La legge che definisce le start up innovative (legge 17 dicembre 2012, n. 221) sarà ripubblicata in GU nel testo integrato decreto-legge/legge di conversione venerdì 11 gennaio

Legge 17 dicembre 2012, n. 221

“Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”
Testo del D-L 18 ottobre 2012, n. 179, con aggiornamenti. Materia: PIANI DI SVILUPPO, ECONOMIA NAZIONALE, ASSISTENZA E INCENTIVAZIONE ECONOMICA, INNOVAZIONE TECNOLOGICA, PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO, GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DI IMPRESE
Testo coordinato: G.U. n. 294 del 18 dicembre 2012 (suppl.ord.)

L’11 gennaio 2013 in Gazzetta il testo con le note

Approfondimenti


2 Responses to La legge che definisce le start up innovative (legge 17 dicembre 2012, n. 221) sarà ripubblicata in GU nel testo integrato decreto-legge/legge di conversione venerdì 11 gennaio

  1. admin scrive:

    Sarebbe auspicabile un seminario di approfondimento a cura della Camera di Commercio e dell’Università. Da organizzare entro il presente mese. Aladinews lo richiede formalmente

  2. Aladin scrive:

    DE MINIMIS. Tre milioni e 700 mila euro disponibili per aiutare la nascita di nuove iniziative Micro-imprese, soldi in arrivo Saranno agevolati settori innovativi: arte, cultura e servizi informatici
    Vedi la foto Tre milioni e seicentomila euro per la nascita di 70 nuove micro imprese. Nelle prossime settimane, sarà pubblicato il bando che permetterà di cofinanziare, con un massimo di 50mila euro a fondo perduto, progetti per nuove attività con la formula del «De Minimis». La proposta, già recepita in una delibera della Giunta, è stata presentata dai consiglieri comunali del Pd. Il bando sarà finanziato con i fondi recuperati dal Piano Straordinario del Lavoro, e consentirà la creazione di nuovi posti di lavoro in città. Un aspetto importante riguarda «i settori sui quali investire», spiega Davide Carta, capogruppo del Pd, «dobbiamo pensare a nuove tipologie d’impresa».
    Ci sono delle peculiarità sulle quali l’amministrazione potrebbe avere un occhio di riguardo «la massima ricaduta sulla collettività e la prospettiva di durata nel tempo», sottolinea il consigliere Marco Murgia. I settori che saranno privilegiati riguardano principalmente «le realizzazioni artistiche e culturali, prodotti e servizi informatici e tecnologie innovative che puntano a migliorare la qualità della vita nell’ottica della “città intelligente”», dice Murgia. Non potranno ottenere i finanziamenti «settori come l’agricoltura e la pesca», evidenzia Fabrizio Rodin, «nemmeno lotterie e case da gioco».
    Se l’esperienza di questo primo bando dovesse risultare positiva «c’è la volontà di cercare ulteriori canali di finanziamento con la formula», annuncia Carta, «in un anno vorremmo riuscire a finanziare progetti per 9 milioni di euro». Il recupero di fondi tra le pieghe del bilancio «significa avere grandi capacità di amministrare», spiega Fabrizio Marcello, «dobbiamo puntare soprattutto ai fondi europei». (mat.s.)

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