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La TAVOLOZZA di LICIA: Sofonisba Anguissola
I miei quadri preferiti : Sofonisba Anguissola (Cremona 1532-Palermo 1625), Autoritratto
Quando le donne, con grandissima fatica, riescono a emergere nella storia della cultura c’è sempre “dietro”, una grandissima volontà e forza di carattere, una maestria e un talento indiscutibile….e un pizzzico di fortuna. Ebbe un buon padre, che, visto il talento della figlia non esitò a coltivarne le doti e a promuoverne l’ “immagine”. Sofonisba era orfana di madre ed aveva altri sei fratelli. A quei tempi non era scontato che una donna ricevesse un’ educazione riservata ai maschi. Ebbe anche la fortuna di vivere a lungo ! (guardate le date di nascita e morte).
Licia Lisei
LA TAVOLOZZA di LICIA LISEI
LA TAVOLOZZA di LICIA LISEI
Amor vincit omnia
Il Caravaggio con la sua cagna Cornacchia!
by Licia Lisei (fb)
LA TAVOLOZZA di LICIA LISEI
IL CALAMAIO di LICIA LISEI
Plutarco – della serie : i filosofi e gli animali
Plutarco (uno dei grandi autori greci che eliminò la carne dalla propria dieta, così come, prima di lui, avevano fatto Pitagora e Platone ) scrisse alcuni importanti trattati : Sull’ intelligenza degli animali di terra e di mare”; “Gli animali usano la ragione” , ma soprattutto, di lui si ricorda il fondamentale “De esu carnium” (Sul mangiar carne) in cui l’autore ricorda che il mangiar carne non è la condizione naturale dell’ uomo ma un passaggio traumatico della sua storia, quando l’uomo, da animale predato , passò dalla parte dei predatori…
Plutarco scrisse questo testo (molto bello da leggere ancora oggi e di grande attualità) andando decisamente contro corrente rispetto alla concezione antropocentrica greco-ellenistica.
(Plutarco, nato a Cheronea nel 50 dc (circa), studiò ad Atene, ebbe incarichi importanti a Roma, sotto l’imperatore Adriano. Come scrittore è noto, soprattutto per le sue “Vite parallele”
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James Joyce nacque a Dublino il 2 febbraio 1882
James Augustine Aloysius Joyce (Dublino, 2 febbraio 1882 – Zurigo, 13 gennaio 1941) scrittore, poeta e drammaturgo irlandese.
Una volta disse: “Si può passar sopra a un morso di lupo, ma non a un morso di pecora”.
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Vedi anche altro di James Joyce su Aladinews
Elogio dell’ acqua
(dall’ “Ulisse” di James Joyce)
Il protagonista del romanzo, Bloom, rientra a casa a notte inoltrata insieme con un giovane amico, Stephen. In silenzio, per non svegliare la moglie Molly che dorme, Bloom compie una serie di atti, tra i più usuali di ogni giorno…come il radersi la barba. Comincia un panegirico dell’acqua condotto, tra riferimenti scientifici e tecnici, fantasia e immaginazione, fino al limite dello stordimento..
Che cosa ammirava dell’acqua Bloom, amante dell’acqua, mescitore d’acqua, portatore d’acqua (…)? La sua universalità; l’equità democratica e la naturale costanza nel cercare il proprio livello; la sua vastità nell’oceano della proiezione di Mercatore; la profondità insondata nella fossa di Sundam nel Pacifico che si estendeva per 8000 tese: l’infaticabilità delle sue onde e particelle di superficie che a turno visitavano tutti i punti della fascia costiera; l’indipendenza delle proprie unità; la variabilità degli stati del mare; l’idrostatica quiescienza nella bonaccia; la turgidità idrocinetica al minimo di marea e con le maree primaverili; la calma piatta dopo la devastazione; la sterilità nelle calotte circumpolari, artica e antartica; la sua importanza climatica e commerciale; la preponderanza di 3 a 1 sulla terraferma del globo; l’indiscutibile egemonia che si estende per leghe quadrate su tutta la regione al di sotto del tropico subequatoriale del Capricorno; la multisecolare stabilità nel bacino primordiale; il suo letto luteofulvo; la capacità di dissolvere e contenere in soluzione tutte le sostanze solubili inclusi i milioni di tonnellate dei metalli più preziosi; le lente erosioni di penisole e promontori in declivio sul mare; i depositi alluvionali; il peso, il volume e la densità; la sua imperturbabilità nelle lagune e nei laghetti montani d’altopiano; la gradazione di colore nelle zone torride, temperate e fredde; le sue ramificazioni veicolari nelle correnti continentali contenute nei laghi, i fiumi confluenti nel flusso oceanico coi loro affluenti e le correnti transoceaniche; la corrente del golfo, e i suoi percorsi a nord e sud dell’equatore; la violenza dei maremoti, le trombe marine, i pozzi artesiani, le eruzioni, i torrenti, i vortici, i ruscelli, le piene, il mare lungo, gli spartiacque, le dorsali, i geyser, le cateratte, i gorghi, i mälström, le inondazioni, i diluvi, i nubifragi; la sua ampia curva a-orizzontale circumterrestre; la segretezza delle sorgenti, e l’umidità latente, rivelata da strumenti rabdomantici o igrometrici ed esemplificata da un buco nel muro ad Ashtown gate, la saturazione dell’aria; distillazione della rugiada; la semplicità della sua composizione, due parti costituenti di idrogeno e una parte costituente diossigeno; le sue virtù curative; la spinta idrostatica delle acque del Mar Morto; il suo saper essere perseverantemente penetrante in rivoli, canaletti, dighe inadeguate, e fessure nelle carene; le sue proprietà purificanti, il saper placare la sete e il fuoco, il nutrire la vegetazione; la propria infallibilità come paradigma e paragone; le metamorfosi in vapore, brume, nubi, pioggia, nevischio, neve, grandine; la sua forza negli idranti rigidi; la varietà di forme in laghi, baie, golfi, insenature, gole, paludi, atolli, arcipelaghi, stretti, fiordi, mich, correnti d’estuario, bracci di mare; la sua solidità in ghiacciai, iceberg, blocchi di ghiaccio galleggianti; la docilità nel muovere le ruote idrauliche di mulini, turbine, dinamo, centrali elettriche, candeggiatrici, concerie, gramolatrici; l’utilità in canali, fiumi, se navigabili, banchine galleggianti e bacini di carenaggio; le potenzialità derivabili dal controllo delle maree o da corsi d’acqua che cadono da un livello superiore; la flora e la fauna sottomarina (anacustica, fotofoba) numericamente, se non letteralmente, i veri abitanti del globo; la sua ubiquità visto che costituisce il 90% del corpo umano; la perniciosità dei suoi effluvi in paludi lacustri, acquitrini pestilenziali, acqua stantia dei fiori, pozze stagnanti con la luna calante.
(…)
- Tratto da http://www.slideshare.net/natjak89/james-joyce-ulisse-nuova-traduzione-di-enrico-terrinoni, traduzione di Enrico Terrinoni.
Inaugurazione GArt. Animalia urbis (…et orbis)
Sabato 23 giugno alle ore 19 inaugurazione G Art
Via Lanusei, 5 Cagliari Mostra collettiva di arte, fotografia, artigianato. Su fb
Licia Lisei, Peppino Spanu, M.Gabriella Manca, Paolo Medas, Anna Lisei, Enrica Gabba