Ecco il nuovo Consiglio comunale di Cagliari con Massimo Zedda Sindaco
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[in progress]
I 34 eletti
Secondo i dati provvisori (diventeranno definitivi dopo la proclamazione), il più votato è stato il presidente del consiglio comunale uscente, Edoardo Tocco (FI), già consigliere regionale, rieletto con 1.278 voti. Le donne, al momento sono 13, di cui 10 elette nel Campo largo.
Ecco la possibile composizione del nuovo Consiglio comunale, che potrebbe variare sia perché alcuni candidati hanno pochissimi voti di scarto tra loro, sia perché qualcuno potrebbe entrare nella nuova giunta di Massimo Zedda, lasciando il posto ai compagni di lista più votati.
Oggi mercoledì 12 giugno 2024
Pericoli di guerra
12 Giugno 2024
A.P. Su Democraziaoggi
Solo una chiara avanzata delle forze pacifiste avrebbe potuto rassicurarci. A ben vedere in Europa si è creato uno strano raggruppamento, che ha impresso al vecchio continente una torsione bellicista grave e preoccupante. La vecchia idea di Altiero Spinelli, che vedeva nell’Europa un soggetto di pace, è stata abbandonata ed ora esiste una sorta […]
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Martedì 11 giugno 2024
Assemblea su 80° dell’ANPI
11 Giugno 2024 su Democraziaoggi.
Martedì alle 16,30 a Cagliari presso la Società degli operai in via XX settembre Assemblea per l’80° dell’ANPI
Partecipa Vincenzo Calò della presidenza Nazionale. […]
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Un altro ventennio nero?
11 Giugno 2024
A.P. Su Democraziaoggi
Le elezioni europee inducono a riflessioni che vanno oltre il dato immediato. La vittoria di Fratelli d’Italia e l’affermazione di Giorgia Meloni fanno pensare all’avvio di un ciclo. Come quello di Berlusconi, anche perché ora non c’è uno come Prodi, che sapeva unire. La Schlein, con tutto il rispetto, è altra cosa ed altra cosa […]
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Chiesadituttichiesadeipoveri News
Cari amici,
Un vento di destra spira sull’Europa, ed è questo l’allarme che viene dalle urne, in un’Europa che appare oggi come la nave dei folli che dai suoi governanti è spinta verso la tempesta. Però la guerra, che questi governanti suicidi le avevano apparecchiato, almeno per ora l’elettorato è riuscito a fermarla, rovesciando in Francia e Germania i più pericolosi fautori del disastro.
Amministrative in Sardegna: Bene il centro sinistra. La Sardegna torna ad essere in controtendenza . Cagliari, Sassari, Alghero, Sinnai a primo acchito al centro-sinistra/campo largo.
Cagliari: ed è subito sindaco. Massimo Zedda massimo risultato.
Dico la verità: nonostante un certo scetticismo iniziale sulla riproposizione all’elettorato della candidatura di Massimo Zedda, tanto è che gli avrei preferito un altro candidato, come Davide Carta, una volta scelto dal Pd e dalla Coalizione di centro-sinistra/campo largo, non ho avuto alcuna esitazione a dichiarare che l’avrei votato, come effettivamente poi ho fatto sabato scorso.
Dicevo (e scrivevo): “ L’elettorato dimentica, ma fino a un certo punto. E invece ha dimenticato tutti i limiti di Massimo e ne ha ricordato solo le tante cose buone che ha fatto, soprattutto nel confronto con la disastrosa gestione di Paolo Truzzu.
I limiti di Massimo a parer mio sono soprattutto 1) la completa ignoranza delle modalità di partecipazione (siamo il Comune meno dotato dei necessari regolamenti di “cittadinanza attiva” e nulla è stato fatto al riguardo nelle sue amministrazioni). Massimo proprio non ci arriva. Basta considerare il suo pessimo rapporto con l’associazionismo e la sua indifferenza sulla questione degli spazi e dei beni comuni urbani inutilizzati. Per la Scuola popolare di Is Mirrionis, di cui abbiamo chiesto ripetutamente il ripristino dei locali e l’inserimento nell’ITI di Is Mirrionis, l’abbiamo avuto addiritura come avversario! 2) La scarsa capacità di visione per quanto riguarda lo sviluppo della città e il tipo di interventi strategici da promuovere. Insomma corriamo ancora una volta il rischio di avere un Sindaco prevalentemente di ordinaria amministrazione. Anche necessaria ma possiamo e dobbiamo mirare a ben altro, a molto di più. E Massimo? Ora che è stato eletto potrà cambiare? Dico di sì. Dipenderà da lui e dagli alleati della coalizione. E da diverse altre scelte. Sono fiducioso in quanto le forze della coalizione esprimono molti candidati bravi e motivati, che spero possano diventare consiglieri o anche assessori. Vedremo gli esiti delle elezioni, ormai consegnati alle urne. Tanti candidati si sono forgiati tra le fila dell’opposizione dell’ultima consiliatura e sono di qualità, come lo sono anche diversi candidati che si propongono per la prima volta. L’esito elettorale non era scontato per nessuno e Massimo Zedda e’ stato bravo a vincere al primo turno.
Complimenti e Auguri di buon lavoro signor Sindaco e Auguri ai nuovi consiglieri della coalizione vincente e di quella/e perdente/i
Franco Meloni
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Gioia e tristezza
10 Giugno 2024
A.P. Su Democraziaoggi.
Gioia e tristezza possono convivere? Certamente! Pensate l’allegria dei cagliaritani per la rielezìone di Massimo Zedda. Rivivranno i giorni esaltanti delle sue due prime sindacature, il suo esemplare esercizio delle funzioni amministrative, la sua propulsione verso nuove forme psrtecipative. Chissà poi se Massimino non si dimetterà per candidarsi al parlamento. Non la sentite anche voi l’assenza […]
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Cagliari lancia la sfida a Massimo Zedda: essere, finalmente, un sindaco di sinistra
di Vito Biolchini
10/06
In un’Italia che resta a destra, Cagliari e la Sardegna infliggono una lezione durissima a Giorgia Meloni. Anche nell’isola Fratelli d’Italia raggiunge sì percentuali rilevanti, ma…
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Sassari
Comunali a Sassari, Mascia è sindaco al primo turno
Vittoria schiacciante per il candidato del Campo largo: secondo Lucchi, Mariotti patisce un distacco enorme con il centrodestra
Mariotti solo terzo: «Il centrodestra non ha avuto il favore degli elettori»
Emanuele Floris Su l’Unione Sarda
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Raimondo Cacciotto festeggia la vittoria: è il nuovo sindaco di Alghero
Su L’Unione Sarda.
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Amministrative, Barbara Pusceddu è la nuova sindaca di Sinnai
Su L’Unione Sarda
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Europa, Europa
E’ ARRIVATA L’ONDATA DI DESTRA, MA REGGONO I FRANGIFLUTTI
di GIANCARLO INFANTE su PoliticaInsieme.
Jun 10, 2024 – 07:26:33 – CEST – PoliticaInsieme
Così è arrivata l’ondata di destra, ma, al di là di alcuni risultati eclatanti come in Francia e in Germania, non riesce a superare i frangiflutti europeisti.
Il risultato finale dovrebbe far trovare alle destre un po’ più di 130 seggi nel Parlamento di Strasburgo che, però, ne ha 720 [dato relativo alla legislatura 2024-2029]. I conservatori della Meloni crescono di un solo seggio. 9 in più per quelli della Le Pen e Salvini. Troppo poco per scalfire l’attuale maggioranza.
Si è trattato di un’ondata controversa e dipendente dalle situazioni nazionali. I conservatori della Meloni non avanzano dappertutto e lo stesso è accaduto all’altra destra della Le Pen e Salvini. Per non parlare dello schiaffone ricevuto a casa sua da Orban. Cui, poveretto, si è aggiunta la beffa di vedere eletta a Strasburgo quella Ilaria Salis detenuta in Ungheria in maniera davvero barbara.
Bisognerà attendere i numeri finali della distribuzione dei seggi per capire esattamente quali le conseguenze concrete sulla spiaggia. In più, c’è da considerare l’incertezza determinata dal fatto che un consistente numero degli eletti sarà formato da quelli che non indossano alcune casacca di una delle grandi famiglie politiche europee. In ogni caso, dopo l’abbuffata elettorale, in tanti dovranno tornare con i piedi per terra e a ragionare sulle cose realmente imposte dai numeri, più che dai titoli dei giornali o dalle speculazioni espresse nel corso dei nostri dibattiti televisivi.
L’onda della destra viene comunque da lontano. Sin da quando molto centro e molta sinistra si sono messi a seguire e compiacere le politiche della finanziarizzazione a scapito dell’economia reale. Così, oggi, si pagano le abdicazioni a condurre politiche sociale e a riprendere quel percorso europeo caratterizzato soprattutto dallo spirito della solidarietà, della coesione e dell’inclusione.
Certo, molto hanno influito la stagione del Covid e l’invitabile conseguente distruzione dell’economia mondiale e la vera e propria esplosione dell’inflazione. Poi, la guerra d’Ucraina. Nel futuro, gli studiosi di sociologia e gli storici dell’antropologia ci diranno quanto questi fattori hanno contribuito, e contribuiranno ancora, a determinare un clima simile a quello che ci fu tra le due guerre mondiali del secolo scorso, caratterizzato da un’analoga ondata di destra.
E il problema dell’emigrazione, mal gestito, ha avuto pure la sua parte. Sia pure soprattutto, per la gran parte, in una dimensione psicologica e molto strumentalizzata dalla destra più estrema e xenofoba.
Oggi, tutto questo ha presentato il conto. Soprattutto a Macron e ai socialdemocratici tedeschi. Il primo, addirittura, ha deciso di sciogliere l’Assemblea nazionale ed andare ad elezioni anticipate perché convinto che la Francia non sia ancora pronta per dare un piena maggioranza interna alla Le Pen.
Comunque, la sinistra , più che mai e un po’ dappertutto, dovrà davvero decidere cosa fare nel futuro. E riflettere sui tanti perché di una sconfitta che non ammette repliche.
Il risultato di questa settimana di voto chiamerà ad una grande responsabilità soprattutto il Partito popolare europeo confermato come la principale formazione nel Parlamento di Strasburgo.
Il dato elettorale ci dice che i suoi più diretti competitori non sono solamente i socialisti, ma anche l’estrema destra. Nei prossimi giorni, allora, il Ppe dovrà esprimere il meglio della propria tradizione democratica, di equilibrio e di lungimiranza. Ben ha fatto Ursula von der Leyen ad assicurare l’intenzione di voler contrastare tutti gli estremisti, di destra e di sinistra. Dalle sue prime dichiarazioni si è avuta la conferma che vuole andare avanti con la stessa coalizione che cinque anni fa prese il suo nome: “Ursula”. Ha parlato di una coalizione la più ampia possibile e, dunque, le si porrà il problema del veto che socialisti e verdi hanno chiaramente espresso verso ogni forma di coinvolgimento delle destre, conservatori della Giorgia Meloni compresi.
Resta, in conclusione, la valutazione del voto italiano. Non è cambiato nulla riguardo un tema che non interessa a nessuno, ma che, invece, vale la pena sempre di sottolineare: l’elettorato è andato al mare. E non solo per il bel tempo. Si è tenuto lontano dalle urne, con ben il 52% di astenuti. Soprattutto per il voto europeo, visto che qualcuno in più si è presentato ai seggi per partecipare al concomitante rinnovo regionale in Piemonte e di numerosi comuni. Si rinnova, insomma, il forte, diffuso e generalizzato giudizio negativo per l’intera nostra classe politica, in generale, ma anche per chi è al governo, in particolare. Sappiamo che nessuno ne farà tesoro perché l’importante è festeggiare una vittoria che, stando ai dati sull’affluenza, con buona ragione possiamo definire “dimezzata”.
La mancata partecipazione ha confermato, dunque, una generale disaffezione per il “bipolarismo” e di tutto ciò che esso comporta, e cioè una politica rissosa e non costruttiva. Al tempo stesso, ha continuato paradossalmente a premiare quelli che di bipolarismo vivono e ne traggono i principali vantaggi, a scapito degli “assenti”. Così, i Fratelli d’Italia consolidano i risultati delle ultime politiche, ma il Pd cresce e diventa addirittura uno dei più consistenti nella sinistra di Strasburgo. Il defunto Terzo polo è più che mai tale e quelli che furono i suoi esponenti si confermano del tutto ininfluenti.
Come abbiamo già scritto numerose volte, resta il fatto che Giorgia Meloni deve fare i conti con ciò che conta davvero in Europa e soprattutto considerare che se, in Italia tiene, a Bruxelles non conterà perché leader di Fratelli d’Italia, bensì solo perché è alla guida del nostro Governo nazionale. Giacché l’ondata da lei promessa per tutto il Vecchio continente è stata fermata dai frangiflutti…
Giancarlo Infante
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Mentanamente
di Aladin 10/6/2024
Ieri notte Mentana a La7 ha fatto il “terrorista”. Sembrava che l’Europa fosse stata vinta al Totoelezioni dai nazi-fascisti. E mostrava una malcelata soddisfazione! E’ una sorta di raptus irrefrenabile che prende i giornalisti quando credono di essere arrivati per primi nel comunicare un evento, bello o brutto che sia. In realtà è vero che la destra avanza in tutta Europa, ma nonostante la situazione della Francia e della Germania (Macron e Scholz son stati puniti perché guerrafondai), l’Unione Europea e il suo Parlamento restano sotto il controllo delle forze democratiche di centro, liberali, verdi e di sinistra.
Non v’è dubbio, infatti, che il prossimo Parlamento Europeo potrà godere di una maggioranza solida, la medesima che ha governato l’Europa negli ultimi 5 anni. Infatti insieme i Popolari, i Liberali e i Socialisti europei possono contare su più di 400 seggi su un totale di 720. Ovviamente speriamo che l’Unione Europea possa abbandonare la politica guerrafondaia che purtroppo l’ha caratterizzata negli ultimi anni, per avere un ruolo decisivo nell’avviare processi di pace con riferimento alle guerre Ucraina-Russia e Israele-Palestina.
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L’Europa di Altiero Spinelli ha un futuro? Federare i paesi europei, eliminando l’assoluta sovranità degli Stati e i nazionalismi…
10 Giugno 2024 ripubblicato su Democraziaoggi.
di Maria Paola Patuelli – Ravennanotizie
L’Europa di Altiero Spinelli avrà un futuro? Non è un interrogativo retorico. È un interrogativo che mi pongo, quando l’esito delle elezioni europee ci dirà quale sarà il futuro dell’Europa. Una Europa che vede, fra i paesi aderenti, governi che sono in Europa con un disegno politico opposto a quello disegnato da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, nel Manifesto scritto a Ventotene, dove si trovavano confinati, perché antifascisti militanti.
Anche in paesi, come il nostro, che all’Europa, per quanto ancora incompiuta, hanno dato fiducia, sono in crescita forze ostili all’unità europea. Credo che un ritorno fra di noi di Spinelli lo vedrebbe incredulo, smarrito. Cosa vogliono? L’Ungheria, per esempio, perché fa parte dell’Unione europea? Mi unirei a lui in questo interrogativo, e chissà, con la sua lucida intelligenza, forse potremmo venirne a capo. Perché io, da sola, ho grandi difficoltà a trovare una riposta che mi soddisfi. Che soddisfi il mio europeismo. Mi sento profondamente europea. Non solo perché è un dato di fatto, geografico. Ma perché sono convinta – e per questo sono europeista, significato distinto da europea – che quella di Spinelli non sia stata una infondata profezia, ma un programma politico di valore non inferiore alla nostra Costituzione.
L’Europa di oggi è sotto i nostri occhi. Le opinioni sullo stato dell’Europa sono inevitabilmente plurali. Ma è necessario che dell’Europa si abbia presente anche il percorso storico, di assai lunga durata. Un percorso raramente presente nel discorso pubblico. E questo è un guaio. Perché l’Europa non è nata ieri, né, tantomeno, con l’euro. Tempo fa, in occasione di alcuni incontri, ho ricostruito un po’di questa storia. … Per avvicinarci al nodo, da dove viene l’Europa? Quale la sua storia? […]
Oggi 10 giugno 2024 lunedì
Il nuovo Sindaco di Cagliari a primo acchito o dobbiamo aspettare il ballottaggio tra quindici giorni?
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A Cagliari potrebbe finire così? Prudenza ragazzi!
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Europee 2024: intanto questo dato negativo:
Affluenza definitiva al 49,69%
Stante ai dati definitivi pubblicati dal Ministero dell’Interno, alle elezioni europee hanno votato complessivamente il 49,69% degli italiani aventi diritto. Nel 2019 il dato era 56,13%. Dunque record di astensioni!
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La sintesi dei risultati in Italia su Il sole 24 h: https://www.ilsole24ore.com/art/elezioni-europee-fdi-cresce-ancora-si-avvicina-pd-fi-alla-lega-affluenza-sotto-50percento-AG2BpDU?refresh_ce=1
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Consigli
Una bella mostra fotografica del grande e famoso fotografo Robert Capa al “Palazzo di città”, il vecchio Municipio di Cagliari, in piazza Palazzo. Tutto spiegato nel sito dedicato. Pubblichiamo una famosa foto di Capa: Picasso con la sua modella-compagna Francoise Gilot.
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Robert Capa, Picasso e Francoise Gilot, 1948. Stampa ai sali d’argento, 50,86 x 40,69 cm. Collezione Julian Castilla © Robert Capa/ICP/Magnum Photos/Contacto
Oggi domenica 9 giugno 2024
GUERRA IN UCRAINA. NON ESISTONO ALTRE “LINEE ROSSE”
9 Giugno 2024 su Democraziaoggi.
Gen. Biagio Di Grazia
Molti si chiedono quante e quali siano le “linee rosse” che Nato e Russia hanno deciso di non superare e in che rapporto esse siano con i punti di “non ritorno”, per l’inizio di una guerra globale tra i due schieramenti.
Non vi è alcun dubbio che la Nato […]
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Cagliari amore mio. Alla scoperta della città (IV)
Il ferro e le parole: i muri raccontano.
Scoperta a Cagliari una scritta del ventennio in un edificio abbandonato
di Carla Deplano
Sarà capitato un po’ a tutti di notare la scritta – seppur parziale e molto deteriorata – che campeggia a caratteri cubitali sul lato del Palazzo Onnis Bellegrandi (ex Chapelle) prospettante sulla piazzetta Mafalda di Savoia in Castello. Si tratta di un frammento del discorso tenuto dal balcone di Palazzo Venezia di fronte alla folla riunita per l’occasione con cui Mussolini il 9 maggio 1936 proclamò la nascita dell’impero italiano all’indomani dell’entrata ad Addis Abeba delle truppe di Badoglio. Il testo recita “IL POPOLO ITALIANO HA CREATO IL SUO SANGUE L’IMPERO, LO FECONDERÀ COL SUO LAVORO, LO DIFENDERÀ CONTRO CHIUNQUE CON LE SUE ARMI. MUSSOLINI”.
L’altra scritta d’epoca fascista, meno popolare ma in perfetto stato di conservazione, appare in via Sassari sulla parete di un’unità condominiale sovvenzionata edificata tra il 1925 e 1928 per i lavoratori dipendenti delle Ferrovie dello Stato. Nonostante la destinazione residenziale per una categoria sociale ed economica di medio livello, l’immobile si distingue per l’equilibrio compositivo e il pregio architettonico affidato ai dettagli, come i rivestimenti a punta di diamante, i mascheroni, le semicolonne che incorniciano le luci sormontate da una porzione di paramento murario che nell’insieme richiamano l’architrave del tempio greco e al contempo i bastoni scomposti del fascio littorio. È qui che si legge a chiare lettere profilate in basso rilievo il motto “SAVIEZZA GOVERNA, LAVORO OPERA, GIOIA RICOMPENSA, FEDELTÀ CONSERVA”.
Oggi sabato 8 giugno 2023
Al voto!
8 Giugno 2024
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
Eccoci di nuovo al voto, elezioni europee e comunali.
Abbiamo sentito tante opinioni, alcune sensate, altre meno o per niente. Ma a livello europeo orientarsi nel voto, per chi è di sinistra, non è difficile. Occorre votare contro la guerra. In Italia “Pace, terra, dignità” (Santoro), M5S e Verdi-Sinistra italiana. Non se puede votar PD […]
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Chi ha vinto la seconda guerra mondiale?
8 Giugno 2024
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
In Francia è stato celebrato l’80° anniversario dello sbarco in Normandia, momento decisivo della seconda guerra mondiale, ma si è censurata la storia. Si è omesso di parlare di quanto in quel momento era accaduto accadeva ad est. L’Unione sovietica era stata invasa da Hitler, ma i sovietici, dopo un’eroica resistenza, avevano vinto […]
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Elettorando. Oggi e domani si vota.
Aladinpensiero ha ospitato gratuitamente materiali elettorali dei candidati alle elezioni europee e amministrative (soprattutto) appartenenti alla sinistra, al campo largo e ad altre formazioni che si ispirano alla Costituzione democratica ed antifascista. Da oggi e fino a domenica li riproponiamo.——————————————-
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Ecco le dieci liste che sostengono Massimo Zedda sindaco di Cagliari alle elezioni dell’8 e 9 giugno (dalle 15 alle 23 e domenica 9 giugno, dalle 7 alle 23). L’eventuale turno di ballottaggio è previsto domenica 23 e lunedì 24 giugno. Di seguito le liste con tutti i nomi dei candidati. Partito democratico: Alessandra Burgio, Marco Benucci, Elena Fontanarossa, Emanuele Boi, Paoletta Garau, Alessandro Cau, Ombretta Ladu, Davide Carta, Marta Mereu, Franco Carucci, Rita Piludu, Sergio Cassanello, Rita Polo, Stefano Deidda, Elsa Girolama Ranno, Carlo Floris, Barba Serra (nota Bibi), Andrea Locci, Laura Soma, Giuseppe Macciotta, Federica Trudu, Massimo Alberto (noto Massimo) Mattana, Desdemona (nota Daisy) Vargiu, Davide Medda, Carlo Augusto Melis Costa, Daniele Melis, Filippo Petrucci, Fabio Pireddu, Mauro Pistis, Marcello Sollai, Vincenzo (noto Enzo) Strazzera, Riccardo Vacca, Sergio Vacca. Sinistra Futura: Lucia Baiocchi, Michele Boero, Valter Alberto (noto Valter) Campana, Antonello Carai, Emanuele Cioglia, Massimo Delrio, Milena Falqui, Maria Grazia Frailis, Stefano Incani, Roberta Laconi, Sebastiana (nota Tania) Lai, Marianna Ligas, Cesira Loi, Francesca Loriga, Pierpaolo Marras, Donatella Masala, Consolata (nota Consuelo) Melis, Valtere (noto Valter) Merella, Roberto Mirasola, Patrizia Mocci, Asim Vaveed, Francesco Nonnis, Federico (noto Kikko) Orrù, Maria Germana Antonia (nota Germana) Orrù, Giovanni Giulio (noto Giangi) Pala, Maria Silvia Petricci, Maurizio Piludu, Antonella Pinna, Laura Pinna, Simone Piredda, Francesco Pisano, Carlo Serra, Laura Stochino, Silvia Usai. Progressisti: Matteo Massa, Anna Puddu, Alessio Alias, Alessandra Bertocchi, Fabio Accalai, Lucia Casu, Jacopo Arrais, Chiara Cocco, Ciro Auriemma, Maria Francesca Chiappe, Mauro Cadoni, Antonella De Montis, Alessandro Cao, Federica Diana, Pierluigi Locci, Martina Dotta, Enrico Mele, Susanna Fortunata Fornera, Valerio Piga, Daniela Latti, Michele Pipia (noto Pippia), Federica Laura Maggio, Dietrich Steinmetz, Rosario Mayores Magmanlac, Mariano Strazzeri, Maria Francesca Marrocu, Roberto Tramaloni, Valentina Mereu, Carlo Usai, Flora Missoni, Donatella Mulas, Paola Mura, Anna Rughinis, Anna Rosa Zedda. Orizzonte Comune: Marzia Cilloccu, Gianluca Aresu, Giada Atzei, Angelica Baldus, Martina Benoni, Donatella Carboni, Isabella Carta, Carla Cuccu, Bruno Demuru, Carla Deplano, Maurizio Fuccaro, Elena Garau, Antonio Gaudino, Marco Ghiani, Sonia Lai, Giovanna Liccardi, Luigi Loi, Raimondo Mandis, Paolo Masala, Simone (noto Canepa) Mereu, Marco Milia, Fabio (noto Mulliri) Mulleri, Monica Mureddu, Alessandro Olisterno, Alberto Perla, Kety Piras, Emiliano Pisano, Marcello Polastri, Alberto Tosini. Cagliari che vorrei: Adolfo Costa noto Ciccio, Andrea Cardia, Vasco Cogotti noto Vasco, Roberto Zorcolo, Mauro Toffolon, Valentina Pischedda, Antonio Gregorini noto Antonello, Fabio Peara, Maria Grazia Loddo, Roberto Lilliu, Alessia Ibba, Stefania Donaera, Antonio Camboli, Alessandro Pedroni noto Pedro, Stefania Mercurio, Katia Coccoi, Maria Cristina Guarino, Stefania Sanna, Carla Cardia, Francesca Lai, Ilaria Licheri, Giovanni Piano, Cristina Maria Soriga, Silvia Tinti, Rosa Casella nota Rossella, Valter Gerina. Cagliari Europea (Psi-Pri-Fortza Paris): Gianfranco Accocci, Giuseppe Aquila noto Pino, Federica Avagnano, Roberto Bertone, Raffaele Bistrussu noto Lino, Carla Caffarena, Luciano Caboni, Manuela Chia, Pierpaolo Congiu noto Paoletto, Gianfranco Damiani, Gianluca Deidda, Francesco Delussu, Sara Dessì, Ottavio Di Grezia, Daniele Figus, Giovanni Fois, Pierpaolo Frau, Enrico Edoardo Gavassino, Michela Ibba, Francesco Loi, Elisabetta Macis, Roberto Marras, Valentina Orgiana, Rosa Putzu, Elisabeth Rijo, Giuseppe Serpionano noto Serpi, Antonio Serra noto Nuccio. Alleanza Verdi Sinistra: Giulia Andreozzi, Mania Brundu, Dario Cabboi, Valter Canavese, Marco Cocco Norfo, Roberta Colizzi, Luisa Colomo, Anna Luisa De Giorgio nota Lula, Sara Didaci, Michela Garofalo, Alessandra Geddo Lehmann nota Sandra, Rita Guglielmo, Leonello Lai noto Lello, Giampaolo Graziano Ledda, Maurizio Loi, Rossano Mameli, Silvana Meloni, Andrea Moi, Francesca Mulas, Alessandro Murgia, Giacomo Angelo Pala, Helena Pes, Enrico Piano, Amalia Picinelli, Giambattista Piga, Marianna Piras, Carlo Quesada, Andrea Scano, Marta Scanu, Pietro Scanu, Corrado Sorrentino, Guido Spano, Lucia Testagrossa, Emanuela Vigo. Movimento 5 stelle: Peppino Calledda noto Pino, Luisa Giua Marassi, Luciano Congiu, Juliana Vivian Carone nota Giuliana, Cristian Verderame, Giuseppa Alessandra Piras, Michele Bardino, Serena Racis, Walter Zedda, Emanuele Addari, Gabriele Caredda, Laura Bruni, Carlo Poerio, Pierpaola Collu, Mario Spina noto Gemello, Stefano Spina, Simone Barrago, Graziella Pisu, Patrizia Serra, Michelangelo Serra, Margherita Falqui, Francesca Dettori, Amelia Monni, Michele Ortu, Elisabetta Manella, Giovanni Vargiu noto Gianni, Antonio Sandro Friargiu noto Sandro, Monica Masala, Luca Vadilonga, Andrea Murgia, Antonio Farina. Cagliari Avanti: Carlo Acquas , Patrizio Anedda, Luca Atzori noto Bebeto, Maurizio Battelli, Giampiero Buttafuoco, Paolo Casu, Simonetta Concas, Elio Curreli, Alessandro Di Martino, Simona Fontanarosa, Mohammed Hosfer, Barbara Masala, Francesca Melis, Debora Monteverde, Roberto Mucelli, Claudia Nossardi, Silvia Orefice, Francesca Orrù, Giuseppe Ortu, Oscar Palmas, Fabio Carlo Pinna, Emanuela Piredda, Gianfrancesco Piscitelli noto Gianfranco, Emanuele Piseddu, Giovanni Porrà, Giuseppe Raffone, Claudia Rizzo, Matteo Rocca, Gianluigi Santoni, Elisabetta Serra, Sandeep Singh, Francesco Spanu, CarlaVacca. A Innantis: Simone Anedda, Stefano Arca, Maurizio Bonetti, Massimo Calabrese, Federico Cincotti, Orietta Corrias, Franco Cuccu, Luisa Demelas, Ornella Demuru, Alessandro Desogus, Moreno Floris, Francesco Ledda, Luca Salvatore Loddo, Paola Manca, Massimo Marini, Maria Carmen Masala, Andrea Mereu, Alessio Mura, Marco Murgia, Dante Olianas, Rossana Sassu, Cristiana Velluti, Martina Melas, Marco Vargiu, Francesco Sedda noto Franciscu.
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Un voto per Ilaria Salis. Una sarda al Parlamento europeo
Comunicato stampa
Appello del Comitato sardo per l’elezione di Ilaria Salis al Parlamento europeo
L’annuncio della candidatura della giovane antifascista sarda Ilaria Salis alle elezioni europee tra le fila della lista Alleanza Verdi e Sinistra può determinare una concreta possibilità della sua liberazione da quelle condizioni di arresto e detenzione al limite dell’inumano da parte di un regime autoritario, reazionario e amico dei fascisti.
Per questo motivo, a Cagliari si è costituito il Comitato sardo per l’elezione di Ilaria Salis composto da singole personalità, movimenti, partiti e organizzazioni sindacali e sociali che ritengono che il trattamento riservato alla Salis nell’Ungheria di Viktor Orbán sia lo stesso riservato a chiunque si opponga ai rigurgiti di rinascita delle estreme destre xenofobe e neofasciste in tutta Europa.
Elezioni: si chiude la campagna elettorale in attesa dell’apertura dei seggi.
Aladinpensiero ha ospitato gratuitamente materiali elettorali dei candidati alle elezioni europee e amministrative (soprattutto) appartenenti alla sinistra, al campo largo e ad altre formazioni che si ispirano alla Costituzione democratica ed antifascista. Potete trovarli cliccando su questo link: https://www.aladinpensiero.it/?p=153907 .——————————————-
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Oggi venerdì 7 giugno 2024
Urge mettere in agenda la riforma della legge elettorale, inserendo in un sistema proporzionalw un meccanismo di elezione diretta del Presidente della Regione
7 Giugno 2024
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Al di là delle critiche o osservazioni di merito, va apprezzata la tempestività con cui la Todde ha affrontato l’invasione di installazioni energetica in Sardegna. Sotto il velo di una benefica transizione ecologica si colonizza l’isola senza riguardi per il territorio e neanche dei maestosi nuraghi testimoni della nostra antica storia. E li si […]
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