Contus stampaxinus. Sa conca tostada de Mussolini (dusu).
di Giacomo Meloni.
Bel quadretto molto simpatico della figura di “Mussolini”, il trasportatore di bombole Liquigas in tutto il quartiere di Stampace. In realtà l’incidente nella discesa ripidissima di Via Ospedale – all’altezza dell’ingresso dell’Ospedale Militare e della Chiesa di San Michele dei Gesuiti – poteva rivelarsi più drammatico, ma Mussolini si lanciava col suo triciclo solo quando la bombola che trasportava era vuota e proprio nella curva all’altezza del negozio di Incerpi ebbe la paurosa sbandata che lo portò fin dentro il negozio, sfondando la porta a vetri dell’ingresso. Scherzando, si diceva, che la commessa, colta di sorpresa, esclamasse: “Che tipo di fascia elastica desidera?” Di questo episodio di parlò a lungo nel quartiere e i danni della porta-vetrina furono pagati dalla bionda signora a scomputo di numerose giornate lavorative del suo Mussolini. (segue)
Voglio qui ricordare un’amica comune stampaxina che ci ha lasciato proprio il 13 agosto 2018 all’età di 80 anni. La signora Efisia Mureddu era figlia del sacrista maggiore della Parrocchia di Sant’Anna il famoso sig. Rosario Mureddu di cui si è parlato in altri episodi, anche ricordando la figura dell’aiuto sacrista sig. Antonio Dessì noto “Bobboi”. Certo signora Efisia, se fosse ancora tra noi e non fosse stata colpita da diversi anni da una grave malattia, ci avrebbe potuto raccontare episodi della vita del nostro quartiere con bellissime espressioni in casteddaiu, come quella usata per definire una persona dal brutto aspetto: “Leggiu comenti su dimoniu streccau a sutta de su pei de Santu Micheli” (vedi la statua lignea policroma di San Michele Arcangelo – forse opera del Lonis – che si trova sull’altare maggiore della Chiesa dei Gesuiti in via Ospedale a Cagliari) [1].
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Non è del Lonis
[1] Precisazione di Aladinews su la statua di San Michele, tratta dallo studio di Alessandra Pasolini*
“(…) Non è originaria la collocazione della splendida statua lignea di S. Michele, oggi al centro dell’altar maggiore, per Maria Grazia Scano riconoscibile in quella dorata, colorata e graffiata a Napoli da Giuseppe de Rosa nel 1620 per il Collegio di Cagliari; la studiosa ritiene che il raffinato doratore sia anche autore dell’intaglio, dai caratteri tardomanieristici e dall’accurata ponderatio”.
* Alessandra Pasolini
S. MICHELE DI CAGLIARI: architettura e arredi di una chiesa gesuitica.
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Altre precisazioni
Con l’aiuto di due nostre lettrici, precisamente Maria Bonaria Cancedda e Giuseppina Meloni, abbiamo acquisito ulteriori dati, che volentieri riportiamo. Il nostro Mussolini si chiamava in realtà Angelo Efisio Marini, nato a Cagliari il 09/06/1923 e recentemente deceduto (il 19 giugno 2017) all’età ragguardevole di 94 anni. All’epoca dei fatti da noi raccontati aveva pertanto più o meno 35 anni.
Per connessione: https://www.castedduonline.it/cagliari-lancia-san-michele-demonio/