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La Camera di Commercio istituisce un fondo seed capital per sostenere l’innovazione nelle imprese
Nella Relazione Previsionale Programmatica relativa al 2013 della Camera di commercio di Cagliari si prevede l’istituzione di un fondo seed capital.
Ecco il testo integrale contenuto nel documento pubblicato sul sito internet della stessa Camera.
Istituzione fondo seed capital
Con tale azione la Camera intende sostenere le imprese ad alto contentuto innovativo e promuovere lo sviluppo economico del territorio. In particolare si intende sostenere la nascita e la crescita di nuove imprese innovative, promuovere l’avvio di progetti innovativi nelle imprese esistenti e incoraggiare la realizzazione di infrastutture di servizi a favore delle imprese innovative.
FINALITA’: Promozione sviluppo economico del territorio, sostenere le imprese ad alto contenuto innovativo, con l’avvio di progetti innovativi
BENEFICI: creazione e sostegno di imprese innovative STAKEHOLDERS: PMI innovative nel territorio di competenza della Camera di Commercio di Cagliari
RISORSE DESTINATE: 100.000 €
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La Camera di Commercio istituisce un premio per le idee imprenditoriali innovative intitolato a Enrico Serpieri
Nella Relazione Previsionale Programmatica relativa al 2013 della Camera di commercio di Cagliari si prevede l’istituzione di un premio per l’imprenditoria innovativa.
Ecco il testo integrale contenuto nel documento pubblicato sul sito internet della stessa Camera.
Premio per le idee imprenditoriali innovative. L’iniziativa si propone di stimolare la nascita di realtà imprenditoriali innovative nel territorio, ispirandosi alla figura di Enrico Serpieri.
FINALITA’: Incentivare e favorire la creazione di imprese nei settori innovativi BENEFICI:Incemento imprese nei settori innovativi STAKEHOLDERS: imprese e potenziali imprenditori RISORSE DESTINATE: 50.000 €
Enrico Serpieri: chi era costui? Fu il primo presidente della Camera di Commercio di Cagliari dalla sua costituzione (1862) al 1872 (nella foto un suo ritratto dell’aula riunioni della Camera). Enrico Serpieri morì a Cagliari l’8 novembre 1872, fu sepolto nel cimitero monumentale di Bonaria; il suo monumento funebre è ornato da bassorilievi con scene delle Guerre d’Indipendenza.
2103 Anno europeo dei cittadini sui social network
La Commissione europea ha dato il via all’Anno europeo dei cittadini. L’inaugurazione ufficiale è stata fatta a Dublino, il 10 gennaio, in occasione dell’apertura del semestre di Presidenza dell’UE dell’Irlanda. In Italia il Dipartimento Politiche Europee curerà e coordinerà le attività di carattere nazionale nonché la promozione delle iniziative regionali e locali, favorendo la partecipazione di tutte le parti interessate inclusa la società civile. Intanto, l’Anno europeo dei cittadini sarà presente sui social network: sia su Facebook che su Twitter è possibile seguire eventi, iniziative, curiosità, approfondimenti e notizie. Si tratta di stabilire un contatto immediato e diretto con i cittadini a cui l’Anno europeo si rivolge.
Seguite dunque!
- Facebook www.facebook.com/vivieuropa
- Twitter @DipPoliticheUE
Connessione per argomento Cagliari-Europa
GLI OCCHIALI di PIERO MARCIALIS
Nota di Agenzia
Quote latte, bancarotta e corruzione - Perquisita la Lega a Milano e Torino
Non si piange sul latte versato.
E sulle quote latte non versate?
GLI OCCHIALI di PIERO MARCIALIS
IMU
E’ cosa veramente vergognosa
la tassa iniqua sull’abitazione,
cosa contraria alla Costituzione
che invece di colpire l’evasione
ha messo tutto il popolo alla tosa.
Son tre i partiti che l’han fatta sposa
anche se il primo è stato Berlusconi.
Ma sì, faremo i conti alle elezioni.
Elogio dell’ acqua
(dall’ “Ulisse” di James Joyce)
Il protagonista del romanzo, Bloom, rientra a casa a notte inoltrata insieme con un giovane amico, Stephen. In silenzio, per non svegliare la moglie Molly che dorme, Bloom compie una serie di atti, tra i più usuali di ogni giorno…come il radersi la barba. Comincia un panegirico dell’acqua condotto, tra riferimenti scientifici e tecnici, fantasia e immaginazione, fino al limite dello stordimento..
Che cosa ammirava dell’acqua Bloom, amante dell’acqua, mescitore d’acqua, portatore d’acqua (…)? La sua universalità; l’equità democratica e la naturale costanza nel cercare il proprio livello; la sua vastità nell’oceano della proiezione di Mercatore; la profondità insondata nella fossa di Sundam nel Pacifico che si estendeva per 8000 tese: l’infaticabilità delle sue onde e particelle di superficie che a turno visitavano tutti i punti della fascia costiera; l’indipendenza delle proprie unità; la variabilità degli stati del mare; l’idrostatica quiescienza nella bonaccia; la turgidità idrocinetica al minimo di marea e con le maree primaverili; la calma piatta dopo la devastazione; la sterilità nelle calotte circumpolari, artica e antartica; la sua importanza climatica e commerciale; la preponderanza di 3 a 1 sulla terraferma del globo; l’indiscutibile egemonia che si estende per leghe quadrate su tutta la regione al di sotto del tropico subequatoriale del Capricorno; la multisecolare stabilità nel bacino primordiale; il suo letto luteofulvo; la capacità di dissolvere e contenere in soluzione tutte le sostanze solubili inclusi i milioni di tonnellate dei metalli più preziosi; le lente erosioni di penisole e promontori in declivio sul mare; i depositi alluvionali; il peso, il volume e la densità; la sua imperturbabilità nelle lagune e nei laghetti montani d’altopiano; la gradazione di colore nelle zone torride, temperate e fredde; le sue ramificazioni veicolari nelle correnti continentali contenute nei laghi, i fiumi confluenti nel flusso oceanico coi loro affluenti e le correnti transoceaniche; la corrente del golfo, e i suoi percorsi a nord e sud dell’equatore; la violenza dei maremoti, le trombe marine, i pozzi artesiani, le eruzioni, i torrenti, i vortici, i ruscelli, le piene, il mare lungo, gli spartiacque, le dorsali, i geyser, le cateratte, i gorghi, i mälström, le inondazioni, i diluvi, i nubifragi; la sua ampia curva a-orizzontale circumterrestre; la segretezza delle sorgenti, e l’umidità latente, rivelata da strumenti rabdomantici o igrometrici ed esemplificata da un buco nel muro ad Ashtown gate, la saturazione dell’aria; distillazione della rugiada; la semplicità della sua composizione, due parti costituenti di idrogeno e una parte costituente diossigeno; le sue virtù curative; la spinta idrostatica delle acque del Mar Morto; il suo saper essere perseverantemente penetrante in rivoli, canaletti, dighe inadeguate, e fessure nelle carene; le sue proprietà purificanti, il saper placare la sete e il fuoco, il nutrire la vegetazione; la propria infallibilità come paradigma e paragone; le metamorfosi in vapore, brume, nubi, pioggia, nevischio, neve, grandine; la sua forza negli idranti rigidi; la varietà di forme in laghi, baie, golfi, insenature, gole, paludi, atolli, arcipelaghi, stretti, fiordi, mich, correnti d’estuario, bracci di mare; la sua solidità in ghiacciai, iceberg, blocchi di ghiaccio galleggianti; la docilità nel muovere le ruote idrauliche di mulini, turbine, dinamo, centrali elettriche, candeggiatrici, concerie, gramolatrici; l’utilità in canali, fiumi, se navigabili, banchine galleggianti e bacini di carenaggio; le potenzialità derivabili dal controllo delle maree o da corsi d’acqua che cadono da un livello superiore; la flora e la fauna sottomarina (anacustica, fotofoba) numericamente, se non letteralmente, i veri abitanti del globo; la sua ubiquità visto che costituisce il 90% del corpo umano; la perniciosità dei suoi effluvi in paludi lacustri, acquitrini pestilenziali, acqua stantia dei fiori, pozze stagnanti con la luna calante.
(…)
- Tratto da http://www.slideshare.net/natjak89/james-joyce-ulisse-nuova-traduzione-di-enrico-terrinoni, traduzione di Enrico Terrinoni.
GLI OCCHIALI di PIERO MARCIALIS
La saggezza degli studenti: ecco come vogliamo sia l’Università. Professori e politici prendete appunti!
UNIVERSITA’ DI CAGLIARI, lunedì 14 gennaio 2013, INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO 2012-2013
Intervento del Sig. Tommaso Ercoli
Presidente del Consiglio degli Studenti*
Vorrei iniziare ringraziando l’Università Pubblica che, seppure con grande difficoltà, è ancora qui con noi. Mi rivolgo proprio all’Università Pubblica quale più alto grado del sapere, l’apice del percorso formativo di ogni cittadino italiano. Credo proprio che molti in Italia non abbiano effettivamente compreso il potere che l’Università possiede nei confronti della crescita della società e del Paese intero, o se l’hanno capito preferiscono non curarsene.
L’Italia investe poco e male in formazione scolastica e universitaria, i continui tagli al settore pubblico ne sono la prova più lampante. Questo però deve portare tutti noi a riflettere su una domanda basilare : c’è davvero qualcosa di più importante su cui investire rispetto alla formazione e al diritto allo studio ?
GIAN GAVINO IRDE a PIERO MARCIALIS
At a esser culpa chi t’an postu Piero
e no Pedru comente namos nois
chi mos as fattu a ischire custu sero
chi ti ‘enin a conca ahis e ohis…
E comente diat esser chi no faghet
a chistionare in sardu ‘e calchi cosa?
Mancari puru un’ispina ti punghet
no po cussu la lassas una rosa…
Si no bogas de cabu cust’allega
est mezus a no abberere buttega!
Eppuru eppuru ses de rensia bella
de sos Marcialis[1] portas sambenadu
naschidu ses a sutta ‘e bon’istella.
S’istoria antiga t’at bene fadadu
nandedi fizu ‘e fiza ‘e Summu Deu,
e sos nuraghes no bi fin ancora…
No sias tando in murrunzu e in peleu,
sas timorias chi ch’anden in bon’ora!
Ammentadi a Franziscu Innaziu Mannu…
Chie portat coro, no li ferit dannu!
(Gian Gavino Irde)
[1] Marcialis nd’ ‘essit dae s’accadicu “martu” = figlia e dau su sumericu “alu” = ariete, e postas paris custas duas peraulas heren narrere “fiza ‘e summu deu”
La Camera di Commercio investe su “Cagliari Territorio Intelligente”
Nella Relazione previsionale e programmatica per il 2013 (RPP 2013) approvata dalla Giunta camerale il 12 dicembre e dal Consiglio camerale il 17 dicembre 2012, la Camera di Commercio di Cagliari ha programmato una serie di interventi per favorire l’innovazione nelle imprese esistenti e in quelle che dovranno nascere, anche adeguatamente promosse dalla “mano pubblica”. Torneremo sui singoli programmi; per ora ci limitiamo a segnalare quello che più esplicitamente si rifà all’iniziativa “Cagliari Territorio Intelligente”, promossa con convinzione da Aladinews. Al riguardo riportiamo testuale il punto tratto dal documento RPP 2013 pubblicato nel sito della stessa Camera di Commercio.
Cagliari “territorio intelligente”
Il tema dell’innovazione e del trasferimento tecnologico è divenuto ancora più rilevante nell’attuale contesto di crisi. Non si tratta solo di affrontare la crescente pressione competitiva e la frammentazione del sistema imprenditoriale locale ma di implementare azioni efficaci per promuovere l’innovazione nelle sue diverse forme (di prodotto, di processo, organizzativo) e secondo modalità che possano avviare un processo di crescita stabile e sostenibile. Il decreto legge 18 ottobre 2012, n.179, in attesa di conversione,[convertito con legge 17 dicembre 2012 ed entrato in vigore il 19 dicembre 2012 ] può certamente guidare questa svolta e le Camere sono interessate da vicino da questa riforma: sia nella loro funzione certificativa (dovranno infatti istituire una sezione speciale del registro delle imprese), ma, soprattutto, anche per quanto concerne la funzione promozionale.
Il Ministero dello Sviluppo Economico metterà a disposizione ingenti risorse per quei territori che avranno la capacità di organizzarsi e di promuovere sinergicamente una rete di servizi efficiente e innovativa.
Attraverso un apposito bando, le risorse saranno destinate ai territori che si distingueranno per questi aspetti. Per raggiungere l’eccellenza organizzativa necessaria per la competitività del sistema locale, occorre il contributo delle Istituzioni, degli Enti pubblici, dell’Università, delle Associazioni di categoria. La Camera, ovviamente, è chiamata a essere parte propositiva e dinamica in questo progetto che potrebbe essere di grande beneficio per lo sviluppo economico e per il sistema imprenditoriale locale.
FINALITA’: rendere il territorio locale competitivo e attrattivo per gli investimenti.
BENEFICI: creazione di un centro di innovazione e di trasferimento tecnologico al servizio delle esigenze del territorio, insediamento di imprese, abbattimento dei costi dei servizi, disponibilità di maggiori risorse.
STAKEHOLDERS: Istituzioni, Enti pubblici e privati, Università, Associazioni di categoria, soggetti erogatori di servizi pubblici.
RISORSE DESTINATE: 100.000 €
Ripartire dalla cultura
Cinque priorità e dieci obiettivi per guardare al futuro
(8 gennaio 2013)
I promotori e i firmatari del presente appello chiedono a chi si candida a governare l’Italia impegni programmatici per il rilancio della cultura intesa come promozione della produzione creativa e della fruizione culturale, tutela e valorizzazione del patrimonio, sostegno all’istruzione, all’educazione permanente, alla ricerca scientifica, centralità della conoscenza, valorizzazione delle capacità e delle competenze.
IS OLLIERAS de PIERO MARCIALIS
ITA CHISTIONU A FAI?
Ita chistionu a fai
si seus giai museu
prima puru di essi storia
e totu su pani de onnia dì
tenit sapori de feli ammisturau
in s’umbra de nuraxis arruinaus?
Cudda felicidadi antiga lastimada
a su tempus feniciu e cartaginesu
fiat giai colonialismu
gaunciu marigosu
chi de sempri si serra sa bucca.
Occupada sa terra e furriada
a basi militari e bassa industriali,
disterru de ominis capazis
chi ddi nant emigrazioni,
mill’annus de suggezioni
de sanguni e ciorbeddu,
francu su feli fuliau
de cussus chi ddi zerriant bandius
armas chi ferint a nosu e totu
cun fruttus de presoni e de grandu paura.
S’Italia s’at donau sa scheda po votai
cun follius de prumissas de pani e de traballu
cun risultaus de famini de pani e de cultura,
s’Europa connoscit un’isula de mari de soli e de ispassiu
milli fueddus ci sonant in s’istadi…
in s’ierru torrat su silenziu.
E in su silenziu torraus a chistionai,
e chistionu deu puru in custa lingua antiga
chi est durci e marigosa de sentidu,
ma ita chistionu a fai?
(Piero Marcialis)
Start up innovative. Ripubblicazione della legge in GU. Aspettiamo ora il Seminario della Camera di Commercio e dell’Università di Cagliari
Oggi in G.U. il testo del decreto legge 18 ottobre 2012 n. 179, coordinato con la legge di conversione 17 dicembre 2012 n.221 e corredato con le note. In attesa della pubblicazione della GU in internet ecco il testo attualmente in circolazione: http://www.diritto24.ilsole24ore.com/content/dam/law24/Gad/Documenti/2012/Novembre/Dl%2018%20ottobre%202012%20n.%20179%20coordinato%20con%20la%20legge%20di%20conversione%2017%20dicembre%202012%20n.%20221.pdf
Approfondimenti
Nelle lamentazioni siamo imbattibili
di Nicolò Migheli*
I Sardi della lamentazione ne hanno fatto un genere di costume. In essa trovano conferma. Per certi versi identità. Si vivono –ci viviamo- come vittime del mondo, dei colonialismi, degli eventi storici che ci penalizzano. La lamentazione come appartenenza e collante, come blocco all’azione soggettiva. La composizione delle liste del PD per le prossime elezioni parlamentari sono l’ultimo esempio della capacità di farsi male da soli.
Da circa vent’anni o forse più, una minoranza si batte perché venga realizzato il partito della sinistra della Sardegna. Una formazione politica che dovrebbe essere, prima di tutto, riconosciuta dal PSE per poi andare ad un rapporto di tipo federativo con quello che oggi è il PD. La proposta è ritornata lo scorso anno, e si pensava che il passo stesse per essere compiuto. Invece no. Più che blocchi centrali, l’atteggiamento di molti politici sardi contrari a soluzioni di questo tipo, ha fatto in modo che non si realizzasse. In incontri del PD, suoi esponenti prestigiosi sono arrivati a negare la specialità della Sardegna, ricordando che la stessa Autonomia fu il frutto di una particolare contingenza storica.
Ancora una volta ha prevalso il disconoscimento di quel che si è. Secondo loro più italiani degli italiani. I proto italiani come raccontavano i celeberrimi Falsi di Arborea che hanno costruito più sentire comune di quanto si creda. La Costituzione della Repubblica recita che i deputati vengono eletti senza vincolo di mandato, rappresentando così tutti gli italiani. Però nessuno lo chiede ad un parlamentare sudtirolese o ad uno valdostano. Loro in primis rappresentano il popolo che li ha eletti.
L’appartenenza al partito italiano fa sì che la direzione romana possa imporre chiunque, e scegliere l’ordine di precedenza nelle liste. Una decisione che diventa insindacabile. Le organizzazioni vivono del rispetto delle gerarchie e agiscono di conseguenza. Che poi non rispettino quanto uscito dalle primarie, rientra nella logica verticistica che si arroga il potere di decisione ultima. Con buona pace della democrazia partecipativa. Eppure quanto accaduto è un fatto positivo. Segna il discrimine tra due idee di partito, tra chi vuole che la Sardegna sia al centro sempre, e chi la subordina ai propri tornaconti personali o di gruppo mascherati da interesse nazionale dell’Italia. Anche se ciò dovesse aggravare e perpetuare la dipendenza della nostra isola. Con il risultato di alimentare l’area del non voto.
C’è un elettorato di sinistra molto sensibile alle tematiche nazionali della Sardegna che non si sente rappresentato, o meglio tradito. Però quelle decisioni romane stanno provocando uno smottamento. Dirigenti di partito che si dimettono, proteste vibrate. Forse sta nascendo una nuova consapevolezza. Il rischio è, che se si tornerà alla liste uscite dalle primarie, tutto rientri. Si penserà che una volta tanto, la battaglia la si è vinta.
Non sarà così. Si può vincere una volta ma la sindrome della dipendenza resterà. Si racconta che un contadino stanco di essere depredato delle ciliegie si rivolse ad un prete per un talismano. Il prete su di un foglio scrisse qualcosa e chiese la contadino di appenderlo sul ramo più lato. Venne lo stormo e lesse: ”Deo seo predi Zurru ministru de Santa Romana Ecclesia, e ti naro o isturru non ti mandighes sa cheresia.” Dopo aver intinto il becco in una ciliegia l’uccello rispose:” Deo seo s’isturru e mi mandigo sa cheresia, aff. a predi Zurru ministru de Santa Romana Ecclesia!”
La storia dei Sardi è un ripetersi di richieste agli storni di turno, che le ignorano continuando a seguire le loro convenienze. I Sardi rappresentano circa il 2,7 della popolazione dell’Italia. Il loro grado di influenza sulle decisioni italiane è minimo. La Sardegna non ha seggi nel Parlamento Europeo se non per gentile concessione. Non abbiamo voce e in questo mutismo i ceti intermediatori si sono ingrassati a spese di tutti.
La scelta del partito della Sinistra Sarda è un piccolo passo per poter contare di più. Il PD italiano avrà bisogno di quei voti per vincere, dovrà scenderà a patti, dovrà rispettare le decisioni locali, non potrà imporre personaggi che escono dagli album degli anni ’80. Una scelta di questo tipo avrà anche un risvolto interno, si andrà verso la responsabilizzazione delle classi dirigenti, si romperà la spirale delle lamentazioni e delle richieste evase che producono solo frustrazione e nuove lamentele. Gli anni che verranno vedranno la contraddizione territoriale aggravarsi sempre di più.
E’ ora il momento di agire. Chi ha responsabilità politiche è davanti allo sguardo della storia. I loro nipoti li giudicheranno per ciò che oggi essi fanno. L’alternativa è continuare a lamentarsi e come diceva il poeta: “Bonu proe bos fetat, bonu proe.
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Nicolò Migheli. Intervento su Sardegnademocratica