Agricoltura: investimento strategico per la Sardegna
Associazione tra gli ex Consiglieri Regionali della Sardegna - Dipartimento di Agraria dell’Università Sassari
“L’EUROPA 2020” E LE PROSPETTIVE DELL’AGRICOLTURA SARDA
Venerdì 15 marzo 2013 ore 9,30, Cagliari – Sala Congressi del Banco di Sardegna, viale Bonaria
“L’EUROPA 2020” E LE PROSPETTIVE DELL’AGRICOLTURA SARDA
Ore 9,30 – Registrazione dei partecipanti
Ore 10,00 – Saluti delle Autorità
SESSIONE 1 –“L’EUROPA 2020” E L’AGRICOLTURA SARDA
Presiede:
Prof. Mariarosa Cardia, Presidente Associazione tra gli ex Consiglieri Regionali della Sardegna, Università di Cagliari
Ore 10,15 - “L’Europa 2020” e l’integrazione fra agricoltura e ambiente
Prof. Paolo Fois, Vice Presidente Associazione tra gli ex Consiglieri Regionali della Sardegna, Università di Sassari
Ore 10,30 - L’agricoltura sarda oggi
Prof. Francesco Nuvoli, Università di Sassari
Ore 10,45 - L’import-export dell’agroalimentare della Sardegna
Dott. Francesco Manca, Centro Studi L’Unione Sarda
SESSIONE 2 – TAVOLA ROTONDA
Coordina: prof. Giuseppe Pulina, Direttore Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
Partecipano:
On. Oscar Cherchi (Assessore per l’Agricoltura e RAP)
On. Paolo Terzo Sanna (Presidente Commissione Agricoltura)
Sig. Battista Cualbu (Presidente regionale Coldiretti)
Dr.ssa Elisabetta Falchi (Presidente regionale Confagricoltura)
Sig. Martino Scanu (Presidente regionale CIA)
Dott. Ignazio Cirronis (Presidente regionale Copagri)
Ore 12,30 – Dibattito
Ore 13,00 – Conclusioni e prospettive
On. Paolo de Castro, Presidente Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo.
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[...] per le informazioni di dettaglio: – Iniziativa sulla situazione dei paesi delle primavere arabe – Iniziativa sull’agricoltura in Sardegna – Iniziativa sull’innovazione [...]
[...] non si trasformino in un mega impianto per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. —– Verso il convegno su le prospettive dell’agricoltura sarda chimica verde, Vanni [...]
Da L’Unione Sarda on line del 12 marzo 2013
Allarme di Coldiretti: “Senza nuovo Psr
non ci sarà l’indennità compensativa”
Dopo l’allarme è arrivata la conferma: in assenza del nuovo Psr, piano di sviluppo rurale, nel 2014 la Sardegna non potrà bandire l’Indennità compensativa. Sono a rischio 40 milioni di euro.
Se la Regione non completerà la redazione del nuovo Psr 2014-2020, importanti misure per il nostro tessuto produttivo quali, ad esempio, l’Indennità compensative non potranno essere liquidate. La conferma arriva da l presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu, e dal direttore di Coldiretti sardegna Luca Saba.
“I tempi sono davvero stretti – spiega Saba – il percorso di approvazione del nuovo Psr è estremamente laborioso e, senza un importante cambio di passo, rischiamo di iniziare il 2014 da un lato senza le opportunità offerte dal nuovo strumento programmatico, dall’altro nell’impossibilità di finanziare misure nodali anche per tamponare la carenza di liquidità che ormai affligge le nostre imprese”.
L’INDENNITA’ COMPENSATIVA – Di cosa si tratta esattamente? L’indennità compensativa è un pilastro fondamentale dell’economia agricola sarda, poiché sostiene gli imprenditori agricoli che operano in territori che l’Unione Europea stessa ha classificato come svantaggiati e, quindi, a rischio d’abbandono.
Oggi a beneficiare dell’aiuto sono circa 12.000 aziende, evidenzia Cualbu, che “con dedizione continuano a coltivare, presidiandole, aree che altrimenti sarebbero lasciate a loro stesse, con le prevedibili conseguenze sotto il profilo del governo del territorio. Pensare alla possibilità che le nostre aziende debbano farne a meno nel 2014 è decisamente preoccupante”.
La misura infatti, chiarisce Saba, “ha un significato più ampio: i bilanci delle nostre aziende sono sempre più in rosso, e la mancanza dell’aiuto comunitario rischia di decretare l’estinzione di numerose realtà imprenditoriali. Senza tempestivi interventi correttivi gli scenari futuri sono facilmente intuibili: in una congiuntura cosi critica, l’assenza del premio comunitario darà il via all’inesorabile desertificazione produttiva di vaste aree rurali, con conseguenze disastrose sul fragile equilibrio su cui si fonda l’economia di molti territori della nostra Isola”.
LE RICHIESTE – L’unica strada percorribile, continua Saba, “è il rapido avvio del percorso di programmazione e di negoziazione che porti alla definizione del nuovo Programma di Sviluppo Rurale”. Non è possibile, secondo i rappresentanti dell’Associazione, pensare ad un 2014 senza Indennità Compensativa e, soprattutto, senza uno strumento che consenta una spesa dei fondi comunitari funzionale ad un nuovo e rivoluzionario Piano di Rinascita per la nostra Isola.
“Un piano che non può che avere come elemento centrale l’agricoltura, in un’ottica di interconnessione con turismo ed artigianato – continua Cualbu – Con un preciso obiettivo: arrivare ad una “new economy” incentrata sull’enorme ricchezza paesaggistica del territorio Sardo, e sulle sue peculiarità in termini di produzioni agricole, agroalimentari ed artigianali. Un piano del quale la Pac può e deve rappresentare uno dei principali strumenti attuativi”.
La richiesta all’Assessore Cherchi è chiara: dar seguito agli impegni presi durante il Convegno promosso da Coldiretti lo scorso 20 febbraio, ovvero la convocazione tempestiva di un tavolo di lavoro che coinvolga Università, Associazioni di Categoria, Comuni, Pubblica Amministrazione e Politica Regionale. Un tavolo che tracci una strategia per la difesa delle prerogative della nostra Isola rispetto alle decisioni che saranno prese in Conferenza Stato Regioni, sotto il profilo del I e del II pilastro.
Martedì 12 marzo 2013 10:43