La storia della medicina
di Piero Marcialis.
44. La medicina del lavoro.
La branca della medicina che si occupa della diagnosi e della cura delle malattie provocate dall’esercizio di certe attività lavorative ha una storia recente, se paragonata alla lunga storia che l’arte medica ha alle spalle.
È l’anno 1700 quando Bernardino Ramazzini, nato a Carpi il 4 ottobre 1633, laureatosi a Parma nel ‘59, professore prima a Modena e ora a Padova, pubblica la sua opera: De morbis artificium diatriba.
In essa egli descrive le malattie ai polmoni che colpiscono minatori e marmisti; le malattie agli occhi dei fabbri, doratori e pulitori di latrine; l’intossicazione da piombo (saturnismo) di tipografi e ceramisti; l’avvelenamento da mercurio dei chirurghi; le malattie di ostetriche, necrofori, conciatori, lavandaie, e altri, compresi gli scienziati.
La lezione fondamentale che si ricava dall’opera di Ramazzini è la cura dell’igiene e dell’ambiente di lavoro, il principio che prevenire è meglio che curare.
Il padre della medicina del lavoro muore il 5 novembre 1714 a Padova, dove è sepolto nella chiesa della Beata Elena.
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