DICHIARAZIONI PROGRAMMATICHE MANDATO AMMINISTRATIVO 2016/2021 SINDACO MASSIMO ZEDDA

Torri municipio Cagliarilampadadialadmicromicro13Il nostro amico consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Pino Calledda ci ha fatto avere in anteprima il documento con le dichiarazioni programmatiche che il Sindaco Massimo Zedda esporrà nella prossima seduta del Consiglio comunale di Cagliari prevista martedì 11 ottobre. Le stesse dichiarazioni sono pervenute a tutti i consiglieri comunali su richiesta del presidente dell’assemblea civica Guido Portoghese ma allo stato non sono disponibili nel sito web del Comune. Nei prossimi giorni in spirito di servizio, come si diceva un tempo, formuleremo osservazioni critiche – in senso lato – cercando di mantenere comunque una serenità di giudizio. Ciò significa apprezzamento per quanto riteniamo positivo, critica per quanto riteniamo sbagliato, richiesta di spiegazioni per quanto viene omesso. Proprio a quest’ultimo riguardo lasciateci anticipare un interrogativo: perché nelle dichiarazioni non si parla degli immigrati e delle politiche di accoglienza? Ne vogliamo parlare? Ecco: in questo contesto e in questa direzione noi siamo impegnati, ma vorremmo essere in buona compagnia, cioè vorremmo che tutti coloro che hanno qualcosa da osservare o segnalare, per questioni di carattere generali o specifiche, intervenissero. Con tutto il rispetto che abbiamo dei nostri rappresentanti istituzionali che si esprimeranno nell’esercizio del loro mandato, crediamo che non debba mancare l’intervento dei semplici cittadini singoli o associati. A tal proposito gli spazi di ALADINEWS sono dunque a disposizione.
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    DICHIARAZIONI PROGRAMMATICHE – MANDATO AMMINISTRATIVO 2016/2021
    SINDACO MASSIMO ZEDDA

- segue -
1. CAGLIARI CITTÀ METROPOLITANA
Cagliari cresce se cresce la sua città metropolitana, il suo hinterland, la provincia e l’intera Sardegna.
La città (e più in particolare la città metropolitana) deve acquisire realmente il ruolo di motore o propulsore dello sviluppo che la Comunità Europea le ha attribuito per garantire una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nel realizzare la politica di coesione europea per il ciclo di Programmazione 2014-2020.
Diverse criticità hanno messo in crisi il modello europeo di sviluppo urbano: i cambiamenti demografici, la fase di stagnazione o declino economico (gli Stati Membri non attraversano più una fase di costante crescita economica), l’aumento dell’esclusione sociale e la destabilizzazione degli ecosistemi urbani.
È possibile affrontare questa situazione creando le condizioni per uno sviluppo urbano che sia intelligente, inclusivo e sostenibile; attraverso la valorizzazione del ruolo di città metropolitana che è stato assegnato a Cagliari e alla sua Area vasta. Dalle Città metropolitane, infatti, ci si aspetta la generazione di iniziative e azioni concrete ed efficaci per affrontare e gestire l’invecchiamento della popolazione, per garantire l’integrazione tra le diverse culture, per superare le disuguaglianze sociali e le forme di esclusione dei suoi cittadini dalla vita pubblica. Senza trascurare il ruolo chiave che devono
assumere le città per rispondere agli attuali cambiamenti climatici.
La città metropolitana deve essere interpretata come luogo/centro di sperimentazione di soluzioni da poter poi riprodurre su scala territoriale più ampia (scala regionale) e la sua governance deve garantire:
࿼ una pianificazione integrata di Area vasta;
࿼ una rigenerazione urbana intesa quale
processo di riuso e riqualificazione degli spazi urbani (in particolare i vuoti urbani), del patrimonio urbano ed edilizio, nell’ottica della tutela ambientale, dell’adattamento ai cambiamenti climatici, del sostegno all’occupazione e all’imprenditorialità, dell’inclusione e alla promozione sociale;
࿼ una organizzazione e gestione coordinata
dei servizi (gestione delle acque, del sistema
della mobilità, dei rifiuti, ecc.);
࿼ il coinvolgimento dei cittadini, intesi
quali portatori di interessi e risorse, al fine di pervenire a decisioni partecipate e condivise che riguardo lo sviluppo della città.
Il coinvolgimento attivo del terzo settore può comportare un miglioramento della qualità della vita in ambito metropolitano, in quanto attraverso l’imprenditoria “sociale” è possibile:
࿼ individuare modalità innovative di assistenza al fine di ridurre la vulnerabilità e le forme di esclusione delle fasce più deboli della popolazione metropolitana;
࿼ migliorare l’offerta culturale/creativa in ambito metropolitano e garantire l’erogazione di servizi che rendano più accoglienti e vivibili gli spazi e i luoghi urbani (ad esempio con azioni di social housing).

La nuova geografia della Città Metropolitana
Cagliari è Città metropolitana. Fanno parte della città metropolitana, oltre al Comune di Cagliari, i Comuni di Assemini, Capoterra, Decimomannu, Elmas, Maracalagonis, Monserrato, Pula, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Selargius, Sestu, Sarroch, Settimo San Pietro, Sinnai, Uta, Villa San Pietro.
La Città Metropolitana di Cagliari ha individuato le linee di fondo e gli interventi prioritari della propria azione in sicurezza e tutela del territorio, valorizzazione del paesaggio e rigenerazione urbana, promozione della mobilità sostenibile e gestione
intelligente dell’energia, miglioramento della qualità della vita dei cittadini e delle cittadine, nonché nella costruzione di infrastrutture e servizi efficienti, capaci di generare nuove opportunità di crescita e attrattività e di stimolare l’innovazione e lo sviluppo economico e produttivo dell’intera Area Metropolitana.
Fondamentale la cura delle relazioni istituzionali afferenti al proprio livello, incluse quelle con le città e le aree metropolitane europee.

La strategia di crescita inclusiva della città di Cagliari
Il Comune di Cagliari aderisce con convinzione alle strategie delineate dall’UE per le città, al fine di promuovere migliori condizioni di vita e di lavoro, oltre che favorire la nascita di un ambiente consono all’innovazione e allo sviluppo delle imprese. Per ottenere risultati in questo senso, si intende realizzare un insieme coordinato di interventi che affrontano
corrispondenti “sfide” in termini di sostenibilità sociale, ambientale ed economica.
I nostri obiettivi sono la costruzione di relazioni e rapporti di collaborazione complementari con tutti i territori, non solo dei comuni limitrofi, ma dell’intera Sardegna, per attivare insieme politiche, azioni e interventi per lo sviluppo economico e sociale della regione. Le nuove reti e connessioni strategiche saranno capaci di catturare investimenti e attrarre funzioni di eccellenza nei settori
della tecnologia e dei servizi digitali, della ricerca, della formazione, della cultura, del
turismo, dell’agroalimentare e del vivere sostenibile e di qualità. In questa prospettiva
il trasferimento e la condivisione di esperienze e conoscenze, la realizzazione
di economie di scala nella gestione di servizi e derivanti dalla condivisione di costi, la cooperazione su progetti comuni e politiche di sviluppo rappresentano le azioni concrete che Cagliari vuole attivare per favorire un forte e condiviso percorso di crescita economica. Intendiamo costruirele condizioni strutturali per sviluppare il nostro potenziale di “innovazione”, a partire dalla valorizzazione del patrimonio locale di risorse materiali (ambientali, spaziali e infrastrutturali, anche ad alto contenuto tecnologico) e immateriali (capitale sociale), consapevoli che le operazioni di riqualificazione urbana non sono
sufficienti a rigenerare il tessuto sociale ed economico, ma che occorre considerare il capitale sociale come fattore di crescita e competitività secondo un’ottica di corresponsabilizzazione.

Patto per la Città Metropolitana
La Città Metropolitana di Cagliari ha strutturato con la Presidenza del Consiglio dei Ministri una strategia di azioni coordinate e integrate, con l’intento di rafforzare la resilienza delle città e garantire le adeguate sinergie tra gli investimenti effettuati attraverso i Fondi strutturali e di investimento europei. L’Accordo di Partenariato 2014-2020 assegna alle aree urbane un ruolo centrale per lo sviluppo territoriale, l’innovazione e la crescita intelligente, inclusiva e sostenibile, per un generale riequilibrio urbano. Il Governo ha,
pertanto, stanziato 168 milioni di euro del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione per l’attuazione degli interventi compresi nel Patto per la Città Metropolitana di Cagliari, nell’ambito del Fondo Sviluppo e Coesione destinato alle Regioni e alle Città Metropolitane del Mezzogiorno.
Lo sviluppo armonico del territorio sarà garantito da un adeguato processo di pianificazione strategica su scala metropolitana. Le principali linee di sviluppo e le relative aree di intervento, concordate tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Città Metropolitana di Cagliari, sono le seguenti:
࿼ – Infrastrutture: gli interventi che rientrano in questo settore strategico hanno l’obiettivo di migliorare la mobilità pubblica urbana ed extraurbana, attraverso il potenziamento del sistema di metropolitana leggera, la riqualificazione e messa in sicurezza di alcuni assi viari di valenza sovracomunale e/o turistica.
࿼ – Ambiente, territorio e sviluppo turistico: in questo asse strategico sono compresi
interventi per la sicurezza del territorio, la prevenzione e la mitigazione del rischio
idrogeologico, la salvaguardia della biodiversità, oltre ad azioni orientate alla valorizzazione del paesaggio, allo sviluppo di turismo integrato e sostenibile, al miglioramento dell’accessibilità e della fruibilità delle aree ad alta valenza
ambientale e alla cura dei beni comuni, alla realizzazione di una rete di percorsi ciclabili, pedonali e corridoi verdi, al recupero di compendi e itinerari di interesse naturalistico e storico-culturale.
࿼ Sviluppo economico e produttivo: le azioni
considerate strategiche per questo asse di
intervento sono finalizzate a promuovere
lo sviluppo sociale, economico e produttivo,
creare le condizioni per l’insediamento di
imprese e stimolare l’occupazione, dotando
tutti i comuni dell’area metropolitana
di infrastrutture di rete innovative e
accessibili, capaci di garantire servizi
digitali pienamente interoperabili e forme
efficaci di governo e controllo digitale.

࿼ – Cultura, salute e benessere
(sport, politiche sociali): le azioni strategiche per questo asse di intervento si articolano intorno al riutilizzo e alla valorizzazione di spazi e luoghi dedicati alla cura della mente e del corpo. In particolare gli edifici scolastici, presidi fondamentali per le comunità, saranno resi sicuri, sostenibili e adeguati a nuove forme di didattica; gli spazi per le discipline sportive verranno rinnovati e resi fruibili a tutti, rafforzando una vocazione che accomuna i territori della città metropolitana; verranno attivati servizi a sostegno dell’abitare e dell’inclusione attiva degli individui in condizione di particolare fragilità economica e/o sociale.
È prevista la sottoscrizione da parte del Sindaco metropolitano e del Presidente del Consiglio del Patto. Le Parti si impegnano, tra l’altro, a verificare almeno ogni 6 mesi a partire dalla data di assegnazione delle risorse lo stato di attuazione ed eventuali necessità di rimodulazione degli interventi. Obiettivo prioritario per dare attuazione alle azioni indicate è la redazione del Piano strategico metropolitano. È indispensabile, quindi, integrare e coordinare gli strumenti di programmazione e gli strumenti finanziari ordinari con quelli straordinari per favorire e sostenere la ripresa economica, la crescita e l’occupazione.
La Città Metropolitana di Cagliari ha ottenuto risorse a valere sul Programma Operativo Nazionale per le Città Metropolitane, volto a rafforzare l’innovazione tecnologica, l’inclusione sociale e la mobilità urbana, che dovrà essere messo in atto da ora al 2020.
Il programma operativo nazionale plurifondo Città Metropolitane 2014-2020 attua una parte delle iniziative ideate nel contesto dell’Agenda Urbana europea per le politiche di coesione, nate con l’obiettivo di rafforzare il ruolo delle grandi città e dei loro territori. La titolarità del PON Metro è dell’Agenzia per la Coesione Territoriale che, in qualità di Autorità di Gestione e di Certificazione, è responsabile della gestione e attuazione del programma operativo.
Il ciclo di programmazione dei fondi europei 2014-2020, diretti e indiretti, prevede la destinazione di notevoli risorse destinate allo sviluppo urbano sostenibile e rivolte principalmente a due assi: smart city e social innovation.
Gli interventi del PON Metro 2014-2020 sono inquadrati in piani di azione locale
integrati che comprendano misure a sostegno dell’occupazione, dell’istruzione e dell’assistenza sanitaria, i cui ambiti portanti sono:
࿼- la promozione delle agenzie metropolitane per la casa, al fine prevenire l’“espulsione” e/o favorire l’accesso al mercato immobiliare cittadino per le fasce economicamente più svantaggiate e i gruppi target di popolazione caratterizzati da particolari fragilità;
࿼- la gestione della vulnerabilità abitativa e la prevenzione di nuove emergenze;
࿼- il potenziamento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica.
Tra le priorità del PON Metro vi è anche la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica e dell’inquinamento luminoso, con contestuale aumento della sicurezza urbana.
Intendiamo costruire le condizioni strutturali per sviluppare il nostro potenziale di “innovazione”, a partire dalla valorizzazione del patrimonio locale di risorse materiali (ambientali, spaziali e infrastrutturali, anche ad alto contenuto tecnologico) e immateriali (capitale sociale), consapevoli che le operazioni di riqualificazione urbana non sono sufficienti a rigenerare il tessuto sociale ed economico, ma che occorre considerare il capitale sociale come fattore di crescita e competitività. È la comunità stessa che deve mobilitarsi per contribuire a costruire risposte ai bisogni emergenti, secondo un’ottica di corresponsabilizzazione.

2. CAGLIARI E I SUOI GRANDI PROGETTI
La bellezza è importante per la qualità della vita dei nostri cittadini. Per questo
motivo intendiamo continuare a rendere Cagliari sempre più ordinata, più accogliente, più fruibile, più sostenibile, più bella da abitare e da vivere. Diversi gli ambiti in cui investire per raggiungere questo obiettivo.

Patrimonio
Le politiche nell’ambito del Patrimonio e delle Politiche della Casa saranno condotte in continuità con quanto già intrapreso durante la precedente consiliatura e con l’individuazione di strumenti e modalità operative maggiormente efficaci e in linea con le recenti normative per la valorizzazione e la migliore gestione del patrimonio pubblico.
L’obiettivo della razionalizzazione delle risorse, in prosecuzione con quanto già intrapreso nella precedente consiliatura, si attua con più attività volte in primo luogo alla razionalizzazione e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale.
Il patrimonio dell’Amministrazione va
considerato come una risorsa economica,
sociale e culturale e valorizzato in
quest’ottica. Di grande rilievo sarà
quindi la redazione e l’approvazione
del regolamento per la gestione del
Patrimonio, che andrà a sostituire
le attuali linee guida approvate dal
Consiglio Comunale (DCC n.22 del
29/03/2011), con l’obiettivo della revisione
della spesa e del potenziamento della
pubblica utilità degli immobili comunali.
Parallelamente, con il medesimo obiettivo,
proseguirà l’attività di monitoraggio delle
poche restanti locazioni passive di cui
si valuterà l’utilità, tramite verifica del
rapporto costi/benefici e loro conseguente
cessazione; si individueranno dunque
anche eventuali soluzioni alternative
all’interno del patrimonio dell’Ente.
Per l’incremento delle entrate si
proseguirà nell’attività di revisione dei
canoni di locazione e rinegoziazione degli
stessi laddove necessario, monitorando
le situazioni debitorie rispetto alle quali
si procederà al recupero delle somme
che spettano all’Amministrazione. Al
contempo si attiveranno i piani di rientro
dal debito per i conduttori morosi.
La valorizzazione e riqualificazione del
patrimonio e degli immobili dismessi
consentirà di proseguire nell’opera di
rigenerazione urbana già avviata con
le opere pubbliche messe in campo
dall’Amministrazione. Accanto alla
realizzazione di grandi progetti che
hanno impatto positivo su Cagliari e
su tutta la Città Metropolitana, e che
coinvolgono i temi della mobilità e del
trasporto pubblico, di grande rilievo si
configura l’obiettivo della riqualificazione
funzionale e della nuova gestione del
patrimonio: dagli edifici comunali alle
Grandi fabbriche dismesse o in via di
dismissione (quali ex mattatoio, ex
mercato ortofrutticolo, ex carcere di
Buoncammino, aree e edifici militari
dismessi, ecc).
A tal fine è necessario attivare la
ricognizione del patrimonio comunale
per redigere un Piano delle alienazioni
e valorizzazioni frutto di una visione
strategica: non solo un allegato del
Bilancio, ma documento capace di
accompagnare interventi relativi alle
scelte sulla destinazione, le modalità di
riuso (comodato, locazione, concessione,
alienazione, ecc) e la messa a reddito dei
beni immobili comunali. Uno strumento,
in sostanza, che garantisca al contempo
la previsione di entrate e l’abbattimento
dei costi di manutenzione di immobili
non utilizzati e non funzionali ai fini
istituzionali.
Per poter conseguire questi obiettivi
assume rilevanza la messa a punto
della classificazione degli edifici in
stato di dismissione, parallelamente
alle attività propedeutiche alla
regolarizzazione tecnico-amministrativa
degli immobili. Per la messa a reddito
del patrimonio si approfondiranno le
analisi sulla consistenza e redditività
dello stesso e saranno individuate le
più idonee procedure di dimissione e/o
valorizzazione.

Lavori pubblici
Cagliari ha un immenso patrimonio
pubblico immobiliare, non solo comunale.
Attraverso risorse pubbliche e private,
l’obiettivo primario è la sua valorizzazione
attraverso il recupero e la riqualificazione.
Sociale, salute ed abitare. L’obiettivo è la
restituzione a quella parte di cittadinanza
che si trova in stato di disagio sociale
di una qualità superiore del vivere
e dell’abitare, in maniera tale che gli
spazi riqualificati diano possibilità
di riavvicinamento e di inclusione
sociale. Gli interventi strutturali per
il raggiungimento di tale obiettivo
passano attraverso la riqualificazione di
strutture esistenti, ma anche e soprattutto
attraverso una delocalizzazione dei centri
che garantiscano l’aggregazione dei
cittadini.
La riqualificazione delle strutture esistenti
si inserisce nell’ambito dell’attivazione
di servizi alla persona, misurati sulle
specifiche esigenze dei quartieri, quali
ad esempio la presenza di asili nido, di
centri di aggregazione sociale/culturale e
assistenziale nonché centri per la pratica
sportiva.
Nuova politica della casa nella Città di Cagliari e nella Città metropolitana. La
complessità e i risultati raggiunti dagli
strumenti urbanistici in materia di
pianificazione e realizzazione relativa
alle problematiche della casa in Italia
suggerisce di affacciarsi a nuovi,
più innovativi ed efficienti istituti
amministrativi per il raggiungimento
degli obiettivi che l’amministrazione
si prefigge. Previsto il superamento
dello strumento amministrativo tipico,
il piano attuativo, per percorrere la
via dello strumento del partenariato
pubblico-privato nelle sue più innovative
forme, con l’estensione di questa visione
anche ai nuovi componenti della Città
Metropolitana.

Città dello sport. Nell’ambito della
politica degli spazi che punti al
potenziamento dell’esistente si darà
corso alla realizzazione del nuovo
stadio Sant’Elia: l’intento è quello di
riqualificare l’impianto quale struttura
polifunzionale e centro polivalente
aperto a più attività complementari, un
moderno complesso sportivo in grado di
ospitare non solo la disciplina del calcio
ma anche servizi connessi al benessere
e allo sport e capace di garantire la
massima fruibilità e accessibilità per i
cittadini 365 giorni l’anno. Fondamentale
una programmazione attenta di nuovi
interventi strutturali proiettati alla
crescita e alla promozione di discipline
sportive poco diffuse e/o emergenti.

Cagliari SMART City. Il miglioramento dell’efficienza delle strutture comunali passa anche per la razionalizzazione dei propri uffici, dei mercati e in generale del patrimonio pubblico sia in termini di funzionalità ed accoglienza che in termini di ubicazione e di facilità di raggiungimento degli stessi, nel perseguimento dell’obiettivo dell’efficientamento energetico e del miglioramento impiantistico. Sarà indispensabile portare a compimento gli interventi previsti dal PAES e, attraverso un’attenta valutazione costi/benefici, individuare la forma di finanziamento e intervento più vantaggiosa per l’amministrazione.

Cagliari Città della cultura, dell’arte e dello spettacolo.
La valorizzazione degli spazi culturali e storici consentirà la fruizione dei beni che costituiscono il patrimonio storico-culturale e paesaggistico della città di Cagliari: la restituzione alla città di luoghi d’interesse storico culturale, come ad esempio l’Anfiteatro Romano, il Bastione di Saint Remy con la sua Passeggiata Coperta, il Castello di San Michele e altri siti consoliderà la presenza della città nel panorama dei grossi flussi turistico- culturali cui Cagliari si rivolge.
Cagliari città per una formazione scolastica nuova e di qualità. L’obiettivo è quello di contribuire – attraverso il risanamento e la ristrutturazione dei plessi scolastici
- a sostenere l’importanza dei servizi prescolari e della scuola dell’infanzia (scuola dell’infanzia, fascia d’età 3-6 anni) garantendo su tutto il territorio l’accesso a servizi educativi elevati. Benché non obbligatoria, infatti, la scuola dell’infanzia concorre in maniera significativa allo sviluppo cognitivo, psicomotorio e affettivo del bambino. Verrà data attuazione piena all’importantissimo progetto Iscol@, sia sull’Asse 1 che sul 2.
Perseguendo la strategia generale si recupereranno importanti scuole, come a esempio quella di via Pietro Leo, e la maggior parte delle scuole dell’infanzia. Verrà studiata una nuova
programmazione degli interventi di manutenzione sugli istituti, con l’obiettivo di ottimizzare la spesa delle risorse e tararla sulle esigenze della popolazione scolastica cittadina.

Trasporti e Mobilità
Obiettivo fondamentale delle politiche
sui trasporti e sulla mobilità è fare di
Cagliari una città accessibile e sostenibile.
Trasporti e mobilità sono il tassello
fondamentale per costruire una realtà
urbana e metropolitana capace di
generare crescita economica, sviluppo
sociale, valorizzazione ambientale, salute
e sicurezza per i suoi cittadini e visitatori.
Intervento primario in questa
direzione è la realizzazione del tratto di
metropolitana leggera di collegamento
da piazza Repubblica a piazza Matteotti, il
cui appalto, da parte dell’ARST, è in fase di
aggiudicazione.
Di concerto con gli altri Enti interessati
e competenti, si perseguirà l’obiettivo di
realizzare almeno 15 km di metropolitana
leggera nei prossimi 5 anni per diminuire
in modo sostanziale il numero di veicoli
in ingresso in città, il connesso volume
di traffico e dunque le emissioni di CO2.
La prospettiva è quella di collegare la
città al complesso ospedaliero del Brotzu,
del Microcitemico e dell’Oncologico;
al Lungomare con la Metro del Mare,
da Matteotti al Poetto; all’hinterland
con Quartu, estendendo la rete di
metropolitana leggera ai Comuni della
Città Metropolitana.
Funzionale alla Metro Repubblica- Matteotti è la realizzazione del centro intermodale naturale di piazza Matteotti
e la connessa riqualificazione della
via Roma con il fronte mare sino alla
piazza Ingrao, per la quale sono già stati
approvati i progetti che prevedono la
realizzazione di una grande “piazza sul mare”.
Sempre in tema di interconnessione tra
i comuni della Città Metropolitana, sono
in fase di realizzazione i tre interventi
lungo la S.S.554 per un nuovo sistema di
accesso alla città, con l’eliminazione delle
intersezioni a raso che renderà più sicuro
e agevole il transito.
Per i collegamenti della Città
Metropolitana dovrà essere rafforzato
anche il trasporto su gomma attraverso
l’attivazione delle linee BRT (bus rapid
transit), in particolare quella tra Quartu,
Quartucciu e Selargius. Sarà dunque
realizzata una corsia preferenziale per
il BRT in Viale Marconi, sul quale si
interverrà più in generale con lavori volti
alla regolazione e razionalizzazione dei
volumi di traffico, tramite l’istituzione del
senso unico di marcia e l’ampliamento
delle corsie nel tratto tra Is Pontis Paris e il
canale di Terramaini.
I progetti e le iniziative volte a
garantire una migliore politica del
trasporto urbano saranno messi in
campo ancora in sinergia con i partner
dell’Amministrazione: il CTM S.P.A.
e la società consortile ITS s.c.a.r.l.
Obiettivi sono la riorganizzazione
e la razionalizzazione della sosta,
l’incentivazione all’utilizzo dei sistemi
di trasporto alternativi, il miglioramento
delle condizioni di deflusso dei maggiori
assi viari per mettere in sicurezza le
intersezioni stradali a garanzia degli
utenti.
Alcuni dati sui risultati conseguiti
indicano la direzione della futura attività
politico amministrativa in tema di
trasporto e mobilità: Cagliari è la seconda
città italiana per offerta di trasporto
pubblico, la terza in Italia quanto ad aree
pedonali. Nel rapporto Euromobility sulla
mobilità sostenibile, Cagliari è passata
dal 38mo posto del 2011, al 10mo posto del
2015. Il trasporto pubblico locale ha avuto
un incremento del 2.6 % dei passeggeri
nell’anno 2014 e del 4% nel 2015.
L’impegno è quello di potenziare gli
interventi di pianificazione e gestione
della mobilità che garantiscano,
in continuità con quanto già fatto
dall’Amministrazione negli anni
precedenti, l’incremento del trasporto
pubblico individuale, con sistemi quali
il car-sharing e car-pooling già in grado
di incidere sulle abitudini dei cittadini;
l’incremento del trasporto pubblico
collettivo, del trasporto elettrico in
particolare (sia pubblico che privato); il
rafforzamento degli interventi a favore
della cosiddetta mobilità dolce con il
rilancio del bike sharing e la prosecuzione
nella realizzazione della rete delle piste
ciclabili, per la quale sono previste
importanti risorse nel PON METRO 2014-
2020, estesa dall’area urbana all’intera
area metropolitana, l’integrazione della
mobilità ciclabile e pedonale tramite
parcheggi e nodi di scambio, ecostazioni e
biglietto integrato.
In particolare per quanto concerne il
trasporto elettrico, il CTM si è dotato di
6 mezzi elettrici e l’Amministrazione si
è dotata di nuovi mezzi di servizio (in
particolare la Polizia Municipale ha in
dotazione 7 auto e 18 scooter elettrici), il
cui numero si intende incrementare.
Nell’ottica della vivibilità degli spazi
urbani e della sostenibilità, è centrale il
tema dell’accessibilità e della sicurezza
negli spostamenti quotidiani, che
costituirà una fondamentale linea di
azione negli interventi sul patrimonio
viario cittadino. Anche qui, in continuità
con quanto già intrapreso, si interverrà
con la manutenzione ordinaria, diffusa e
programmata su strade e marciapiedi e
aree pedonali.
Il servizio innovativo Cagliari Gestione
Strade, arrivato al suo terzo anno, ha
cambiato le modalità di esecuzione degli
interventi e ha segnato il passaggio
alla manutenzione programmata.
Il servizio garantisce un intervento
capillare ed efficace e il monitoraggio
del patrimonio stradale con il connesso
sistema informativo delle manutenzioni,
e il servizio di numero verde h24 per le
segnalazioni dei cittadini e il pronto
intervento.
Obiettivo trasversale delle azioni
manutentive e degli interventi sulla
gestione della mobilità è quello di
garantire a tutti l’accesso agli spazi urbani
e ai mezzi di trasporto: alle persone con
disabilità, ai bambini, agli anziani perché
Cagliari sia davvero una città intelligente,
sostenibile e includente.
Si prosegue l’azione di rigenerazione
urbana con la messa in sicurezza delle
vie del centro e l’adeguamento dei
sottoservizi: riqualificazione del Corso
Vittorio Emanuele, della via Angioy,
della via Manno e della via Alghero. Non
semplici interventi di abbellimento delle
strade, ma un impegno per la messa in
sicurezza anche delle reti sottostanti
ormai obsolete e inadeguate a reggere
gli effetti delle mutate condizioni
meteorologiche e i nuovi carichi antropici.
Non secondario l’effetto positivo sul
potenziamento del centro commerciale
naturale nelle rinnovate vie del centro,
anche nella prospettiva dell’interesse
turistico.
Ancora, per garantire i collegamenti nel
centro storico, è in corso la gara per la
sostituzione dei tre ascensori di accesso a
Castello, ormai obsoleti.
Servizi Tecnologici e mitigazione
del rischio idrogeologico
L’esigenza di realizzare opere di
salvaguardia del territorio è un tema
fondamentale per la sicurezza e la difesa
del territorio non solo per la Municipalità
di Pirri ma per tutta la città.
Per quanto riguarda il rischio
idrogeologico l’Amministrazione ha già
approvato la variante al PAI per le aree
di via Peschiera e Piazza d’Armi, sono
stati redatti gli studi di compatibilità
idraulica, geologica e geotecnica delle
aree del centro storico di Cagliari e di
Pirri e di tutta la fascia costiera, tutti già
approvati anche dall’ADIS. Attualmente
si sta procedendo con il completamento,
secondo le indicazioni date dall’ADIS,
dello studio di maggior dettaglio delle
aree a rischio idraulico e geologico della
parte restante del territorio comunale,
comprese le aree non perimetrate nel PAI.
Si proseguirà col programma finalizzato
all’individuazione delle cause del dissesto
e quindi al consolidamento e alla messa
in sicurezza del sottosuolo della Piazza
D’Armi e dell’area limitrofa. Particolare
impulso verrà dato alla prosecuzione dei
lavori sulla via Peschiera e vie limitrofe,
in cui è stato già realizzato un primo lotto,
dando finalmente soluzione ad importanti
problemi di dissesto che hanno causato
disagi ai cittadini residenti. E’ di prossima
attuazione anche l’intervento sulla Piazza
D’Armi.
Anche gli interventi già citati di
riqualificazione delle vie del centro
storico, in fase di esecuzione e
completamento (Largo Carlo Felice,
via Sassari, via Angioy, Corso Vittorio
Emanuele, via Manno, via Alghero), si
inseriscono a pieno titolo tra le azioni
di prevenzione e messa in sicurezza
del territorio, tramite il rifacimento dei
sottoservizi ormai obsoleti e inadeguati ai
nuovi regimi meteorici.
La tutela del suolo e del territorio
si realizza anche con interventi di
razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse
idriche, quale quello di riuso delle acque
reflue depurate, provenienti dall’impianto
di Is Arenas, per l’irrigazione dei parchi
cittadini. La realizzazione di questo
progetto sarà anche un tassello utile
alla riduzione dei costi di erogazione
dell’acqua, nell’ottica della sostenibilità e
della “città intelligente”.

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio
Per quanto riguarda le zone umide la
pianificazione strategica sarà orientata
alla valorizzazione di tutte le componenti
del nostro paesaggio urbano e al rilancio
delle zone umide da un punto di vista
naturalistico e produttivo: Molentargius e
Santa Gilla devono diventare dei modelli
di sostenibilità ambientale e di rilancio
dell’economia locale esportabili in
contesti simili.
Tenendo conto che la Regione ha accolto la proposta dei Comuni di Cagliari,
Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Selargius,
Assemini, Capoterra ed Elmas di
intraprendere un percorso di gestione
unitaria dei compendi di Molentargius
e Santa Gilla, finalizzato all’istituzione
di un parco naturale regionale, occorre
approvare quanto prima il Piano del Parco.
Per Molentargius occorre mettere a
regime i finanziamenti ottenuti per
la circolazione delle acque e per la
riattivazione della produzione del sale
e individuare un modello sostenibile di
gestione. Occorre definire la destinazione
d’uso della straordinaria area
dell’ippodromo, prevedendone il rilancio
attraverso tutta una serie di attività legate
al mondo dell’ippica ma non solo, che
possano fare da cerniera tra il Poetto e il
Parco. Occorre definire il riordino dell’area
di Medau Su Cramu, trovando soluzione –
ove possibile – per le famiglie in difficoltà
e ripristinando l’ordine laddove per
tanti anni lo stato di abbandono di un
pregiato comparto ha determinato una
antropizzazione fuori dalle regole.
Parallelamente occorre bonificare Santa
Gilla e rilanciare le attività legate alla
pesca all’interno dello stagno, creando
un collegamento con la città e con i
comuni limitrofi. A tal fine è in corso un
confronto con la Regione e il Cacip per
poter intervenire sugli edifici compresi
tra Sa Illetta e il villaggio di Tiscali
costruiti alla fine degli anni Novanta per
realizzarvi un laboratorio idrobiologico
e uno schiuditoio, ma mai utilizzati.
L’insediamento di un ittiturismo, di
centro di educazione ambientale, di
un museo della laguna e la bonifica e
riqualificazione del versante verso San
Paolo, con la realizzazione di percorsi
ciclopedonali da collegare con il ponte
di Giorgino, consentirebbe di valorizzare
la laguna, renderla fruibile a cittadini
e turisti e potenziare le attività del
Consorzio dei pescatori di Santa Gilla.
Urbanistica e assetto del territorio
Obiettivo primario dell’Amministrazione
è l’adeguamento del Piano Urbanistico
Comunale (PUC) al Piano Paesaggistico
Regionale (PPR) e al Piano di Assetto
Idrogeologico (PAI). Tale procedimento è
stato avviato nella passata consiliatura
con la sottoscrizione dell’intesa con la
Regione, preceduta dall’approvazione
di due importanti piani attuativi che
anticipano in gran parte l’adeguamento:
il Piano di Utilizzo dei Litorali (PUL) e il
Piano Particolareggiato del Centro Storico
(PPCS).
L’attuazione del Piano Particolareggiato
del Centro Storico verrà affiancata dalla
messa a regime del Laboratorio per
il centro storico che avrà sede nell’ex
convento di San Giuseppe in Castello.
Lo spazio, grazie alla collaborazione
con l’Università di Cagliari, con le
associazioni e con i cittadini, sarà un
luogo di confronto e progettazione del
centro storico, dei futuri sviluppi dei
tanti contenitori dismessi o in via di
dismissione (lo stesso ex convento di San
Giuseppe, l’ex carcere di Buoncammino,
l’ex Manifattura Tabacchi, l’Ospedale
Civile e le Cliniche, aree ed edifici
militari) e sulla pianificazione urbana
cittadina e su scala metropolitana. L’altra
importante attività di adeguamento
portata avanti in questi anni riguarda la
copianificazione del bene paesaggistico
“Areale di Tuvixeddu” al fine di definire
la normativa paesaggistica nella fasce di
tutela integrale e condizionata. A breve
tale iter verrà concluso.

La redazione del nuovo Piano Urbanistico entra quindi nel vivo. Sono
attualmente in corso di elaborazione i
documenti preliminari da sottoporre
all’attenzione del Consiglio comunale
al fine di poter esprimere gli indirizzi
necessari per la redazione del Piano.
A tal fine, è stata già redatta l’analisi
di contesto socio economica, urbana
e territoriale dell’intera Area Vasta di
Cagliari. Le attività dovranno proseguire
secondo il crono-programma stabilito
successivamente al protocollo d’intesa
stipulato con la Regione Sardegna.
Attraverso l’adeguamento del Piano
Urbanistico Comunale agli strumenti
di pianificazione sovraordinati
intendiamo riscrivere la città in un’ottica
metropolitana, ridefinendo gli ambiti
urbani a misura di cittadino. Occorre
aggiornare quanto prima le previsioni
del PUC vigente, legato a un modello di
sviluppo economico e sociale superato. La
crescita urbana e insediativa a Cagliari,
come nel resto d’Italia, è stata infatti
caratterizzata da una forte diffusione
dell’espansione edilizia, molto più forte
dell’incremento demografico. Occorre
mettere in campo strategie pubbliche
in grado di contenere efficacemente il
consumo di suolo per spingere verso la
rigenerazione e la riqualificazione della
città esistente. Intendiamo ricorrere
a dispositivi di fiscalità locale che
mirino al contenimento della rendita
e disincentivino l’urbanizzazione
di suolo libero. Oltre a consolidare
l’abitato all’interno della cintura a sud
della SS554, intendiamo promuoverne
la riqualificazione favorendo il riuso
degli edifici esistenti – al momento
inutilizzati o sottoutilizzati – sotto
il segno del consumo netto di suolo
zero: non intendiamo congelare
l’infrastruttura urbana impedendo in
assoluto di occupare nuovo territorio, ma
l’eventuale occupazione di spazi liberi
deve avvenire a saldo zero, de-sigillando o
ripristinando a usi agricoli o seminaturali
aree di pari superficie in precedenza
urbanizzate e impermeabilizzate.
L’obiettivo che ci poniamo è recuperare
i guasti di uno sviluppo passato, di
carattere spesso incontrollato e disperso,
rivelatosi inefficiente e anti-economico:
verranno quindi introdotti nel PUC
efficaci strumenti urbanistici quali
la compensazione e la perequazione
e saranno previsti incentivi per la
riqualificazione urbana.
Il Piano deve far emergere la forte
caratterizzazione ambientale della
nostra città e valorizzarne le peculiarità
mettendo al centro della pianificazione
e gestione del territorio la bio-diversità e
il paesaggio: le acque, delle lagune e del
fronte mare, il sistema dei colli, i percorsi
verdi, il sistema dei beni paesaggistici
e culturali, i rinnovati spazi pubblici.
Importante prevedere la valorizzazione e
la messa a sistema del ricco patrimonio
ambientale e storico culturale cittadino
attraverso la costruzione di itinerari
tematici che promuovano la storia
della nostra città. A questo scopo
sarà indispensabile la collaborazione
con le istituzioni che si occupano di
conservazione e tutela dei beni, con
le cooperative e le associazioni che ne
gestiscono l’apertura al pubblico e con le
guide turistiche autorizzate.
La pianificazione dovrà prevedere dei
progetti guida che, oltre a valorizzare il
ricco patrimonio storico e paesaggistico
di Cagliari, siano volti a riqualificare
aree ora marginali ma di fondamentale
importanza da un punto di vista
sociale e di connessione del tessuto
urbano. Intendiamo proseguire nel
percorso avviato negli scorsi anni per
trasformare la città da accentrata in
policentrica, trasformando i margini
in nuove centralità e occasioni di
sviluppo. In questo senso la nostra
pianificazione si propone di partire
dall’ascolto delle persone che abitano e
utilizzano i luoghi al fine di radicare il
progetto nelle pratiche condotte dagli
abitanti, che spesso trovano spazi di uso
pubblico laddove non si pensa possano
esistere. Partire da queste pratiche
permette di accompagnare i processi di
riqualificazione trovando un accordo
armonioso con la storia dei luoghi. La città sarà esplorata e attraversata per comprendere le necessità dei territori e degli abitanti ed elaborare attraverso processi partecipati le soluzioni migliori per ognuno di essi.
Grande valore verrà restituito agli spazi pubblici e alle aree verdi, cardine della vita sociale dei quartieri, attraverso il proseguimento della riqualificazione messa in atto nei precedenti anni e potenziata con la strutturazione di un Piano del verde, indispensabile per restituire qualità alle zone della città attualmente più degradate. Con 39,5 mq di aree verdi pro capite Cagliari è una delle città più verdi d’Italia. Intendiamo affiancare la possibilità di frequentare parchi e giardini con la realizzazione di orti urbani. Il loro insediamento, oltre a consentire attività di carattere sociale ed educativo, rappresenta un importante strumento di recupero di aree a verde incolte con funzione di presidio e controllo continuo degli spazi interessati.
Si continuerà a lavorare con attenzione per riequilibrare l’utilizzo degli spazi tra veicoli, trasporto pubblico, ciclabilità e pedoni: il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) dovrà favorire e potenziare la mobilità lenta, al fine di contribuire alla costruzione di una città sostenibile e raggiungere gli obiettivi del PAES.
Particolare attenzione verrà posta nello studio dell’arredo urbano, che dovrà caratterizzare le diverse zone della città.
Per individuare le soluzioni migliori e maggiormente condivise intendiamo utilizzare in maniera metodica i concorsi di idee e di progettazione a procedura aperta, pratica utile a coinvolgere studiosi e professionisti nel ridisegno della città e a coinvolgere i cittadini, i privati e le associazioni di categoria nelle scelte da portare avanti. A tal proposito si metteranno in campo pratiche di urbanistica partecipata e i progetti strategici saranno sottoposti, oltre che alle ordinarie pratiche prescritte dalla normativa vigente, a dibattiti pubblici con i cittadini e i portatori di interesse.
Al fine di garantire la qualità degli
interventi sul territorio e sugli atti
di pianificazione, verrà istituita
la Commissione per la Qualità Architettonica e per il Paesaggio, organo
consultivo del Comune al quale compete
l’espressione di pareri, obbligatori e
non vincolanti, in merito agli interventi
rilevanti di trasformazione edilizia e
urbanistica del territorio, agli interventi
di non lieve entità che interessano beni
aventi pregio paesaggistico, naturalistico
- ambientale o di interesse storico,
architettonico e culturale, in merito ai
piani urbanistici attuativi e ai piani di
settore aventi incidenza sul territorio.
Fondamentale sarà la collaborazione con
il Mibact e con la Regione. Il Protocollo
siglato con la Regione concerne le
diverse fasi di redazione del PUC ed
è stato esteso all’analisi e verifica di
problematiche specifiche tra le quali il
Piano Particolareggiato del Centro Storico,
il Nuovo Stadio Sant’Elia e il Distretto
Velico di Marina Piccola.
Per quanto riguarda la progettazione urbana del sito di Marina Piccola è in
corso di redazione il Piano finalizzato
alla realizzazione di un distretto per
gli sport acquatici e della vela di livello
internazionale. Lo studio ha interessato il
sito di Marina Piccola e le aree circostanti
comprendenti il Porticciolo e le aree
contermini.
A seguito della dichiarazione di
interesse pubblico espressa dal Consiglio
comunale sulla proposta di studio di
fattibilità, avente valenza di progetto
preliminare, relativa alla demolizione
dello stadio esistente e alla realizzazione
del Nuovo Stadio, è stato ottenuto dalla
RAS il riconoscimento del preminente
interesse generale e della rilevanza
regionale dell’intervento. Si sta, quindi,
procedendo con la redazione della
variante urbanistica e con la definizione
del “Progetto Guida” da assumere come
riferimento per la progettazione urbana
e paesaggistica del comparto e delle
zone circostanti con cui sussistono
relazioni dirette. L’obiettivo è consentire
la realizzazione del nuovo stadio entro
il 2019 e ricucire l’area su cui insiste al
quartiere e al fronte mare, attraverso un
progetto di riqualificazione urbana curato
da Joao Nunes. Grazie agli interventi
previsti dal Piano Città e l’Accordo di
Programma con la Regione e Area,
contiamo di trasformare Sant’Elia in un
luogo di qualità, sicuro, vivibile e dotato di
servizi.

Cagliari città amica delle bambine e dei bambini
La pianificazione urbanistica sarà rivolta
a scardinare il modello di sviluppo
dominante che ha portato alcuni quartieri
cittadini a perdere via via le proprie
caratteristiche peculiari, sia da un punto
di vista qualitativo che identitario.
Uno dei progetti che saranno sviluppati
nella fase di adeguamento del PUC al PPR
riguarderà la linea di intervento ‘Cagliari
città amica delle bambine e dei bambini’.
Siamo pienamente convinti che occorra
assumere la “dimensione bambino”
come prototipo del cittadino debole,
con la convinzione che tenere conto dei
bisogni e dei diritti dei cittadini più
piccoli sia un modo forte per ripensare la
città per tutti. Questo dato di partenza ci
consentirà di acquisire una nuova cultura
dell’infanzia che consideri i bambini
come attori sociali capaci di contribuire
a creare i loro universi di appartenenza
attraverso azioni e relazioni con coetanei
e adulti.

3. CAGLIARI SOCIALE E SOLIDALE
Le politiche sociali dell’amministrazione intendono promuovere un sistema locale di servizi e opportunità di qualità
per i cittadini e le cittadine che, a causa di fragilità, vulnerabilità, disagio socioeconomico o bisogni sociosanitari
complessi necessitano di sostegno e accompagnamento nel perseguire i diritti sociali fondamentali. Si procederà con un metodo di lavoro orientato a ricercare sinergie all’interno dell’amministrazione comunale e tra attori diversi – istituzioni,
espressioni diverse della società civile, cittadini e cittadine – sia nel momento della pianificazione e programmazione
(attraverso il PLUS e a valere sui fondi europei) che in quello della erogazione di servizi e interventi. Verranno portate
a compimento le intese interistituzionali già progettate per gli interventi nel settore della salute mentale, della giustizia
minorile e di quella riferita agli adulti.
Amministrazione vicina e amichevole
Massima condivisione possibile dei progetti dell’assessorato con il coinvolgimento di tutte le realtà
che operano nel settore attraverso
tavoli tematici e assemblee pubbliche
programmate per attivare un confronto
sui principali temi delle politiche sociali
in previsione attuale e, soprattutto,
futura. Tali iniziative rappresenteranno
occasioni importanti di confronto tra
Amministrazione comunale, istituzioni
varie, terzo settore, operatori e cittadini
sui principali temi del sociale. Particolare
attenzione verrà rivolta a una sempre
maggiore diffusione e integrazione delle
informazioni ai cittadini, con l’obiettivo
di renderli sempre più consapevoli e a
conoscenza delle azioni programmate
dall’amministrazione. La cura dell’informazione e la rendicontazione del
lavoro svolto sono obiettivi e strumento
per incrementare la partecipazione
responsabile dei cittadini e delle cittadine.

Volontariato e associazioni
La nostra città ha sviluppato un grande patrimonio di conoscenze sulla cultura della solidarietà anche per merito delle molteplici associazioni che operano nel volontariato. Sarà promossa un’azione di ricognizione degli spazi pubblici da concedere in maniera strutturata ai
diversi attori sociali attraverso bandi organici divisi per tipologie di utenti che si intende favorire (associazioni, giovani, famiglie, anziani, ecc.), alla luce di un piano di sviluppo di forme di socialità diffusa. Il Comune potrà valutare di mettere a disposizione gli spazi anche in comodato o con affitti simbolici, in cambio di qualificate azioni sociali, che si autofinanziano per la parte corrente. Le sedi da mettere a disposizione, dovranno essere individuate fra gli immobili comunali e potranno essere fruite da più associazioni contemporaneamente. Si darà così attuazione al nuovo Regolamento (DCC n.30 del 2015) che disciplina la concessione di locali in comodato gratuito ai soggetti privati.
La valorizzazione del patrimonio pubblico, infatti, si intende non solo come mera “monetizzazione” ma anche come “impiego” del patrimonio disponibile.
Le attività necessarie a questo fine si riconducono e si integrano con la ricognizione dello stato e la consistenza dei beni immobili, al fine della redazione di un nuovo Piano delle alienazioni, e successiva redazione di un elenco che sarà approvato dalla Giunta.

Politiche per la famiglia
Saranno programmati degli interventi per
la conciliazione tra vita familiare e lavoro,
e promosse delle politiche e delle azioni
per sostenere le responsabilità familiari, la
genitorialità e la nascita.
Sarà implementata la rete di solidarietà tra genitori e amministrazione, con un impegno costante orientato alla tutela delle famiglie al fine di dare risposte prioritariamente al disagio e alla povertà minorile e alle nuove esigenze delle diverse forme familiari. Verranno inoltre potenziate le azioni rivolte alla promozione di una cultura diffusa dell’accoglienza familiare, con specifiche campagne formative e informative per promuovere l’affidamento familiare e l’adozione, fornendo risposte efficaci al diritto dei minori ad avere una famiglia.
Sarà valorizzata l’importanza della genitorialità anche in condizioni di
fragilità sociale ed economica: attenzione
particolare sarà rivolta alle famiglie
numerose, con interventi sul sistema
tariffario, introducendo nuovi indicatori
che possano tener conto di tutti i fattori
che incidono sulla vita di questa tipologia
di nuclei familiari. Si tratta di avviare
iniziative propedeutiche a fare di Cagliari
una città family friendly, dare vita a
nuove esperienze di solidarietà familiare,
potenziare i servizi per la prima infanzia,
realizzare il Centro per la famiglia: un
luogo cioè di coprogettazione, sede di
servizi, interventi e sostegno per le diverse
fasi dei cicli di vita familiare.
Verrà sostenuta la centralità di soggetti
fragili per ricostruire legami di fiducia,
autonomia e autostima. Si intende
rafforzare il lavoro di rete di enti,
agenzie e persone che in ambiti diversi
operano per e con gli adolescenti e i
giovani. Tra gli ambiti su cui sviluppare
progettualità vi sono il contrasto alla
dispersione scolastica, l’orientamento,
l’innovazione di percorsi formativi e di
avviamento lavorativo, l’ampliamento
delle opportunità educative, culturali e di
socializzazione, il benessere psicofisico e
sociale (interventi di contrasto al bullismo,
alle dipendenze, al vandalismo), le nuove
tecnologie, l’uso dei social network.
Lotta allo spreco alimentare
La lotta allo spreco alimentare, oltre che
rispondere a un imperativo etico, è uno
strumento in grado di promuovere una
concreta politica ambientale e concorre
a contrastare le povertà. Attraverso il
recupero di ciò che perde valore per il
mercato si attuano interventi di aiuto
e sostegno alle persone e famiglie
in difficoltà, in modo che quanto
comunemente è indicato come spreco
possa divenire una risorsa. Gli interventi
che s’intende promuovere attraverso
la raccolta e distribuzione di alimenti,
donati da consumatori e commercianti
dei mercati comunali o della grande
distribuzione, rafforzeranno esperienze
già in corso anche grazie all’impegno
di semplici cittadini e associazioni di
volontariato.

Sostegno ai minori
Il sostegno ai minori passa per azioni
di prevenzione sulla popolazione
giovanile. Individuiamo la scuola come
luogo che permette un approccio in
questa direzione con i bambini, le
bambine, i ragazzi e le ragazze attraverso
azioni sistematiche e coordinate di
informazione, sensibilizzazione e lotta alle
tossicodipendenze e alle ludopatie, senza
tralasciare l’educazione stradale, in modo
da poter agire efficacemente sul benessere
sociale e poter diminuire il costo futuro sul
fronte del recupero delle devianze e della
cura delle patologie.
Particolare attenzione sarà posta su
interventi finalizzati a coinvolgere i
cittadini più giovani provenienti da
famiglie in condizioni economiche
disagiate in eventi che li vedano
protagonisti, grazie anche a possibili
partecipazioni di privati che offrano
la loro partecipazione organizzativa
ed economica. Fondamentale poi
l’organizzazione di attività legate a tutti
gli sport in collaborazione con società
sportive che opereranno in accordo con
l’amministrazione in tutti i quartieri
cittadini. Proseguirà la cura delle azioni
possibili per garantire i diritti di tutela
sociale e giuridica dei minori stranieri non
accompagnati, in una logica di corretto
raccordo interistituzionale e con l’obiettivo
di produrre vera inclusione sociale.
Saranno rafforzate le azioni che hanno già
portato ottimi risultati: il progetto “Centri
di Quartiere” a San Michele, Mulinu Becciu,
Pirri e Marina (in fase di realizzazione
Centro di quartiere a Sant’Elia), il
potenziamento attività oratoriali destinate
a spazi di accoglienza per minori dai 6 ai 18
anni, lo sviluppo del servizio “educativa di
strada” a favore di adolescenti e giovani di
età compresa tra 14 e 21 anni nel Quartiere
di Sant’Elia e nel Quartiere di San Michele,
l’Ufficio Mediazione e lo Spazio famiglia.
Inoltre andrebbe strutturato, in ambito
metropolitano, un sistema di accoglienza
dei minori stranieri non accompagnati
coinvolgendo un lavoro di rete di enti,
agenzie e persone. Attenzione sarà posta
alle azioni che concorrono a realizzare
concrete opportunità di inclusione e
integrazione dei bambini Rom, Sinti e
Caminanti.

Terza età
Cagliari registra un aumento della
popolazione anziana e bisognosa di cure
o non autosufficiente: si intende quindi implementare il sistema dei servizi per
la domiciliarità con una semplificazione
della divulgazione delle azioni proposte
e di conseguenza dell’accesso, da parte
del cittadino, ad esse; si valuterà anche la
possibilità di aumentare i servizi mediante
organismi privati accreditati, in particolare
per quanto riguarda l’integrazione
socio-sanitaria, la fornitura di farmaci
e beni di prima necessità a domicilio e
tutti gli interventi che possano favorire
l’autonomia di vita nel proprio ambiente familiare.
Si riproporranno azioni significative che hanno riscontrato ottimi risultati tra i cittadini – quali Estate solidale e Natale solidale, Home Care Premium, Progetto cure termali – e sarà consolidata la collaborazione con la Consulta della terza età.

Disabilità
Oltre a tutte le misure previste dalle leggi
di settore si intende garantire, nell’ambito
della disabilità e di tutte le altre categorie
svantaggiate, il tema delle clausole sociali
e dell’inserimento lavorativo. Inoltre,
si cercherà di migliorare la qualità della
vita delle persone diversamente abili
attraverso un metodo di lavoro partecipato
e personalizzato, anche mediante occasioni
di socializzazione e interscambio di
esperienze in collaborazione con la
Consulta delle associazioni dei disabili
che può svolgere un’importante azione
di raccordo con l’amministrazione nei
progetti in favore dei disabili, per evitare
forme di emarginazione e per favorire una
vita di relazione ed integrazione sociale.
Saranno rafforzate le esperienze di Abitare
condiviso nell’ambito del più ampio
progetto di Vita indipendente.
Esternalizzazione di funzioni e servizi
L’esternalizzazione potrebbe
rappresentare un’occasione per ripensare
complessivamente a funzioni e processi
dell’amministrazione come strumento
di razionalizzazione, per motivi strategici
sia economici che organizzativi. Potrebbe
pertanto configurarsi la possibilità della
cessione all’esterno dell’attività della
casa di riposo Vittorio Emanuele II di
Terramaini, con motivazioni di matrice
economica (contenimento dei costi di
gestione) e di recupero di una decina di
risorse umane attualmente impegnate
in compiti di routine nella struttura.
L’amministrazione inoltre potrà scegliere
di esternalizzare, tra le proprie attività
non strategiche, quei servizi che potranno
portare a un risparmio di risorse e a un
miglioramento della qualità del servizio
erogato.

Inclusione sociale e contrasto alla povertà
Si progetteranno azioni utili per avviare in modo graduale l’uscita dal sistema degli interventi socio-assistenziali attraverso le
politiche di sviluppo locale: dal ridisegno
urbanistico alle politiche abitative a quelle
per la sicurezza sino alla formazione e
all’inserimento lavorativo. In definitiva, si
tratta di considerare questi interventi come
risposta ai diritti dei cittadini e residenti
deboli e vulnerabili e, insieme, come
risposta all’interesse alla coesione sociale,
alla qualità della vita, alla “buona vita” della nostra comunità nel suo insieme.
In questo senso la programmazione relativa al PON Metro e all’intervento
territoriale integrato nei quartieri di Is Mirrionis e San Michele permetterà di
disporre di un’importante filiera di azioni
concrete per la riqualificazione sociale dei
quartieri, con la disponibilità di risorse per
servizi, attività, opportunità inclusive delle
fasce di popolazione più esposte a rischio
di emarginazione (comprese le persone
immigrate e i migranti) anche attraverso
l’innovazione dei metodi e degli strumenti
di contrasto dell’esclusione.
Un’ipotesi, se reperite le risorse umane per
l’attuazione, potrebbe essere l’apertura di Sportelli Sociali dei Quartieri come
luogo dell’ascolto e della comprensione
dei bisogni: una porta di accesso capace
di assolvere le funzioni di informazione,
promozione, orientamento, sostegno e
messa in rete delle risorse sociali.
Sarà istituita l’Agenzia sociale per la casa per trovare soluzioni abitative attraverso
un innovativo servizio che svolga funzioni
di primo contatto e presa in carico di
nuclei familiari senza lavoro e altre
persone svantaggiate e sia capace di
individuare soluzioni integrate e coerenti
con le esigenze specifiche e percorsi
individualizzati di inserimento lavorativo,
sociale, educativo e sanitario.
Alla luce del recente avvio del programma
nazionale di contrasto della povertà – SIA
- e degli strumenti che questo programma
mette in campo, si valuterà anche la
possibilità di eliminare gli interventi in
denaro contante come sostegno ai cittadini
meno abbienti, veicolando le somme
riconosciute mediante una carta di credito
sociale destinata alle spese di prima
necessità, ai beni di natura alimentare, alle
spese energetiche e sanitarie.
L’amministrazione inoltre sarà coinvolta
per la legge regionale sul reddito di
inclusione sociale (Reis o Aggiudu
torrau) che, una volta definite le direttive
regionali, potrà concedere agli aventi
diritto un sussidio mensile in cambio
dello svolgimento di un progetto di
inclusione attiva. Per i cittadini che
dimostrino l’impossibilità a far fronte
ai tributi comunali l’amministrazione
potrebbe attuare lo strumento del baratto
amministrativo. I tributi dovuti potrebbero
essere trasformati in prestazioni di
manodopera da dedicare ad attività in
favore della comunità. Con questo sistema
si recupererebbero somme difficilmente
esigibili e al contempo il cittadino in
difficoltà potrebbe avere la possibilità
di risolvere i propri problemi fiscali con
il vantaggio della riqualificazione del
territorio cittadino.
Si cercherà di sviluppare tutte le forme di
orticoltura urbana non a fini produttivi
ma quasi esclusivamente ai fini sociali e di
rigenerazione urbana. L’obiettivo è quello
di collegare le forme di contribuzione
nazionali e regionali ad altre per
restituire autonomia alle persone e al loro
contesto familiare, fuori da una logica
assistenzialistica.

Pronto intervento sociale
L’obiettivo è quello di provvedere alla
riorganizzazione e al potenziamento di un
sistema di pronto intervento trasversale,
capace di fungere da vero e proprio “pronto
soccorso sociale” con una rete di servizi
per le emergenze attivabili in qualsiasi
momento. Un servizio innovativo, ampio
e tempestivo, attivo 24 ore su 24 per
365 giorni all’anno, per intervenire su
problematiche emergenti ed imprevedibili
che coinvolgono i minori, le persone
con disabilità, gli adulti e le famiglie in
difficoltà.

Relazioni con la Asl
Presidi socio-sanitari
Si dovrà perseguire, con le aziende
sanitarie, la realizzazione di una
rete ospedaliera metropolitana, la
riorganizzazione ed il potenziamento
delle cure primarie con la creazione di un
nuovo modello organizzativo che punti alla
prevenzione, contrasti le diseguaglianze,
favorisca l’integrazione socio-sanitaria, la
cooperazione tra i medici di famiglia e gli
ospedali, la salute fisica e quella mentale e
si integri con il modello sociale territoriale.

4. CAGLIARI E LE NUOVE POLITICHE PER LA CASA.
Le politiche della casa saranno condotte
in continuità con quanto già intrapreso
durante la precedente consiliatura,
individuando inoltre strumenti e
modalità operative maggiormente efficaci
e in linea con le recenti normative per
la valorizzazione e migliore gestione
del Patrimonio pubblico. In tale ottica si
proseguirà con la vendita degli alloggi
di Edilizia Residenziale Pubblica, che
rappresenta per gli inquilini aventi
i requisiti l’opportunità di diventare
proprietari e per l’Amministrazione un
modo di recuperare risorse da reinvestire
nello stesso settore ERP e, al contempo, di
risparmiare sulle manutenzioni.
Il settore dell’edilizia popolare è
un argomento importante per il
benessere dei cittadini. Per dare risposte
l’Amministrazione dovrà potenziare
gli uffici amministrativi ed il controllo
sull’abusivismo, in modo da poter
dedicare più attenzione alle emergenze:
a tal proposito verrà data applicazione
al protocollo d’intesa siglato da Comune,
Procura e Prefettura per il coordinamento
e la codificazione della attività per
lo sgombero degli alloggi occupati
abusivamente.
Si terranno inoltre dei tavoli periodici tra
gli uffici ERP del Comune, di Area e degli
altri Comuni dell’Area Metropolitana
per condividere soluzioni su problemi
ricorrenti.
Occorrerà pensare alla rivisitazione del
regolamento comunale e alla valutazione
di nuovi tipi di assegnazione, come le
coabitazioni tra persone anziane, tra padri
separati o tra persone a basso reddito o
indigenti. Si proporranno anche delle
modifiche ai regolamenti per la mobilità.
Questo è un obiettivo anche all’interno
della ricognizione della consistenza
del patrimonio comunale, per
l’individuazione di aree o edifici
inutilizzati da destinare ad housing
sociale e all’edilizia residenziale
pubblica. L’housing soddisfa le esigenze
abitative di gruppi o categorie di cittadini
con redditi medio bassi (quali anziani,
studenti, giovani coppie) tramite la
messa a disposizione sul mercato di
alloggi economicamente accessibili.
Allo stesso tempo i piani di edilizia
agevolata garantiscono opportunità
di rigenerazione urbana e integrazione
sociale.
Importante l’istituzione di un protocollo
d’intesa per avere i dati reddituali degli
utenti ERP prima di quanto normalmente
accade: ora come ora ci vengono messi a
disposizione i redditi di tutti i cittadini di
Cagliari, e occorre tra questi individuare i
nostri 3200 utenti.
Sarà inoltre indispensabile avere dei
rapporti proficui con la Regione per
cercare di ottenere fonti di finanziamento
costanti per avviare una credibile
programmazione degli interventi di
nuove costruzioni, di manutenzione
ed efficientamento energetico del patrimonio esistente. In quest’ottica
con la Regione si dovrà ragionare
di un programma pluriennale di
reinvestimento sull’edilizia popolare
in modo da offrire finalmente certezze
ai cittadini che esprimono un disagio ed
iniziare una stagione in cui le politiche
abitative divengano uno degli argomenti
centrali dell’agenda politica tra Comune e Regione.

L’accordo ITI (Intervento Territoriale Integrato) per i quartieri di Is Mirrionis e San Michele consentirà un importante intervento di riqualificazione che permetterà alla zona di essere rivitalizzata dal punto di vista urbano e sociale.

Il Programma Operativo Nazionale “Città Metropolitane 2014–2020” prevede il recupero alloggi e immobili inutilizzati da adibire a servizi di valenza sociale rivolti in particolare a donne madri, adolescenti e giovani, disoccupati e soggetti svantaggiati, al fine di aumentare la legalità nelle aree ad alta esclusione sociale e migliorare il tessuto sociale nelle aree di Pirri e Sant’Elia.
Prevede inoltre il recupero e la riqualificazione di alloggi con conseguente riduzione percentuale del numero di persone in condizioni di disagio abitativo, con la riqualificazione e il recupero di alloggi di proprietà pubblica individuati dal Comune attraverso percorsi partecipati con la popolazione oltre alla realizzazione e al recupero di alloggi in immobili comunali per donne sole con minori o vittime o a rischio di violenza e sfruttamento.
Sempre in quest’ottica si muove la recente partecipazione al “Bando Periferie”, varato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il 26/05/2016, con il progetto di rigenerazione urbana del quartiere di Sant’Avendrace: con DGM n.110/2016 è stato approvato il Progetto di Rifunzionalizzazione dell’ex mattatoio per housing sociale, edilizia residenziale
pubblica e servizi generali. Questo, se approvato e finanziato, consentirà la realizzazione, tra l’altro, di 60 alloggi.

5. CAGLIARI, CITTÀ DEI CITTADINI
Comunicazione Istituzionale
Cagliari Efficiente, Trasparente e Partecipata: saper fare e far sapere Cagliari vuole favorire un dialogo aperto e bidirezionale, uno spazio di confronto in cui cittadini, imprese e comunità possano esprimere le proprie esigenze, riconoscendo maggiore rilevanza ai loro giudizi e migliorando le capacità comunicative dell’amministrazione e la diffusione di buone pratiche.
Il coinvolgimento degli utenti nella
vita politica e amministrativa della
città è strumento decisivo per il
rafforzamento del senso di comunità
e per la sua crescita democratica e
sociale. L’efficienza e la trasparenza della
macchina amministrativa sono condizioni
essenziali per creare una struttura che
sia a disposizione dei cittadini e delle loro
esigenze: per questo occorre semplificare
e assicurare tempi brevi e certi ai cittadini
che si rivolgono al Comune per ragioni
personali o d’impresa, restituendo
così alla collettività “tempi di vita” che
diversamente sarebbero dedicati alla
burocrazia.
Dall’immagine coordinata ai contenuti:
la realizzazione del nuovo portale
istituzionale, oggi testata giornalistica
comune.cagliari.it, va in questa direzione,
contribuendo a instaurare una relazione
diretta con gli utenti, per coinvolgerli
nella valutazione dei servizi e dei
progetti, nella segnalazione di criticità e
malfunzionamenti e nella formulazione
di proposte.
Il cittadino non è più il soggetto
passivo di un processo produttivo ma
ne diventa attore protagonista, perciò
l’Amministrazione vuole introdurre
strumenti, linguaggi e figure professionali
in grado di aumentare la qualità delle
relazioni, attraverso il miglioramento
dell’utilizzo dei social network e di
qualunque mezzo di comunicazione che
renda il dialogo semplice, efficace e veloce.
L’informazione sarà costante e tempestiva,
dai lavori in corso al traffico, dalla
protezione civile al decoro urbano: una PA
più semplice a portata di smartphone.
Numerose azioni andranno a delinearsi
nell’ambito del progetto Agenda Digitale:
con la piena razionalizzazione dei
data center della PA vedremo crescere
notevolmente la capacità di utilizzo,
accesso e fruibilità dei dati da parte dei
Cittadini digitali, in linea con il modello
Smart City previsto dal Piano Operativo
Nazionale Città Metropolitane. È un
cambiamento culturale fortissimo che
ci spinge a ripensare le nostre procedure
e il nostro modo di fare servizio al
pubblico, per questo faremo crescere la
partecipazione con tavoli tematici e lavori
continuativi, convocazioni e consultazioni
continue sulla Cagliari del futuro.

Il Comune Casa di legalità
Per rafforzare il livello di trasparenza
e legalità e prevenire la corruzione
si provvederà, oltre alla attuazione di
tutte le misure del Piano di Prevenzione
della Corruzione, alla rielaborazione
e all’ampliamento della già esistente
mappatura dei processi a rischio
e delle correlate misure specifiche
di prevenzione, oltre alla graduale
estensione sia numerica che tipologica
degli atti da sottoporre a controllo
successivo di regolarità amministrativa.
L’Amministrazione si impegna inoltre
a riordinare i dati in suo possesso,
tramite un’attività di ricognizione del
proprio patrimonio e la creazione di
banche dati informative. Obiettivo è
la mappatura del patrimonio edilizio
cittadino che consentirà di avere una
banca dati univoca da inserire nel
GIS comunale. Attualmente, infatti,
il patrimonio immobiliare è gestito
senza una ricostruzione cartografica su
base informatica.Tale attività renderà
possibile una conoscenza diffusa dei beni
immobili dell’Ente a servizio anche della
cittadinanza.
Un altro importante tema per la
trasparenza e la legalità è quello
delle degli organismi e delle
società partecipate. Il governo delle
partecipazioni comporta una costante
e continua attività di programmazione,
indirizzo, controllo e cooperazione.
L’importanza di verificare costantemente
l’andamento gestionale, di rilevare i
risultati conseguiti e di monitorare
il rispetto degli obiettivi e dei
numerosi vincoli esistenti, unita alla
complessità delle attività svolte dagli
organismi partecipati, impongono
all’Ente controllante/partecipante il
potenziamento delle attività di direzione,
coordinamento e supervisione. A tal fine
sarà attivato un percorso finalizzato allo
studio di un modello di governance e
all’adozione di un apposito Regolamento
sulle partecipazioni, all’interno del
quale sarà disciplinata anche la
comunicazione degli esiti del controllo
nei confronti del Consiglio Comunale
e della Commissione competente.
Verranno curati i diversi adempimenti
connessi alla normativa vigente e lo
sviluppo un sistema di relazioni con
tutti gli Organismi partecipati con il
precipuo scopo di potenziare e rendere
continui i flussi necessari per alimentare
un idoneo sistema informativo. I
rapporti finanziari tra Ente e organismi
partecipati, in particolare in relazione
agli effetti che si possono determinare
per il bilancio finanziario dell’ente
dall’insolvenza di questi ultimi ed alle
responsabilità degli amministratori e
dei dirigenti sia degli organismi che
dell’ente territoriale di riferimento,
richiedono, infatti, l’istituzione di un
adeguato sistema di governance delle
partecipazioni finalizzato a garantire la
legittimità, la regolarità e la correttezza
dell’azione amministrativa, nonché la
verifica, il monitoraggio e la valutazione
delle risorse impiegate, dei rendimenti e
dei risultati conseguiti. Il nuovo sistema
contabile armonizzato contiene strumenti
e schemi che prevedono la preventiva
definizione degli obiettivi gestionali
cui deve tendere la partecipata e la
definizione del bilancio consolidato del
“Gruppo Comune di Cagliari”.
Pari opportunità e politiche di genere
Nella programmazione delle proprie
politiche, l’Amministrazione assume
l’ottica di genere mettendo in
campo azioni trasversali di sistema
in combinazione con azioni positive
specifiche per accelerare il processo di
sviluppo di pari opportunità per tutti e
tutte e promuovere la valorizzazione delle
differenze.

Politiche Europee
Le politiche comunitarie hanno una ricaduta
positiva di sviluppo su tutta la cittadinanza
di Cagliari e della Città metropolitana.
Le tematiche dello sviluppo economico
sostenibile, della qualità ambientale,
dell’organizzazione dei servizi urbani
e di area vasta e le sfide sociali sono i
cardini della pianificazione strategica che
intendiamo portare avanti nei prossimi
anni.
Il nuovo modello di sviluppo urbano si
propone di integrare tutti gli aspetti dello
sviluppo sostenibile per favorire l’equità, il
benessere e la crescita (sociale, culturale ed
economica) dei cittadini e dei territori. Gli
obiettivi sono una crescita intelligente,
che sappia sviluppare un’economia basata
sulla conoscenza e sull’innovazione;
una crescita inclusiva, che promuova
un’economia con un alto tasso di
occupazione e favorisca la coesione sociale
e territoriale; una crescita sostenibile,
che promuova un’economia più efficiente
sotto il profilo delle risorse, più verde e più
competitiva.
La strategia delineata si realizza attraverso
un sistema di azioni integrate, riconducibili
ai seguenti obiettivi generali:
࿼ potenziamento dei servizi digitali per
cittadini e imprese;
࿼ potenziamento dei processi di inclusione
digitale;
࿼ superamento progressivo delle cause
della povertà abitativa, attraverso
azioni diversificate di tipo materiale e
immateriale;
࿼ inclusione attiva di fasce deboli della
popolazione e attivazione di forme di
economia sociale;
࿼ miglioramento della qualità ambientale
attraverso la riqualificazione e messa a
sistema di spazi con un’attenzione specifica
alla sicurezza dei cittadini.
Agenda Urbana Europea
La Città Metropolitana di Cagliari ha
ottenuto risorse a valere sul Programma
Operativo Nazionale per le Città
Metropolitane per il rafforzamento
dell’innovazione tecnologica,
dell’inclusione sociale e della mobilità
urbana, che dovrà essere messo in
atto da ora al 2020. Per promuovere
e incentivare politiche di sviluppo
urbano il Comune di Cagliari ha
coordinato tutte le azioni propedeutiche
all’ottenimento delle risorse del PON
Metro, al fine di cogliere le opportunità
offerte dalla programmazione dei fondi
europei 2014/2020 e, in particolare, dal Programma operativo nazionale Città metropolitane (PON METRO) e dal Programma Operativo Regionale – POR FESR (Fondo Europeo di Sviluppo
Regionale) e POR FSE (Fondo Sociale Europeo), attraverso un insieme coordinato di azioni capace di interpretare tutte le dimensioni della sostenibilità in ambito urbano (sociale, ambientale ed economica).

PON Metro, Programma Operativo Nazionale “Città Metropolitane 2014 – 2020”
Il ciclo di programmazione dei fondi
europei 2014-2020, diretti e indiretti,
prevede la destinazione di notevoli
risorse destinate allo sviluppo urbano
sostenibile e rivolte principalmente a
due assi: smart city e social innovation.
L’asse smart city riguarda il ridisegno
e la modernizzazione dei servizi urbani
attraverso l’agenda digitale e una
mobilità più efficiente e sostenibile.
L’asse innovazione sociale è rivolto
all’inclusione dei segmenti di popolazione
più fragile, alle aree e quartieri più
disagiati medianti servizi (FSE) e
infrastrutture (FESR).
Gli interventi del PON Metro 2014-2020
sono inquadrati in piani di azione locale
integrati che comprendano misure a
sostegno dell’occupazione, dell’istruzione
e dell’assistenza sanitaria, i cui ambiti
portanti sono:
࿼ la promozione delle agenzie metropolitane
per la casa, al fine prevenire l’“espulsione”
e/o favorire l’accesso al mercato
immobiliare cittadino per le fasce
economicamente più svantaggiate e i
gruppi target di popolazione caratterizzati
da particolari fragilità;
࿼ la gestione della vulnerabilità abitativa e la
prevenzione di nuove emergenze;
࿼ il potenziamento del patrimonio di edilizia
residenziale pubblica.
Tra le priorità del PON Metro vi è anche
la riduzione dei consumi energetici
delle reti di illuminazione pubblica
e dell’inquinamento luminoso, con
contestuale aumento della sicurezza
urbana. Al fine di dare attuazione e
assicurare continuità al Piano d’Azione
per l’Energia Sostenibile (PAES), è
previsto un significativo incremento
degli interventi di ammodernamento ed
efficientamento della rete di pubblica
illuminazione, inclusa la dotazione del
sistema di telecontrollo e telegestione
degli impianti secondo quanto previsto
dal piano di illuminazione comunale.
Altro asse strategico è quello relativo al
potenziamento della mobilità sostenibile.
Il Piano Operativo della Città di Cagliari è
costituito da 5 assi:
࿼ Agenda digitale metropolitana, che ha
come obiettivo l’accesso alle Tecnologie
dell’informazione e della comunicazione, di
cui occorre garantire l’impiego e la qualità;
࿼ Sostenibilità dei servizi pubblici e della
mobilità urbana, al fine di sostenere la
transizione verso un’economia a basse
emissioni di carbonio in tutti i settori;
࿼ Servizi per l’inclusione sociale, orientati a
promuovere l’inclusione sociale, combattere
la povertà e ogni discriminazione;
࿼ Infrastrutture per l’inclusione sociale;
࿼ Assistenza tecnica.
I 5 assi sono caratterizzati da progetti che
si integrano con gli interventi previsti
negli altri Assi del Programma. Per
ogni progetto sono previsti indicatori,
dotazione finanziaria, cronoprogramma
finanziario e una scheda progetto che
contiene la descrizione dell’intervento, il
risultato atteso e il cronoprogramma delle
attività. Il Piano Operativo può essere
modificato ogni 3 mesi. Il nostro impegno
è volto a raggiungere gli obiettivi
prefissati e spendere entro il 2018 almeno
4,8 milioni di euro dei 37,7 stanziati.
ITI, Investimento Territoriale Integrato
L’8 giugno 2015 il Comune di Cagliari (nel
ruolo di Autorità Urbana per l’attuazione
del PON METRO e dell’ITI) e la Regione
Sardegna (Autorità di Gestione POR FESR
ed FSE) hanno sottoscritto un Protocollo
di intesa per lo sviluppo di politiche
integrate di rigenerazione urbana
e inclusione sociale. Tale Protocollo,
complementare rispetto agli interventi
che si stanno portando avanti con il Patto
per la Città Metropolitana e il PON Metro,
è finalizzato a:
࿼ valorizzare il ruolo di futura città
metropolitana di Cagliari sostenendo la
funzione del polo urbano quale motore di
sviluppo del territorio regionale;
࿼ mettere in atto nuovi modelli di
collaborazione mirati allo sviluppo del
territorio e all’utilizzo sinergico delle risorse
messe a disposizione dall’UE;
࿼ rafforzare e migliorare le competenze delle
risorse umane, in particolare del Comune
di Cagliari, nello svolgimento dei compiti
in qualità di Autorità Urbana, così come
definita nei Regolamenti europei;
࿼ sviluppare interventi congiunti a valere sui
Programmi di competenza della Regione;
࿼ sviluppare eventuali interventi e/o progetti
congiunti a valere sui Programmi Operativi
Nazionali o Programmi UE (finanziati
in forma diretta dalla CE), in un’ottica di
complementarità e integrazione tra fondi.
A seguito di un’approfondita analisi
di contesto, il Comune di Cagliari, in
coprogettazione con il Centro Regionale
di Programmazione della Regione, ha
individuato nei quartieri di Is Mirrionis
e San Michele l’area urbana per un
investimento territoriale integrato.
La proposta progettuale prevede un
intervento di rigenerazione urbana,
inteso quale insieme di azioni materiali
e immateriali integrate fra loro.
L’intervento è articolato su due livelli:
࿼ la riqualificazione urbana, finalizzata al
recupero edilizio di contesti caratterizzati
da elevato disagio abitativo con prevalenza
di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP),
mediante interventi di riduzione dello stato
di degrado degli immobili e miglioramento
della qualità abitativa, adeguamento,
miglioramento e incremento delle strutture
e degli spazi pubblici;
࿼ le azioni di supporto e accompagnamento
all’inclusione dei residenti nel quartiere,
con l’obiettivo di creare un contesto sociale
in cui si previene il disagio, si crea coesione
sociale e si risponde ai bisogni insieme alle
istituzioni, al fine di accrescere la qualità del
capitale sociale.

L’ITI si compone di 6 azioni declinate insub-azioni. Gli obiettivi previsti devono
essere raggiunti entro 48 mesi, tempo entro cui devono anche essere completati
gli interventi.
Le azioni previste riguardano:
࿼- il miglioramento della qualità degli spazi di vita nel quartiere attraverso la realizzazione di azioni che stimolino la partecipazioneattiva dei residenti alla vita pubblica
(Azione 1);
࿼- il recupero funzionale dell’Hangar, per la realizzazione di una ‘casa del quartiere’
in cui svolgere attività di animazione territoriale e inclusione sociale (Azione 2);
࿼- il recupero della ex scuola di via Abruzzi per realizzare servizi di cura socioeducativi
(Azione 3);
࿼- la riqualificazione dell’istituto comprensivo Ciusa per la realizzazione di un polo
didattico scientifico (Azione 4);
࿼- innovazione sociale e inclusione attiva, attraverso progetti orientati all’occupazione
e alla creazione d’impresa (Azione 5).
- Tutte le azioni saranno accompagnate da un processo partecipativo per informare, costruire consapevolezza sulle opportunità di cambiamento materiale e immateriale, costruire un percorso di fiducia per promuovere e guidare la crescita e la responsabilità civile degli abitanti del quartiere (Azione 6).

Tutte le azioni portate avanti dal
Comune di Cagliari e rivolte all’intero
territorio metropolitano sono orientate
a favorire investimenti per la crescita
e l’occupazione (ICO) e attivare tutte le
sinergie per l’utilizzo dei finanziamenti
europei, nazionali e regionali con la
massima efficacia. Per questo motivo
l’Amministrazione si candiderà per
partecipare ai bandi che nei prossimi
anni verranno pubblicati, come di
recente avvenuto per il bando della
Presidenza del Consiglio dei Ministri per
la riqualificazione urbana e la sicurezza
e per i bandi di prossima pubblicazione
relativi alle Urban Innovative Actions
(Commissione Europea) e per il Piano
nazionale di mobilità sostenibile nelle
città (Ministero dell’Ambiente).

Edilizia privata
(Indirizzo strategico: Semplificazione, efficacia ed efficienza)
Nella passata consiliatura
l’Amministrazione ha messo in campo
ingenti risorse (1.500.000 euro) perché gli
uffici dell’Edilizia Privata possano offrire
ai cittadini, alle imprese e ai professionisti
un servizio efficiente, caratterizzato
da risposte più veloci e chiare grazie
alla semplificazione amministrativa e
all’innovazione tecnologica. Il progetto,
orientato a valorizzare l’esperienza e la
competenza di dirigenti, funzionari e
istruttori, ha l’obiettivo di costruire un
percorso di crescita e formazione volto a
ripensare il lavoro degli uffici, per costruire
relazioni moderne tra l’ente e i cittadini,
attraverso la riorganizzazione degli uffici
e la reingegnerizzazione dei processi di
lavoro.
La semplificazione riguarda la riduzione
degli adempimenti richiesti, il ridisegnare i
procedimenti eliminando passaggi inutili,
il costruire un’organizzazione flessibile,
capace di adattarsi alle diverse esigenze
e mutazioni. L’innovazione tecnologica
costituisce una leva in grado di verificare
e misurare l’effettivo conseguimento
dei risultati e il migliore utilizzo delle
risorse per raggiungere gli obiettivi di
ogni pubblica amministrazione: efficacia,
efficienza e trasparenza.
I nuovi strumenti informatici garantiranno
maggiore efficienza e nuove opportunità:
il sistema informativo territoriale
contiene una banca dati immobiliare
relazionata con la banca dati catastale,
con la cartografia, con i dati dell’anagrafe
e i dati tributari, utilizzabili da tutti
gli uffici comunali e dai cittadini al
fine di verificare i dati costantemente
aggiornati grazie a un sistema automatico
di popolamento. Il servizio tributi, ad
esempio, potrà utilizzarla quale base di
raffronto delle dichiarazioni dei cittadini
in merito alla tassazione sugli immobili
(ICI/IMU – TARSU/TARES) e la rettifica
delle rendite catastali. La presentazione
delle pratiche edilizie in formato digitale
garantirà uniformità nella presentazione
delle istanze e consentirà maggior celerità
nell’istruttoria grazie a un controllo
preventivo della completezza e coerenza
delle stesse e l’abbattimento del lavoro
di caricamento dei dati da parte degli
uffici. La banca dati territoriali è uno
strumento di georeferenziazione di tutte
le informazioni contenute nelle banche
dati comunali che, interessando l’edilizia,
gli immobili, i tributi, l’anagrafe, il catasto,
la pianificazione territoriale a livello
comunale e regionale, consentirà di dotare
l’ente di un potente sistema di controllo
e governo del territorio. Si tratta di un
modello grafico con elevato dettaglio
sotto il profilo informativo e una grande
capacità di aggregazione ed estrapolazione
dei dati sotto l’aspetto immobiliare. Il
progetto prevede, in questa prima fase,
la dematerializzazione e acquisizione di
circa 8 mila pratiche edilizie su supporto
digitale attraverso l’impiego di uno staff
esterno composto da informatici, architetti,
ingegneri e agronomi. Nei prossimi anni
contiamo di potenziare il progetto in corso
e implementare la digitalizzazione delle
pratiche al fine di smaltire le pratiche
arretrate e rendere più rapidi ed efficienti
gli accessi agli atti. A questo proposito
confidiamo sul fatto che le nuove ‘Norme
regionali sulla qualità della regolazione
e di semplificazione dei procedimenti
amministrativi’ introducano un Piano
per l’evasione delle pratiche edilizie. Tale
programma consentirebbe di superare
l’arretrato amministrativo in materia
di condono edilizio, come già avvenuto
con il primo efficiente cantiere, e rilascio
di autorizzazioni paesaggistiche e
consentirebbe il potenziamento delle
banche dati già previste dall’appalto in
corso.
Intendiamo istituire l’Osservatorio
cittadino sull’urbanistica e sull’edilizia
con il compito principale di favorire la
comunicazione tra Amministrazione
e Ordini Professionali in riferimento
alle criticità dei procedimenti per il
rilascio di titoli edilizi abilitativi e alle
problematiche interpretative e applicative
delle norme urbanistico/edilizie vigenti.
Compito dell’Osservatorio sarà affiancare
l’Amministrazione Comunale quale
supporto nelle attività di aggiornamento
e di interpretazione del Regolamento
Edilizio, nonché nel proporre soluzioni
innovative volte alla migliore efficacia
del servizio. A tal fine, l’Osservatorio,
nella sua costituzione multiforme e
multidisciplinare, collaborerà, alla
elaborazione dei contenuti delle linee
guida relative all’applicazione delle
norme che destano maggiori dubbi e
perplessità e contribuirà, attraverso la
selezione di alcuni professionisti, alla
prima fase di test della piattaforma
digitale per la presentazione delle
pratiche edilizie on line. La collaborazione
con la Rete delle Professioni Tecniche,
con gli Ordini Professionali e con
l’Università sarà molto utile al fine del
confronto reciproco sull’interpretazione
delle norme e sulla formazione dei
dipendenti dell’assessorato, che grazie
alla partecipazione (da docenti e da
discenti) ai corsi di aggiornamento,
avranno la possibilità di arricchire le
proprie professionalità e competenze. Tali
occasioni di confronto rappresenteranno,
dunque, uno scambio proficuo di
esperienze e di conoscenze tra tutti i
professionisti e gli operatori del settore,
sia quelli all’interno dell’amministrazione
comunale che quelli appartenenti
alle altre amministrazioni che i liberi
professionisti, così contribuendo a creare
un circolo virtuoso capace di orientare
sempre più l’attività dell’Assessorato
alla semplificazione e allo snellimento
dell’attività istituzionale in favore dei reali
bisogni dei cittadini.
Il servizio reso dal Front Office verrà
potenziato e adeguato in base alle
necessità che saranno rilevate di volta
in volta anche grazie alle segnalazioni
dell’Osservatorio con l’introduzione di
strumenti che agevolino il lavoro dei
professionisti.
La revisione e la semplificazione normativa
che prevediamo per il nuovo Piano
urbanistico comunale intende agevolare
il lavoro degli uffici e dei professionisti del
settore.

Servizi Demografici
È intenzione dell’Amministrazione
assicurare un’offerta di servizi improntata
al miglioramento qualitativo e all’efficienza
per avvicinare sempre di più l’Ente ai
bisogni e alle esigenze dei cittadini con
l’obiettivo di divulgare e far conoscere
meglio i servizi erogati, e in particolare
quelli di recente e di prossima istituzione,
quali:
࿼ acquisizione delle dichiarazioni di volontà
per la donazione organi in occasione del
rilascio o rinnovo della carta d’identità;
࿼ separazioni e divorzi in comune;
࿼ costituzione delle convivenze di fatto e delle
unioni civili;
࿼ ricezione e conservazione delle
dichiarazioni anticipate di volontà sui
trattamenti sanitari;
࿼ certificati on line con timbro e firma
digitale;
࿼ cremazione e dispersione ceneri:
࿼ carta d’identità elettronica;
࿼ istituzione dell’anagrafe nazionale della
popolazione residente;
࿼ rilascio di certificati di stato civile in
qualunque sede decentrata su prenotazione
on line.
A fini divulgativi e di informazione di
detti servizi tra la popolazione, verranno
realizzate apposite campagne di
comunicazione, per facilitare un proficuo
rapporto di interazione tra cittadino e
Amministrazione. Sempre nell’ottica dei
servizi al cittadino verranno potenziati
gli strumenti legati all’innovazione
tecnologica con l’introduzione di ulteriori
servizi on line e di nuove modalità
di interazione con la popolazione. È
intenzione dell’Amministrazione avviare
un processo di maggiore e migliore
fruibilità del servizio di celebrazione
dei matrimoni e di costituzione delle
Unioni Civili, consentendo una più
ampia possibilità di scelta di luoghi di
particolare rilevanza architettonica,
storica e ambientale, in alternativa alle
sedi istituzionali del Palazzo Comunale di
via Roma e della Municipalità di Pirri. In
considerazione della suggestiva bellezza
e fascino di molti spazi ed edifici della
città, della sua peculiarità culturale, di usi,
costumi e tradizioni, l’Amministrazione
vuole così sviluppare a beneficio della
nostra economia un ulteriore strumento
di attrazione di flussi di popolazione
turistica. Una scelta che si pone al passo
con l’evoluzione della società anche in
considerazione delle numerose richieste
pervenute.

Servizi cimiteriali
Per quanto attiene ai servizi cimiteriali
riveste una particolare importanza
l’aggiornamento e l’implementazione
del sistema informatico cimiteriale,
con funzionalità ulteriori per la ricerca e
l’ubicazione delle salme, anche attraverso
la divulgazione sul sito istituzionale della
nuova toponomastica cimiteriale che
porterà ad una migliore conoscenza e
fruibilità dei nostri cimiteri.
La predisposizione di nuovi punti
informativi telematici per la ricerca
dei defunti consentirà l’accesso alle
informazioni in autonomia e per
tutti i cimiteri, senza doversi recare
personalmente presso gli sportelli
dedicati.
L’attuazione del nuovo Regolamento
sul Servizio Mortuario e dei Cimiteri
consentirà lo svolgimento di ulteriori
azioni, tra le quali l’attivazione del
servizio di concessione dei cinerari
familiari e la modifica della durata delle
concessioni per sepolture.
Si intende inoltre procedere all’adozione
di un ulteriore Regolamento sulla
cremazione e affidamento delle ceneri,
disciplinando la dispersione delle ceneri
in natura, venendo così incontro ai
desideri espressi in vita dalle persone.
Il servizio di cremazione verrà migliorato
qualitativamente e quantitativamente
con l’ammodernamento degli impianti
esistenti e con una riqualificazione
dei locali dedicati che consentirà una
maggiore attenzione ai bisogni non solo
dei cittadini residenti ma anche dei
cittadini dell’area metropolitana e del
resto della regione.
Verrà attivata una azione di
sensibilizzazione dei cittadini volta alla
fruizione dei cimiteri quali beni identitari.
I cimiteri, quale luogo della memoria
e del ricordo dei cittadini cagliaritani,
necessitano infatti di essere conosciuti e
valorizzati anche attraverso l’attivazione
e il coordinamento di una campagna
sul senso di appartenenza alla città e
con il coinvolgimento delle associazioni
culturali e di volontariato del territorio.
Mediante appositi protocolli d’intesa,
si potranno organizzare, ad esempio,
itinerari storico culturali ed eventi come
occasioni di crescita culturale e civica.
Uno degli obiettivi primari per la
valorizzazione e la tutela del patrimonio
cittadino è costituito dal recupero e la
riscoperta del Cimitero monumentale di
Bonaria.
La conoscenza del proprio patrimonio
storico, architettonico, artistico
e identitario passa anche per la
realizzazione di interventi manutentivi
delle aree verdi e delle zone dedicate
alle sepolture, il recupero delle Cappelle
Gentilizie, l’allestimento di spazi per
la dispersione solenne delle ceneri,
l’istituzione di cinerari familiari e di
visite guidate attraverso l’organizzazione
di un’accoglienza di tipo museale: tutte
attività che mirano a restituire alla
città, in termini di maggiore fruibilità
e memoria, il Cimitero di Bonaria quale
luogo di arte e storia.

Protezione Civile
La legge 225/1992, modificata dalla legge
100/2012, e le normative regionali hanno
introdotto attività e adempimenti in capo
alle amministrazioni comunali in materia
di Protezione Civile: sono assegnate
al Comune le attività di previsione,
prevenzione, soccorso e superamento
dell’emergenza. Il Comune di Cagliari ha
adottato il Piano di emergenza Comunale
ed i relativi allegati con Delibera di
Consiglio n. 7/2013. In data 26 Agosto 2014
con Delibera di Giunta n. 104/2014 è stato
invece aggiornato il Piano operativo per il
territorio di Pirri, zona classificata a rischio
idrogeologico.
L’adattamento ai cambiamenti climatici
è una necessità non più prorogabile e
intendiamo implementare le attività
sottoponendo allo studio degli uffici
ipotesi di scenari incidentali in funzione
dei quali progettare la pianificazione
di emergenza, consentire la corretta
gestione del rischio attraverso strumenti
tecnologici integrativi di rilevazione delle
condizioni metereologiche e migliorare la
comunicazione nei confronti dei cittadini.
I costi economici e sociali della riparazione
dei danni sono molto più elevati di
quelli legati alla prevenzione, si ravvisa
pertanto la necessità di coinvolgere
maggiormente tutti gli stakeholders,
quali l’amministrazione, le associazioni
di volontariato ed i cittadini stessi, nella
gestione dell’emergenza, creando in
loro, attraverso un ampio processo di
partecipazione e campagne di prevenzione
dedicate, la consapevolezza di essere parte
attiva del sistema di protezione civile.
Autoparco
Nell’ottica dell’efficienza della Pubblica
Amministrazione intendiamo proseguire
l’attività avviata durante il precedente
mandato sulla verifica e il contenimento
della spesa corrente.
A tal fine proseguirà l’attività per la
riduzione del parco auto comunale per
dotarsi di un parco auto essenziale ai fini
delle competenze esercitate, efficiente
in termini di sostenibilità ambientale ed
economica.

Prevenzione e Sicurezza
L’efficienza della struttura comunale
dipende anche dal benessere e dalla
soddisfazione dei lavoratori. Per
questo l’Amministrazione, attraverso
l’Ufficio Prevenzione e Sicurezza,
incardinato nel Servizio Protezione Civile,
Autoparco, Prevenzione e Sicurezza
e in collaborazione con il Servizio del
Personale, sarà attenta al coinvolgimento
dei Dirigenti nell’osservanza dei doveri
derivanti dalla normativa in materia di
salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Sviluppo Organizzativo – Risorse Umane
Il processo di modernizzazione della
macchina amministrativa, già avviato con
successo nella precedente consiliatura,
deve proseguire col rafforzamento
dell’attenzione verso le aspettative e
le esigenze primarie dei cagliaritani e
l’azione di motivazione, valorizzazione
e qualificazione del personale posto al
servizio della cittadinanza.
Nella nostra visione l’amministrazione
comunale deve porsi in un’ottica di
costante ascolto e conoscenza dei bisogni
della città, instaurando con i cittadini
un rapporto proficuo di interazione
e interlocuzione che favorisca la
partecipazione civile, la conoscenza
dei processi decisionali e che porti a
migliorare l’azione di governo.
Il Comune si pone come il primo e più
prossimo ente interlocutore del cittadino
nell’esplicare la funzione pubblica e,
quindi, è maggiormente sentita l’esigenza
di un rapporto più stretto di vicinanza e
d’interlocuzione tra l’amministrazione e i
cagliaritani.
E’ nostra ferma intenzione porre
il cittadino al centro dell’azione
amministrativa e politica, garantendo
un servizio che sia orientato verso la
soluzione dei problemi, il rispetto dei
tempi amministrativi e il superamento di
ogni eventuale lacuna o contraddizione
che talvolta contraddistingue il rapporto
cittadini-amministrazione.
Il ruolo di riferimento di città capoluogo
deve essere un modello di guida per tutte
le altre amministrazioni affermando la
centralità del cittadino attraverso una
puntuale, efficiente e trasparente qualità
dei servizi.
Assume una rilevanza fondamentale utilizzare al meglio la principale risorsa del Comune costituita dalla riconosciuta
competenza e professionalità del suo personale.
Elevare le doti professionali e rafforzare
la motivazione del personale del Comune
costituisce un sicuro investimento in
termini di qualità dei servizi, efficienza
e modernizzazione del funzionamento
della macchina amministrativa. Il tutto
si traduce in una migliore offerta dei
servizi, una maggiore trasparenza nei
rapporti col pubblico, una riduzione dei
tempi dei processi amministrativi e un
conseguente risparmio della spesa per il
funzionamento della macchina comunale.
Questa filosofia ha ispirato e promosso
una metamorfosi dei servizi offerti
dall’amministrazione comunale che,
iniziata nella precedente consiliatura,
oggi prosegue con l’adozione di ulteriori
provvedimenti che andranno ad incidere
positivamente su quanto di buono è già
stato fatto.
In questo solco si inserisce la recente riforma della macrostruttura del Comune che ha assicurato un nuovo
assetto strutturale, più rispondente al raggiungimento dell’obiettivo di una maggiore efficacia dell’azione amministrativa secondo criteri di economicità, efficienza e rispondenza all’interesse pubblico e tutela del bene comune.
Questa riforma è, infatti, finalizzata alla migliore integrazione, omogeneizzazione e razionalizzazione delle competenze e
alla massima funzionalità dei singoli servizi.
Il quadro della riforma sarà completato con l’adozione di appositi provvedimenti concernenti le singole strutture dell’Ente,
finalizzati all’ottimale assegnazione del personale ai servizi.
Lo sviluppo organizzativo non può prescindere da un adeguato programma formativo per il necessario aggiornamento del personale che
incentivi e accompagni i processi di innovazione in atto.
Del tutto particolare è l’attenzione che verrà dedicata a nuovi modelli gestionali che prevedano forme flessibili
di organizzazione del lavoro come il
telelavoro e il lavoro agile.
Insieme all’ottimizzazione delle relazioni
sindacali, una particolare attenzione verrà
posta per favorire le migliori condizioni
volte ad assicurare il benessere lavorativo
dei dipendenti che, giovandosi di un clima
di maggiore serenità, saranno incentivati
verso modelli comportamentali orientati
alla soddisfazione del cittadino.
Un capitolo a parte deve essere dedicato
all’adozione della nuova Carta dei Servizi
che costituisce un formidabile strumento
di trasparenza e informazione per mezzo
della quale l’Amministrazione assume
una serie di impegni ancora più puntuali
nei confronti della propria cittadinanza
con l’introduzione di elementi di sicura
innovazione a tutela del cittadino.
Il processo di riforma si avvarrà di nuove
energie grazie allo sblocco dei concorsi.
L’assunzione di nuovo personale è un
obiettivo irrinunciabile della nostra
amministrazione, sia per sopperire al vuoto creatosi per il mancato turn over del personale andato in pensione, sia per
dotare l’amministrazione di nuova linfa e qualifiche professionali adeguate allo
sviluppo organizzativo che si intende raggiungere al fine di garantire sempre più elevati standard qualitativi dei servizi offerti alla cittadinanza.

Tributi
Il sistema della gestione dei tributi locali rappresenta fonte di finanziamento per l’erogazione di servizi pubblici.
Una delle azioni che saranno intraprese riguarda la pianificazione degli impianti pubblicitari. Un’esigenza che nasce dalla volontà di garantire le entrate comunali e di salvaguardare il decoro urbano e l’ambiente del territorio comunale.
Con l’approvazione del Regolamento che disciplina la materia di esposizione della pubblicità e delle affissioni si pone l’obiettivo di standardizzare e armonizzare l’impiantistica pubblicitaria in modo tale da migliorare e garantire la qualità e le caratteristiche ambientali del territorio. La percezione degli spazi urbani e architettonici e la sicurezza della circolazione non dovranno essere alterate da installazioni di impianti pubblicitari.
Si rende necessaria l’individuazione di regole e criteri per la riqualificazione degli impianti e conseguentemente degli spazi circostanti e un armonico utilizzo del territorio per rendere la città più accogliente non solo per i cittadini ma anche per i turisti.
La ricognizione degli impianti esistenti si pone come attività propedeutica rispetto alla predisposizione di un piano di riordino. La contestuale verifica delle autorizzazioni esistenti consente di far emergere situazioni di abusivismo e costituisce pertanto anche strumento utile ed efficace nella lotta all’evasione.
Il forte impatto sulla finanza locale degli ultimi interventi normativi in materia
tributaria rende più che mai necessario proseguire nel potenziamento dell’azione tesa a combattere l’evasione e l’elusione fiscale. Contrastare l’evasione è un preciso dovere del Comune, necessario al fine di garantire una maggiore equità fiscale.
Un incremento della base imponibile si traduce in maggiori entrate e quindi in una distribuzione più equa del carico fiscale tra i contribuenti.
Il principio di equità guida l’azione
amministrativa per la realizzazione di
una politica tributaria che, attraverso un
puntuale controllo, da una parte contrasta
i comportamenti di chi si sottrae ad un
sistema di regole condivise e dall’altra
pone le basi per il miglioramento del
rapporto di fiducia e collaborazione
reciproca tra l’Amministrazione e il
contribuente.
Le azioni d’intensificazione della lotta
all’evasione, di rilevanza strategica
proseguiranno basandosi principalmente
sullo scambio di flussi informativi
tra le varie banche dati interne al
Comune (Tributi, Anagrafe, Attività
Produttive, Igiene del Suolo, Edilizia
Privata, Urbanistica) e sulle informazioni
provenienti da altri enti quali l’Agenzia
delle Entrate con l’Agenzia del Territorio,
e altri enti che, con diverse funzioni
e a diversi livelli, gestiscono attività
legate all’imposta. Tale interazione di
banche dati consentirà di utilizzare più
proficuamente tutte le informazioni
esistenti e ottenere il massimo dei
risultati. L’obiettivo di ridurre le distanze
tra l’Amministrazione e la cittadinanza,
attraverso il miglioramento dei processi
amministrativi e più efficienti strumenti
di comunicazione, favorisce l’instaurarsi
di un rapporto di reciproca fiducia tra
Pubblica Amministrazione e cittadino che,
se beneficiario di risposte tempestive e
di assistenza qualificata e dedicata, può
adempiere più consapevolmente agli
obblighi tributari.

Polizia municipale
Il Servizio Polizia Municipale si occupa
della gestione delle attività collegate
alla sicurezza urbana a livello locale
negli specifici settori amministrativi e
commerciali.
Per il raggiungimento di tale obiettivo il
Servizio Polizia Municipale cura i seguenti
adempimenti:
࿼ Amministrazione e funzionamento delle
attività collegate all’ordine pubblico ed alla
sicurezza a livello locale, alla polizia locale,
commerciale e amministrativa incluse le
attività di supporto alla programmazione,
al coordinamento ed al monitoraggio delle
relative politiche;
In tale funzione sono comprese anche le
attività in forma di collaborazione con
altre forze di polizia presenti sul territorio
nonché gli interventi che rientrano
nell’ambito della politica regionale unitaria
in materia di ordine pubblico e sicurezza.
࿼ Amministrazione e funzionamento delle
attività di accertamento di violazioni al
codice della strada cui corrispondano
comportamenti illeciti di rilievo che
comportano sanzioni amministrative
pecuniarie e sanzioni accessorie quali
il fermo amministrativo (temporaneo)
di autoveicoli e ciclomotori o la misura
cautelare del sequestro, propedeutico al
definitivo provvedimento di confisca,
adottato dal Prefetto. Si affianca a tale
funzione l’attività comprendente le spese
per la gestione materiale ed istruttoria
per il procedimento di individuazione,
verifica, prelievo, conferimento, radiazione
e smaltimento dei veicoli in stato di
abbandono

࿼ Gestione di tutte le attività di vigilanza e controllo nelle materie di polizia
amministrativa e del relativo iter sanzionatorio della riscossione;
࿼ Supporto in tutte le attività del Sindaco svolte in qualità di Ufficiale del Governo
come :
• vigilanza e controllo della viabilità
cittadina ai sensi del D. Lgs. 285/92 (Codice
della Strada) e delle ordinanze emanate dal
servizio viabilità e mobilità;
• infortunistica stradale;
• vigilanza in materia di edilizia ai sensi del
DPR 380/2001 e della L.R. 23/85;
• vigilanza ambientale D.Lgs. 152/2006,
Regolamento Comunale Igiene del Suolo,
Regolamento Comunale sulla Tutela degli
animali;
• vigilanza sui pubblici esercizi ai sensi del
TULPS, della Legge 287/91 e della Legge
Regionale 5/2006 ;
• vigilanza sul commercio in sede fissa e
su area pubblica prevalentemente ai sensi
della Legge Regionale 5/2006;
• esecuzione delle ordinanze di
“Trattamento Sanitario Obbligatorio” e
degli “Accertamenti Sanitari Obbligatori”;
• collaborazione con i servizi sociali per il
contenimento dei fenomeni di disagio;
• intervento e assistenza nella viabilità alle
numerose manifestazioni di varie categorie
(protesta – culturali – sociali – etc.);
• intervento e assistenza alle manifestazioni
sportive con realizzazione di piani e
provvedimenti alternativi di viabilità;
• partecipazione alle commissioni di
vigilanza per i locali di pubblico spettacolo
(TULPS);
• gestione del contenzioso amministrativo
davanti al Prefetto e di quello
giurisdizionale davanti al Giudice di
Pace derivante dall’opposizione agli
accertamenti delle infrazioni al codice della
strada;
• gestione del contenzioso derivante dagli
illeciti depenalizzati ai sensi della Legge
689/81;
• partecipazione attiva nei piani di
emergenza comunale e della protezione
civile con funzioni di coordinamento e
di presidio del territorio nelle situazioni
critiche;
• collaborazione con le forze della Polizia
dello Stato;
• gestione dell’attività di polizia giudiziaria
di iniziativa e su delega della Procura della
Repubblica;
• effettuazione della vigilanza finalizzata al
corretto conferimento dei rifiuti cittadini ed
alla pulizia dell’arenile del Poetto.

6. CAGLIARI, VERDE, ECOLOGICA E SOSTENIBILE
È confermato l’obiettivo, già al centro
dell’azione amministrativa nella passata
consiliatura, di lavorare per una città
sempre più verde, ecologica, sostenibile
e amica degli animali.

Il Verde
Quella che continueremo a percorrere è
la via già tracciata negli anni scorsi, con
la rigenerazione urbana fondata su un
rapporto sempre più stretto tra la città,
il mare e le aree umide (Lungomare
Poetto, Lungomare Sant’Elia, zone umide
di Molentargius e di Santa Gilla), con il
sistema dei parchi urbani e delle aree
verdi cittadine e con le vaste aree di
interesse naturalistico (Sella del Diavolo,
Calamosca e Sant’Elia).
Parco degli Anelli. Nel quadro degli interventi di riqualificazione del quartiere di Sant’Elia, in gran parte finanziati con le risorse ministeriali del Piano Città, partiranno a breve i lavori del primo lotto di questo grande parco urbano disegnato da Joao Nunes. Con il primo lotto sarà realizzata la prima spiaggia verde, sarà riqualificata la zona tradizionalmente dedicata al mercatino domenicale e all’offerta dei prodotti ittici dei pescatori del quartiere, verrà recuperata la montagnola che nasconde al suo interno alcune gallerie utilizzate durante l’ultimo conflitto bellico come rifugio antiaereo.
Una volta completato il primo lotto, il Parco offrirà ai cagliaritani e ai turisti anche una suggestiva alternativa come luogo di balneazione su un bellissimo e oggi poco frequentato tratto di mare.
Parco di Tuvixeddu. Si procederà al raddoppio della superficie di parco adisposizione dei cittadini. Sarà reso accessibile un settore della necropoli oggi non visitabile, sarà recuperato il percorso costituito da passerelle in acciaio e legno e sarà restaurato e dotato di sistemi di informazione interattiva il padiglione che protegge una delle tombe meglio
conservate, la tomba della divinità punica Sid.
Cava di Monte Urpinu. L’obiettivo è il completamento dei lavori di rinaturazione e di valorizzazione dei reperti presenti nello spazio, che troveranno una suggestiva sistemazione e avranno la giusta valorizzazione: in particolare torneranno ad essere apprezzabili i resti del colonnato dello storico mercato del Largo Carlo Felice e i reperti provenienti dalle demolizioni di importanti edifici storici e di culto come la chiesa di San Giorgio e Santa Caterina. Grazie alla realizzazione di un nuovo pozzo, questa importante porzione del parco di Monte Urpinu verrà irrigata con acqua di falda e consentirà una maggiore ricchezza della sua dotazione di verde tipico e autoctono.
Orto dei Cappuccini. Restituita ai cittadini nel corso di quest’ultimo anno la parte pianeggiante dell’antico compendio, grazie alle risorse previste nel patto della città metropolitana si definirà ora la progettazione e l’intervento di consolidamento del costone roccioso oggi interessato da un vincolo. Previsto anche il proseguimento del recupero delle recinzioni storiche degli agrumeti e del mandorleto e la sistemazione della risalita verso il viale Sant’Ignazio che consentirà di mettere a sistema lo spazio con l’Anfiteatro Romano, l’Orto Botanico, la vicina Villa di Tigellio e le aree verdi che si trovano alle spalle degli edifici universitari del polo economico-giuridico.
Parco di Terramaini. Restauro delle opere recentemente danneggiate dal grande incendio dell’estate appena trascorsa.
Tasselli verdi. Proseguirà il lavoro di recupero di aree incolte e abbandonate per dotare in particolare i quartieri periferici di nuovo patrimonio verde e di nuovi spazi di socializzazione, di gioco e di pratica sportiva all’aperto libera e gratuita.
Saranno confermati gli appuntamenti
che durante la precedente consiliatura
hanno coinvolto i cittadini di ogni età
per rendere la città sempre più verde,
ecologica e accogliente: quindi la Festa
degli Alberi (il 21 di novembre di ogni
anno), Mettete dei Fiori nei Vostri Balconi
e tutte le manifestazioni che valorizzano
e diffondono la cultura del verde ed il
lavoro del settore florovivaistico.
I giardini segreti. Sul modello di
Monumenti Aperti, in collaborazione
con enti e associazioni che si occupano
della disciplina del verde e con il
coinvolgimento dei privati, il progetto è
quello di rendere visitabili in giornate
dedicate i “giardini segreti” della città,
cioè i giardini di ville e palazzi privati
normalmente chiusi al pubblico e quindi
sconosciuti.
Coperture verdi. Si avvierà la riflessione
e la sperimentazione su un intervento
relativo alle coperture degli edifici
cittadini. Quello delle coperture verdi è
un ambito già osservabile e valutabile
sulla base di esperienze in corso in
altre città: un sistema del verde che si
sta dimostrando di grande rilievo nel
rendere energeticamente più sostenibile
l’assetto degli edifici e strategicamente
più conveniente la loro manutenzione,
oltre a rappresentare un importante
miglioramento sul piano del decoro
urbano e della qualità del paesaggio.
La gestione. Prosegue senza interruzione
la manutenzione e la cura del grande
patrimonio verde comunale che, oramai,
ha ampiamente superato i 2.000.000
di mq tra parchi urbani, aree verdi di
quartiere, verde storico, stradale, sportivo,
scolastico e cimiteriale. Continuano
gli interventi di tutela delle palme
caratteristiche del paesaggio urbano.
Viene mantenuta e potenziata l’attività
del vivaio comunale di Corongiu che
ha reso possibile gran parte degli
allestimenti a fioriture stagionali delle
aiuole e dei giardini cittadini. Prosegue
inoltre la complessa attività di gestione
dei consumi idrici destinati al verde,
con l’obiettivo di potenziare l’uso di
acque alternative a quelle della rete
dell’acquedotto.

La fauna:
Cagliari amica degli animali.
L’obiettivo è un ulteriore miglioramento
dei servizi offerti con il presidio
veterinario e con le altre attività di
ospitalità e assistenza offerte dal canile
e dal gattile municipale. Previsto il
potenziamento della rete di aree destinate
ai cani con l’obiettivo di interessare con
questi interventi tutti i quartieri cittadini.
Saranno confermate le attività di
formazione a titolo gratuito dei volontari
e degli operatori che si occupano della
tutela degli animali, realizzate anche in
collaborazione con l’Università.

La sostenibilità
Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Il tema della protezione dell’ambiente, degli effetti sul clima conseguenti alle attività umane, dell’utilizzo sempre più consapevole delle risorse energetiche di origine fossile ancora disponibili sul pianeta, dello sfruttamento delle fonti di energia rinnovabile ( sole, vento, calore del sottosuolo, moto ondoso, e altri ancora) costituiscono la sfida a cui siamo chiamati e soprattutto una nostra responsabilità nei confronti delle generazioni future.
Il Protocollo di Kyoto del 1996, entrato
in vigore nel 2005, firmato da oltre 190
Paesi, ha posto le basi a livello mondiale
per coordinare gli sforzi delle nazioni
aderenti allo scopo di ridurre le emissioni
di sostanze dannose per il clima. Nel
2009 l’Unione Europea ha lanciato il
programma denominato “Patto dei
Sindaci” con lo scopo di coinvolgere
direttamente le comunità locali
nell’attuazione di iniziative e progetti
(indicati in generale con il termine di
“azioni”), per diminuire di almeno il
20% la quantità di emissioni di CO2 nei
loro territori attraverso la riduzione del
consumo di energia primaria, l’efficienza
energetica, il ricorso sempre più esteso
alle fonti di energia rinnovabile. Al Patto
hanno aderito 6.200 comuni in tutta
Europa (ottobre 2014), dalle più grandi
metropoli ai più piccoli paesi. In Italia
hanno sottoscritto il Patto oltre 2.200
comuni, circa il 27,5% della totalità dei
comuni italiani. Il Comune di Cagliari
ha aderito al Patto nel novembre 2012 e
ha avviato un percorso di progettazione
partecipata per la redazione del Piano
di Azione per l’Energia Sostenibile,
approvato dal consiglio comunale il 23
luglio 2014: sono state individuate le
azioni per la riduzione di emissioni di CO2,
con l’obiettivo per il 2020 del 26% in meno
rispetto all’anno base (è stato individuato
come anno base il 2009).
I principali elementi considerati nel PAES
sono:
- gli edifici e impianti
dell’amministrazione comunale;
- l’illuminazione pubblica delle strade;
- gli edifici privati (consumi di energia
elettrica, gas, combustibili);
- i fabbricati del terziario ( commercio,
industria, servizi, sanità etc);
- il traffico veicolare (carburanti).
Dall’Inventario Base delle Emissioni
(IBE), che contiene l’analisi dei
consumi di energia elettrica, gasolio
da riscaldamento, gas (aria propanata
e gpl), carburanti (gasolio e benzina),
si rileva che i settori maggiormente
energivori e/o inquinanti sono la mobilità
(carburanti degli autoveicoli), il settore
abitativo privato e gli immobili del
terziario (elettricità e combustione per
riscaldamento).
I consumi diretti dell’Amministrazione
comunale ammontano al 2% dell’insieme
delle fonti energetiche utilizzate sul
territorio, pertanto l’impatto delle azioni
dirette sui beni comunali ha un peso
limitato in termini di riduzione delle
emissioni di CO2. Tuttavia, anche al fine
di ridurre i costi delle bollette e attestare
la credibilità degli obiettivi prefissati, le
azioni prioritarie che l’Amministrazione
intende portare avanti, come riportato
nel primo rapporto di attuazione del PAES
sono:
- gestione centralizzata degli impianti
clima negli uffici comunali;
- riqualificazione tecnologica del sistema
semaforico comunale;
- efficientamento energetico di 40 scuole;
- miglioramento dell’efficienza energetica
nelle piscine comunali;
- installazione di impianti fotovoltaici su
strutture pubbliche – parcheggi;
- interventi per l’efficientamento
energetico degli immobili;
- azioni a sostegno della diffusione di
veicoli a basse emissioni.
A tale obiettivo si potrà arrivare, tra le
altre azioni, grazie ad un finanziamento
dell’assessorato all’Industria della
Regione Sardegna, con il posizionamento
di 18 colonnine per la ricarica dei veicoli
alimentati ad energia elettrica. Queste
saranno collocate in modo da essere
fruibili in tutto il territorio comunale.
Per il contenimento delle emissioni e
il conseguente risparmio energetico, si
porterà avanti il piano per la riduzione
dell’inquinamento luminoso. Le azioni
in questo ambito saranno condotte in
conformità con quanto previsto dal Piano
di Illuminazione Pubblica, già adottato
dall’Amministrazione, che consente
di governare i consumi energetici, e a
valere sulle risorse messe a disposizione
dal PON METRO 2014-2020: previsto un
significativo incremento degli interventi
di ammodernamento ed efficientamento
della rete di illuminazione pubblica,
inclusa la dotazione del sistema di
telecontrollo e telegestione degli impianti.
Per promuovere le azioni messe in campo
dall’Amministrazione, informare la
cittadinanza e spingere i cittadini verso
il risparmio energetico e la riduzione di
emissioni, è stato istituito uno Sportello
Energia e creata all’interno del nuovo
sito istituzionale una sezione dedicata
alle politiche energetiche. Intendiamo
valorizzare la figura dell’Energy manager,
che oltre a dover raccogliere i dati su
consumi ed emissioni da tutti i servizi
comunali al fine di realizzare l’analisi
energetica dell’ente, proponga soluzioni
e investimenti (anche attraverso
pratiche di finanziamento tramite terzi)
al fine di promuovere l’eco-efficienza
e la riduzione dei consumi di energia
primaria negli edifici e nelle strutture
pubbliche, la riduzione del traffico
veicolare e lo sviluppo della mobilità
sostenibile, al fine di limitare gli impatti
ambientali, migliorare la qualità della
vita dei cittadini e la vivibilità degli
ambienti urbani. Il nuovo regolamento
edilizio dovrà contenere dispositivi che
incentivino la qualità delle costruzioni e
la loro efficienza energetica.
Piano di classificazione acustica
e piani di risanamento acustico
Nel primo semestre del 2016 è stato
approvato definitivamente il Piano di
classificazione acustica comunale con
il relativo Regolamento Acustico. La
Classificazione Acustica Comunale è un
atto di pianificazione e di governo che
disciplina l’uso e le modalità di sviluppo
del territorio incidendo sulle variabili che
determinano il clima acustico della città.
L’obiettivo della Classificazione Acustica
è la tutela del territorio dagli effetti
causati dall’inquinamento acustico,
prevenendo il deterioramento delle
zone non compromesse acusticamente
e definendo gli strumenti di
pianificazione, di prevenzione e di
risanamento dello sviluppo urbanistico,
commerciale, artigianale e industriale.
La Classificazione Acustica del territorio
consiste nella assegnazione, a ciascuna
porzione omogenea di territorio, di
una delle sei classi individuate dalla
normativa, sulla base delle prevalenti ed
effettive caratteristiche di fruizione del
territorio stesso.
La Classificazione Acustica non è
rappresentazione dei livelli sonori
presenti in una determinata area ma
definisce quali livelli acustici sono
ammessi in relazione alla tipologia
dell’area stessa. La redazione del Piano ha
significato la ricognizione sul territorio
di tutte le aree sensibili e di tutte le
potenziali sorgenti di rumore. Il Piano di
classificazione acustica rappresenta un
importantissimo strumento per la tutela
del territorio e dei cittadini. Viste anche
le problematiche rilevate in alcune aree
della città, gli uffici stanno predisponendo
la gara per la redazione dei piani di
risanamento acustico, che saranno
operativi entro i termini definiti nel piano
stesso.

7. CAGLIARI CITTÀ DEGLI SPORT
Le politiche sportive sono al centro
dell’agenda di questa amministrazione,
nella ferma convinzione che la pratica
sportiva sia un’espressione del diritto
di cittadinanza e una risorsa per
l’integrazione sociale e culturale ma
anche uno strumento indispensabile per
la salute e uno stile di vita migliore dei
cittadini.
L’azione dei prossimi cinque anni sarà
ancora più caratterizzata dalla volontà
di promuovere lo sport per tutti con, a
esempio, l’incremento dei contributi per
le attività e le manifestazioni sportive
sia agonistiche sia non competitive.
Continueremo l’azione di cambiamento
della città che ha tutte le caratteristiche
per essere una palestra a cielo aperto e
intendiamo rafforzare questa vocazione
attraverso la riqualificazione di aree che
consentano a tutti di svolgere attività
fisica senza doversi spostare dal proprio
quartiere, promuovendo e incentivando
manifestazioni sportive a tutti i livelli, con
il traino della candidatura a Città europea
dello Sport per il 2017 per diffondere
sempre più la cultura dell’attività fisica
tra i cittadini.

Grande Villaggio Sportivo
Durante il quinquennio verrà realizzato
il polo sportivo principale della città
che unirà in un unico perimetro gli
impianti sportivi della zona di Monte
Mixi (Palazzetto dello Sport, palestre
A e B, pattinodromo, stadio comunale
di atletica) e vedrà la ristrutturazione
dello skate-park, della palestra di boxe
e sport da combattimento e dell’edificio
ex medicina sportiva. Questo polo di
eccellenza sportiva sarà collegato al
nascente Parco degli Anelli e alla zona
dello Stadio Sant’Elia (per cui è previsto
l’affidamento della concessione per la
realizzazione e la gestione, in condizioni
di equilibrio economico-finanziario, con la
pubblicazione del bando di gara nel 2017)
per formare un vero Grande Villaggio
Sportivo.

Sport e servizi
Saranno predisposti, con l’ausilio della
finanza di progetto, i nuovi poli sportivi
dedicati a discipline che non dispongono
ancora di idonee strutture: baseball,
sotball, rugby, canoa, canottaggio,
nuovi sport di strada. Saranno inoltre
favorite le attività ludiche e culturali,
non prettamente sportive ma connesse
al mondo dello sport: attività motorie
che coinvolgano i cittadini e non solo gli
sportivi, a esempio, ma anche convegni e
letteratura sportiva.
Agenda digitale sportiva: si comincerà col
portale dedicato allo sport, immaginato
anche come luogo virtuale di discussione
per instaurare una stabile relazione
con i cittadini. Il portale verrà anche
utilizzato per garantire maggior
efficienza e trasparenza della macchina
amministrativa, condizioni essenziali per
creare una struttura che sia a disposizione
dei cittadini e delle loro esigenze. Per
raggiungere tale obiettivo, l’ispirazioneguida
delle scelte organizzative sarà la
funzionalità rispetto al soddisfacimento
dei bisogni dei cittadini, piuttosto che il
mantenimento di procedure ed equilibri
consolidati.
Regole e coinvolgimento: verrà
predisposto un nuovo regolamento
di gestione degli impianti sportivi,
e regolamenti specifici di utilizzo
degli stessi. Ci sarà una complessiva
rivisitazione delle modalità di
gestione degli impianti sportivi e la
predisposizione di capitolati e bandi
di gara per l’affidamento attraverso
procedure rigorose e trasparenti per
l’assegnazione di tutti gli impianti in
concessione e per quelli in gestione
diretta. Inoltre verrà istituita la Consulta
comunale per lo sport, così come previsto
dall’apposito regolamento.
Manutenzioni
Nel quinquennio è prevista una costante
manutenzione ordinaria (attraverso un
servizio tipo global service) e straordinaria
per la riqualificazione degli impianti nel
rispetto delle destinazioni sportive ad essi
associate. Prevista la copertura dei campi
da tennis nell’impianto sportivo di Monte
Urpinu, attraverso la riprogrammazione
degli interventi finanziati con il Fondo di
Coesione) e l’affidamento dei lavori per il
completamento e la gestione della piscina
comunale di via Abruzzi.
Playground: continuerà il programma
che prevede l’installazione nel territorio
cittadino di palestre a cielo aperto,
inserite all’interno di percorsi per lo
sport. L’obiettivo è quello di favorire e
promuovere le buone pratiche sportive
per una diffusa cultura dello sport.
Bandi: nel triennio continuerà e verrà
implementata l’attività finalizzata
all’erogazione dei contributi (anche
attraverso bandi specifici) relativi
all’attività sportiva alle manifestazioni e
ai servizi.

Promozione e Sport Card
Continuerà l’azione di promozione
sportiva legata alla candidatura a
Città Europea dello Sport 2017 – anche
attraverso una campagna promozionale
- e verrà predisposta una carta servizi
per lo sport che consentirà ai cittadini un
utilizzo più diffuso degli impianti in tutta
sicurezza, legata a ogni nuovo bando di
concessione degli impianti.
Grandi eventi: Cagliari diventa sempre più interlocutore credibile e affidabile per il CONI, il CIP e le Federazioni nazionali e internazionali e per queste ragioni si continuerà a promuovere rapporti e relazioni al fine di inserire in pianta stabile la città nella lista delle candidature per i grandi eventi sportivi (anche attraverso la riproposizione di un
bando dedicato) così come già avvenuto negli ultimi anni.

8. CAGLIARI INNOVATIVA, INTERCONNESSA, ACCESSIBILE:
TERRITORIO INTELLIGENTE

In un momento storico in cui la Pubblica
Amministrazione ha avuto ridotte
disponibilità economiche da destinare
all’erogazione di servizi al cittadino,
la tecnologia digitale si è rivelata un
importante fattore di cambiamento:
contribuisce ad accelerare procedimenti
e processi, favorisce il contenimento
della spesa pubblica e la riduzione degli
oneri a carico degli utenti. Per poter
competere nel mercato globale di prodotti
e servizi innovativi e per ridurre il gap tra
domanda e offerta di occupazioni digitali,
l’esigenza di colmare il divario digitale è
sempre più stringente.
La scommessa è quella di creare una
domanda di innovazione da indirizzare
alle startup e alle imprese innovative
del territorio. L’attività non può ridursi a
quella banale di sollecitare una domanda
di tecnologia ma deve essere orientata
a sviluppare, attorno alla necessaria
valorizzazione delle grandi infrastrutture
locali (Sistema Portuale, Aeroporto,
Ferrovie, Stazione, Metropolitana, Grande
Viabilità, Ospedali) e dei beni culturali
e ambientali (come la Fabbrica della
Creatività nella ex Manifattura Tabacchi
o le aree naturali e di rilievo paesaggistico
come Santa Gilla, Molentargius, Saline)
una cultura innovativa improntata
sulla collaborazione, sulla condivisione,
sull’innovazione sostenibile.
Sperimentare una diversa idea di coproduzione
di valore nei settori dell’arte,
della cultura, dello spettacolo, del turismo,
migliorando l’accessibilità e l’offerta per
tutti i portatori di interesse.
L’obiettivo è quello di costruire reti e connessioni strategiche con i comuni
dell’Area Metropolitana e le città della Sardegna, capaci di catturare
investimenti e attrarre funzioni di
eccellenza nei settori della tecnologia
e dei servizi digitali, della ricerca,
della formazione (le società Accenture
ed Avanade hanno già aperto un Polo Tecnologico a Cagliari in cui opereranno 300 professionisti).
Infrastrutture: WiFi – Banda Ultra Larga – Telefonia IP
Il territorio di Cagliari offre un’ampia infrastruttura di connettività in fibra
ottica, in estensione e in parte ancora
inutilizzata, che potrà servire anche i
comuni limitrofi, secondo una strategia
di intervento basata sull’interscambio
e sull’interazione. In quest’ottica il Comune di Cagliari si porrà come soggetto
ponte per favorire la migrazione dei
centri di elaborazione dati delle altre
Amministrazioni verso i servizi in rete di cloud computing, sulla base di percorsi
e di esperienze già consolidate. Il portale istituzionale dispone di una sezione
dedicata a Open Data e Open Service, con
interfacce applicative che consentono lo
sviluppo di applicazioni software da parte
di terzi, secondo l’approccio dell’Open
Government. La rete wireless “Free WiFi
Ca” consente a cittadini e turisti l’accesso
gratuito in mobilità ad Internet in
numerosi punti della città.
Velocizzare le connessioni consentirà
di rendere più concreto e immediato
lo sviluppo del progetto Smart and
Safe City, per città intelligenti e sicure,
per migliorare la qualità della vita e
l’efficienza della gestione della città
con servizi sempre più connessi,
accessibili e fruibili. Cagliari si doterà
molto presto della nuova rete internet
ultraveloce, come previsto dal piano
nazionale per la Banda Ultra Larga (12
miliardi di euro di investimenti di cui
7 pubblici) sottoscritto il 7 aprile scorso
dal Governo con Enel. Il Piano vede
Cagliari fra i cinque comuni prescelti per
l’avvio del progetto insieme a Venezia,
Perugia, Bari e Catania. Attualmente
è alla firma la Convenzione con ENEL
per la predisposizione della nuova rete.
Questo consentirà di disporre di una
velocità di banda che va da 30 ai 100
megabit al secondo e quindi di ampliare
le potenzialità sia degli operatori di
tecnologia informativa che degli utenti.
La Banda ultra Larga non è soltanto
un’infrastruttura o un’innovazione,
ma è un catalizzatore che ne consente
una miriade di altre. E’ il mezzo del
futuro attraverso il quale viaggeranno
velocemente le idee di sviluppo dei
territori. Le reti a banda larga sono
le fondamenta su cui costruiremo i
quartieri digitali che saranno i motori
dell’innovazione.

Agenda Digitale: usare la rete per dialogare con la Pubblica Amministrazione
Cagliari ha intrapreso un percorso
virtuoso di transizione verso un modello
di Smart City in linea con gli obiettivi
dell’Agenda Digitale compresi nel
Piano Operativo Nazionale. Accelerare
l’innovazione tecnologica delle proprie
infrastrutture e dei propri servizi
significa soprattutto favorire la crescita
e la competitività. Vogliamo accrescere
la capacità di accesso, di utilizzo e di
fruibilità dei nostri servizi, sviluppando
parallelamente contenuti digitali,
applicazioni e nuovi servizi on line.
Il Comune di Cagliari vuole creare un
nuovo modello di interazione tra cittadino
e pubblica amministrazione secondo i
principi di trasparenza, partecipazione
e collaborazione affinché ogni cittadino
o impresa, attraverso la propria identità
digitale, possa accedere a tutte le
informazioni e i servizi che lo riguardano:
ricevere avvisi, effettuare pagamenti,
firmare digitalmente un documento,
avviare e seguire l’iter di una pratica
edilizia.
La ‘cittadinanza digitale’ deve diventare
una realtà: pensiamo all’efficacia della
trasmissione delle comunicazioni su
traffico e Protezione Civile direttamente
via internet, con strumenti quali tablet o
smartphone. L’innovazione tecnologica
deve essere applicata alla quotidianità per
realizzare in modo moderno e flessibile
la semplificazione di innumerevoli
adempimenti e applicare il principio del
digital by default, in base al quale i servizi
devono essere progettati ed erogati in
primo luogo in forma digitale.

9. CAGLIARI CITTÀ TURISTICA
Obiettivo fondamentale è quello di
proseguire il lavoro per la valorizzazione
di Cagliari come meta turistica e come
porta d’accesso per la Sardegna, occasione
importante nell’ottica dello sviluppo del
territorio.
In questo senso appare indispensabile
dapprima definire una strategia di
sviluppo turistico del territorio attraverso
la definizione di una Destination Management Organization e allo stesso
tempo consolidare la promozione del
marchio e della destinazione Cagliari e la
riorganizzazione della presenza turistica.
Importanti, in questo senso, la presenza
della città – anche in sinergia con gli altri
soggetti pubblici operanti nel turismo -
alle più importanti fiere internazionali di
settore e contestualmente le azioni per
arricchire l’offerta informativa ai turisti:
il potenziamento del punto informativo
del Municipio, la realizzazione di un
ulteriore infopoint nel nuovo terminal
crociere e la collaborazione in via
sperimentale con gli infopoint di soggetti
privati costituiscono parte fondamentale
di questa azione. In collaborazione con
il CTM, il sistema museale e i consorzi
dei commercianti sarà a disposizione
dei turisti un sistema di prenotazione
prepagato, attivabile prima della partenza
o all’arrivo in città, da utilizzare per il
trasporto pubblico locale, per visitare
i centri d’arte e cultura e per avere
agevolazioni durante lo shopping nei
negozi. Nell’ottica della valorizzazione
del territorio è prevista la realizzazione
di mercatini diffusi che siano identitari
della Sardegna.
Come porta sud della Sardegna
grande attenzione sarà riservata alla
valorizzazione delle tradizioni locali. Per
la Festa di Sant’Efisio, che negli ultimi
anni ha recuperato la sua vocazione
popolare più intima, proseguiranno le
attività e le azioni avviate durante la
scorsa consiliatura per il riconoscimento
della festa quale patrimonio immateriale
dell’UNESCO. Sul versante più laico
l’obiettivo è il rilancio del Carnevale
tradizionale con il coinvolgimento
delle organizzazioni e delle associazioni
cittadine e il suo incontro con le
tradizioni dei principali carnevali
dell’Isola. Continueremo poi sulla strada
tracciata con il Capodanno diffuso e gli
spettacoli e le iniziative in diverse zone
della città.
Prosegue anche la promozione di Cagliari
come location ideale per le produzioni
cinematografiche e audiovisive: daremo
seguito all’attività fin qui svolta dalla
Film Commission Comunale che, con il
fattivo supporto della Film Commission
Regionale, interviene a sostegno delle
produzioni che scelgono la città come
location delle loro realizzazioni.
Nell’ambito della promozione della città
sono fondamentali le peculiarità e le
eccellenze commerciali e artigianali.
In questo senso si muove sia il
potenziamento della manifestazione
estiva Notti Colorate, che mira a
rivitalizzare e favorire il riavvicinamento
dei cittadini e dei turisti alle attività
commerciali, sia l’animazione invernale
durante le festività natalizie e di fine
anno. Secondo l’obiettivo strategico
programmato si muovono anche il
rafforzamento delle attività del mercato
dei ricciai e la sua implementazione
(anche mediante l’individuazione
di una differente area cittadina) e la
valorizzazione delle attività della piccola
pesca con il sostegno alle principali sagre
ittiche cittadine e con la realizzazione di
corsi per la promozione della pesca e della
mitilicoltura.
Stiamo studiando la possibilità di
introdurre la cosiddetta tassa sul turismo,
già presente in altre località turistiche
isolane e in numerose città italiane ed
europee, da intendersi come tassa di
scopo i cui proventi siano nuovamente
destinati al settore per nuovi servizi e
nuove opportunità.

10. CAGLIARI CHE INVESTE NEL COMMERCIO
Lo sviluppo economico e la competitività
sono gli obiettivi principali che
intendiamo portare avanti nei prossimi
cinque anni. La Cagliari produttiva e che
investe nel commercio non può quindi
prescindere da interventi finanziari a
sostegno dell’imprenditorialità e dalla
semplificazione normativa e burocratica
per le imprese e degli imprenditori.
Per agevolare la nascita di nuove
imprese è quindi prevista l’attivazione
di un nuovo bando de minimis per il
sostegno dell’imprenditorialità e di
un nuovo bando per l’assegnazione
dei fondi ex Legge 226 di sostegno
all’imprenditorialità nelle zone
disagiate della città. Azioni che devono
necessariamente essere accompagnate
dall’attuazione della linea di indirizzo
relativa alla semplificazione normativa
e burocratica sia rivedendo, in questa
chiave, tutta la regolamentazione
comunale in materia di attività produttive
e turismo sia prevedendo un graduale
ampliamento degli orari di apertura al
pubblico degli uffici del Servizio.
Obiettivo strategico è anche la
rivitalizzazione del commercio attraverso
l’uso della leva fiscale. In questo senso
l’adozione di misure di sostegno
dell’economia reale e alle attività
commerciali di vicinato, da attuarsi
attraverso la riduzione complessiva
della pressione fiscale, è obiettivo
prioritario fermo restando il rispetto dei
vincoli previsti dalle norme. Allo stesso
tempo la rimodulazione dei canoni per
l’occupazione del suolo pubblico per le
attività commerciali, calcolati sulla base
di criteri omogenei in funzione delle
diverse zone della città e dei vari quartieri,
garantisce un’imposizione più equa
in quanto più rispondente al contesto
urbano di riferimento. Nello stesso
ambito, la rivitalizzazione del commercio,
rivestono importanza strategica le
azioni in sinergia con i privati e con le
associazioni di categoria.
Innovazione e tradizione costituiscono
parte fondamentale dello sviluppo di
questo settore. Fondamentale quindi la
valorizzazione e il potenziamento dei
Mercati Civici cittadini. Nelle strutture di
Sant’Elia, Is Bingias, Quirra, San Benedetto
e Santa Chiara continueranno le attività
di promozione delle vendite, anche
attraverso la previsione di incentivi a
favore dei clienti. Saranno predisposti i
nuovi bandi per l’assegnazione dei box
comunali. In particolare per il Mercato
di Santa Chiara, che per la sua posizione
di passaggio tra la zona del porto e il
quartiere di Castello assume una grande
valenza turistica, è previsto uno sviluppo
secondo le esperienze già portate avanti
in diverse città italiane ed europee. È in
campo anche la previsione di realizzare
mercati a tema caratterizzanti le piazze
della città.
La Cagliari che investe nel commercio è
strettamente legata alla città turistica,
per le sue peculiarità e per il ruolo di
vetrina che il capoluogo di Regione
svolge per la Sardegna. In questo senso
assume rilevanza la valorizzazione delle
produzioni artigianali e agroalimentari
locali e regionali in chiave turistica,
quindi la realizzazione di attività di prima
accoglienza dei turisti – specie crocieristici
- e l’individuazione di aree centrali per la
realizzazione di mercatini artigianali e
agroalimentari.
Pensiamo poi all’apertura, nei locali ex
Isola del Bastione di Santa Croce, di uno
spazio espositivo periodico e temporaneo
delle produzioni e delle tradizioni delle
regioni della Sardegna. La Passeggiata
Coperta può diventare, in sinergia con il
Servizio Cultura, uno
spazio versatile per l’esposizione delle
eccellenze artistico-artigianali sarde e
per la realizzazione di mostre, eventi e
convegni di particolare rilevanza.

11. CAGLIARI CITTÀ DELLA CULTURA, DELL’ARTE E DELLO SPETTACOLO
Quanto alle politiche culturali partiamo
da una ricchezza e un’eredità importanti.
La ricchezza è un’offerta di elaborazione
e di eventi che ha pochi pari con le città
delle nostre dimensioni, ma anche
rispetto a quelle ben più grandi.
Il merito primo è dei tanti operatori
e artisti che in questi anni hanno
immaginato, creato e fatto crescere,
nei diversi ambiti della vita culturale
cittadina (il teatro, la musica, il cinema, la
danza, la letteratura, le arti performative)
eventi che nel tempo si sono conquistati
un credito crescente ben al di là del livello
locale e una partecipazione di pubblico
sempre più consistente.
Il compito che l’Amministrazione si pone
è quello di accompagnare lo sviluppo
dell’intero settore, creando le condizioni
per una crescita ulteriore. Ci siamo dotati
di un sistema di norme che allontana i
rischi di favoritismi e discrezionalità nelle
scelte.
È un sistema che globalmente ha
funzionato, ma sul quale è necessario
intervenire, confermandone i punti di
forza e correggendo le criticità che si siano
presentate nella sua applicazione.
L’importante eredità su cui fondare il
lavoro dei prossimi anni è il patrimonio
di elaborazione e di esperienze costruite
in occasione della candidatura di Cagliari
a Capitale Europea della Cultura e,
successivamente, nell’anno di attività
come Capitale Italiana della Cultura.
Gli obiettivi cardine dell’attività nei
prossimi anni saranno i seguenti:
࿼ Rafforzamento del sistema dei Musei civici,
del sistema bibliotecario, della rete teatrale
urbana e del proseguimento del lavoro
di coinvolgimento e partecipazione delle
associazioni culturali per la realizzazione di
eventi.
࿼ Sostegno e valorizzazione dell’artigianato artistico di eccellenza, attraverso la realizzazione di un polo culturale che comprende il Bastione, gli scavi di Santa Caterina e la Passeggiata Coperta. La creazione in sostanza di una rete che esalti il valore delle nostre tradizioni, in cui ricomprendere anche percorsi archeologici ed enogastronomici.
࿼ Rinnovamento e ampliamento (anche
numerico) degli spazi dedicati alle arti
performative e allo spettacolo dal
vivo. Partendo dall’Anfiteatro Romano,
attualmente oggetto di restauro, e dal
completamento dei lavori nella Mediateca
del Mediterraneo, la città potrà contare su
nuovi e più funzionali luoghi della cultura,
con l’obiettivo che tali spazi rispondano a
esigenze diverse in relazione a situazioni
differenti.
Di grande importanza risulta quindi
il grande impulso che verrà dato dal
collegamento strutturale, attraverso un
percorso pedonale, tra Anfiteatro romano,
Orto Botanico e Orto dei Cappuccini.
Un unico grande polo culturale a cui si
aggiunge l’ex Palazzo Sorcesco, attualmente
sottoposto a riqualificazione.
࿼ Creazione di un sistema integrato dei
beni culturali. La valorizzazione del
nostro patrimonio passa attraverso il
completamento del sistema museale
e archeologico, storico-culturale e
paesaggistico della nostra città che,
partendo dalla Necropoli di Tuvixeddu e
valorizzando nuovi itinerari dettati anche
dai recenti ritrovamenti di archeologia
urbana, esalti le nostre ricchezze.
Imprescindibili per raggiungere questo
obiettivo gli accordi con le guide turistiche
autorizzate, con le strutture ricettive,
i ristoratori e i commercianti affinché
Cagliari diventi meta di turismo culturale.
Fondamentale sarà anche il coinvolgimento
di giovani artisti, gallerie private e
curatori che rilancino, attraverso progetti
contemporanei, i più tradizionali luoghi
della cultura.

12. CAGLIARI PER UNA FORMAZIONE SCOLASTICA NUOVA E DI QUALITÀ
L’obiettivo è quello di potenziare e
migliorare i servizi erogati dal sistema
pubblico e dare attuazione a percorsi
formativi di qualità elevata. Daremo
particolare attenzione ai quartieri
a maggior rischio per combattere la
dispersione scolastica.
Servizio ristorazione scolastica: nei
prossimi cinque anni, l’obiettivo sarà
quello di estendere a tutte le scuole
della Città – compresi gli asili nido – il
servizio di Mensa Verde, che prevede
l’utilizzo prevalente di prodotti biologici
e a chilometro zero, un sistema di
recupero delle eccedenze, l’utilizzo delle
lavastoviglie in sostituzione dei piatti
e dei bicchieri usa e getta e il ricorso
a prodotti detergenti a basso impatto
ambientale.
Servizi di qualità: in quest’ottica
sono importante l’estensione e il
consolidamento del nuovo servizio
di trasporto scolastico che comporta
il rinnovo del parco automezzi,
a basso impatto ambientale, e
l’introduzione – novità assoluta –
di due linee sperimentali dedicate
alle scuole dell’infanzia. Prevista
l’estensione di un servizio costante di
derattizzazione preventiva e rimozione
di rifiuti ingombranti. Sarà continua
la manutenzione degli apparecchi di
microfiltratura dell’acqua di rete, prevista
l’attivazione del servizio di verifica
e controllo da parte dell’Università.
Conferma ed estensione del servizio di
nonno vigile con la collaborazione del
CTM.

Contrasto alla dispersione scolastica:
potenziamento e miglioramento dei servizi erogati con particolare attenzione ai quartieri con alti indici di dispersione scolastica. Programmazione, durante il
quinquennio, di nuovi finanziamenti
straordinari – come quello accordato
alla fine del 2015 – al fine di permettere
l’attuazione di nuovi piani d’intervento
che contrastino efficacemente il
fenomeno della dispersione scolastica.

Poli di eccellenza: si lavorerà per
l’attuazione e il miglioramento, durante
il quinquennio, di percorsi didattici di
eccellenza disegnati anche attraverso
tavoli di partecipazione: il Demo Lab
Ciusa (nei quartieri di Is Mirrionis e San
Michele) e La Scuola dell’Espressività
(nel quartiere di Sant’Elia) potranno
contare su poli d’eccellenza specializzati
in metodologie all’avanguardia. Sarà
inoltre realizzato un polo formativo
d’eccellenza per la prima infanzia (0-6
anni) con l’impegno di riorganizzare tutto
il sistema degli asili nido e delle scuole
dell’infanzia comunali.

Scuola civica di musica: si proseguirà
col rilancio, l’internalizzazione e la
valorizzazione della Scuola Civica
di Musica sperimentando anche le
delocalizzazioni dei corsi presso le scuole
del sistema urbano al fine di arrivare
a una piena integrazione del servizio
nel sistema dell’istruzione. Durante il
quinquennio si assicurerà la prosecuzione
delle attività didattiche con l’assunzione
di docenti sempre sulla base di selezione
pubblica e proseguirà il progetto di
alfabetizzazione musicale presso le scuole
dell’infanzia e primarie cittadine e gestito
dal Conservatorio di Musica di Cagliari,
nell’ambito del più ampio progetto di
collaborazione tra i due enti.

13.CAGLIARI CITTÀ DEI GIOVANI E DEGLI STUDENTI
Scuola, Formazione, Università, politiche
culturali e giovanili (parlare con i giovani, coinvolgerli per realizzare condizioni
urbane per attività studentesche
e renderli protagonisti, custodi e
responsabili dei beni comuni), arte,
musica, teatro, spazi di aggregazione
culturali e ricreativi, impianti sportivi e
servizi di avviamento allo sport: queste le
azioni per fare di Cagliari una città per i giovani.
Cagliari è una città che possiede molte
risorse da offrire al mondo giovanile
ma, in tal senso, non è ancora riuscita
ad esprimere pienamente il suo reale
potenziale. Per raggiungere questo
obiettivo e far ripartire la nostra città
è necessario iniziare dalla base, ovvero
dalla Scuola e dall’Università. L’obiettivo
è quello di costruire un progetto di scuola
e di università aperte alla città e non
semplici succursali di essa.
Attualmente Cagliari è la sede del più grande Ateneo della Sardegna. Migliaia di studenti provenienti da tutta l’isola vengono ad abitare nei nostri quartieri, ed è essenziale che questi studenti fuori sede vivano la città attivamente divenendo parte integrante del tessuto sociale della stessa. L’imminente inizio dei lavori per la realizzazione del Campus di viale la Playa (540 posti letto, 1400 mq di mensa, 2500 mq di servizi ricreativi, 500 di palestra e
22.000 mq di parcheggi) doterà Cagliari di una struttura all’avanguardia e di qualità per l’accoglienza degli studenti universitari fuori sede.
Il Comune di Cagliari in questi anni si
è fatto promotore dell’istituzione di
un tavolo permanente che coinvolge
rappresentanti degli studenti,
associazioni studentesche e giovanili.
Vogliamo continuare su questa strada per
raccogliere le istanze del mondo giovanile,
che è sempre troppo poco rappresentato
all’interno delle istituzioni.
I giovani cagliaritani necessitano di
poli di aggregazione culturale, dove le
associazioni giovanili possano incontrarsi
favorendo lo scambio di idee e contributi.
Inserendo la nostra città in una visione
giovanile di respiro europeo, riteniamo
importante anche estendere la fascia
oraria delle biblioteche e dei mezzi di
trasporto pubblico.
La mobilità studentesca all’interno della
nuova Città Metropolitana è sicuramente
una delle sfide più importanti che ci
attende nei prossimi anni, e per questo
bisogna implementare i mezzi di
trasporto che collegano i comuni che ne
fanno parte, alla Cittadella Universitaria
di Monserrato e agli altri poli universitari.
Di pari passo l’impegno è nell’individuare
delle forme di agevolazione economica
per gli studenti con reddito basso affinché
possano muoversi in totale serenità e
possano recarsi nei luoghi del sapere
senza che questo gravi troppo sulle
loro risorse. Gli studenti universitari
giocheranno un ruolo importante rispetto
alla sensibilizzazione e ai progetti di cura
e valorizzazione della città anche dal
punto di vista culturale, dimostrando che
Cagliari è una città universitaria.
Vogliamo far crescere e aumentare
la partecipazione dei giovani, anche
attraverso tavoli tematici stabili e lavori
continuativi, convocazioni e consultazioni
continue sui temi. Uno degli obiettivi
sarà quello di rafforzare anche le azioni
in favore di ragazzi e giovani che non
studiano e non lavorano, per ridurre il
grave rischio di esclusione sociale che
caratterizza questa fascia di popolazione,
soprattutto quando proveniente da
contesti di disagio e povertà.
Le azioni da mettere in campo:
࿼ Valorizzazione e riqualificazione della
città: i giovani possono rappresentare la
chiave per valorizzare e riqualificare le
nostre periferie e in questa prospettiva
l’obiettivo è investire in esperienze di
tirocini studio-lavoro, di praticantato
e apprendistato in collaborazione con
l’Università e altre importanti istituzioni.
Il decoro urbano e il prendersi cura del
proprio quartiere, sia centro o periferia,
saranno incentivati con il proseguimento
di progetti culturali e di arte pubblica che
coinvolgano tutti i rioni.
࿼ Nuovo protagonismo: realizzeremo
le condizioni urbane per le attività
studentesche e per rendere gli studenti
protagonisti, custodi e responsabili dei
beni comuni. Partendo dalla scuola, per
arrivare all’università, l’obiettivo è quello di
costruire un progetto di scuola aperta alla
città: con azioni e interventi per fare delle
scuole prima, e delle sedi universitarie poi,
veri e propri centri di aggregazione sociale
e culturale, aperti a tutti gli studenti in ogni
momento della giornata. In questo ambito
sarà possibile utilizzare anche l’Ostello
della Gioventù come punto d’incontro e
infrastruttura capace di far avvicinare
e mettere in relazione giovani da tutta
Europa.
࿼ Tavolo permanente: migliaia di studenti
provenienti da tutta l’isola vengono ad
abitare nei nostri quartieri, ed è essenziale
che anche questi cittadini possano vivere
la città attivamente divenendone parte
integrante (il nuovo Campus di viale
la Playa sarà un grande passo avanti
in questa direzione). Continueremo a
promuovere il tavolo permanente che
coinvolge i rappresentanti degli studenti
per portare avanti le tematiche già
affrontate: estensione della fascia oraria
delle biblioteche e dei mezzi di trasporto
pubblico, mobilità studentesca all’interno
della nuova Città Metropolitana da
agevolare con interventi quali il biglietto
unico integrato, armonizzazione degli orari
dei mezzi di trasporto, etc.
࿼ Progetti culturali e servizio civile: nel
quinquennio verranno studiati nuovi
progetti, rivolti a giovani e associazioni
giovanili, di promozione alla lettura e di
sostegno alle eccellenze musicali giovanili.
Verranno predisposti progetti per il servizio
civile e saranno inoltre incentivati gli
scambi e i rapporti internazionali anche
attraverso progetti specifici di servizio civile
internazionale.
࿼ Offerta continua di servizi: sala studio
aperta anche durante le fasce orarie di
tarda sera e internet point gratuito presso
la Mem, presso la quale è anche presente lo
sportello servizio Informagiovani.
࿼ Autonomia abitativa: durante il
quinquennio verranno proposti nuovi
progetti finalizzati all’aiuto per l’autonomia
abitativa dei giovani e verrà dato impulso
alla ripopolazione dei quartieri storici della
città, seguendo l’esempio del progetto Vita
Nova concluso nel 2014.

14. CAGLIARI E IL DECORO URBANO
Nel 2016 è prevista l’aggiudicazione
definitiva per l’affidamento del nuovo
appalto di igiene urbana, che prevede
l’introduzione del sistema di raccolta
differenziata “porta a porta” delle diverse
frazioni merceologiche (l’organico, il secco
residuo, la carta, la plastica, il vetro e
l’alluminio) dei rifiuti solidi urbani, con la
conseguente e progressiva eliminazione
dei cassonetti stradali.
Fino alla consegna del nuovo appalto le
attività di igiene urbana proseguiranno
con il sistema a cassonetti stradali per le
diverse frazioni e il sistema porta a porta
avviato in via sperimentale in alcuni
quartieri della Città (per carta/cartone/
carta di qualità, organico, multimateriale
di vetro e alluminio prodotta dalle
utenze non domestiche). Al sistema dei
cassonetti è abbinato il miglioramento
del servizio di ritiro degli ingombranti
con prenotazioni via call center; la pulizia
e l’effettuazione dello spazzamento
cittadino, dei lavaggi di strade e piazze,
dei diserbi, di aree incolte e attivazione del
servizio di pulizia degli arenili cittadini
e di squadre di intervento e presidio del
territorio.
Saranno assicurati gli interventi di
pulizia e diserbo delle aree oggetto di
segnalazione di degrado ambientale
o che vengono localizzate in seguito
alle attività di vigilanza e controllo sul
territorio effettuate da personale tecnico.
Tali interventi consentono di provvedere
alla rimozione e riqualificazione delle
microdiscariche caratterizzanti aree sia
pubbliche che private e che si inseriscono
anche nelle attività finalizzate alla
prevenzione degli incendi.
Il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti
previsto dal nuovo appalto, predisposto
nel rispetto dei criteri ambientali minimi
stabiliti dalla normativa di settore, risulta
in linea con la politica comunitaria
ambientale, che mira a promuovere
un’economia del riciclo per ridurre la
produzione di rifiuti e sfruttare le risorse
materiali ed energetiche contenute in
essi. Nel sistema di raccolta differenziata
integrata tutto ciò che non viene
valorizzato comporta un costo: il rifiuto
non è più considerato come una massa
indistinta di materiali ma come una serie
di flussi omogenei che devono seguire
destini diversi fin dalla produzione
dei rifiuti all’interno dell’abitazione.
La raccolta differenziata domiciliare è
infatti quella che permette di ottenere
i risultati migliori, sia in termini
quantitativi che qualitativi; i rifiuti si
trasformano in risorse, vengono riciclati
materiali preziosi, si riducono le spese di
smaltimento del rifiuto indifferenziato,
con sensibili vantaggi per l’ambiente, per
il decoro e l’igiene urbana.
In questa direzione orienteremo
una intensa campagna informativa
finalizzata a favorire un comportamento
responsabile da parte dei cittadini, che
consenta il raggiungimento di percentuali
progressivamente crescenti di raccolta
differenziata. Tale campagna è iniziata
con la distribuzione ai cittadini della
Guida al corretto conferimento dei rifiuti
(c.d. Ecobolario).
L’obiettivo di riduzione dei rifiuti
indifferenziati andrà perseguito
attraverso la concertazione, già
avviata nel corso dei mesi estivi, con le
associazioni degli operatori commerciali
e con un maggiore e più serrato controllo
sul conferimento dei rifiuti speciali ed
assimilati, attuato anche attraverso la
Polizia Municipale.
Sempre nell’ottica del potenziamento
della raccolta differenziata è prevista
a breve la iniziale realizzazione di
due ecocentri fissi per il conferimento
diretto di specifiche frazioni di rifiuti
domestici non ritirate con il servizio
stradale. Detti ecocentri comporteranno,
insieme alla raccolta differenziata
domestica, un importante coinvolgimento
della cittadinanza nel cambiamento
del sistema dei rifiuti. Gli ecocentri
rappresentano il primo tassello di una
pianificazione complessiva delle aree
individuate, finalizzata a riqualificarle
e valorizzarle, facendole uscire
dall’abbandono e dalla mancanza
di progettualità per indirizzarle a
destinazioni utili e sostenibili per
l’ambiente. Nelle more della loro
realizzazione e dell’individuazione di
ulteriori nuovi siti sul territorio cittadino,
proseguirà l’attività di ritiro con l’ausilio
dell’Isola Ecologica Mobile, con sei diverse
postazioni giornaliere, opportunamente
attrezzate, sul territorio cittadino. Tale
servizio sarà garantito fino alla completa
realizzazione degli ecocentri fissi per i
quali è in corso la fase di progettazione.
In questa direzione va anche il
ragionamento sulle isole ecologiche
sotterranee, già presenti in numerose
città con risultati replicabili anche a
Cagliari.
A completamento delle attività tese a
sviluppare i rapporti con l’utenza e ad
avvicinare l’Amministrazione ai cittadini,
continuerà e sarà implementato anche
con l’ausilio di nuove tecnologie, il
servizio di contact-center, finalizzato a
raccogliere le segnalazioni degli utenti e a
fornire ogni informazione utile in tema di
raccolta differenziata.
Verranno introdotte le Reverse Vending Machine (RVM) o cassonetti intelligenti,
dispositivi che raccolgono e identificano
le lattine e le bottiglie di plastica in
cambio di danaro o altra utilità (es. buoni
spesa o piccole ricariche telefoniche) per
incentivare il riuso.
Nel corso dell’anno 2016 sono state avviate anche le attività finalizzate alla prevenzione dell’inquinamento terrestre, atmosferico e acustico. Con il coinvolgimento di altri Servizi comunali e la collaborazione di altre Amministrazioni pubbliche è stato sgomberato il campo
nomadi abusivo lungo la SS. 554. Previa istruttoria provvederemo ad emettere apposite Ordinanze Sindacali per la rimozione dei rifiuti e l’eliminazione di inconvenienti igienico-sanitari segnalati dalla ASL; in tale ambito il Servizio Igiene del Suolo di adopererà anche per attivare e monitorare i procedimenti relativi alle bonifiche dei siti contaminati.

15. CAGLIARI E LA MUNICIPALITÀ DI PIRRI
Abbiamo l’obiettivo di terminare
l’esecuzione delle opere per la rete
pluviale della Municipalità di Pirri,
in particolare il suo centro storico, che
ancora oggi per eventi meteorici non
particolarmente intensi, è soggetta
a continui fenomeni di allagamento.
Le cause di questi allagamenti sono
certamente la particolare conformazione
del territorio, che presenta un reticolo
idrografico convergente verso Piazza
Italia, e l’impermeabilizzazione dei
suoli data dall’espansione urbana, che
ha coperto e/o deviato i naturali canali
di deflusso delle acque. Abbiamo già
iniziato la grande missione di mettere
in sicurezza il territorio di Pirri, con le
vasche già realizzate di via Stamira e via
Socrate.
Ora siamo pronti a proseguire, con la
revisione dell’intera rete dei collettori,
la realizzazione di nuove vasche di
accumulo in prossimità del canale
di Terramaini, in grado di evitare gli
allagamenti in centro, e nuovi tratti dei
collettori fognari C70 e C38.
Si tratta del completamento di un grande
progetto di messa in sicurezza, per il quale
il Comune ha visti assegnati 30 milioni di
euro dalla Struttura di missione
contro il dissesto Idrogeologico della
Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Per quanto riguarda Barracca Manna,
si darà finalmente inizio alle opere
di urbanizzazione, già pianificate e
approvate: strade, marciapiedi, reti
fognarie nere e pluviali, che oltre a
restituire una migliore qualità della vita
e uno spazio urbano più dignitoso ai
tanti cittadini residenti, consentiranno
anch’esse di mitigare il rischio in caso di
precipitazioni eccezionali.
Pirri tutta, dal centro storico ai quartieri residenziali, ha bisogno di migliorare notevolmente il suo assetto infrastrutturale trasportistico, per un’integrazione sempre più efficace con il resto del tessuto urbano cittadino, considerando anche la sua posizione
baricentrica all’interno della Città Metropolitana.
A partire dalla realizzazione di una nuova fermata a Pirri della metropolitana di superficie, il nostro obiettivo è un drastico alleggerimento del traffico automobilistico, tramite la tangenziale di Barracca Manna e il miglioramento innovativo della gestione del traffico
nel nodo di interscambio con Cagliari e Monserrato.
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Materiali per un confronto
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I 4 grandi temi.

LA DIGNITA’
Finalità della politica è prima di tutto il rispetto della dignità della persona umana. Ogni persona è portatrice di una inalienabile dignità che si manifesta nei diversi cicli di vita, a seconda della età, del sesso e delle condizioni personali di ciascuno.
La dignità non è retorica affermazione ideale, bensì fondamento di specifici diritti della persona ad aver garantite condizioni di vita adeguata, significa il diritto al lavoro, ad un ambiente salubre, all’assistenza in caso di necessità …
L’amministrazione pubblica è debitrice del rispetto di tali diritti e deve informare la propria azione al loro soddisfacimento.
Ciò comporta, tra l’altro, che la erogazione dei servizi fondamentali della persona, come la salute, l’acqua, i trasporti, l’istruzione …. non può essere delegata al mercato ed ai suoi movimenti speculativi, bensì garantita direttamente dall’Amministrazione pubblica.

LA PARTECIPAZIONE
Le attuali regole democratiche prevedono l’istituto della delega dei poteri, che originariamente appartiene al popolo, alle istituzioni che rappresentato i cittadini. Ciò tuttavia, non può e non deve significare cessione definitiva del diritto dei cittadini a partecipare della cosa pubblica. Partecipare significa, prima di tutto riaffermare il diritto all’autodeterminazione. I cittadini, anche, ma non solo, attraverso le istituzioni alle quali affidano l’amministrazione, conservano il diritto di decidere della propria appartenenza. Nonostante l’Amministrazione comunale non sia una sede deliberativa per molti dei diversi assetti istituzionali, tuttavia, con la sua sua azione, partecipa ad un processo di affermazione dell’autonomia. La partecipazione implica il diritto dei cittadini ad essere consultati nel momento delle scelte fondamentali che riguardano la vita della città. Implica il diritto alla creazione di organismi intermedi che consentano l’espressione della volontà popolare e, in taluni casi a realizzare forme di autogoverno compatibili con l’interesse collettivo che riguardino specifiche collettività territoriali o fondate su interessi comuni. Implica pertanto la disponibilità di strumenti (anche attraverso normazioni e pratiche innovative della sperimentata “democrazia partecipativa”), e strutture/spazi partecipativi, promossi e tutelati dall’amministrazione pubblica, che contribuiscono a renderla effettiva.

L’APPARTENENZA. SALVAGUARDIA DELLE PROPRIE CULTURE
La città, il suo territorio, la sua cultura, la sua aria, il suo mare, le sue strade, i suoi commerci appartengono ai suoi cittadini. La città evolve e si modifica, per un verso, per incontrollabili fenomeni esterni, di carattere economico, sociale, istituzionale, ma, per altro verso, come conseguenza delle scelte operate dai suoi amministratori.
Queste scelte, in grado di modificare le sembianze materiali ed immateriali della città, sono operate dai suoi amministratori. L’azione di governo della città deve essere effettuata in nome e per rispondere agli interessi dei propri cittadini e di chi la abita.
Poiché la città appartiene ai suoi cittadini, dovrà essere governata per rispondere al meglio alle loro aspirazioni collettive. Una città dove siano garantiti prima di tutto gli elementi fondamentali del vivere civile, a partire dalla qualità dell’aria, dell’igiene, della mobilità, l’istruzione, la salvaguardia della propria cultura, intese anche come volano per la creazione di opportunità che favoriscano l’attività economica ed il lavoro. Dovrà sempre essere chiaro che le politiche dell’Amministrazione dovranno sempre essere finalizzate alla edificazione non di una città da “vendere”, ma di una città da abitare.

LA SOLIDARIETA’
La città potrà vivere e svilupparsi solo se avrà capacità di aprirsi e di mostrare segni di solidarietà. Solidarietà interna, con i soggetti più deboli che richiedono maggiori attenzione e maggiori risorse nelle politiche sociali. Solidarietà territoriale, perché la città si apre all’area vasta e con essa condivide l’esigenza di fornire servizi adeguati che, non di rado, non possono essere forniti senza una forte collaborazione. Solidarietà con i nuovi cittadini, sia che arrivino dai paesi vicini che da altri Paesi, il cui contributo alla crescita, economica e culturale, della comunità è talora misconosciuto eppure essenziale e ricco di potenzialità, se ben governato e non lasciato a uno spontaneismo irresponsabile.

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Tanto per ricordare su Zedda e immigrati: https://www.aladinpensiero.it/?p=56083