La Sardegna alle Olimpiadi. Le congratulazioni della Presidente della Regione

[Dalla pagina fb della Presidente Alessandra Todde]
In due giorni la Sardegna conquista due medaglie olimpiche per l’Italia!
Siamo enormemente orgogliose ed orgogliosi per la vittoria della cagliaritana Marta Maggetti, oro nel windsurf, e per la medaglia d’argento conquistata nel canottaggio dall’oristanese Stefano Oppo in coppia col compagno Gabriel Soares.
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————— Brava, bravissima
Marta Maggetti, bravissima Marta

“Questo oro lo dedico a Gigi Riva, è stato un grande per tutta l’Italia e per noi sardi”
Marta Maggetti
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Ciao Antonello, rimani nei nostri cuori

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La Democrazia è estranea alla Destra al governo

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https://www.politicainsieme.com/la-strage-di-bologna-e-un-paese-che-resta-ancora-diviso-di-giancarlo-infante/www.politicainsieme.com/la-strage-di-bologna-e-un-paese-che-resta-ancora-diviso-di-giancarlo-infante/

Autonomia differenziata: avanti con la raccolta delle firme… obbiettivo 1 milione e più!

img_7958Perché è fondamentale il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata
2 Agosto 2024
Alfiero Grandi su Democraziaoggi.
Il referendum per abrogare la legge Calderoli […]

Autonomia differenziata: a gran carriera il voto online

Raggiunto complessivamente e superato il
Quorum di 500.000 firme. Verso il milione!
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Addio al bravo giornalista Antonello Lai.

img_8114Che grande tristezza. Muore una persona buona, un grande giornalista, che non si risparmiava per essere al servizio della gente, soprattutto della povera gente. Per lui preghiere nel cielo dei giusti. Condoglianze e vicinanza alla famiglia e a tutte le persone che gli hanno voluto bene.
Papa Francesco un anno scrisse un messaggio al mondo della Comunicazione, pressapoco cost: “Cari giornalisti, consumate le suole delle scarpe, andate in giro, parlate con la gente, date voce a tutte le persone, soprattutto a chi in questo mondo conta poco o niente”. Ecco, dicemmo a Antonello: questo il Papa l’ha scritto per te. Tu sei un vero giornalista.
Ciao amato Antonello, grande e buono Tziu Lai.
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I Cattolici del Meic in campo sull’invasione energetica. Si all’energia rinnovabile senza danni all’ambiente e al paesaggio sardo

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SI’ alle Energie rinnovabili. NO alla devastazione del territorio della Sardegna. Si vince solo uniti e partecipi, con alla testa le nostre Istituzioni autonomiste.
Nota stampa MEIC diocesi di cagliari Oristano Nuoro

La lotta contro la devastante speculazione energetica, che ormai interessa tutti i territori sardi, può diventare l’occasione per costruire con lo Stato un nuovo rapporto paritario fondato nel rispetto di quanto previsto dallo Statuto del 1948. Consiglio e Giunta regionali. Il Consiglio e la Giunta regionali devono raccogliere la voce preoccupata di cittadini e sindaci che da ogni angolo dell’isola si leva a difesa del patrimonio identitario della Sardegna, seriamente minacciato da una invasione affaristica. Un processo speculativo che, se non presidiato e ridimensionato, porterà a una nuova colonizzazione dell’isola questa volta nel nome del “dio Gigawatt”.
La “ribellione” pacifica e corale dei territori, senza differenze partitiche, indica alle massime istituzioni regionali il percorso politico in grado di incidere sulle decisioni del Governo nazionale. Il segnale di un popolo unito – territori, Comuni, istituzioni regionali, parlamentari sardi, parlamentari europei rappresentanti della circoscrizione Sicilia-Sardegna, Università, forze economiche e sociali, terzo settore – è l’unica convincente dimostrazione di forza che la Sardegna può dare alle centrali del potere . Uniti nel confronto/negoziazione con il Governo nazionale e l’Unione Europea. Tutti uniti perché le divisioni partitiche di fronte al bene comune dei sardi sono incomprensibili e ingiustificabili.

Il Meic sa bene che i pubblici amministratori hanno la responsabilità di valutare potenzialità, vantaggi e i molti rischi, connessi all’uso delle energie alternative, e si sente impegnato ad evitare che le loro decisioni siano dettate da pressioni provenienti da interessi di parte. La Dottrina sociale cristiana invita a tener presente che i beni della terra sono stati creati da Dio per essere sapientemente usati da tutti, equamente condivisi. Si tratta perciò di impedire l’ingiustizia di un accaparramento delle risorse e avviare processi di positivo governo delle energie rinnovabili. Quindi di valutare accuratamente la riconosciuta utilità delle energie rinnovabili, ma anche la necessità di ridurre al minimo ogni effetto collaterale negativo per il territorio. Noi ribadiamo la giustezza dell’uscita dalla dipendenza della creazione di energia dalle fonti fossili. Siamo da sempre sostenitori convinti dell’Agenda 2030 dell’Onu che si armonizza in toto con l’Enciclica Laudato si’. Siamo attenti sostenitori della declinazione dei rispettivi obbiettivi nelle dimensioni europee, italiane e sarde. E nella loro pratica attuazione vogliamo che prevalgano gli interessi delle popolazioni, perché l’Economia sia per la vita e non per l’aumento delle “inequita’ e delle povertà. Siamo convinti che la partecipazione dei cittadini nelle forme previste dalla democrazia costituzionale ne sia il più importante strumento.

Al riguardo ci sovviene la convenzione di Aarhus, in vigore nei paesi dell’Unione Europea dal 30 ottobre 2001, che attribuisce al pubblico (individui e associazioni che li rappresentano) il diritto di accedere alle informazioni e di partecipare nelle decisioni in materia ambientale, così come ad avere diritto di ricorso se questi diritti non vengono rispettati.

E’ di grande attualità la raccomandazione di papa San Paolo VI nell’enciclica “Populorum Progressio”:

«Noi abbiamo degli obblighi verso tutti, e non possiamo disinteressarci di coloro che verranno dopo di noi a ingrandire la cerchia della famiglia umana. La solidarietà universale, che è un fatto e per noi un beneficio, è altresì un dovere». Si tratta di una responsabilità che le generazioni presenti hanno nei confronti di quelle future, una virtuosa responsabilità politica che oggi appartiene in primis al Consiglio e alla Giunta regionali della Sardegna.

Cagliari, 1 agosto 2024

Il Movimento Ecclesiale Impegno Culturale delle Diocesi di Cagliari, Oristano e Nuoro
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img_8082SI’ alle Energie rinnovabili. NO alla devastazione del territorio della Sardegna. Si vince solo uniti e partecipi, con alla testa le nostre Istituzioni autonomiste.

Documento del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale
Diocesi di Cagliari, Oristano e Nuoro

La lotta contro la devastante speculazione energetica, che ormai interessa tutti i territori sardi, può diventare – per la Regione Autonoma della Sardegna – l’occasione per costruire e avviare con lo Stato un nuovo rapporto paritario fondato sul rispetto dello Statuto di Autonomia della Sardegna e delle norme di attuazione [1].

1. Consiglio e Giunta interpreti della volontà popolare.

Il Consiglio regionale, come massima assise rappresentativa del popolo sardo, e la Giunta regionale, come organo di governo, devono raccogliere la voce preoccupata di cittadini e sindaci che da ogni angolo dell’isola si leva a difesa del patrimonio identitario della Sardegna, seriamente minacciato da una nuova invasione affaristica. Un processo speculativo che, se non presidiato e ridimensionato, porterà alla terza colonizzazione dell’isola – dopo quella militare e petrolifera – che “cospargerà di sale” la terrà sarda definitivamente distrutta, anche nelle zone interne, da migliaia di pale eoliche e milioni di pannelli fotovoltaici.

2. Elementi unificatori.

Giunta e Consiglio regionale nella mobilitazione popolare in atto devono trovare l’elemento unificante per presentarsi come una sola forza e una sola volontà politica davanti al Governo, per ottenere di emendare il Decreto legislativo Draghi del 2021 [2] e, di conseguenza, il Decreto attuativo del ministro Pichetto Fratin (2024) [3], alla luce della specificità della Sardegna, per le determinazioni di competenza della Regione.

3. Azione unitaria della Giunta e del Consiglio regionale.

La “ribellione” pacifica e corale dei territori, senza differenze partitiche, indica alle massime istituzioni regionali il percorso politico in grado di incidere sulle decisioni del Governo nazionale. Il segnale di un popolo unito – territori, Comuni, istituzioni regionali, parlamentari sardi, parlamentari europei rappresentanti della circoscrizione Sicilia-Sardegna, Università, forze economiche e sociali, terzo settore – è l’unica convincente dimostrazione di forza che la Sardegna può dare alle centrali del potere. Uniti nel confronto/negoziazione con il Governo nazionale e l’Unione Europea.

4. Divisioni politico-partitiche incomprensibili e ingiustificabili.

Le divisioni partitiche di fronte al bene comune dei sardi sono incomprensibili e ingiustificabili, anche alla luce dei programmi elettorali presentati alle scorse elezioni regionali dai diversi schieramenti, tutti convergenti verso una sostanziale tutela dell’ambiente, del paesaggio e della cultura sarda.

5. Consiglio e Giunta regionali “sentinelle” e custodi della storia, della cultura, del patrimonio identitario, dell’ambiente, del bene comune della Sardegna.

Come cattolici del MEIC (Movimento ecclesiale di Impegno culturale) siamo convinti, seguendo le indicazioni della Dottrina sociale della Chiesa, che in questo momento difficile la risposta unitaria delle nostre istituzioni sia l’espressione più alta di una comunità politica veramente “al servizio della società civile dalla quale essa deriva”, quindi del bene comune, ragion d’essere e prima responsabilità delle istituzioni.

6. Armonizzazione degli interessi settoriali

«Per assicurare il bene comune, il governo di ogni paese – per noi la Regione – ha il compito specifico di armonizzare con giustizia i diversi interessi settoriali (Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, n.169) [4]». Fino a questo momento, nel processo di riconversione energetica attraverso le “rinnovabili”, emerge che prioritariamente gli interessi tutelati sono quelli delle società finanziarie organizzatrici del business affaristico a danno dei comuni, delle popolazioni locali e dell’intera isola.

7. Relazione tra il popolo sardo e la sua terra.

L’invasione non controllata delle energie rinnovabili rischia di far perdere a noi sardi tutti – per un vantaggio economico di potenti interessi industriali e finanziari – la relazione con il patrimonio storico-ambientale cui è legata la nostra stessa identità culturale che contraddistingue la gente della Sardegna nel mondo. Una relazione che le Università di Cagliari e Sassari sarebbe bene e necessario che ribadissero pubblicamente, con il sostegno della ricerca scientifica.

8. Impedire l’ingiustizia dell’accaparramento.

Il Meic sa bene che i pubblici amministratori hanno la responsabilità di valutare potenzialità, vantaggi e i molti rischi, connessi all’uso delle energie alternative, e si sente impegnato ad evitare che le loro decisioni siano dettate da pressioni provenienti da interessi di parte. La Dottrina sociale cristiana invita a tener presente che i beni della terra sono stati creati da Dio per essere sapientemente usati da tutti, equamente condivisi. Si tratta perciò di impedire l’ingiustizia di un accaparramento delle risorse e avviare processi di positivo governo delle energie rinnovabili. Quindi di valutare accuratamente la riconosciuta utilità delle energie rinnovabili, ma anche la necessità di ridurre al minimo ogni effetto collaterale negativo per il territorio. Noi ribadiamo la giustezza dell’uscita dalla dipendenza della creazione di energia dalle fonti fossili. Siamo da sempre sostenitori convinti dell’Agenda 2030 dell’Onu [5] che si armonizza in toto con l’Enciclica Laudato si’ [6] [*]. Siamo attenti sostenitori della declinazione dei rispettivi obbiettivi nelle dimensioni europee, italiane e sarde. E nella loro pratica attuazione vogliamo che prevalgano gli interessi delle popolazioni, perché l’Economia sia per la vita e non per l’aumento delle “inequita’ e delle povertà. Siamo convinti che la partecipazione dei cittadini nelle forme previste dalla democrazia costituzionale ne sia il più importante strumento.

Al riguardo ci sovviene la convenzione di Aarhus, in vigore nei paesi dell’Unione Europea dal 30 ottobre 2001 [7], che attribuisce al pubblico (individui e associazioni che li rappresentano) il diritto di accedere alle informazioni e di partecipare nelle decisioni in materia ambientale, così come ad avere diritto di ricorso se questi diritti non vengono rispettati.

9.Responsabilità verso le generazioni future, eredi delle generazioni passate e beneficiari del lavoro dei nostri contemporanei.

Scriveva quasi 50 anni fa papa san Paolo VI, fondatore proprio a Cagliari nel 1932 del Movimento dei Laureati di Azione Cattolica:

«Noi abbiamo degli obblighi verso tutti, e per ìnon possiamo disinteressarci di coloro che verranno dopo di noi a ingrandire la cerchia della famiglia umana. La solidarietà universale, che è un fatto e per noi un beneficio, è altresì un dovere». [8] Si tratta di una responsabilità che le generazioni presenti hanno nei confronti di quelle future, una virtuosa responsabilità politica che oggi appartiene in primis al Consiglio e alla Giunta regionali della Sardegna.

Con questo spirito unitario, sinceramente volto alla tutela e al benessere del popolo sardo, il Meic appoggia tutte le iniziative in atto e quelle che coerentemente si vorranno intraprendere nel tempo che verrà. E’ la doverosa risposta del nostro Movimento culturale a un’emergenza ambientale – diventata grande problema di giustizia sociale – in coerenza con il dettato conciliare: « Il cristiano che trascura i suoi impegni temporali, trascura i suoi doveri verso il prossimo, anzi verso Dio stesso, e mette in pericolo la propria salvezza eterna» (G.S.,43) [9].

Cagliari, Oristano, Nuoro, 1 agosto 2024

​Il MEIC delle diocesi di Cagliari, Oristano e Nuoro.
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NOTE

[1] https://www.regione.sardegna.it/regione/leggi-e-delibere/statuto
[2] Decreto legislativo Draghi: https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2021-11-08;199 .
[3] Decreto Pichetto Fratin del 2024: https://ageei.eu/wp-content/uploads/2024/06/Nuova-bozza-DM-Aree-idonee.pdf
[4] Compendio della dottrina sociale della Chiesa: https://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/justpeace/documents/rc_pc_justpeace_doc_20060526_compendio-dott-soc_it.html
[5] Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: https://asvis.it/l-agenda-2030-dell-onu-per-lo-sviluppo-sostenibile/
[6] Enciclica di Papa Francesco Laudato si’: https://www.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.html
[7] Convenzione di Aarhus: https://www.mase.gov.it/pagina/convenzione-di-aarhus-informazione-e-partecipazione .
[8] Populorum progressio: https://www.vatican.va/content/paul-vi/it/encyclicals/documents/hf_p-vi_enc_26031967_populorum.html
[9] Gaudium et Spes: https://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_const_19651207_gaudium-et-spes_it.html

[*] Sulle connessioni tra l’Agenda ONU 2030 e l’Enciclica Laudato Si’ si fa riferimento a un articolo di Franco Meloni sul Dossier Caritas 2021: https://www.aladinpensiero.it/?p=103098 .

Il MEIC: unità dei sardi con la guida del Consiglio e della Giunta regionali

img_8082SI’ alle Energie rinnovabili. NO alla devastazione del territorio della Sardegna. Si vince solo uniti e partecipi, con alla testa le nostre Istituzioni autonomiste.

Documento del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale
Diocesi di Cagliari, Oristano e Nuoro

La lotta contro la devastante speculazione energetica, che ormai interessa tutti i territori sardi, può diventare – per la Regione Autonoma della Sardegna – l’occasione per costruire e avviare con lo Stato un nuovo rapporto paritario fondato sul rispetto dello Statuto di Autonomia della Sardegna e delle norme di attuazione.

Invasione energetica: si cerca una via unitaria. Quella da noi auspicata!

Invasione energetica. Soru dice la sua con una novità: sembra auspicare il dialogo
1 Agosto 2024
A.P. Su Democraziaoggi
Soru ha pubblicato un suo scritto sull’invasione di eolico e fotovoltaico in Sardegna, che presenta una evidente novità: auspica un dialogo anche con la presidente della Regione per salvare la Sardegna dallo scempio preannunciato. Il documento è molto articolato e va letto per le analisi e le proposte che avanza.
E’ molto apprezzabile la critica […]
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Raggiunto l’obbiettivo delle 500.000 firme!

Di seguito il dato online della raccolta firme. Se si aggiungono le firme finora raccolte nei banchetti, raggiunto l’obbiettivo delle 500.000 firme. Si continua senza sosta!
Le firme online.
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Autonomia differenziata. Adesioni online a pioggia!

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- L’entusiasmo dei compagni di Democraziaoggi.

Lo spettro della povertà si aggira anche nel ricco Occidente

img_8045Povertà e crisi ricorrenti del capitalismo
di Lucio Garofalo

La povertà non è soltanto e semplicemente uno stato di grave privazione e di afflizione materiale, bensì pure di sofferenza interiore. È un motivo di vergogna e di imbarazzo, per cui si fa di tutto per celare tale situazione assai deprecata in una società capitalistica e consumistica, che esalta l’ideologia del benessere e del mercato, il potere ed il prestigio derivanti dal denaro. Non a caso, la percentuale dei “poveri invisibili” è in costante aumento. Essi ci sono e subiscono, ma in silenzio, sopraffatti da un senso di profondo disagio e di mortificazione morale per l’umile condizione economico-esistenziale in cui sono precipitati.

Le pale fuori dalle palle!

Invasione energetica. Bene le molte iniziative contro, ma, per vincere, ci vuole convergenza, unità
30 Luglio 2024
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
Sfogliando i giornali locali si ha notizia di molte iniziative in Sardegna contro l’invasione fotovoltaica ed eolica, sono all’opera la presidente della Regione, sindaci, il Comitato per il NO, vari comitati locali, molte associazioni e l’Unione sarda, che ha addirittura lanciato una proposta di legge popolare, su cui è iniziata la raccolta delle firme. […]
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Autonomia differenziata. Le firme online di sostegno al referendum: un fiume in piena!

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A Orgosolo

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PICTURA MANENT

È il titolo dello spettacolo, ideato e diretto da Daniel Dwerryhouse, che il gruppo teatrale “Cannasas” – che ancora una volta ha dimostrato una straordinaria professionalità e una eccellente capacità nel narrare l’attualità – ha messo in scena, ad Orgosolo, nell’ultimo scorcio del mese di maggio.
Senza neppure aver bisogno di un teatro vero e proprio, visto che quinte e fondali della storia che il regista intendeva rappresentare, sono impresse nei murales del paese barbaricino, e continuano ad essere aggiornate, in tempo reale, dagli artisti di tutto il mondo, che così esprime il dolore, l’ansia e le speranze di tutti gli uomini e le donne di buona volontà.
Un libro aperto che continua ad essere illustrato anche dall’artista che, per primo affidò ai muri del paese il desiderio di pace che portò alla rivolta, pacifica, di Pratobello.