Che succede? Che succederà?
Crisi di governo. Un commento (in diretta) di Tonino Dessì.
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Bravo Conte.
Ho ascoltato il suo intervento per intero, non senza la preoccupazione, visti i precedenti, che rendesse delle dichiarazioni inadeguate.
Certo, non hanno chiuso tutto il cerchio, tuttavia le considero uno dei migliori discorsi da Presidente del Consiglio dei Ministri che io ricordi.
Nel dettaglio (ma ormai mi pare fuori discussione) Salvini al Governo non può restarci nè tornarci, dopo una requisitoria così implacabile, che avrà significativamente risuonato nelle orecchie del Capo dello Stato.
Alla Lega e a quell’uomo dalle smorfie grottesche e infantili mentre gli si sono abbattuti addosso tutti gli appunti sulla sua clamorosa inadeguatezza e sulla sua irresponsabile poltroneria, resteranno come argomenti, al massimo, prevedibilmente migranti e Bibbiano.
Sull’una cosa hanno combinato disastri. Sull’altra il Ministro dell’interno non ha fatto altro che berciare, ma senza render conto nemmeno dell’operato di branche importanti del suo stesso ministero. Se ne riparlerà meglio a giudizio penale instaurato, anche di questa vicenda. [segue]
Ora si apre una fase nuova e complessa.
Speriamo che le inclinazioni purtroppo storicamente radicate della politica italiana non rovinino le aspettative di quella che in questa circostanza è stata una delle rare pagine dignitose della storia parlamentare e istituzionale del Paese.
Rispetto, per un uomo che ha impresso un tratto personale inedito a questo passaggio.
P.S. La Presidente Casellati ha testè invitato il Ministro dell’Interno a parlare non più dai banchi del Governo, ma da quello della Lega nell’emicio senatoriale. Ho appena sentito il patetico esordio, da bullo vittimista appena bastonato. Prevedibilmente, avendo seguito l’impulso “mediatico” di intervenire subito, ora le buscherà da tutti.
Non ho intenzione di commentarlo.
AService Studio
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