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Appello contro la svolta autoritaria

Berlusconi-renziVerso la svolta autoritaria

Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale n.1 del 2014, per creare un sistema autoritario che dà al Presidente del Consiglio poteri padronali.
Con la prospettiva di un monocameralismo e la semplificazione accentratrice dell’ordine amministrativo, l’Italia di Matteo Renzi e di Silvio Berlusconi cambia faccia mentre la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti) a guardare. La responsabilità del Pd è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole e ora in sordina accolto.
Il fatto che non sia Berlusconi ma il leader del Pd a prendere in mano il testimone della svolta autoritaria è ancora più grave perché neutralizza l’opinione di opposizione. Bisogna fermare subito questo progetto, e farlo con la stessa determinazione con la quale si riuscì a fermarlo quando Berlusconi lo ispirava. Non è l’appartenenza a un partito che vale a rendere giusto ciò che è sbagliato.
Una democrazia plebiscitaria non è scritta nella nostra Costituzione e non è cosa che nessun cittadino che ha rispetto per la sua libertà politica e civile può desiderare. Quale che sia il leader che la propone.

logo_leg_1-150x150Primi firmatari:

LA SEDIA di VANNI TOLA

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Le paure di Grillo

Articolo 67 della Costituzione italiana: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. Perché Beppe Grillo ha cosi tanta paura di quest’articolo della Costituzione? Penso tema che accada al suo gruppo parlamentare ciò che è già accaduto in passato. Onorevoli senatori e deputati trasmigrati dal partito per il quale erano stati eletti verso altre formazioni politiche in nome di una distorta interpretazione dell’art 67 e per motivazioni talvolta inconfessabili (leggi corruzione) che niente hanno da spartire sulla legittima assenza del vincolo di mandato per gli eletti. Si va bene mettere le mani avanti ma chi ha portato in Parlamento Beppe Grillo? Giovani sprovveduti e privi di coscienza e morale e pronti a farsi comprare dal primo acquirente o le nuove promesse del panorama politico italiano? Individui capaci di distinguere tra politica intesa come servizio per il paese o politica degli affari, delle consorterie, della corruzione diffusa o giovani uomini e donne ingenui fino alla dabbenaggine? A meno che la paura di Beppe Grillo non sia un’altra e di ben altra natura. Dopo aver creato un movimento politico per molti versi “rivoluzionario”, dopo aver adempiuto la sua missione di portare in parlamento il “lievito” di una nuova classe politica per il cambiamento del Paese, non si sia reso conto di una verità per lui spiacevole. Il suo compito, il suo ruolo e quello di Casaleggio si sono esauriti, non hanno più ragione di esistere. Ora devono farsi da parte e lasciare che i giovani uomini e donne eletti operino al meglio delle loro capacità e competenze. O preferisce continuare a essere lui e soltanto lui quello che pensa e decide per tutti?

La storia siamo noi (i cittadini). Nessuno si senta offeso (compresi Grillo e Bersani)


La storia siamo noi
Bersani parli rivolgendosi innanzitutto agli italiani
di Aladin
Attenzione Bersani, mentre Grillo parla e parlerà verso tutti, ma fondamentalmente ai suoi (soprattutto ai parlamentari M5S), tu parla rivolgendoti a tutti (ai tuoi come agli altri e, tra questi i M5S), ma parla rivolgendoti innanzitutto agli italiani. E’ evidente che Beppe Grillo ha necessità di tenere compatta una squadra, allo stato di poca omogenità, ma sicuramente orientata maggioritariamente a sinistra e, come tale, molto probabilmente sensibile alle proposte del Pd e di Sel. Abbiamo detto che siamo in una situazione del tutto inedita. Questo non vale solo per Bersani and Co, ma anche per Grillo and Co e per tutti. Intendo dire che la proposta di dare al paese il miglior governo possibile (in questa situazione) per fortuna non dipende solo da Grillo e neppure solo da Bersani. Facciamo valere il più possibile la partecipazione dei cittadini, anche con l’utilizzo della rete e di tutte le occasioni di partecipazione in presenza. I cittadini e soprattutto i militanti (naturalmente e comprensibilmente portati alla partigianeria e spesso al settarismo) devono sempre far prevalere le ragioni dei dialogo, dei ragionamenti, del perseguire le possibili soluzioni migliori… piuttosto che le contrapposizioni di principio o, peggio, gli insulti. Solo il popolo (quello consapevole) salva il popolo (anche quello inconsapevole).
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La storia siamo noi (F. De Gregori)

Dedicato a… soprattutto a Bersani. Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo. Nessun accordo con Berlusconi!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo
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(Eugenio Montale)
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Tutta la poesia
Non Chiederci La Parola

di Eugenio Montale

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.

Ah l’uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l’ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
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La poesia declamata da Gassman