Elezioni: dopo le primarie del centro sinistra, prove di unità? Chissà se la Sinistra riuscirà a sconfiggere il suo maggiore nemico: se stessa!

cagliari-verso-il-votodi Gianni Pisanu

Le primarie del centrosinistra hanno dato la risposta. Prevedibile e prevista anche dal sottoscritto. Il maggiore partito, il Pd, le ha perse per strada non essendo stato in grado di indicare tramite un limpido percorso democratico il proprio candidato. La sinistra – tutta disunita – a sinistra del Pd non può intestarsi da sola l’affermazione di Francesca Ghirra. Ma tutto è bene quel che finisce – speriamo – bene. In gioco non è solo l’affermazione di una persona, ma la vita della nostra città per i prossimi cinque anni.
Sulla modalità di scelta dei candidati. Il centrodestra non si preoccupa più di tanto dei gusti del prossimo. In tre ad Arcore si spartiscono le candidature come da bambini facevamo con le figurine dei calciatori e il gioco è fatto, i capibastone sardi ancora incasinati nella formazione della giunta regionale fanno un po’ di manfrina, ma poi tutti a cuccia, intanto il grande Solinas tranquillizza tutti, popolo della destra compreso, risparmiando sugli stipendi per gli assessori. Evviva! Da altre parti nessun segnale, in attesa che riti esoterici, piattaforme o chissà quale entità suprema sciolgano il mistero.
La vita della città non significa solo problemi del traffico, trasporti, parcheggi, piste ciclabili, mercati, raccolta differenziata, Poetto, IMU ecc., pure molto importanti, sui quali il futuro sindaco dovrà essere incalzato. Mi preoccupa l’agibilità democratica e culturale, il pericolo rappresentato dallo sdoganamento del fascismo che viene relegato, con la tolleranza delle autorità, a fenomeno del passato anche quando siamo di fronte a manifestazioni di chiara apologia di fascismo. Sotto questo aspetto decisamente meglio una città con un centrosinistra a guida Francesca Ghirra.
Coloro che hanno scelto a grande maggioranza Francesca Ghirra sono persone libere, in gran parte militanti o ex nelle varie formazioni della sinistra, provenienti dal PCI, fuorusciti dal PD renziano, tuttora alla ricerca di una Sinistra convincente che vedono nel prossimo appuntamento elettorale un momento decisivo, dopo l’affermazione della destra alle regionali, quella destra che ci sta offrendo lo spettacolo indecoroso dell’incapacità di formare una giunta a oltre due mesi dalle elezioni regionali.
Purtroppo fra i candidati alle primarie del centrosinistra non era presente la componente identitaria, con il vasto mondo della cultura e dell’associazionismo fuori dalle formazioni partitiche, che pure conta molte personalità che tanto possono dare. Non è troppo tardi per pensare a una lista così caratterizzata che, in coalizione col centrosinistra, potrebbe ottenere buoni risultati e incidere positivamente.
In attesa di conoscere la composizione della coalizione progressista, auspicando la presenza di candidature valide nelle liste, e confidando nell’unità di intenti dei due competitori Marzia Cillocu e Matteo Lecis per un successo condiviso, a Francesca Ghirra vada un augurio di buon lavoro.
Gianni Pisanu

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