GLI OCCHIALI di PIERO
ENZO JANNACCI
E’ morto ieri 29 marzo 2013 Enzo Jannacci, nato il 3 giugno 1935, milanese di origini pugliesi. Cantautore, attore, cabarettista, lo conoscete tutti, ci ha fatto compagnia per 50 anni. Jannacci aveva un lato buffo e un lato serio. Cardiologo, si era specializzato con l’illustre dottor Barnard, l’inventore del trapianto di cuore, amava scherzare coi pazienti. Musicista e cantante, halavorato con Gaber, con Celentano, facendo il rock italiano, tante canzoni allegre, tante canzoni tristi, tante canzoni impegnate. Ha lavorato con Dario Fo, ancora tante canzoni allegre, finte allegre, serie ma scherzose.
Attore di teatro, ma anche di cinema, ha dato un’interpretazione allucinata e realistica del protagonista de L’Udienza di Marco Ferreri, reggendo il confronto con attori del calibro di Ugo Tognazzi, Alain Cuny, Vittorio Gassman, Michel Piccoli. Le sue canzoni, anche in disordine, le abbiamo tutti nella testa, con tristezza e allegria: El purtava i scarp de tennis, Sei minuti all’alba, l’Armando, Vengo anch’io no tu no, Ho visto un re, Una fetta di limone, Veronica, Bartali, Messico e nuvole…
Quando morì Gaber lui disse solo “ho perso un fratello”. Anche noi ieri.
[…] ENZO JANNACCI Un anno fa moriva Enzo Jannacci (vedi Aladin Pensiero, 30 marzo 2013, Enzo Jannacci). […]