Alla ricerca di umanità perduta
Strage di Orlando, in Florida. Un killer spara sui presenti in un locale pubblico, una cinquantina di morti e altrettanti feriti. Si segue la pista omofobica ma anche quella del terrorismo fondamentalista islamico.
Una di quelle notizie che non vorresti sentire ma che troppo spesso ci raggiungono. Come le guerre, i genocidi, le violenze sulle donne, le morti in mare o per fame di individui disperati. Questa volta il protagonista è un giovane di 29 anni, si chiama Omar Mateen, una guardia giurata che aveva con sé una pistola, un fucile mitragliatore d’assalto e dell’esplosivo. Perché lo ha fatto è difficile saperlo, le indagini seguono diverse piste. L’omofobia in quanto il locale pubblico preso di mira era frequentato dalla locale comunità gay. La pista terroristica per le noti simpatie dell’attentatore verso l’estremismo fondamentalista islamico. Altre motivazioni ancora da scoprire. Non dimentichiamo che in America è in corso una durissima campagna elettorale per la successione di Obama. Ci saranno indagini, ricerche, ricostruzioni della personalità dell’attentatore, analisi di esperti e di commentatori delle vicende di politica internazionale. Ma ciò che emerge al di là del rito delle indagini è la pericolosa deriva dei rapporti interpersonali che sono sempre più improntati alla prevaricazione violenta piuttosto che al confronto tra opinioni per giungere a soluzioni dei conflitti che siano accettabili e condivisibili. Le ragioni di stato, le ragioni di gruppi, di etnie, di centri di potere, di lobby internazionali che governano l’economia mondiale e le vicende del pianeta, ci allontanano sempre più dalla logiche del confronto democratico e rafforzano la tendenza a far valere le proprie opinioni e i propri diritti con la forza, la violenza, la guerra. Quando Papa Francesco dichiara, e lo ha fatto in più occasioni, che è in atto nel mondo la terza guerra mondiale, afferma qualcosa di estremamente realistico. Quando un raduno sportivo in Europa si trasforma in guerriglia fra gruppi che praticano una violenza inaudita contro altri individui che, sulla carta piuttosto che nella pratica politica, fanno parte della medesima Unione Europea. Quando si risponde ai problemi quali le migrazioni dei poveri e dei disperati del mondo erigendo barriere, resuscitando confini di filo spinato, tentando di classificare i disperati in artificiose graduatorie (profughi che scappano dalle guerre e dai genocidi migranti che fuggono da fame e miseria) e per farlo si da fiato alle becere teorie nazionaliste, alla ripresa degli egoismi localistici, alla intolleranza, al razzismo, significa che è in atto nel mondo una svolta autoritaria e fascista che non fa presagire niente di buono. Piangeremo ancora una volta i morti, i nostri morti, le vittime della violenza e della barbarie in qualunque parte del mondo. Ma tutto ciò non sarà sufficiente. Occorre ricostruire una nuova umanità, nuove regole democratiche fondate sul confronto, la tolleranza la lotta contro le ingiustizie e le discriminazioni per realizzare livelli superiori di convivenza pacifica contro i conflitti violenti e il pericolo di nuove guerre. Utopia? Forse. Ma pensiamo a quale altra potrebbe essere l’alternativa per l’Individuo, l’Umanità e il Mondo.
[…] Comunicato del Movimento Omosessuale Sardo La più grande strage della storia americana e la sua matrice è l’omofobia. Siamo sgomenti davanti a una tale tragedia e ancora di più per le motivazioni che hanno guidato il killer, ovvero che un bacio tra due gay potrebbe essere la molla che ha fatto scattare la rabbia: “Il movente religioso non c’entra nulla, ha visto due gay che si baciavano a Miami un paio di mesi fa ed era molto arrabbiato” dice il padre dell’assassino. Nello stesso momento “un uomo è stato arrestato a … Santa Monica, in California, diretto al Gay Pride di Los Angeles con un arsenale nella sua auto, tra cui alcuni fucili d’assalto ed esplosivi”. Molti di coloro che criticano i Pride dicono che ci sono problemi più urgenti a cui pensare: cosa c’è di più urgente della propria vita?? Cosa c’è di più urgente del diritto a vivere la propria vita e i propri affetti? L’ultima settimana è stata un bollettino di morte: in Italia una serie di donne uccise da ex che non accettavano il fatto di essere stati lasciati. Negli USA la più grande strage di persone omosessuali mai avvenuta. E, seppure fatti molto meno gravi, non ci dimentichiamo neanche dell’aggressione alle due ragazze che partecipavano al Roma Pride e ai due ragazzi di Quartu. Oggi ci sentiamo in lutto ma la rabbia è tanta: basta odio, basta incitazione all’odio, basta fanatismo islamico, cattolico, ortodosso, ebraico, basta violenza! Voi predicatori di odio, voi omofobi fondamentalisti, voi che tutti i giorni andate in piazza contro i diritti di gay, lesbiche e trans e per difendere il vostro diritto all’omofobia: siete VOI i responsabili di queste morti! E sabato prossimo scenderemo in piazza per urlarlo con tutto il fiato che abbiamo! Manifestazione a Sassari Sabato 19 Giugno ore 16,30 Piazza Caduti del lavoro (corteo che si concluderà alle ore 21 con un concerto in piazza Tola) —————————————————————————– – Alla ricerca dell’Umanità perduta. L’editoriale di Vanni Tola su Aladinews. […]