Risultato della ricerca: barracciu
Oggi martedì 28 novembre 2023
Autonomia differenziata, va in aula al Senato il pasticcio della pseudo secessione
28 Novembre 2023 – Alfiero Grandi, su Democraziaoggi.
La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha concluso l’esame del testo del disegno di legge del Governo sull’autonomia regionale differenziata, testo presentato dal solo Ministro Calderoli.
Dopo il voto su emendamenti e ordini del giorno riguardanti i 10 articoli del ddl ora ci sono le dichiarazioni di voto dei senatori e dopo il voto […]
Soru-Todde: ecco perché un accordo è (quasi) impossibile
27/11/2023 alle 15:54 di Vito Biolchini su vitobiolchini.it
Oggi l’Unione Sarda e la Nuova Sardegna danno la stessa notizia: ci sarebbero delle trattative sottotraccia per ricomporre la frattura tra il centrosinistra che ha espresso la candidatura di Alessandra Todde e Renato Soru.
Oggi sabato 18 novembre 2023
Il piano non troppo segreto di Soru e Zedda per sostituire Todde con…
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di Vito Biolchini
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Graziano Milia, sindaco di Quartu Sant’Elena
Nel caso di primarie del centrosinistra ti candideresti?
No. Chi parla di primarie sta pensando a un campo, sta pensando alle esigenze politiche di uno schieramento, con lo scopo di dirigerlo politicamente. Io mi sto occupando di Sardegna, quindi che c’entro io con le primarie?
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Non vi siete ancora ripresi, vero? Il fallimento del vertice Todde–Soru (o Soru–Todde, fate voi) vi ha gettato in un tale stato di terribile prostrazione e sconforto abissale che in queste notti avete fatto fatica a prendere sonno, immaginandovi altri cinque anni di governo regionale di centrodestra o, peggio ancora, con Christian Solinas presidente? Ma siete veramente degli ingenui! Ma sul serio, non avete capito cosa succederà nelle prossime settimane?
Giovedì 9 maggio 2019
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La Scuola di Cultura Politica Francesco Cocco su Il Risveglio della Sardegna. Sono iniziati i valori di ristrutturazione. Occorrono nuovi fondi. Appello alla generosità dei sostenitori.
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Autonomia differenziata: le regioni ricche vogliono star da sole
9 Maggio 2019
Gianna Lai su Democraziaoggi.
E vada pure in malora questo Meridione, che vive di assistenza e di indennizzi e che si papperà quasi tutto il Reddito di cittadinanza! Più soldi al Nord, noi delle tre regioni più ricche non vogliamo comunque portar via niente alle altre, semplicemente vogliamo tenerci i nostri, il nostro residuo fiscale, e deciderne direttamente […]
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Siri-Barracciu: due casi con soluzioni opposte
9 Maggio 2019
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
In due ore di riunione, senza scontri plateali, Giuseppe Conte rispetta le indicazioni e decide di “licenziare” l’esponente leghista ottenendo la fiducia dei suoi ministri e terminando la riunione senza la conta che, seppur simbolica, avrebbe sancito la rottura tra la Lega e il capo del governo. “E’ la vittoria degli onesti”, dice Luigi Di Maio. […]
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Francesco Cocco: un punto di riferimento.
di Roberto Mirasola su il manifesto sardo.
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——————————————————Domani————
Fatti e misfatti: la pessima legge elettorale sarda. Errare humanum est (2013), perseverare autem diabolicum (2019)
Oggi martedì 26 marzo 2019 sulla prima pagina de L’Unione Sarda.
Errare humanum est (2013), perseverare autem diabolicum (2019)
[CAGLIARI 25 giugno 2013]. A meno di otto mesi dalla fine della legislatura, il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato una riforma della legge elettorale statutaria a larga maggioranza con 61 voti a favore, 7 contrari 6 astenuti.
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Rispondono sì i consiglieri: Salvatore Amadu – Arbau – Artizzu – Bardanzellu – Ben Amara – Andrea Biancareddu – Mario Bruno – Antonio Cappai – Cocco Pietro – Contu Felice – Contu Mariano – Corda – Cozzolino – Cuccu – Cuccureddu – Simona De Francisci – Diana Giampaolo – Diana Mario – Marco Espa – Floris Mario – Floris Rosanna – Floris Vincenzo – Domenico Gallus – Greco – Lai – Locci – Lotto – Lunesu – Manca – Mariani – Meloni Valerio – Sergio Milia – Moriconi – Mula – Mulas – Murgioni – Sergio Obinu – Giorgio Oppi – Peru – Petrini – Piras – Antonio Pitea – Pittalis – Efisio Planetta – Porcu – Randazzo – Rassu – Teodoro Rodin – Francesco Sabatini – Salis – Sanjust – Sanna Giacomo – Sanna Gian Valerio – Sanna Matteo – Solinas Antonio – Renato Soru – Giulio Steri – Angelo Stochino – Tocco – Tupponi – Massimo Zedda.
Rispondono no i consiglieri: Cocco Daniele – Cugusi – Paolo Luigi Dessì – Paolo Maninchedda – Carlo Sechi – Angelo Stocchino – Claudia Zuncheddu.
Si sono astenuti: la Presidente Claudia Lombardo – Michele Cossa – Attilio Dedoni – Meloni Francesco – Pisano – Solinas Christian.
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 74
votanti 68
astenuti 6
maggioranza 41
favorevoli 61
contrari 7
(Il Consiglio approva).
Assenti
- Tarciso Agus
- Francesca Barracciu
- Ugo Capellacci
- Roberto Capelli
- Luciano Uras
- Marco Meloni
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Fonte: http://consiglio.regione.sardegna.it/resoconti/resoconto.asp?print=1&idverbale=140415
Tutto è scritto agli atti. Chi vuole saperne di più vada avanti.
I sardi al voto con la peggiore legge elettorale regionale della Repubblica, frutto di un miserabile accordo CS/CD alla fine della scorsa legislatura. Lacerazioni e ritardi nei partiti. Per ora un solo candidato presidente: Andrea Murgia per AutodetermiNatzione.
Si avvicina la scadenza delle elezioni regionali sarde (febbraio 2019), che saranno regolate dalla peggiore legge elettorale vigente tra tutte le Regioni italiane: una legge carognesca voluta alla fine della scorsa legislatura dal centro sinistra e dal centro destra, segnatamente da Pd-Sel e da Forza Italia, uniti in nome degli esclusivi interessi dei partiti, allora maggioritari, contro le minoranze e, soprattutto, contro gli interessi dei sardi. Come è noto questa legge, che nonostante le promesse degli stessi partiti non è stata modificata, se non per introdurre la garanzia della rappresentanza di genere (poca cosa, in quanto la modifica s’innesta in un immutato pessimo contenuto complessivo) danneggerà nella prossima scadenza elettorale proprio i partiti che l’hanno voluta, in modo particolare il Pd. A nulla sono valsi gli appelli fatti da molte organizzazioni democratiche e tra queste dal Comitato d’indirizzo costituzionale e statutario (CoStat). Si dirà: “chi è colpa dei suoi mali pianga se stesso” e va bene, ma purtroppo a pagare, a pagarla cara, saranno soprattutto i sardi, i quali presumibilmente in misura rilevante e crescente rispetto alle ultime consultazioni diserteranno le urne. Un’altra annotazione: a tutt’oggi nessuno degli schieramenti in campo, tranne uno, ha indicato il candidato presidente. Lo aveva fatto il M5S, che però ha preso atto della rinuncia alla candidatura del suo esponente Mario Puddu, in relazione alla condanna comminatagli per abuso d’ufficio. L’unico candidato per ora in campo è Andrea Murgia per AutodetermiNatzione. Vogliamo dare merito a questa organizzazione per la tempestività e per la qualità della persona scelta. Andrea Murgia si presentò alle primarie nel centro-sinistra, vinte da Francesca Barracciu, poi sostituita come candidato presidente da Francesco Pigliaru. Andrea, presentatosi come outsider, ottenne un ottimo risultato, soprattutto considerate le condizioni di partenza. La sua candidatura fu accolta con simpatia e appoggiata dalla nostra News, che per l’occasione fece eccezione alla sua terzietà rispetto ai candidati della sinistra e comunque degli schieramenti progressisti. Al riguardo ci piace riproporre un editoriale di Aladinews del 31 agosto 2013, che per certi versi, mutatis mutandis, mantiene una sua validità. Ovviamente auspicando un esito migliore, decisamente lusinghiero, come sicuramente Andrea Murgia e AutodetermiNatzione ampiamente meritano.
Murgia, Andrea Murgia. Ma chi è quello lì?
Ma cosa vuole questo Murgia, questo Andrea Murgia? [segue]
Oggi mercoledì 6 dicembre 2017
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Giovedì 7 dicembre
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Venerdì 15 dicembre
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Francesca Barracciu condannata a quattro anni
5 Dicembre 2017
Red su Democraziaoggi.
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Comitato di iniziativa costituzionale e statutaria, ANPI Cagliari.
INFORMATIVA
Cari/e compagni/e e amici/e,
Abbiamo deciso di dare seguito al Convegno ‘Lavorare meno, lavorare meglio, lavorare tutti’, del 4-5 Ottobre, con altre iniziative da programmare nei prossimi mesi su vari temi: quali linee di attività, ruolo del pubblico e del privato, istruzione, prospettive di impresa, professioni, per creare occupazione e sviluppo locale in Sardegna. Nell’incontro di venerdi 1 dicembre, per fare il punto sul Convegno di Ottobre, si è proposta la formazione di un gruppo su Scuola e Lavoro, in vista delle future scadenze. Pertanto, ci vediamo lunedi 11 dicembre presso l’Associazione Terra battuta, in via S.Domenico 10, alle ore 17
Cari saluti,
Gianna Lai, Rita Sanna.
Scuola: non solo specializzare, ma insegnare a vivere
Cogliamo l’occasione per inviarvi, sulla Scuola, un post di Gianna Lai in Democraziaoggi di oggi. Ecco il link http://www.democraziaoggi.it/?p=5205#more-5205.
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Oggi mercoledì 29 novembre 2017
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Mario Corona, monserratino, partigiano, sindaco comunista di Fucecchio
29 Novembre 2017
Marco Sini su Democraziaoggi.
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Chiesti cinque anni per Francesca Barracciu
29 Novembre 2017
Red su Democraziaoggi.
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Gli Editoriali di Aladinews. Cari Presidenti la legge ha da cambiare!
Su Aladinews.
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CITTÀ E TERRITORIO » NOSTRO PIANETA » INVERTIRE LA ROTTA
Presto, o sarà toppo tardi
di VALENTINA CORVINO
il Salvagente, online, 28 novembre 2017, ripreso da eddyburg e da aladinews. L’accorato appello della comunità degli scienziati consapevoli per tentar di scongiurare la morte del nostro pianeta. Le 13 cose da fare subito.
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Oggi giovedì 29 dicembre 2016
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Caro Pigliaru, volevi una giunta di sapienti… hai un esecutivo di fantasmi! Dammi retta, sbarca! Torna a casa!
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Cagliari, a chi tocca adesso?
E’ strana la politica. Stefano Fassina, ex Pd, è il candidato di Sinistra Italiana (il gruppo parlamentare composto da Sel e dai fuoriusciti del Pd) a sindaco di Roma. Ha reso nota la sua priorità in caso di elezione: le periferie, viste come “il luogo sociale e urbano dal quale guardare alla città”. Fassina, insieme agli altri appartenenti a Sinistra Italiana, ha come principale obiettivo la costruzione di una sinistra a sinistra del Pd. Ai cittadini e agli elettori abituati a schemi meno sofisticati, la situazione politica appare un complicato machiavello.
Ancor meno comprensibile se ci si sposta a Cagliari dove Massimo Zedda, Sel, è il ri-candidato del Pd a sindaco di Cagliari. Nonostante Sel a livello nazionale abbia rotto col Pd di Renzi fino a promuovere il nuovo soggetto politico di Sinistra Italiana. La normale logica fatica a trovare una risposta alla domanda: ha senso mantenere il nome della “ditta” solo per allearsi col Pd in funzione delle prossime elezioni di Cagliari portando in dote anche la sconfessione del segretario nazionale Vendola? Inoltre, mentre si augura a Zedda di uscire indenne dal processo relativo al Teatro Lirico, è fatale interrogarsi sull’opportunità di ri-candidare un rinviato a giudizio che, in caso di condanna, non potrebbe fare il sindaco.
Ritorna alla memoria Francesca Barracciu. Vincitrice delle primarie per la Presidenza della Regione, si ritirò “spontaneamente” perchè colpita da un avviso di garanzia. Si diceva che con lei candidata presidente il centrosinistra avrebbe fatalmente perso le elezioni. Oggi, invece, il Pd conta di vincere le elezioni amministrative a Cagliari con un candidato sindaco rinviato a giudizio. Con la benedizione di Matteo Renzi: “Lo sosteniamo anche se non è del Pd, noi scegliamo i candidati migliori”. Secondo questa logica la Barracciu non era, quindi, uno dei candidati migliori. Idonea però al ruolo di sottosegretario ai Beni Culturali, almeno fino all’arrivo del rinvio a giudizio.
Alla memoria ritorna anche la campagna elettorale di Massimo Zedda del 2011 e lo slogan “Adesso tocca a noi”, i sostenitori disinteressati di quella sinistra che si voleva avesse ancora un senso. Poi gli altri, quelli interessati che “toccasse” a loro. Se non un ruolo politico, almeno un posizionamento in strutture e organismi parapolitici che prevedessero un qualche compenso. Come poi è avvenuto, con proiezioni anche nella Regione, passata al centrosinistra con Francesco Pigliaru presidente.
La candidatura di Zedda appare oggi come un voler pretendere una sorta di primato della politica nei confronti della magistratura, forte dell’acclamazione senza primarie e della benedizione di Matteo Renzi. Per il quale, pur di vincere, sono naturali le candidature di chi è (dovrebbe) essere a sinistra del Pd come Zedda o a destra come Giuseppe Sala, candidato sindaco a Milano. Come è pure naturale un Governo con la destra di Alfano e il sostegno dell’ex berlusconiano Denis Verdini.
Con quale entusiasmo gli elettori di sinistra e anche i cittadini meno politicamente impegnati potrebbero oggi ri-sostenere un candidato sindaco rinviato a giudizio, contribuendo disinteressatamente al successo della sua campagna elettorale votandolo e facendolo votare? Con quale riferimento etico e con quale senso di responsabilità del ruolo di cittadini decisori, attraverso il voto, della migliore rappresentanza possibile? Forse per aver proseguito l’opera della destra con i giardinetti, le opere pubbliche, le piazze e piazzette? Davvero poco. Da un’amministrazione di centrosinistra e da un sindaco di sinistra-sinistra era attesa soprattutto una visione della città, l’adeguamento del PUC al PPR, una forte attenzione alle politiche sociali e alle periferie, viste come “il luogo sociale e urbano dal quale guardare alla città”, all’ambiente, ai beni culturali, alla cultura, all’istruzione.
E allora, a chi tocca adesso? Alla destra? Divisa come il Pd in correnti e consorterie. Sembra quasi poco interessata a concorrere, riservandosi forse di calare le più convenienti ragioni di scambio con la coalizione apparentemente più forte. I berlusconiani sono rimasti in pochi e gli “altri” potrebbero pensare di riproporre a livello comunale il modello del “Partito della Nazione” caro a Renzi. Con la formula del tutti dentro appassionatamente. Il M5S risulta ancora non pervenuto.
Sono presenti sulla scena elettorale, però, altri soggetti che hanno in comune i temi – valori della dignità, partecipazione, appartenenza e solidarietà. Che pongono come priorità il sostegno alle fasce più deboli della città, in particolare la creazione di opportunità di lavoro. Che dichiarano di non vedere l’impegno politico come un’alternativa lavorativa ma come un contributo al benessere della città e dei suoi abitanti.
Manca davvero poco alla data delle elezioni e si rende urgente che le liste in campo rendano noti i programmi per gestire la città. Per consentire ai cittadini una scelta motivata e consapevole, che la Costituzione ci assegna, responsabilizzandoci.
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- Raffaele Deidda, by sardegnasoprattutto/14 febbraio 2016/ Società & Politica/
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CAGLIARI 2016. Dibattito su/per la città dentro la campagna per le elezioni comunali
Il problema di Zedda? Non certo il processo ma essere diventato la controfigura di Renzi
07/01/2016 alle 18:00
di Vito Biolchini su vitobiolchini.it
Contrariamente a quanto afferma Sardinia Post, la condanna per abuso di ufficio per il sindaco di Cagliari Massimo Zedda nel processo sul Teatro Lirico non è per niente la “speranza non dichiarata dei suoi avversari” e questo per un motivo molto semplice, anzi due.
Il primo è che è opinione comune in città che il sindaco sarà assolto, così come fu assolto Renato Soru nel caso Saatchi & Saatchi. Da dove arriva tanta sicurezza? I cittadini leggono le cronache del processo dai giornali e si fanno la loro idea, mentre i politici hanno qualche informazione in più e non è un caso che il Pd, prima di dare il via libera alla ricandidatura di Zedda, abbia atteso la deposizione di alcuni teste chiave del processo. Il Pd è strasicuro che il sindaco sarà assolto, altrimenti non avrebbe commesso la follia di ricandidarlo correndo il rischio, in caso di condanna, di dover tornare alle urne dopo pochi mesi dalla rielezione. E dopo le recenti vicende che tutti abbiamo letto sui giornali in questi giorni, l’impressione che Zedda verrà assolto si è fatta ancora più forte.
Il secondo motivo è che gli avversari di Zedda non contrastano la sua figura o la sua persona ma la sua politica, ovvero quella del Pd sulla quale il sindaco si è via via appiattito. Quindi se anche Zedda dovesse cadere per mano della magistratura, difficilmente questo potrebbe portare nel centrosinistra alcuni schieramenti che, né per storia personale dei loro leader né per collocazione, possono essere avvicinati al centrodestra.
L’avversario dunque non è Zedda (esponente di un partito che esiste fittiziamente solo in Sardegna e amministratore silente su tutti i temi più importanti: dalla fuga di Ryanair all’istituzione della città metropolitana, dalla crisi della Camera di Commercio fino alla riforma della sanità, per non parlare della gestione dei rifiuti) ma il Pd di Renzi, che per il sindaco di Cagliari ha avuto recentemente parole generose. Quindi Zedda o un altro candidato, non fa nessuna differenza.
Piuttosto Sardinia Post dovrebbe chiedere agli alleati di Zedda che duramente contrastarono la candidatura dell’indagata Francesca Barracciu alle ultime elezioni regionali, come mai adesso non battono ciglio nel sostenere un amministratore addirittura sotto processo. Che si tratti di quella doppia morale applicata ad una donna legittimata dal voto delle primarie a tutto favore dei suoi colleghi maschi legittimati, forse, da una superiorità di genere negata nelle enunciazioni di principio ma praticata nella quotidianità
- segue –
CAGLIARI 2016. Dibattito su/per la città alla vigilia delle elezioni comunali.
Il Pd acclama Zedda: i cagliaritani faranno altrettanto?
di Vito Biolchini, su vitobiolchini.it
Riuscendo a farsi ricandidare per acclamazione a sindaco di Cagliari, Massimo Zedda ha messo a segno un vero e proprio colpo da maestro della politica, ben superiore a quello che gli consentì quattro anni fa di battere il centrodestra e vincere le elezioni. Allora, checché abbiano blaterato i vari blogghini amici di Sel poi silenziati dalla magistratura, si trattò di un trionfo atteso e a cui molti (anche in maniera disinteressata) diedero il loro contributo.
Stavolta no, stavolta Massi ha fatto tutto da solo: questo capolavoro è solo merito suo.
Come definire altrimenti una candidatura che premia l’esponente di un partito che di fatto non c’è più, frutto di una alleanza sconfessata dallo stesso segretario Vendola, e che arriva nel bel mezzo di un processo penale per una vicenda incredibile come quella del Teatro Lirico di Cagliari? Per un misero avviso di garanzia giusto due anni fa il Pd fece fuori Francesca Barracciu, che pure le primarie per la presidenza della Regione le aveva vinte, e oggi quel Pd si inchina davanti al sindaco alla sbarra per una vicenda che, a prescindere da ciò che dirà la sentenza, resta politicamente sconcertante di suo (e salutatemi Gianni Letta).
Delle due l’una: o il partito di Renzi è assolutamente convinto nell’assoluzione di Zedda oppure ricandidando il sindaco sotto processo vuole mettere sotto pressione la magistratura. In entrambi i casi si tratta di ignobili tecniche berlusconiane che la sinistra aveva duramente contestato quando governava il Cavaliere: i tempi sono evidentemente cambiati, la mutazione definitamente compiuta. Noi eravamo per la legalità, loro evidentemente no: erano (e sono) semplicemente per il potere.
Zedda è stato ricandidato per acclamazione e non poteva essere altrimenti, giacché ogni dibattito avrebbe aperto delle voragini spaventose e mostrato sia i risultati tutto sommato modesti raggiunti da questa amministrazione sia la pochezza del Pd cittadino, incapace di controbilanciare il potere del sindaco. L’analisi perfetta l’ha fatta Andrea Pubusa nel post “Cagliari, toto-elezioni: sicuri due no, un sì… forse”:
- segue –
Governo della Regione e dintorni. Si può fare di più, molto di più. La Sardegna ne ha bisogno. DIBATTITO – VALUTAZIONI e DIBATTITO
Proseguiamo nella pubblicazione di riflessioni di valutazione critica dell’operato della Giunta regionale (e non solo), auspicando positivi cambiamenti di politiche e, ovviamente, di persone che sappiano interpretarli e rendere efficaci. E’ la volta di Raffaele Deidda, che ha scritto l’articolo – che sotto riproduciamo su SardegnaSoprtattutto. Riportiamo poi in chiusura una correlata riflessione del direttore.
Polli e gufi nella voliera di Renzi
di Raffaele Deidda
By sardegnasoprattutto / 6 ottobre 2015/ Società & Politica
con la lampada di aladin: su elezioni, 5 stelle, PD e dintorni…
- Il PD si sfalda, battere Renzi e B. è possibile. Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
- La ricchezza giusta per la sinistra. Marianna Mazzucato su Repubblica.it.
con gli occhiali di Piero…
- Un anno fa, il 1° giugno 2015, su Aladinpensiero.
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LAMPADAS (Giugno)
Eo lampadas so… anima e coro
mi dat ogni massaiu, ogni pastore
a preju de affannu e de dolore.
Mira sos campos riccos de laore
chi lughent a su sole che i s’oro.
E do a su mundu unu Tesoro
ed est opera mia si s’affannu
non regnat in su mundu totu s’annu.
(Anonimo)
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NUMERI
Chi vuole intendere intenda.
Regionali Liguria 2015 PD voti 140.000
Europee Liguria 2014 PD voti 320.000
Regionali Liguria 2010 PD voti 220.000
Regionali Veneto 2015 PD voti 271.000
Europee Veneto 2014 PD voti 900.000
Regionali Veneto 2010 PD voti 456.000
Chi semina vento…
(Dati rubati a Thomas Castangia)
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COME E’ ANDATA?
Allora Renzino come è andata? Come dici? 40? 40!? ma davvero…?!
Ah…40… hai la febbre stamattina….
Curati, ne hai bisogno.
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BARRACCIU NON TAGLIA IL TRAGUARDO A SORGONO
Aveva finito la benzina.
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OMAGGIO A MARILYN MONROE
- Su Aladinpensiero.
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PREGHIERA PER MARILYN MONROE
Signore
ricevi questa ragazza conosciuta in tutta la terra con il nome di Marilyn Monroe
benchè non fosse il suo vero nome
(ma Tu conosci il suo vero nome, quello dell’orfanella violata a 9 anni
e della commessina che a 16 anni avrebbe voluto uccidersi)
e che ora si presenta davanti a Te senza alcun maquillage
senza il suo Agente per la Stampa
senza fotografi e senza firmare autografi
sola come un astronauta di fronte alla notte spaziale.
Lei sognò quando bambina stava nuda in una chiesa
davanti a una moltitudine adorante, con le teste al suolo,
e doveva camminare sulle punte per non pestare le teste.
Tu conosci i nosti sogni meglio che gli psichiatri.
Chiesa, casa, grotta, son la sicurezza del seno materno
però anche qualcosa più di questo…
Le teste sono gli ammiratori, è chiaro,
ma il tempio non sono gli studi della 20th Century Fox.
Il tempio – di marmo e d’oro – è il tempio del suo corpo
nel quale sta il Figlio dell’Uomo con una frusta in mano
cacciando i mercanti della 20th Century Fox
che fecero della Tua casa di preghiera una spelonca di ladri.
(Da Oraciòn por Marilyn Monroe, di Ernesto Cardenal)