Procurade ‘e moderare
de Frantziscu Ignàtziu Mannu - 1794
Procurad’e moderare Mirade ch’est pesende No apprettedas s’isprone Su pobulu chi in profundu … Custa, populos, est s’ora |
de Frantziscu Ignàtziu Mannu - 1794
Procurad’e moderare Mirade ch’est pesende No apprettedas s’isprone Su pobulu chi in profundu … Custa, populos, est s’ora |
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Il progetto costituente
Fermiamo subito tutte le guerre – Raniero la Valle a Campiglia Marittima
16/11/2024
Una saletta comunale colma di persone interessate ad ascoltare Raniero La Valle, pronte a condividere o dibattere il pensiero di un giovane novantatreenne che riesce a coinvolgere profondamente con la sua visione pacifista e razionale del mondo da, come si autodefinisce, “militante per la pace”
CT
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In sintonia con gli amici di Costituente Terra, pubblichiamo il comunicato stampa del Comune di Campiglia Marittima sull’evento che si è tenuto il 14 novembre 2024.
RANIERO LA VALLE FA IL PIENO ALLA SALETTA COMUNALE DI VENTURINA TERME
Iniziativa di Costituente Terra per ripudiare la guerra da subito come unica via di salvezza per l’umanità
Una saletta comunale colma di persone interessate ad ascoltare Raniero La Valle, pronte a condividere o dibattere il pensiero di un giovane novantatreenne che riesce a coinvolgere profondamente con la sua visione pacifista e razionale del mondo da, come si autodefinisce, “militante per la pace”
Raniero La Valle, fondatore di Costituente Terra, deputato della sinistra indipendente per quattro legislature, intellettuale e scrittore, è stato invitato dal Circolo di Costituente Terra – Val di Cornia per dialogare sull’urgenza della pace globale e di un percorso che porti ad un nuovo ordinamento degli stati dove le guerre siano definitivamente escluse. Hanno aderito all’organizzazione numerose associazioni del comprensorio (*). Il Comune di Campiglia, rappresentato dalla sindaca Alberta Ticciati e dall’assessora alla pace Silvia Benedettini ha voluto dare il patrocinio all’iniziativa nel solco dell’attività di promozione di una cultura di pace avviato con l’istituzione dell’assessorato specifico e con una prima camminata tenuta con successo a fine settembre. La Valle ha apprezzato il clima di cordialità che ha percepito nella sala, perché, come ha detto, il primo modo in cui si manifesta la pace, è il rapporto tra le persone, quindi la disponibilità verso l’altro, l’ascolto, la gentilezza, la non aggressività, sono una condizione necessaria per costruire la pace, che non si può realizzare solo invocandola, ma occorre far sì, con la nostra azione quotidiana dal basso, che chi ci governa e chi ha il potere di decidere la persegua. L’intervento ricco di riferimenti storici e culturali, ha argomentato che la guerra, invenzione dell’uomo, può e deve essere ripudiata: oggi non è facile eliminarla perché le nostre culture ne sono permeate, ma se vogliamo che l’umanità abbia un futuro è necessario fermarla subito. Un obiettivo, un sogno, che potrebbe sembrare un’utopia, ma che in realtà, per l’alto rischio attuale di escalation verso la distruzione del genere umano l’utopia della pace è molto più praticabile e ragionevole del lasciare che le guerre prendano il sopravvento. Non dobbiamo lasciare che la guerra sia il principio regolatore del mondo perché una volta superato il limite della disumanità, rappresentato dalle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, siamo entrati in un’era in cui la guerra è un crimine, fuori dalla ragione e dal diritto e, se è sempre stata un orrore, oggi quell’orrore non ha neanche più regole, e nessun vincitore: solo distruzione. Le riflessioni sulle guerre russo-ucraina e israeliano-palestinese, hanno evidenziato le contraddizioni e le atrocità di conflitti armati di cui non si vede la fine, anche se le soluzioni potrebbero non essere così impossibili e lontane. La possibilità concreta di fermare le guerre e dare all’umanità la prospettiva di un futuro, la prospettiva che la storia possa continuare, è stata una finestra sulla speranza che Raniero La Valle ha aperto facendo respirare aria fresca e nuova a una platea in cui adulti e ragazzi si sono sentiti motivati ad agire. Molti gli interventi del pubblico, le domande, le riflessioni, da quelle più provocatorie alle dimostrazioni di stima e di gratitudine. L’incontro si è chiuso con la proposta di Raniero la Valle di costituire dei comitati per la pace e l’invito è stato subito accolto con la sottoscrizione di un elenco di adesioni. Inoltre, per il mese di gennaio, il Comune tramite l’assessora Benedettini si propone di costituire un tavolo della pace.
(*)Università Libera Val di Cornia, Consulta del sociale del Comune di Campiglia, Anpi Piombino-Campiglia, Spi Cgil, Arci Piombino Val di Cornia, Pubblica Assistenza Piombino, Legambiente Val di Cornia, Auser, Acat, Rete Radie Resch, Associazione Ruggero Toffolutti, Croce del Sud Commercio equo solidale, Circolo interculturale Samarcanda, Gruppo per la pace Massa Marittima, Libera.
COMUNE DI CAMPIGLIA MARITTIMA
Ufficio stampa: Luciana Grandi email: l-grandi@comune.campigliamarittima.li.it cell. 3338760991 – whatsapp 3892792777
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Save the date – Punta de billete – Prendi nota.
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Documentazione
https://m.youtube.com/watch?v=5LXG1cOgmBQ
Luigi Ferrajoli
Pubblicato a Cagliari il 3/3/2012
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[...] Diffondiamo l’inno sardo Procurade de moderare (non ancora ufficiale) [...]
[…] I simboli hanno importanza. Aladinews per la diffusione degli inni sardo e europeo Diffondiamo l’inno sardo Procurade de moderare (non ancora […]
[…] Regionale per chiedere che venga esitata e approvata la proposta di legge per proclamare il “Procurade …” di F. I. Mannu inno nazionale della Sardegna (…). […]
[…] Diffondiamo l’inno sardo Procurade de moderare (ora ufficiale con legge della Regione Autonoma della Sardegna) […]
[…] Durante la nostra presidenza, dovremmo fare tutto il possibile per compiere progressi in altri tre settori di politica estera; in primo luogo, alla conferenza sull’adesione, almeno con la Macedonia settentrionale, forse anche l’Albania – un passo importante sulla strada per dare ai paesi dei Balcani occidentali una prospettiva di adesione – e, in secondo luogo, nelle nostre relazioni con il nostro vicino continente, l’Africa e l’Unione africana , che approfondiremo in un vertice UE-Africa per il futuro. Ciò include anche domande sulla nostra cooperazione in materia di migrazione. Più persone che mai sono in fuga. Questo è il motivo per cui abbiamo una responsabilità speciale per andare avanti su un tema centrale per l’Europa come la politica in materia di asilo e migrazione. Questa domanda richiede molta sensibilità politica, Il rapporto con la Cina. Terzo e ultimo ma non meno importante, ci occuperemo delle nostre relazioni strategiche con la Cina, che sono caratterizzate da stretti legami commerciali e politici, ma anche da idee sociopolitiche molto diverse, soprattutto per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani e lo stato di diritto. Anche se il vertice UE-Cina di settembre non potrà aver luogo, vogliamo continuare un dialogo aperto con la Cina. Durante la presidenza tedesca, vogliamo anche continuare le nostre considerazioni sul fatto se vogliamo attenerci al principio dell’unanimità in materia di politica estera e di sicurezza e quali lezioni l’Europa dovrebbe imparare dalla crisi del coronavirus, ad esempio in vista di come si potrebbe rafforzare la sovranità dell’Europa nel settore sanitario. Dovremmo anche tenere questo dibattito nel contesto di una conferenza sul futuro dell’Europa, che è stata proposta dalla Commissione europea l’anno scorso e sulla quale avete sviluppato molte idee con le vostre risoluzioni. Sostengo una conferenza che si concentri su alcuni argomenti, fornisca risultati concreti e riunisca cittadini da e in diversi Stati membri per portare avanti le sue discussioni. L’appello finale Signor Presidente, signora Presidente della Commissione, onorevoli colleghi, vogliamo davvero l’Europa? Allora abbiamo bisogno di quello di cui sto parlando oggi. Sono necessari i diritti di base e la coesione. Abbiamo bisogno di risposte ai cambiamenti climatici e alla digitalizzazione. L’Europa ha bisogno di avere il suo ruolo responsabile nel mondo. Dobbiamo rendere l’Europa più verde, più digitale e più innovativa e competitiva. Perché l’Europa dovrebbe rappresentare a livello internazionale un ordine di legge, innovazione e sostenibilità. Questa è la visione per l’Europa. Fatemi chiudere con un pensiero personale. Sono un amante della musica. È un grande piacere per me che la nostra presidenza celebri un anniversario molto speciale. Nel dicembre 2020, il compositore dell’inno europeo, Ludwig van Beethoven, avrebbe avuto 250 anni. La sua nona sinfonia mi riempie sempre il cuore ogni volta. Ogni volta che ascolto musica, scopro qualcos’altro che mi colpisce, così come l’Europa. Può essere riscoperta ora e ancora. E colpire ancora e ancora. Permettetemi quindi di concludere oggi con l’augurio che il messaggio di questa musica, l’idea di fratellanza e armonia, ci guidi in Europa. Quale messaggio potrebbe essere più appropriato di quello che quest’Europa è capace di grandi cose se siamo in grado di sostenerci l’un l’altro e restare uniti? ———————————– Diffondiamo l’inno sardo Procurade de moderare. […]