Per il rilancio dell’Ospedale San Giovanni di Dio. Un odg del consigliere 5 Stelle Pino Calledda proposto al Consiglio comunale di Cagliari

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Comune di Cagliari
Gruppo Consiliare
MoVimento5Stelle
Cagliari 29.11.2018

ORDINE del GIORNO:
L’Ospedale San Giovanni di Dio e il diritto alla salute dei cittadini
[segue]
PREMESSO CHE
Dall’Atto Aziendale AOU “L’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari, istituita con deliberazione della Giunta Regionale n. 13/1 del 30.3.2007, adottata in base all‟art. 1 comma 3 della L.R. 28 luglio 2006 n. 10, è operativa dal 14.05.2007.
L’azienda attualmente ha sede legale in Cagliari in Via Ospedale, n. 54, 09124 – Cagliari, presso il Presidio ospedaliero San Giovanni di Dio.
Garantisce le prestazioni istituzionali attraverso i Presidi Ospedalieri “Duilio Casula” di Monserrato, il presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Cagliari e la “Clinica Psichiatrica” attualmente ubicata in via Liguria, secondo quanto disposto dalla DGR 48/15 del 2.12.2014.
L’Azienda ha personalità giuridica pubblica, è dotata di autonomia imprenditoriale, amministrativa patrimoniale, e tecnico-organizzativa.
Il patrimonio dell’Azienda è costituito da tutti i beni mobili ed immobili:
1. ad essa conferiti dall’Azienda ASL 8 di Cagliari a titolo di proprietà all’atto dell’istituzione, come da ricognizione approvata con delibera del Direttore Generale n. 341 del 29 marzo 2008;
2. messi a disposizione a titolo gratuito dall’Università degli Studi di Cagliari ai sensi dell’art. 8, comma 4, lettera a, del decreto legislativo 517/1999;
3. ad essa appartenenti, nonché da tutti i beni comunque acquisiti nell’esercizio delle proprie attività a titolo oneroso ovvero a seguito di atti di liberalità.
L’Azienda riconosce la valenza strategica del patrimonio, quale strumento di potenziamento e di qualificazione strutturale e tecnologica dell’offerta di servizio, e si propone di riservare particolare attenzione alla sua valorizzazione”.
L’Azienda è sede di tutti i livelli dell’organizzazione formativa, ovvero Corsi di Laurea in professioni sanitarie, Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Scuole di Specializzazione, Dottorati di Ricerca, Formazione continua degli operatori sanitari successiva all’abilitazione professionale, anche nell’ottica dell’adempimento dell’educazione continua in Medicina prevista dal Ministero della Salute;

PREMESSO CHE

• La riforma della Rete Ospedaliera del 2017 non ha previsto l’assegnazione di una funzione certa del San Giovanni di Dio, è fondamentale impegnarsi per la sua salvaguardia, rinnovamento e rilancio nel riconoscere nella sua “funzione sanitaria” un punto irrinunciabile per la “qualità della vita” a Cagliari ed in particolare nei quartieri storici. In questa sua funzione necessaria e insostituibile è vitale che in Città rimanga operante un Centro Ospedaliero, facilmente raggiungibile da tutti i suoi abitanti, residenti e quelli privi di mezzi privati di mobilità che non possono raggiungere gli attuali ospedali posti ai margini del complesso urbano, così pure coloro che di passaggio hanno necessità di prestazioni mediche urgenti.

• Questo mantenimento e rilancio del San Giovanni inciderebbe positivamente sul tenore della vita in Città senza nulla levare all’accesso ai presidi ospedalieri, ubicati fuori dal centro o ai margini della città, da parte dei cittadini che risiedono o operano nell’Area Metropolitana.

CONSIDERATO CHE

• La salvaguardia dell’Ospedale San Giovanni di Dio risulta essenziale per avvicinare la sanità ai cittadini e organizzare sul territorio una Struttura per l’assistenza che non necessita di ricovero ospedaliero o che sia svantaggiosa da erogare a domicilio; struttura inserita nel tessuto sociale e urbanistico della Città al servizio dei tanti bisognosi di assistenza, residenti a Cagliari o provenienti dai territori facilmente serviti dai mezzi di mobilità pubblica (CTM, ARST, Ferrovie dello Stato) di facile collegamento al centro della Città.

• Attualmente al San Giovanni si trovano settori dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, strutture Sanitarie come Oculistica, Dermatologia, Farmacologia Clinica, Diabetologia e strutture Tecniche come i Servizi Amministrativi, Bilancio e Acquisti. L’ospedale è anche sede di alcune delle scuole di specializzazione della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università cagliaritana.

• Una riorganizzazione del San Giovanni, per rispondere al bisogno di assistenza sanitaria ambulatoriale e domiciliare per fasce diverse di popolazione, va pensata principalmente sui Servizi Ambulatoriali multispecialistici, dove svolgere attività programmate o di piccole urgenze, sotto il controllo di Medici di Medicina Generale e personale infermieristico, con interventi di prima necessità senza escludere la possibilità di trasferire i pazienti presso le strutture ospedaliere della città, attivando pure un servizio costante di guardia medica per primo soccorso.

• L’assistenza specialistica ambulatoriale comprende tutte le prestazioni finalizzate alla prevenzione, alla diagnosi, alla cura e alla riabilitazione, erogate dai medici specialisti che operano negli ambulatori e nei laboratori del Servizio Sanitario Nazionale: visite, diagnostica strumentale (RX, TAC, Ecografia, ECG, ecc.) le analisi di laboratorio, le prestazioni terapeutiche, inclusi alcuni interventi chirurgici, riabilitazione.


• Il San Giovanni oggi è pronto per accogliere la Clinica Psichiatrica di Via Liguria e con la volontà politica dell’ATS potrebbe ospitare i Poliambulatori oggi ubicati in Viale Trieste, concentrando così le visite ambulatoriali all’interno di un’unica struttura più funzionale.

• Potrebbe trovar spazio l’attività di libera-professione per le prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro dai medici, in sintonia con la l’ospedale di appartenenza, utilizzando le strutture ambulatoriali e diagnostiche del San Giovanni secondo la normativa vigente prevista dal Sistema Sanitario.

• Con l’avvio di un Consultorio presso il San Giovanni per il servizio di ascolto e aiuto per donne, giovani e famiglie, a tutela della salute della donna in tutte le fasi della sua vita, della salute dell’adolescente, delle relazioni di coppia e familiari, si coprirebbero in particolare tutti i quartieri storici della Città. Consultorio anche come prima accoglienza, a integrazione dei Servizi Sociali già presenti sul Territorio, con personale opportunamente formato, finalizzata all’ascolto, all’orientamento ai servizi ed alla presa in carico della donna/coppia, con consulenza al singolo, alla coppia ed alla famiglia su disagi psico-relazionali, con sostegno alla genitorialità, al disagio familiare ed alla coppia in difficoltà, con particolare attenzione ai nuovi assetti familiari.

• L’Università di Cagliari, in continuità con la propria presenza storica al San Giovanni, dovrà disporre di spazi necessari per l’espletamento delle attività complementari od integrative di quelle svolte nell’ambito delle strutture della Facoltà di Medicina e delle Scuole di Specializzazione. Ai fini del completamento della formazione specialistica dei medici e delle professioni sanitarie, potrà beneficiare dell’inserimento della struttura nella comunità cittadina proseguendo, nella fase assistenziale, di un’adeguata risposta all’esigenza tecnico didattica per soddisfazione gli obiettivi formativi della Facoltà di Medicina e Chirurgia, sia con progetti indirizzati alle varie tipologie di soggetti (anziani, in età dello sviluppo, con disabilità) così pure nel progettare l’attività motoria e sportiva per promuovere l’adozione di stili di vita corretti attraverso l’esercizio fisico.

RITENUTO CHE

• La sanità basata sul territorio con l’ambizione di concentrare in una stessa struttura le cure primarie, la prevenzione, la riabilitazione, l’ambulatorio infermieristico e di medicina generale con continuità assistenziale di 12/18 ore “Ospedale diurno”, al San Giovanni si potrà riunire l’ambulatorio pediatrico, quello ostetrico, il servizio di guardia medica, punto prelievi, servizio ecografia, il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, le vaccinazioni e le certificazioni ai fini della prevenzione. Si potrebbero inoltre programmare gli interventi di screening della popolazione: mammografie e pap-test, diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto.

• In una programmazione della sanità al servizio dei cittadini il San Giovanni potrebbe essere inserito in un modello di intervento per impedire/ritardare quelle disabilità che portano alla non autosufficienza che incide sempre più nella spesa sanitaria degli ultrasessantacinquenni. Potrebbero trovare assistenza i pazienti oncologi “senza sede”, prevedendo in spazi adeguati gli ambulatori, stanze per day hospital per chemioterapia, ambulatori per piccoli interventi chirurgici in giornata e senza il ricovero del paziente.

• Questo modello del San Giovanni per la sua collocazione territoriale e numero dei cittadini assistiti potrebbe intercettare e mettere in rete i bisogni assistenziali dei pazienti più fragili e garantire maggior sicurezza alla popolazione locale.

SI IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

• Ad attivarsi presso la Regione Sardegna, l’Azienda per la Tutela della Salute (ATS), l’Azienda Ospedaliera Universitaria (AOU) e l’Università di Cagliari per il rilancio del San Giovanni di Dio in una nuova funzione nel campo socio-sanitario al servizio del territorio, come risposta della sanità pubblica alle necessità che emergono nella comunità cittadina e area metropolitana.

• Ad avviare delle consultazioni con l’Azienda Ospedaliera Universitaria (AOU) e l’Università di Cagliari per la creazione di un unico Parco del Verde, verde del San Giovanni e Orto Botanico, prevedendo l’abbattimento del muro di recinzione che divide i due complessi.

• A tener conto che la promozione del benessere psicofisico della persona e la tutela della salute richiedono strategie intersettoriali e trasversali nelle quali siano coinvolte le istituzioni centrali e locali e la società civile, favorendo percorsi di partecipazione dei propri cittadini e di tutti i soggetti interessati al rilancio del San Giovanni di Dio nella sua funzione di tutela della salute.

Il Consigliere
P. Calledda

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