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Scuola Popolare di Is Mirrionis. Quella volta che incontrammo il cardinale…

Atzeni-copertina-sito-622053_960x368Si è svolto ieri l’incontro sul tema della città, del centro e della periferia. Al Picò Italian Cafè di Piazza Costituzione, il giornalista Vito Biolchini, lo scrittore Tommaso Giagni (autore de “L’estraneo” pubblicato da Einaudi) e il fondatore e animatore della Scuola popolare di Is Mirrionis Franco Meloni si sono confrontati sulle similitudini e i cambiamenti delle città, sui “margini” e le evoluzioni dei luoghi che abitiamo. Nell’occasione, parlando dell’esperienza della Scuola Popolare di Is Mirrionis, Franco Meloni ha raccontato l’episodio della delegazione degli alunni della stessa Scuola ricevuta dal Vescovo di Cagliari, il cardinale Sebastiano Baggio, il 20 ottobre 1971. Ecco la pagina di cronaca, scritta a memoria di quell’incontro, tratta dal libro in fase di redazione sulla Scuola Popolare di Is MIrrionis (il cui titolo provvisorio è “Via Is Mirrionis, segue numerazione”).
via-Is-Mirrionis-segue-numerazione1Quella sera la notizia arrivò del tutto inattesa. Ce la portò quasi in diretta Giacomo che era stato convocato poco prima dal parroco don Antonio Porcu: la parrocchia revocava la disponibilità dei locali concessi da circa un mese alla scuola popolare, che da appena una settimana aveva cominciato le lezioni con oltre 40 iscritti. Motivazione? La parrocchia non ne condivideva l’impostazione (troppo a sinistra). Il Vescovo, a detta del parroco, aveva approvato tale decisione. Che fare? Non ci fu grande discussione sul da farsi: occorreva investire tutti del problema e così la sera stessa si decise di far saltare le lezioni e convocare l’assemblea plenaria. Era mercoledì 13 ottobre 1971. La discussione fu partecipata, accesa, ma del tutto costruttiva. Si mise in dubbio l’effettiva forza del parroco nel sostenere tale decisione. Ci risultava una crescente simpatia dell’iniziativa nel quartiere. Sicuramente avevamo dalla nostra parte il vice parroco, don Gianni Sanna. E poi… possibile che tale decisione fosse avvallata dal Vescovo? In quel momento addiritura un cardinale! Il cardinale Sebastiano Baggio, da meno di tre anni titolare dell’Arcivescovado. De minimis non curat pretor… Oppure – riflettevamo – siamo davvero diventati importanti! Magari si paventa che l’esperienza, che – non dimentichiamolo – aveva tra i suoi riferimenti la scuola popolare di Barbiana, portata avanti da don Lorenzo Milani, morto da alcuni anni, e più che mai al centro di qualsiasi impostazione innovativa e non autoritaria della scuola e dell’educazione in generale, si diffondesse a macchia d’olio, coinvolgendo “pericolosamente” settori progressisti della Chiesa? Ma, anziché fare tante congetture, perché non andare direttamente dal Vescovo? E così appunto si decise. Si incaricò Giacomo di prendere un appuntamento con il Vescovo, per il tramite del parroco, che doveva essere necessariamente coinvolto. Nel contempo si incaricarono i componenti del Coordinamento di scrivere una sintetica memoria sull’impostazione della Scuola, da consegnare al Vescovo. Tutto fu fatto e, successivamente, l’incontro fu fissato mercoledì 20 ottobre alle 20 in Episcopio.
L’incontro con il cardinale.
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