Aias. Il Segretario generale della CSS interviene e precisa
AI POLITICI CON GIACCA E CRAVATTA CHE NON RISPONDONO
DELLE PROPRIE AZIONI E NEGANO IL CONFRONTO E’ GIUSTO
RISPONDERE CON FERMEZZA E DETERMINAZIONE.
A proposito dell’episodio di Giovedì 2 Agosto 2018 che ha visto coinvolto l’Assessore on. Luigi Benedetto Arru, Assessore Regionale alla Sanità della Giunta Pigliaru, ”aggredito”, secondo alcuni organi di stampa e autorevoli commentatori ,molti dei quali non presenti ai fatti vista l’ora tarda ,ma “documentati” attraverso il video pubblicato su tutti i social, è doverosa una precisazione da chi è stato testimone oculare.
Ma, prima di descrivere i fatti, vorrei approfondire il termine “aggressione”, rifacendomi alla descrizione riportata dal Vocabolario della Trecani ( III Edizione 2008 pag.90 ) :
“Restare vittima di una aggressione. E’ termine del linguaggio corrente, non giuridico, usato anche in senso più ampio, per indicare in genere atti compiuti con spirito di aggressività , di sopraffazione”.
Nel diritto internazionale l’aggressione presuppone che sia fatta con forze preponderanti e senza preavviso.
Fattispecie che non si sono verificate nel caso in questione.
L’Assessore Arru, infatti, giovedì 2 agosto 2018 si trovava nel Palazzo del Consiglio Regionale in via Roma per rispondere del suo operato e della Giunta in ordine alla Riforma Sanitaria e sulla posizione dell’Assessorato relativamente all’AIAS, il cui contratto con l’ATS era stato disdettato dal Direttore Generale dr. Fulvio Moirano nella serata del 31 luglio 2018.
I lavoratori dell’AIAS avevano già manifestato pacificamente sotto il Palazzo del Consiglio Regionale il 17 ed il 19 luglio 2018 ed erano presenti anche la sera del 2 agosto fin dalle ore 16,in attesa che si svolgessero i lavori del Consiglio con le dichiarazione dell’Assessore Arru, a cui avevano chiesto da subito una convocazione urgente con la stessa delegazione da lui ricevuta alle ore 20 del 19 luglio 2018 unitamente al dr. Moirano. In quella occasione , infatti, dinanzi ai sindacati maggioritari in Azienda CSS,UGL,ISA,CONFINTESA,FIALS e Comitato Spontaneo dei lavoratori AIAS l’Assessore ed il Direttore Generale avevano convenuto: (Segue)
1.Il termine di scadenza dell’avviso all’Aias del pagamento degli stipendi del 2018 senza il quale si rescinde il contratto viene aggiornato automaticamente dal 31 luglio al 31 agosto 2018;
2.Entro Lunedì 23 luglio viene versato nelle casse dell’AIAS un milione e novecentosessatacinque mila euro;
3.Da subito seguiranno altri 3 milioni e 200 mila euro che sono la somma delle ingiunzioni da confermare con le fideiussioni;
4.E’ in atto il ricalcolo presso gli Uffici ATS degli interessi maturati che sono circa 2 milioni
5.Si prenderà in considerazione l’Accordo annunciato tra OO. SS presenti e l’AIAS in ordine al pagamento del debito nei confronti dei lavoratori.
Ebbene i patti non sono stati rispettati dalla Regione e nessun versamento è stato effettuato ad eccezione del milione e 965 mila euro col quale immediatamente l’AIAS ha pagato la mensilità di Aprile 2018 ed il saldo del mese di febbraio. Restavano da pagare maggio e giugno 2018, ma i 3 milioni e 200 mila euro sono stati bloccati perché l’ATS non accettava la regolarità della fideiussione benché sottoscritta dal Giudice come valida.
Il dr. Moirano allo scadere del 31 luglio 2018 , rimangiandosi l’affermazione che tale termine veniva differito al 31 agosto 2018 ,revocava immediatamente la convenzione all’AIAS, stracciando il contratto in essere.
Ecco perché la delegazione insisteva nel chiedere il confronto con l’Assessore Arru che in Consiglio aveva raccontato una sua versione completamente diversa e , a nostro avviso, falsa. Tant’è che la stessa Commissione Reg. le Sanità lo aveva avvertito: Paga il dovuto come ATS ,rinvia la clausola risolutoria del contratto, vigila che i soldi vadano in direzione dei pagamenti degli stipendi ai lavoratori AIAS.
Aggressione ? Il dr. Arru era nel Palazzo e solo alle ore 22 si fa vedere, ma ribadisce che non vuole incontrare nessuno, neppure due dottoresse dell’AIAS che venivano delegate per ascoltare le ragioni dell’Assessore.
E’ qui il fatto: Arru esce dal Palazzo scortato dalla Digos, si infila nella sua auto muto come un pesce a capo chino. Subito un gruppo di manifestanti si avvicina all’auto di servizio che era scortata da 10 poliziotti
in tenuta antisommossa da una parte e dall’altra dell’auto ed in più altri carabinieri in divisa e numerosi agenti della Digos che allontanavano a spintoni i lavoratori AIAS che avevano mille ragioni di essere agitati perché, se chiude l’AIAS, sono improvvisamente disoccupati ne’ la Regione , per stessa ammissione dell’Assessore, ha soluzioni credibili né per i 1300 posti di lavoro né per i 3800 assistiti gravi ,ospiti delle 41 strutture AIAS presenti nei vari territori della Sardegna.
Aggressione ? Si merita o no un rappresentante delle istituzioni questo trattamento, dopo che mantiene questo comportamento assurdo ? Sono aggressione i fischi, le parole gridate come Buggiardo,falso etc…?
Io sono testimone oculare. Nessuna aggressione, ma una risposta ferma e determinata come si conviene.
E a chi intenerisce il “mite” uomo politico “aggredito” senza un graffio e violenza , sappia che si puo’ essere violenti anche in giacca e cravatta, ma senza il coraggio delle proprie azioni e senza risposte valide e credibili verso chi perde il lavoro.
Cagliari,04/08/2018
Giacomo Meloni Segretario Generale della Confederazione Sindacale Sarda
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