Risultato della ricerca: Sardegna Europa

Oggi mercoledì 18 gennaio 2023

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Eventi,Opinioni,Commenti e Riflessioni——————–——————
Sette del Corriere della Sera: Perché è impossibile dimenticare Gerusalemme (e la nostra spiritualità).
https://www.corriere.it/sette/editoriali/23_gennaio_17/perche-impossibile-dimenticare-gerusalemme-nostra-spiritualita-f24e945a-8ff1-11ed-ae40-41a711fcbe95.shtml

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La nostra inflazione è farina di Meloni e Giorgetti
18 Gennaio 2023
Alfiero Grandi da il Manifesto, su Democraziaoggi.
L’inflazione è un pericolo per Italia. La più alta d’Europa, il doppio della Spagna.
L’errore del Governo sulle accise è grave e spinge l’inflazione, come l’aumento delle tariffe autostradali, ma il difetto più grave è che non ha una politica per controllare e contrastare l’inflazione, come conferma il prezzo del gas che […]
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Si può battere l’autonomia differenziata in una prospettiva federalista?
17 Gennaio 2023
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
In vista dell’incontro del 24 prossimo ad iniziativa della Scuola di cultura politica Francesco Cocco contro la proposta Calderoli, pare utile una riflessione sul NO all’autonomia differenziata e sull’alternativa, apparentemente contraddittoria, di una maggiore autonomia delle comunità locali sul modello federalista. In Sardegna si tratta di rievocare e attualizzare l’idea dell’autogoverno avanzata da tutti […]
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Oggi lunedì 16 gennaio 2023

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a43eccb2-3ff0-4fa0-a18b-df13adf83bd2Caro Dadea, su Soru scambi i tuoi sogni e un prodotto pubblicitario per realtà
16 Gennaio 2023
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Oggi lunedì 16 gennaio 2023, alle ore 17,30, presso il Teatro Massimo (Minimax) in via E. De Magistris 12, a Cagliari, ci sarà la presentazione del libro di Massimo Dadea “Meglio Soru (o no?) La febbre del fare 13 anni dopo”, edito dalla EDES (Editrice Democratica Sarda).
In occasione di questa iniziativa di “nostalgici” ecco una recensione critica […]
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c3dem_banner_04IRAN, STATO CANAGLIA. IL PRIMO INCIAMPO DI MELONI
15 Gennaio 2023 su C3dem
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Oggi sabato 14 gennaio 2023

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Perché un mondo di morte e di attacco ai diritti? Quale alternativa?
14 Gennaio 2023
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Dall’Ucraina alla Russia, dall’Iran al Brasile soffiano venti freddi di morte e di attacco ai diritti, di rivolte contro le regole della democrazia. Quel processo positivo avviato dopo la Liberazione dal nazifascismo, sembra riavvitarsi su se stesso e tornare indietro. Le grandi Carte della democrazia e dei diritti divengono enunciazione per cerimonie ufficiali, sempre […]
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AUTONOMIA. LANDINI: FACCIAMOLA SE VOGLIAMO DISTRUGGERE SCUOLE E SANITÀ
14 Gennaio 2023 su Democraziaoggi.
Bologna, 13 gen. – Muro Cgil contro l’autonomia
differenziata. “Se vogliamo uccidere definitivamente l’idea di avere un servizio sanitario pubblico, andiamo verso l’autonomia differenziata. Se vogliamo distruggere l’idea di avere un sistema dell’istruzione che garantisca a tutti il diritto alla istruzione e alla conoscenza, allora andiamo verso autonomia differenziata”.
E’ la provocazione del segretario generale, Maurizio Landini, dal congresso della Cgil di […]
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“SE RUSSIA E IRAN INVOCANO DIO…”
13 Gennaio 2023 su C3dem
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Oggi giovedì 12 gennaio 2023

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A Marco Sini il Premio Pro Monserrato, per le sue storie su una comunità straordinaria
12 Gennaio 2023
Piero Carta su Democraziaoggi.
Capita che un monserratino di adozione sia chiamato a presentare ad un pubblico di monserratini le motivazioni del conferimento del premio Pro Monserrato, riservato ai cittadini che nei vari campi si sono distinti nel dare lustro alla propria città, .
Questo, però, capita solo nelle comunità aperte ed accoglienti e di questo sono grato per […]
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CGIL. Autonomia differenziata, noi diciamo no
10 Gennaio 2023 su Democraziaoggi
Martina Totio su Democraziaoggi.
Da Sud a Nord le reazioni della Cgil al progetto del ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli: l’Italia non si spacca
Il ministro Calderoli è stufo. Così ha dichiarato nelle due interviste rilasciate nei giorni scorsi alla Stampa e al Corriere della Sera. A stizzire il titolare del dicastero per gli Affari Regionali sarebbero “le critiche superficiali” […]
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L’UCRAINA, LA NATO, LA UE, LA GUERRA E LA PACE
11 Gennaio 2023 by Giampiero Forcesi | su C3dem.
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Oggi mercoledì 11 gennaio 2023

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c3dem_banner_04SALVARE IL PD DA STESSO. LA LEZIONE DEL BRASILE
10 Gennaio 2023 su C3dem
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Oggi domenica 25 dicembre 2022. È Natale!

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f0018ced-b068-4fe1-b22f-678a1d66fa2e[Da Democraziaoggi] Auguri!
25 Dicembre 2022
La Redazione di Democraziaoggi augura a tutti i lettori e le lettrici un sereno Natale, sapendo che la situazione attuale del Paese, dell’Europa e del Mondo richiede di moltiplicare il nostro impegno per la pace, per il lavoro, per la libertà, per l’uguaglianza. Sono questi in fondo gli obiettivi che uniscono gli uomini e le […]
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ANPI. Gli auguri del Presidente Pagliarulo
25 Dicembre 2022
Auguri, pensando a ieri e a oggi
Gianfranco Pagliarulo

Possiamo ricostruire tutto. Ma ci vuole pazienza, rigore, e specialmente realismo, muovendoci passo dopo passo nella direzione giusta, sapendo che l’avversario è forte ma non è invincibile, e che gli antifascisti tanto più potranno vincere quanto più saranno uniti
Resistenza.
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Questo Bambino. Le nostre fragilità e la certezza del Natale. La vittoria che solo vale
Matteo Zuppi venerdì 23 dicembre 2022 su Avvenire.
Natale è Dio con noi, con noi invasi dalla malinconia che ci fa sentire sbagliati, con noi perdutamente innamorati nella vita. Il neonato è l’Emmanuele, il Dio-con-noi [segue]

Oggi sabato 24 dicembre 2022

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Eventi,Opinioni,Commenti e Riflessioni——————–———————
https://www.monasterodibose.it/preghiera/vangelo-del-giorno/15384-aurora-di-un-tempo-nuovo
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NON BASTA LA GRINTA PER GOVERNARE – DI GUIDO PUCCIO
Dic 24, 2022 – 07:55:57 – CET su PoliticaInsieme.
https://www.politicainsieme.com/non-basta-la-grinta-per-governare-di-guido-puccio/

“Avverto spesso una mancanza di competenza e di progettualità. Le due cose sono, insieme, necessarie. La progettualità ad alto livello fornisce il senso e la speranza del futuro; la competenza e invece la capacità di leggere la società e le sue grandi trasformazioni”.
[segue]

XII Dossier Caritas 2022 sul cammino sinodale

8a6adc27-3423-433a-9f63-8f701b9a0354Il cammino sinodale della Diocesi di Cagliari.
di Mario Girau
“Il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio”. Queste parole di Papa Francesco accompagnano e cominciano a entrare – a volte con comprensibile fatica – nella cultura dei laici e del clero delle nostre comunità. Il Papa ha invitato tutti i battezzati – soggetto del sensus fidelium, la voce viva del Popolo di Dio – a partecipare a questo processo sinodale iniziato a livello diocesano. Un’operazione di discernimento a vasto raggio, che richiede una diffusa capacità di ascoltare le voci di altre persone nel loro contesto locale, comprese quelle che hanno lasciato la pratica della fede, di altre tradizioni religiose, di nessun credo. Con particolare attenzione a quanti sono a rischio esclusione: disabili, rifugiati, migranti, anziani, poveri, anche attolici che praticano raramente o mai la loro fede. «Gesù insegna e manifesta il suo mistero per strada, in cammino. In tal modo – dice l’arcivescovo Giuseppe Baturi nella celebrazione d’apertura del l’iter sinodale diocesano – attiva un percorso di conversione, un cambiamento dei sentimenti e del pensiero che ciascun discepolo realizza nella profondità del proprio essere».
[segue]

XII Dossier Caritas 2022

a85bae2d-b8f0-419b-88bc-ca0f538185a3Sarà presentato oggi lunedì 19 dicembre, alle ore 9,30, presso la sala “Giorgio Pisano” de L’Unione Sarda il Dossier Caritas della Diocesi di Cagliari 2022. Riportiamo dal dossier il contributo del direttore di Aladinpensiero, che abbiamo ritenuto utile e simpatico corredare con alcune pertinenti immagini.
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Sulle orme del Concilio, in ascolto e partecipi delle sfide e dei cambiamenti del mondo.
Alcune riflessioni e proposte per la Chiesa e la Società sarda, nel secondo anno del cammino sinodale.

di Franco Meloni, giornalista
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acd2b997-d604-4b7c-8846-31c8c58cc2eaIn un intervento sul Dossier 2021 online (1) ho riportato un’esperienza personale su come insieme a tanti altri della mia generazione (anni 50) e di altre contigue, vivemmo, il Concilio Vaticano II – seppure con qualche ritardo rispetto alla sua celebrazione – come tempo del rinnovamento e della speranza e, al contrario, il post Concilio con grande delusione, per le attese frustrate dalla sua incompleta attuazione.
Mi sembra interessante riprendere quell’articolo con alcune ulteriori considerazioni e opportuni aggiornamenti.
5344d758-4682-4a84-9814-d9fb4991f4f0Allora io ero molto giovane e nonostante militante della Gioventù di azione cattolica (Giac) nell’associazione Giuseppe Toniolo della parrocchia S.Anna di Cagliari, poco avvertii la portata del Concilio, se non per toniolo-unogli aspetti di innovazione nella liturgia. [segue]

Oggi martedì 6 dicembre 2022

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Eventi, Opinioni, Commenti e Riflessioni——————–——
L’ARCI contro l’autonomia differenziata
6 Dicembre 2022 su Democraziaoggi
Prosegue e s’intensifica l’iniziativa contro la divisione del Paese fra regioni ricche e povere. Ecco l’Ordine del giorno contro l’Autonomia differenziata votato all’unanimità dal congresso nazionale dell’Arci tenutosi a Roma nei giorni 1-4 dicembre 2022.
L’autonomia differenziata delle Regioni passa senza dubbio dalla riforma del Titolo V della Costituzione, attuata mediante la legge costituzionale n. 3/2001. […]
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L’implosione del cattolicesimo
La Repubblica – 05 Dicembre 2022

di Enzo Bianchi sul suo blog.
———————-(segue)

Oggi venerdì 25 novembre 2022

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Eventi, Opinioni, Commenti e Riflessioni—————————————
f9451699-fd6f-4ca0-a420-f02788552978Giornata mondiale contro la violenza sulle donne
25 Novembre 2022
Red Democraziaoggi
Alcuni dati per riflettere e combattere la violenza sulle donne.
Il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ricordiamo i dati drammatici di un fenomeno che affligge tutti i paesi del mondo, Italia compresa. E ribadiamo la necessità di intervenire in maniera concreta contro questa piaga. Moltissime le iniziative virtuose e i […]
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L’offensiva della Chiesa sui diritti dei migranti “Subito lo Ius Culturae”
di Francesco Moscatelli

in “La Stampa” del 24 novembre 2022 [segue]

Oggi giovedì 17 novembre 2022

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—————————————-—Eventi, Opinioni, Commenti e Riflessioni——————————
Una nuova legge elettorale per evitare instabilità politica e garantire rappresentanza
17 Novembre 2022
Alfiero Grandi su Democraziaoggi

Su iniziativa del Cordinamento per la democrazia costituzionale si ì svolto un seminario sulla necessità di “Una nuova legge elettorale per evitare instabilità politica e garantire rappresentanza”. Ecco l’introduzione di Alfiero Grandi
1) Si leggono dichiarazioni salottiere e furbesche che asseriscono essere inutile insistere sull’approvazione di una nuova legge elettorale. Non è così. […]
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logo76 Newsletter n.284 del 16 novembre 2022
LA LEZIONE
Cari Amici,

Oggi domenica 13 novembre 2022

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—————————————-—Eventi, Opinioni, Commenti e Riflessioni——————————
Carbonia. Nei 72 giorni c’è anche un importante movimento di giovani. Sfruttamento in miniera, separatezza nella città, sinistre e sindacato ad accogliere i nuovi arrivati, per combatterne isolamento ed emarginazione
13 Novembre 2022
Gianna Lai su Democraziaoggi.
“Il bacino di Carbonia è grandissimo c’erano tanti pozzi sparpagliati per la valle fino al mare l’impressione più grande il primo giorno che sono arrivato lì era che della miniera non si vedeva niente si vedeva solo quell’affare la grande torre di ferro non si vedeva altro poi tutto sotto c’è la miniera ci […]
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c3dem_banner_04RASSEGNA 13.11.2022.
13 Novembre 2022 by Giampiero Forcesi | su C3dem
[segue]

Oggi sabato 5 novembre 2022. E’ tempo per la Pace

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——————–——Opinioni, Commenti e Riflessioni———————————-
LETTERA A CHI MANIFESTA PER LA PACE (MATTEO ZUPPI)
3 Novembre 2022 by Giampiero Forcesi | su C3dem.
L’arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, Matteo Zuppi, ha scritto una lettera a coloro che parteciperanno, il prossimo 5 novembre, alle manifestazioni per la pace.
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Oggi sabato 5 novembre, tutti in piazza per la pace
5 Novembre 2022
Oggi tutti in piazza per la pace
A Cagliari sit-in in Piazza Garibaldi alle ore 17
A Roma la manifestazione di Europe for peace. E’ importante esserci tutti, è questo il tempo di gridare ad alta voce per la pace se vogliamo invertire il corso degli eventi che ci sta portando sull’orlo della catastrofe nucleare.
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L’ANPI ci dà una ragionevole indicazione per la pace e per lo sviluppo democratico del Paese
5 Novembre 2022
Pubblichiamo, perché enunclea una posizione importante per tutto il movimento democratico e pacifista del nostro Paese, la
Relazione di Gianfranco Pagliarulo al Comitato nazionale ANPI del 29 ottobre 2022
Viviamo un tempo di cose straordinarie. Per questo svolgiamo oggi il terzo Comitato Nazionale nel giro di poco più di 40 giorni. Il 17 settembre abbiamo discusso […]
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Si vis pacem para pacem
di Tonino Perna
in “il manifesto” del 4 novembre 2022
[segue]

Pace

cf25142c-f3ed-4983-b33d-8a862dbf151dLa manifestazione a Roma del 5 novembre per la pace segnala una svolta importante

di Alfiero Grandi
​[22.10.2022]

Per troppo tempo la scena è stata occupata solo dall’impegno ad inviare sempre più armi occidentali all’Ucraina. Non a caso Kissingher ha parlato di guerra senza obiettivi chiari di sbocco. Ora inizia una fase nuova.
L’Ucraina ha diritto a difendersi dall’aggressione voluta da Putin, ma l’attenzione deve ora concentrarsi su come costruire un percorso verso la tregua e la pace.
E’ evidente che i continui bombardamenti sull’Ucraina destano orrore per le stragi e purtroppo confermano che le guerre fanno vittime anzitutto tra i civili. Non vanno taciuti neppure gli attentati e i bombardamenti verso persone e strutture con vittime come quelli organizzati dall’Ucraina, da cui gli Usa non a caso hanno preso le distanze.
La guerra continua ed è destinata a portare altri orrori, vite spezzate, sconvolte, va fermata.
La reazione del G7 non prevede iniziative di pace e insiste sull’invio solo di altre armi all’Ucraina. E’ una spinta alla continuazione della guerra. Stoltenberg segretario generale della Nato è protagonista di queste scelte militariste e ha chiesto agli stati membri di produrre più armi, per rifornire gli arsenali dei vari paesi. La spinta a produrre più armi, al riarmo, a spendere più risorse negli armamenti è in pieno svolgimento. E’ una modifica rilevante della destinazione delle risorse pubbliche proprio quando c’è grande bisogno di destinarle alla parte che soffre di più la crisi.
Alle tragedie della guerra si aggiunge una distorsione delle scelte economiche che è una promessa di altre guerre, perché le armi sono prodotte per essere usate, per uccidere e devastare. L’Ucraina è anche un drammatico terreno di sperimentazione di nuovi armamenti.
La pace dovrebbe fondarsi su un clima di distensione, di fiducia, di disarmo, oggi è il contrario, quindi occorre produrre inversioni di tendenza.
Il perno della posizione del G7, come della Nato, è di sostenere l’Ucraina fino a quando sarà essa stessa a decidere che è giunto il momento di cessare le ostilità.
Questa posizione, esposta più volte anche da Draghi come Presidente del Consiglio, è una contraddizione in termini e un errore politico che dietro la facciata dell’aiuto all’Ucraina non riesce a nascondere la scelta per una soluzione armata del conflitto in Ucraina e quindi parla di sconfitta dell’avversario, non di tregua e pace.
Se fosse vero che deve essere l’Ucraina a decidere pace o guerra allora dovrebbe farlo insieme a quanti la sostengono anche sul piano militare, cosa che il gruppo dirigente ucraino non intende fare. Perfino gli Usa non sempre sanno cosa fanno gli ucraini. Inoltre se ci fosse un accordo su cosa fare è evidente che il coinvolgimento passerebbe dalla fornitura di armi alla aperta cobelligeranza, quindi dovremmo entrare apertamente in guerra contro la Russia.
Per ora siamo sull’orlo del burrone ma un passo ulteriore porterebbe ad un coinvolgimento diretto.
Quindi decide l’Ucraina è un paravento che non riesce a nascondere la volontà di proseguire la guerra.
Per di più nessuno ha delegato l’Ucraina a creare condizioni che potrebbero scatenare una nuova guerra mondiale, o peggio un conflitto nucleare.
Senza contare che la guerra ha conseguenze economiche ed ambientali enormi. La crisi energetica, con le conseguente inflazione, sta mettendo in ginocchio le economie europee, ma non quella Usa. Anzi, la vendita del gas naturale americano avviene ad un prezzo 3, 4 volte superiore al mercato interno, con una disparità concorrenziale enorme a sfavore dell’Europa. L’Europa sembra non accorgersi pienamente delle conseguenze devastanti sull’economia, sull’occupazione, sulla vita delle persone.
Per di più l’Opec si fa beffe delle richieste di mantenere basso il prezzo del petrolio. Gli impegni presi con gli Usa non vengono mantenuti dai paesi del Golfo, Arabia Saudita in testa.
Avremo recessione, disoccupazione, chiusura di aziende, redditi in picchiata, povertà in aumento vertiginoso, probabilmente freddo nei locali ma potrebbe non essere il problema più grave.
Questo non porterà benefici all’Ucraina e diventerà un dramma per l’Europa.
Altri sono al riparo da queste conseguenze. Anche se va detto che il futuro dell’economia mondiale oggi è un’incognita per tutti.
Investire tutto sulla guerra provocherà altri orrori mentre occorre interrompere i combattimenti, convocare una conferenza internazionale per la pace per costruire pazientemente una condizione di pace e sicurezza per tutta l’area a partire dall’Ucraina.
Sono questi gli obiettivi centrali della manifestazione del 5 novembre con l’obiettivo di contribuire a porre fine a questa tragedia, scatenata dall’invasione voluta da Putin.
Appena un anno fa il mondo era concentrato sulla crisi climatica e ambientale, cercando le strade per evitare lo sfondamento dei parametri, a partire dalla temperatura per non farla crescere più di un grado e mezzo. I paesi che si impegnavano a contribuire al coordinamento degli obiettivi oggi hanno altre priorità e come conseguenza il cambiamento climatico sta imperversando.
L’obiettivo di un anno fa ora sembra un miraggio e le conseguenze saranno catastrofiche per la vita di tutti.
Il problema ora è come uscire dalla spirale di guerra, mettendo fine ad una tragedia immane nel cuore dell’Europa, prima che sia troppo tardi. Ricordando che in Italia nessuno ha delega per fare la guerra, tanto meno senza dirlo e deciderlo.
Cresce la consapevolezza che è urgente avviare un’inversione verso la pace. Si avverte una crescente, fondata preoccupazione nell’opinione pubblica.
In passato la guerra nucleare è stata evitata perché tutti i protagonisti hanno capito che non si poteva pretendere usare le atomiche per ottenere cambi di regime. La presenza di regimi diversi è la chiave della coesistenza tra diversi.
Questo è vero ora in Ucraina come in Russia. La coesistenza è tra regimi diversi, altrimenti non è. Che senso ha, ad esempio, vietare per decreto trattative con l’avversario ?
Libano e Israele, che non hanno mai firmato tra loro un trattato di pace dopo la guerra, hanno raggiunto un accordo per spartirsi i giacimenti di gas off shore, dimostrando che invertire la rotta è possibile, anche a piccoli passi.
Se l’obiettivo è un futuro di pace e di indipendenza per l’Ucraina, garantito da accordi internazionali, la ricerca di una soluzione pacifica è l’unica via. Continuare in uno scontro ideologico sempre più aspro (e armato fino ai denti) porterebbe a conseguenze drammatiche, per l’Europa e per il mondo intero.
Ora siamo al bivio tra guerra e pace. La manifestazione del 5 novembre incarna la speranza che riprenda a volare alta e unitaria la volontà di pace.
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Coordinamento Provinciale “PREPARIAMO LA PACE”
COMUNICATO STAMPA
La minaccia nucleare incombe sul mondo. Occorre fermare questa follia. L’umanità ed il pianeta non possono accettare che le contese si risolvano con i conflitti armati. La guerra ha conseguenze globali: è la principale causa delle crisi alimentari mondiali, ancor più disastrose in Africa e Oriente, incide sul caro-vita, sulle fasce sociali più povere e deboli, determina scelte nefaste per il clima e la vita del pianeta. La guerra ingoia tutto e blocca la speranza di un avvenire più equo e sostenibile per le generazioni future.
Siamo a fianco delle vittime, siamo con chi rifiuta la logica della guerra e sceglie la nonviolenza. Siamo contro le armi e gli enormi profitti del grande mercato della morte. Per questo in Sardegna, lottiamo contro le esercitazioni militari, i poligoni, le fabbriche di guerra, che incombono sulla nostra isola, da sempre votata alla pace.
La guerra va fermata subito. Basta sofferenze e lutti. È urgente lavorare ad una soluzione politica del conflitto, portando al tavolo del negoziato i rappresentanti dei governi di Kiev e di Mosca, assieme a tutti gli attori necessari per trovare una pace giusta. Insieme con Papa Francesco diciamo: “Tacciano le armi e si cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste e stabili”.
L’umanità ed il pianeta devono liberarsi dalla guerra. Le guerre e le armi puntano alla vittoria sul nemico ma non portano alla pace: tendono a diventare permanenti ed a causare solo nuove sofferenze per le popolazioni. Non esiste guerra giusta, solo la pace è giusta. La guerra la fanno gli eserciti, la pace la fanno i popoli.
Rispondendo alla chiamata alla mobilitazione di Europe for Peace e di Rete Pace e Disarmo,
SABATO 5 NOVEMBRE A CAGLIARI, piazza Garibaldi ore 17 SIT-IN PER LA PACE. CESSATE IL FUOCO SUBITO, NEGOZIATO PER LA PACE!
ONU convochi una Conferenza internazionale di pace! Al bando le armi nucleari!

Coordinamento Provinciale “PREPARIAMO LA PACE”
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