Auguri a papa Francesco

Auguri a papa Francesco da Aladinews.

Giorgio Maria Bergoglio è il Papa. Figlio di emigranti piemontesi, diploma di perito chimico è poi entrato in seminario. Provinciale della Compagnia di Gesù dal 1973 al 1979. Vescovo ausiliare di Buenos Aires nel 1992, arcivescovo nel 1997, cardinale dal 2001. (Piero Marcialis)

Benvenuto Papa Francesco. Pare che conosca i poveri, che vivesse rifiutando il lusso e al fianco degli ultimi. Un noto vaticanista ha detto che ora, per la Curia romana la ricreazione é finita. Sono segnali positivi anche per noi laici. Auguri. (Vanni Tola)

L’arcivescovo di Milano resta a Milano. E il papa è un gesuita. Se fosse il primo miracolo del cardinale Carlo Maria Martini? #conclave
(Emiliano Bos, da Twitter)

Si è definito solo vescovo di Roma, si è praticamente fatto benedire dai fedeli. Una cosa così non si vedeva da mille anni. Paba nou ferramenta acutza. Ci stupirà. (Nicolò Migheli)

“Io mi chiamo Francesco”: la speranza di una Chiesa che torna povera per guardare ai poveri  (Vito Biolchini blog)

Luci e ombre

One Response to Auguri a papa Francesco

  1. Aladin scrive:

    Dal web
    L’argentino Jose Mario Bergoglio è il nuovo Papa. Si chiamerà Francesco I. Ha 76 anni, è l’arcivescovo di Buenos Aires ed è il primo Pontefice sudamericano, fa parte della Compagnia di Gesù e arrivò secondo dietro Ratzinger allo scorso conclave. E’ diventato prete ha 33 anni nel 1969 e prima di diventare gesuita ha studiato da chimico. Quando fu nominato cardinale nel 2001 ordinò ai suoi di non andare a Roma ma di dare i soldi per il viaggio in Italia ai poveri. Oppositore del lusso e degli sprechi, è di origini piemontesi ed è considerato uno dei favoriti del cardinale Martini. Vive da sempre in umiltà, infatti da quando è arcivescovo di Buenos Aires ha scelto un piccolo appartamento al posto di quello lussuoso adiacente alla cattedrale. E’ diventato molto popolare quando c’è stata la crisi economica in Argentina: un punto di orientamento rispetto alla reputazione di politici e burocrati del Paese. Nel 2000 ha chiesto alla Chiesa argentina un atto di pubblica penitenza per le colpe commesse durante gli anni della dittatura. E quando all’ultimo sinodo dei vescovi, nel 2001, gli chiesero di avere un ruolo di peso, lui rispose: “Per carità, in curia muoio”. E’ stato eletto al secondo giorno di Conclave e alla quinta votazione è arrivata la fumata bianca.

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