Risultato della ricerca: gect

Le politiche della Sardegna verso il Mediterraneo. Il Mediterraneo nello Statuto Sardo. L’interesse della Sardegna di far parte di due Macroregioni europee del Mediterraneo

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ape-innovativa2di Franco Meloni
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Oggi e nei giorni scorsi abbiamo dato rilievo alla notizia dell’approvazione da parte della Commissione Europea della costituzione della Macroregione europea Adriatica-Ionica (Aladinpensiero 19/6/2014 oggi 22/6/2014). Si attende ora l’approvazione finale da parte del Consiglio europeo prevista il prossimo 24 ottobre. Di questa Macroregione (1), come è ovvio, non fa parte la Sardegna (2) in quanto la nostra isola è situata nella parte tirrenica del mar Mediterraneo. Ma, allora, perchè siamo così interessati a questa nuova realtà istituzionale? La risposta sta in quello che dai documenti pubblicati (4) appare un progetto serio e credibile, che va dandosi un’organizzazione robusta in grado di sostenere un programma ambizioso e, cosa estremamente importante, che raccoglie il consenso e l’impegno concreto di tutte le istituzioni interessate. Dice al riguardo il coordinatore dell’iniziativa Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche, che la costituzione della Macroregione “è il frutto di un intenso lavoro svolto dalla comunità adriatica e ionica, dalle città, Università, Camere di Commercio e Istituzioni territoriali che hanno trovato a Bruxelles, nel Comitato delle regioni, il luogo per dare forza al loro progetto”. Noi che siamo del parere che una delle ragioni della situazione disastrosa della Sardegna sia imputabile in gran parte alla incapacità delle istituzioni sarde di cooperare per l’attuazione di una buona politica nell’interesse dell’Isola (su questa problematica ci siamo soffermarti nell’ultimo editoriale di Aladinews), non possiamo che plaudire alla capacità costruttiva delle diverse Istituzioni coinvolte nel processo di realizzazione della Macroregione Adriatica-Ionica. Dunque questa realizzazione per i protagonisti, per il percorso effettuato, per i progetti strategici… costituisce un modello per le Macroregioni di cui fa parte e potrà far parte la Sardegna. Di una, quella delle Isole, chiamata Archimed, abbiamo parlato in maniera approfondita su Aladinpensiero. L’attuale situazione di precaria esistenza di questa realtà appare lontana dall’impostazione data alla Macroregione Adriatica-Ionica. Forse la causa della inconsistenza di Archimed sta nel suo vizio originario di un nuovo soggetto che “si aggiunge” a tanti altri quasi una nuova bottega di generi alimentari in una città già ricca di tali esercizi. Che male c’è? Qualche posto di lavoro in più, qualche nuova prebenda per qualche amico, qualche occasione in più di turismo congressuale a spese della collettività, qualche occasione per fare fotografie di gruppo per far finta che qualcosa si fa. La gestione di Ugo Cappellacci della vicenda Archimed da proprio questa sensazione di superficialità e spreco di risorse pubbliche. - segue –

C’è anche l’euroregione Alpmed. Quanto è coinvolta e quanto interessa la Sardegna?

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Dopo l’euroregione Archimed, su cui torneremo presto, nei prossimi giorni tratteremo dell’altra euroregione di interesse per la Sardegna, precisamente dell’euroregione Alpmed, su cui peraltro ci siamo soffermati in passato, sia sulle pagine di Aladin, sia sui blog fiancheggiatori di Valorest e, per gli aspetti che coinvolgono le Camere di Commercio, Oivcamcomca.
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Perchè non si faccia confusione si chiarisce che l’euroregione istituzionale Alpi-Mediterraneo allo stato non comprende la Corsica e la Sardegna, regioni invece comprese nell’associazione Alpmed promossa dall’Unioncamere europea, dall’Unioncamere italiana e dalle Unioni regionali delle Camere interessate.
Ecco una rappresentazione dei territori compresi nella proposta delle Camere di Commercio interessate:
alpmed camere di commercio
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Ecco invece i territori attualmente compresi nell’euroregione Alpi Mediterraneo:
alpi_med euroregione

Euroregione Archimed: un entità inutile o uno strumento per investire nel Mediterraneo?

porto CAArchimed
di Franco Meloni
Nel commento a due recenti iniziative su tematiche europee (precisamente: 1. l’incontro con i giornalisti della Corsica, promosso da Vito Biolchini e altri e 2. il convegno dei Rossomori di analisi delle elezioni europee) abbiamo preso un impegno per l’approfondimento dell’argomento euroregioni, con preciso riferimento alla realizzazione di un’euroregione che raggruppi le isole europee del Mediterraneo. Ora, avevamo conoscenza dell’esistenza di un organismo di tal fatta, denominato Archimed, che però allo stato attuale non coinvolge tutte le regioni insulari del Mediterraneo ma solo parte di esse: per esempio ne è esclusa la Corsica, che è per dimensione la quarta isola del Mediterraneo e che a noi sardi interessa particolarmente. Se il sito web dell’euroregione è lo specchio di quanto e come essa funzioni, diciamo che l’impressione è deludente. L’euroregione Archimed risulta un soggetto sostanzialmente inoperoso che, probabilmente, oggi produce solo i costi della sua struttura organizzativa. Lo stesso sito dà conto delle cariche sociali: tra gli altri risultano presidente Ugo Cappellacci, in virtù della sua (precedente) qualifica di presidente della Regione, e, inoltre, Gabriella Massidda (fino a pochi giorni fa dirigente generale della presidenza della Giunta regionale), come componente del “comitato tecnico” di gestione. Tali incarichi (presumibilmente scaduti) sicuramente sono abbastanza recenti, ma degli stessi non era stato dato rilievo pubblicitario, se non la notizia in siti specializzati (esempio quello dell’OICS); nessuna traccia invece sul sito istituzionale della Regione Sarda (la parola Archimed digitata sulla funzione “ricerca” del sito web della Ras ci rimanda a 38 risultati, l’ultimo risalente al 16 settembre 2008). Quasi si trattasse di un fatto di trascurabile importanza o addiritura da tenere semi clandestino, considerato il clamore mediatico a cui ci aveva abituato Ugo Cappellacci per ogni sua iniziativa: grande, piccola o minuscola.
Ma questa è storia passata. Oggi, come Sardegna, dobbiamo chiederci se sulle euroregioni dobbiamo investire. L’Unione Europea sostiene di sì (sia per la specificità euroregione, sia per la specificità della condizione di insularità), e rende credibile tale indicazione con la destinazione di apposite risorse nella programmazione 2014-2020. Un certo “appesantimento burocratico, con relativi costi” che comporta necessariamente il mantenimento della struttura organizzativa (anche se tutto va tenuto sotto controlli di efficienza/efficacia) sarebbe di gran lunga giustificato dai benefici di un’euroregione funzionante. Si pensi al riguardo alla possibilità di “corsie dedicate” per l’utilizzo di finanziamenti europei per attività progettuali di importanti dimensioni. Pensiamo poi all’euroregione come strumento di intervento nel Mediterraneo del Sud per le politiche di vicinato con i paesi del Nord d’Africa e non solo. Sono evidentemente questioni da approfondire, che devono far parte dell’agenda di molti, a partire dai soggetti istituzionali di vertice. Ci riferiamo al Consiglio regionale, al presidente e alla Giunta regionale e, per ultimi, ma non certo per importanza, ai neo eletti europarlamentari… Sono di tutta evidenza le ulteriori implicazioni rispetto ai comportamenti di altri soggetti, istituzionali e no. Tra i primi i Comuni e le Camere di Commercio, tra i secondi le imprese e le associazioni.
Per quanto ci riguarda continueremo il nostro impegno culturale, pertanto riprenderemo presto l’argomento, approfondiremo, anche con l’aiuto di esperti, e vi terremo aggiornati.
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[NdR 3 giugno 2014] Attraverso un lavoro di paziente ricerca sul /sito web della Regione abbiamo rintracciato la delibera della Giunta Regionale di adesione al Gruppo Europeo di Cooperazione del Territoriale dell’Arcipelago del Mediterraneo (GECT) Archimed, delibera n. 48/14 del 1.12.2011, nonché dell’allegato (Convenzione e Statuto).
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Insediata l’assemblea dell’Euregio “Senza confini” (Friuli Venezia Giulia, Carinzia e Veneto). E in Sardegna che si fa? Nulla!

La Sardegna assente dalla costituzione delle Euroregioni. Sole chiacchiere in via Trento
Zaia (Veneto) primo Presidente di Euregio “Senza confini”.
(regioni.it) “L’Euroregione c’è”, ne è convinto il Presidente della Regione Fvg, Renzo Tondo, che ha partecipato il 19 febbario a Klagenfurt, assieme ai presidenti della Carinzia, Gerhard Doerfler, e a quello del Veneto, Luca Zaia, alla seduta di insediamento dell’Assemblea dell’Euregio “Senza confini”. Siamo di fronte, come hanno sottolineato i tre Presidenti, a un evento di fondamentale importanza, al passaggio dalla fase del “contenitore” a quella del “contenuto”.
La costituzione formale del 27 novembre scorso, a palazzo Balbi a Venezia, ha chiuso la lunga stagione preparatoria dell’Euroregione, condizionata dai tempi di approvazione e di recepimento del regolamento comunitario sul GECT (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale).                                                                                                                               Approfondimenti su Aladinews

Cosa sta facendo la Regione Sarda per far vivere le euroregioni a cui aderisce? La risposta è facile: niente!

Storie di ordinaria sciatteria politica, culturale e amministrativa. A proposito di euroregioni,  riprendiamo l’argomento riproponendo le domande  fatte  alla Regione il 16 marzo 2012 e  il 15 gennaio 2013, rimaste desolatamente senza risposta

A che punto le Euroregioni che coinvolgono la Sardegna?

Bomeluzo-Alpmed-con-UELa notizia della nascita di un’altra Euroregione, come riportato dal notiziario della Conferenza delle Regioni, ci induce a fare il punto sulle Euroregioni nelle quali è coinvolta la Sardegna, precisamente l’Euroregione Archimed e l’Euroregione AlpMed. Riepiloghiamo le informazioni in nostro possesso e presenti nei siti della nostra rete, per poi chiedere alla Regione Sarda (una volta capito quali siano i referenti politici e amministrativi) qual’è lo “stato dell’arte”.Torneremo pertanto quanto prima sull’argomento.
Euroregioni e Gect sul blog Valorest
Euroregioni e Gect sul blog Oivcamcomca Nasce l’Euroregione ‘Senza confini’Firmato atto costitutivo da Tondo, Zaia e Doerfler (Da regioni.it) I presidenti di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia (Austria), Renzo Tondo, Luca Zaia e Gerhard Doerfler hanno firmato oggi a Trieste l’atto costitutivo dell’Euroregione ‘Senza confini’.

Nel mentre si stringono intese con la Lombardia e il Veneto, forse giustificate da colleganze partitiche
DAL SITO RAS

PROPOSTE PER CAGLIARI CITTA’ SARDA ED EUROPEA

bandiera sardaeuropa

PROPOSTE OPERATIVE PER UNA POLITICA EUROPEISTA DELLA CITTA’ DI  CAGLIARI

IL QUADRO GENERALE

Le scelte operative del Comune di Cagliari per un maggiore utilizzo delle opportunità offerte dai programmi e progetti europei si inquadrano in una “politica europeista” del Comune medesimo.

A che punto le Euroregioni che coinvolgono la Sardegna?

Bomeluzo-Alpmed-con-UE

La notizia della nascita di un’altra Euroregione, come riportato dal notiziario della Conferenza delle Regioni, ci induce a fare il punto sulle Euroregioni nelle quali è coinvolta la Sardegna, precisamente l’Euroregione Archimed e l’Euroregione AlpMed. Riepiloghiamo le informazioni in nostro possesso e presenti nei siti della nostra rete, per poi chiedere alla Regione Sarda (una volta capito quali siano i referenti politici e amministrativi) qual’è lo “stato dell’arte”.Torneremo pertanto quanto prima sull’argomento.
Euroregioni e Gect sul blog Valorest
Euroregioni e Gect sul blog Oivcamcomca

Nasce l’Euroregione ‘Senza confini’Firmato atto costitutivo da Tondo, Zaia e Doerfler (Da regioni.it) I presidenti di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia (Austria), Renzo Tondo, Luca Zaia e Gerhard Doerfler hanno firmato oggi a Trieste l’atto costitutivo dell’Euroregione ‘Senza confini’.