Risultato della ricerca: Longhitano

La Cagliari sconosciuta, anche a gran parte dei Cagliaritani. Il palazzo dell’Economia della (declinante) Camera di Commercio di Cagliari.

C’era un fior di biblioteca, una volta, alla Camera di Commercio di Cagliari
di Gianfranco Murtas su Fondazione Sardinia

I giornali hanno pubblicato nei giorni scorsi una bella foto ritraente numerosi pazienti nostri concittadini in fila per entrare nella sede della Camera di Commercio, dall’ingresso ufficiale del largo Carlo Felice, in occasione della ventesima edizione di Monumenti Aperti. Entrati nelle sale basse e in quelle alte, bellissime, della presidenza e dei convegni, con i quadri bellissimi del Serpieri e del Pernis fra gli altri, essi sono stati impediti però di vedere la magnifica biblioteca camerale, una perla rara a Cagliari. Mal funzionanti (da anni!) le scale che portano al sottopiano, interdetti i locali adibiti da lunghi anni al servizio bibliotecario. Questo è l’incipit.
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in giro sulle vecchie ma sempre valide considerazioni su Aladinews…

lampadadialadmicromicroCamera di Commercio
(…) Dal passato vengono lezioni e stili di comportamento pubblico dai quali trarre giovamento imitando e riproponendo quanto di meglio possiamo cogliervi.
ape-innovativaAl riguardo riproponiamo un intervento del direttore datato 6 aprile 2012

La Camera di Commercio istituisce un premio per le idee imprenditoriali innovative intitolato a Enrico Serpieri

Nella Relazione Previsionale Programmatica relativa al 2013 della Camera di commercio di Cagliari si prevede l’istituzione di un premio per l’imprenditoria innovativa.
Ecco il testo integrale contenuto nel documento pubblicato sul sito internet della stessa Camera.

Premio per le idee imprenditoriali innovative. L’iniziativa si propone di stimolare la nascita di realtà imprenditoriali innovative nel territorio, ispirandosi alla figura di Enrico Serpieri.

FINALITA’: Incentivare e favorire la creazione di imprese nei settori innovativi BENEFICI:Incemento imprese nei settori innovativi STAKEHOLDERS: imprese e potenziali imprenditori RISORSE DESTINATE: 50.000 €
Enrico Serpieri: chi era costui?  Fu il primo presidente della Camera di Commercio di Cagliari dalla sua costituzione (1862) al 1872 (nella foto un suo ritratto dell’aula riunioni della Camera). Enrico Serpieri morì a Cagliari l’8 novembre 1872, fu sepolto nel cimitero monumentale di Bonaria; il suo monumento funebre è ornato da bassorilievi con scene delle Guerre d’Indipendenza.

Approfondimenti su Aladinews

Rappresentanze e rappresentatività nel sistema camerale

cagliari panorama dal porto

di M.Rita Longhitano
Come è noto, nell’Italia pre-unitaria esistevano 26 Camere di Commercio, le quali, pur essendo improntate alla legislazione napoleonica, si differenziavano per gli ordinamenti che le regolavano e per le funzioni di cui erano titolari. Nonostante questa disomogeneità, la loro forza e la loro efficacia sociale si era comunque consolidata  al punto da far avvertire immediatamente, nel nuovo Stato, la necessità di una regolamentazione uniforme e adeguata alle mutate condizioni politiche.

Con l’istituzione delle Camere di Commercio su tutto il territorio nazionale, il legislatore del 1862 riconosceva l’importanza di questi organismi i quali, nati come libere associazioni, solo dopo le occupazioni francesi erano stati  assoggettati ad una  legislazione che aveva permesso loro di acquisire alcuni tratti caratteristici delle istituzioni di diritto pubblico. Questo spiega perché il legislatore dinnanzi ai due sistemi – quello francese e quello inglese – che avevano ispirato l’ordinamento delle Camere di commercio nelle principali nazioni, scelse quello francese.

Per i 150 anni della Camera di Commercio

CCIAA Ca palazzo largo c felice

di Franco Meloni

La Camera di Commercio di Cagliari, unitamente a molte altre camere delle province italiane, celebra quest’anno il 150° anniversario della sua istituzione. La circostanza è utile per parlare della Camera e dei suo ruolo nell’economia della provincia (l’ambito della Camera di Cagliari è costituito oltre che dall’omonima provincia anche da quelle del Mediocampidano e di Carbonia-Iglesias) ma anche per rammentare che oggi più che mai sarebbe necessaria una forte coesione tra tutte le istituzioni che operano nel territorio per lo sviluppo dello stesso, al fine di migliorare le condizioni di benessere dei cittadini che lo abitano. Saranno diverse le occasioni per realizzare questi intendimenti e  le programmate iniziative della Camera di Cagliari per il centocinquantennio (a partire da quelle previste nei giorni 14 e 15 aprile) ce ne daranno occasione. Intanto vogliamo riproporre un contributo di Rita Longhitano, bibliotecaria della stessa Camera, che si sofferma sulle prime relazioni annuali degli amministratori camerali rivolte al governo nazionale. Emerge un rapporto diretto, espresso con un linguaggio chiaro e senza fronzoli. Si capiva cosa volessero questi imprenditori, impegnati in una funzione pubblica, dallo Stato. Sebbene le richieste non venissero quasi mai tenute dal governo nella giusta considerazione, si coglie la consapevolezza e l’impegno degli imprenditori cagliaritani di rivendicare interventi pubblici a 360 gradi, muovendosi con interpretazione sistemica della realtà. Come non sottolineare, per esempio, le richieste in materia di formazione tecnica e manageriale o, ancora, la necessità di aprirsi alle migliori esperienze internazionali ? (In una parte della relazione citata si richiede “l’invio di giovani della nostra Provincia agli esteri stabilimenti, specialmente all’Inghilterra, che è l’emporio delle industrie”). Al riguardo giova riportare alcuni altri brani della relazione laddove si sostiene che “finchè non avremo buoni lavoranti, buoni industriali nei quali si consoci la teoria con l’esercizio, nei quali la conoscenza dei processi dell’arte, e delle qualità fisiche e chimiche della materia prima che si vuole tramutare e modificare vada unita ad una massima perizia dell’economia industriale, della meccanica e del disegno grafico, se vedremo sorgere gli stabilimenti non li vedremo però prosperare, se pure come è pur successo non li vedremo sottostare ad enormi perdite ed al fallimento, e ciò tutto in vista dell’inesperienza e dell’ignoranza di chi ne deve dirigere l’andamento. Istruzione pratica e popolare fu la prima idea che fece circolare per la Provincia questa Camera fin dai primi giorni del suo impianto, ed istruzione pratica e popolare ripete oggi. Ecco la più opportuna dottrina per lo svolgimento del commercio, delle industrie e delle arti, qualunque altra inapplicabile al mondo reale conduce a spostare gl’individui senza far progredire le classi”. Ma sentite una sorta di appello finale, dal tono perentorio e anche spazientito, contenuto nella  ”Prima relazione sovra la statistica e l’andamento del commercio e delle industrie della provincia di Cagliari nel 1863, approvata dalla Camera il 2 agosto 1864, al signo Ministro dell’Agricoltura, Industria e Commercio”

”L’agricoltura per fiorire in Sardegna ha bisogno di braccia? Ebbene si colonizzi. Ha bisogno di capitali? Si istituisca la Banca Agraria. Le industrie abbisognano d’incoraggiamenti, d’istruzione tecnica? Si aiutino con i mezzi necessari al loro sviluppo. Si estenda l’istruzione pratica, e col mandare allievi ad apprendere negli empori del commercio e delle industrie si provveda la Sardegna di esperti imprenditori, di buoni e istruiti operai. Finalmente il commercio ha bisogno di un porto più ampio per meglio e più facilmente eseguire i legni a vapore ed a vela le loro operazioni? Ebbene si slarghi il porto. Ha bisogno di mezzi di raddobbo? Si pensi a provvederli, ed infine è necessario l’abbattimento dei bastioni? Il Governo ne autorizzi la demolizione, e così mentre si cancellano le tristi memorie del passato, si renderà più piacevole l’aspetto della città, si soddisferanno urgenti bisogni, si faran paghi i voti del pubblico, ed al commercio s’infonderà più vigore aprendogli gli sbocchi necessari” .

Certo va notata la poca sensibilità degli imprenditori dell’epoca rispetto alle vestigia del passato (tristi memorie) per nulla apprezzabile, tanto meno con l’attenzione al riguardo richiesta e a volte solo auspicata nei tempi presenti; invece, in positivo, balza agli occhi la determinazione e la chiarezza con la quale gli stessi si rivolgevano ai loro principali interlocutori istituzionali (il governo in primis, ma anche il municipio) per richiedere una serie di interventi, precisamente investimenti di carattere pubblico, condizioni per garantire alla provincia di Cagliari uno sviluppo economico.

Dal passato vengono dunque lezioni e stili di comportamento pubblico dai quali trarre giovamento imitando e riproponendo quanto di meglio possiamo cogliervi.

I 150 anni della Camera di Commercio di Cagliari

CCIAA

In occasione della celebrazione dei 150 della Camera di Commercio di Cagliari (istituita – ai sensi della legge 6 luglio 1862, n, 680 – con decreto reale del 31 agosto e regolamento del 13 novembre 1862), Aladinpensiero pubblica un intervento di M. Rita Longhitano, bibliotecaria della stessa Camera, che da conto di come all’indomani dell’unità d’Italia andasse a regolarsi l’economia dei diversi territori, con l’intervento delle istituzioni e delle imprese. L’articolo qui riprodotto fu pubblicato  sul numero 3/2001 di “Sardegna Economica”, rivista della Camera di Commercio di Cagliari.

La storia in biblioteca. Una fotografia dell’economia locale nelle statistiche camerali dell’Ottocento Compilate per adempiere una specifica disposizione della legge del 1862, le relazioni statistiche furono lo strumento, utilizzato dalla Camera di commercio ed arti, per informare il Governo sullo situazione economica della provincia e promuovere gli interessi dell’industria e del commercio. Oggi sono un’eccellente fonte informativa a disposizione degli studiosi della storia economica locale.