI COSTI, I SUOI BENEFICI. LA FERITA DELL’ACCORDO CON LA LIBIA
20 Luglio 2021 su C3dem.
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Colpisce la chiusura al dialogo mentre è necessario un umanesimo rigenerato
di Antonio Secchi
Su PoliticaInsieme: https://www.politicainsieme.com/colpisce-la-chiusura-al-dialogo-mentre-e-necessario-un-umanesimo-rigenerato-di-antonio-secchi/
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Che succede?
TRACOLLO DEMOGRAFICO. F. MONACO VS G. BETTINI. DI MAIO PROGRESSISTA
25 Novembre 2020 su C3dem.
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Che succede?
RAGIONI E TORTI DELLO STATO DI EMERGENZA. IL PD E L’IMMIGRAZIONE
29 Luglio 2020 by Giampiero Forcesi | Su C3dem.
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Che succede?
L’AMERICA SULL’ORLO DELLA PARANOIA L’AMERICA SULL’ORLO DELLA PARANOIA
di Marino de Medici, su Aladinpensiero online.
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MEDIARE A BRUXELLES. GOVERNO E STATALISMO. IL PD E LA LIBIA
17 Luglio 2020 by c3dem_admin | Su C3dem.
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Che succede?
ITALIA A RISCHIO ISOLAMENTO. AVANZATA DEI VERDI. IL GUINZAGLIO DELLA CINA
3 Luglio 2020 su C3dem.
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SOCIETÀ CIVILE. GIOVANI. OMOFOBIA. SCUOLA
3 Luglio 2020 su C3dem.
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Che succede?
IL CAPITALE UMANO E LO STALLO DEL GOVERNO
29 Giugno 2020 su C3dem.
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SCUOLA, VITALIZI, PARLAMENTO, BENTIVOGLI, MIGRANTI, LIBIA
29 Giugno 2020 su C3dem.
Che succede?
GOVERNO A RISCHIO? E ALCUNE IDEE SUL FUTURO
2 Maggio 2020 by Forcesi | su C3dem.
Paolo Pombeni, “Governo a rischio? Sì, sulla liquidità” (Il Quotidiano del Sud). Stefano Bonaccini, “Facile chiudere, ma ora rischiamo i fischi” (intervista a Avvenire). Stefano Folli, “L’avviso di Renzi e le inquietudini del Pd” (Repubblica). Maria Teresa Meli, “Le mosse di Renzi per un nuovo governo con Forza Italia e senza Conte” (Corriere della sera). Massimo Franco, “Le tre spine di Palazzo Chigi” (Corriere della sera). Matteo Orfini, “Il Dpcm è stato un errore. La ripartenza va costruita” (intervista a Il Dubbio). Stefano Ceccanti, “Gli atti di Conte sono legittimi” (intervista a La Notizia) e, soprattutto, “Salvini parla a chi non gradisce l’attuale pontificato. Lo si può battere con un nuovo europeismo” (intervista a tutto campo a Il Caffè online). Claudio Cereda, “La grande sfida della generazione 2011” (Foglio). IDEE PER IL FUTURO: [segue]
Che succede?
VIRUS, LA SOFFERENZA, LA DIGNITÀ, LA LIBERTÀ, L’EUROPA…
13 Marzo 2020 by Forcesi | su C3dem.
Giuseppe Remuzzi, “E’ un dolore enorme vedere i tuoi amici cadere. Serviva la zona rossa” (intervista al Corriere della sera). Massimo Galli, “Più test e nuova stretta sui divieti o l’epidemia continuerà a correre” (intervista al Mattino). Marcello Tavio, “Ma ora servono più siti di accesso ai tamponi” (Manifesto). MichaelDavide Semeraro osb, “Siamo tutti malati… di umanità!” (blog). Maurizio Ferrera, “I medici e la dignità dei pazienti” (Corriere). Ezio Mauro, “I clandestini del contagio” (Repubblica). Luca Miele, “Virus e democrazia, la lezione di Seul” (Avvenire). Francesco Clementi, “Quando l’emergenza restringe la libertà” (Sole 24 ore). S. Cassese e T. Padovani, “Lo stress test del virus sulla democrazia parlamentare” (Foglio). Mario Delpini, “Sul Duomo per dire a chi soffre che non sarà mai solo” (Repubblica). Luigino Bruni, “Chiudere ciò che si può, comprendere ciò che si deve” (Avvenire). Paolo Balduzzi, “Le industrie da chiudere per salvare l’economia” (Mattino). Lucrezia Reichlin, “Il coronavirus dà l’opportunità di varare un vero fondo anticrisi” (Sole 24 ore). Mario Monti, “E’ il momento di varare buoni di salute pubblica” (Corriere). Andrea Bonanni, “Così finisce l’era Draghi. Francoforte non si muoverà più al posto dei governi europei” (Repubblica). Marzio Breda, “La reazione di Mattarella: l’Europa non ci ostacoli” (Corriere). Stefano Folli, “Tutti i pericoli del caso Lagarde” (Repubblica).
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IL VIRUS E L’ORA DELLA FIDUCIA
12 Marzo 2020 by Forcesi | su C3dem.
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