Lavoratori di tutto il mondo organizzatevi contro i capitalisti del pianeta!

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Protezionismo nazionalista ? No difesa del lavoro con la SocialConsumptionTax, la grande occasione di una risposta europea a Trump.

di Leonardo Becchetti, dal suo blog.
Il commercio è, in larga parte purtroppo, ancora una corsa al ribasso sulla dignità del lavoro. In moltissime parti del mondo i lavoratori hanno salari e condizioni di lavoro inaccettabili, al di sotto dei minimi legali e dei minimi di sopravvivenza commisurati agli standard dei loro paesi. Tutto questo rischia di mettere fuori mercato, a parità di qualità, i prodotti di imprese che offrono condizioni dignitose ai lavoratori. Esistono ovviamente le nicchie di qualità e l’innovazione ma tutto questo non basta. La corsa al ribasso ha ormai polarizzato le società nei nostri paesi. Da una parte chi ha qualifiche medio-basse e viene trascinato in basso dalla concorrenza sul costo del lavoro, ha basso potere d’acquisto e diventa a sua volta consumatore dei sottocosti e dell’hard discount. Dall’altra i lavoratori a medio-alta qualifica, che hanno potere contrattuale nei loro ambienti di lavoro, buoni salari e tenore di vita e possono permettersi prodotti ad alto standard.
Non si risolve il problema difendendo il lavoro in un solo paese. Chi lo fa finisce per aumentare i divari di costo tra i nostri produttori e i produttori esteri (o nazionali talvolta) che sfruttano il basso costo del lavoro finendo per produrre l’effetto paradossale di aumentare delocalizzazioni, nero o di ridurre comunque le occasioni di lavoro da noi.
La via del protezionismo nazionalista, l’approccio Trumpiano dei dazi Usa contro Cina ed India, è sbagliata perché non si tratta di contrapporre lavoratori americani a indiani e cinesi. E le rappresaglie in termini di dazi e guerre commerciali rischiano di cancellare i presunti benefici iniziali.
L’unica strada è quella della SocialConsumptionTax. Un’Iva riformata e maggiorata per i prodotti (ovunque siano fatti) che umiliano e precarizzano il lavoro con condizioni al di sotto della decenza e del minimo considerati gli standard dei paesi in cui vengono realizzati. Questo vuol dire difendere l’uomo e la dignità del lavoro ovunque. Con benefici per lavoratori di ogni paese e imprese di ogni paese che scelgono la sostenibilità sociale ed ambientale. Ed è la concretizzazione della giusta considerazione del piano Calenda-Bentivogli sull’importanza decisiva della sostenibilità sociale ed ambientale del commercio internazionale.
La SocialConsumptionTax è una grande occasione. L’occasione di una risposta di civiltà alla risposta sbagliata di Trump ad un problema giusto, quello della sostenibilità sociale ed ambientale del commercio che è il nocciolo di tutte le questioni. Vari partiti e movimenti sostengono che l’UE debba rispondere alla sfida della Brexit con investimenti e finanziamento del pilastro sociale usando risorse proprie e senza chiedere aumento delle contribuzioni agli stati membri. Una SocialConsumptionTax europea può realizzare l’obiettivo dando un segnale politico decisivo che può invertire la logica e la rotta nelle regole del commercio internazionale.

Debito globale: Becchetti (economista), “questione fondamentale è l’equità del commercio”. Percorrere la strada del green e social consumption tax”
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2 Responses to Lavoratori di tutto il mondo organizzatevi contro i capitalisti del pianeta!

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