La Pinacoteca Nazionale di Cagliari acquisisce un’opera di Pietro Cavaro, pittore di Stampace di livello europeo. E’ costata allo Stato 195mila euro. Sono soldi spesi bene, perché Cavaro li può rendere centuplicati alla città e al territorio
- Pietro Cavaro, pittore stampacino.
Questa mattina nella Pinacoteca Nazionale di Cagliari (Cittadella Giovanni Lilliu), la Direttrice del Polo Museale della Sardegna, Giovanna Damiani e Maura Picciau, Soprintendente alle Belle Arti e Paesaggio di Sassari, hanno presentato la tavola raffigurante “Il seppellimento di Cristo”, dipinto su tavola opera di Pietro Cavaro, databile dopo il 1520. Dalle relatrici e dal comunicato stampa dell’organizzazione, abbiamo appreso che l’opera fu acquistata dal Ministero dei Beni Culturali (MiBACT) alla fine del 2014, a seguito della proposta formulata dalla Soprintendenza SBAPSAE di Cagliari sulla base della segnalazione di uno studioso e soprattutto grazie alla tenace volontà di Maria Assunta Lorrai, allora Direttore Regionale per i Beni Culturali della Sardegna, e di Maura Picciau, che per molto tempo cercarono di non perdere le tracce del dipinto, dopo che era andato in asta a Parigi presso la casa d’aste Boisgirard&Associes nel luglio 2012. Il dipinto riaffiorò poi in Italia, a Napoli, nel 2013, dopo essere passato da Londra e forse New York. Nel 2014, il MiBACT ne deliberò l’acquisto a trattativa privata, dalla Galleria Porcini di Napoli: un’opera di altissima qualità formale e testimonianza della migliore pittura sarda del Cinquecento. Il dipinto rappresenta un importante tassello per la ricostruzione del Retablo della “Madonna dei sette dolori” di Pietro Cavaro, retablo andato disperso alla fine del XIX secolo, e si ricongiunge alla superstite “Deposizione” che fa parte della collezione della Pinacoteca Nazionale dal 1955, quando Raffaello Delogu la recuperò dalla collezione Antico a Tangeri, assicurandola alle collezioni statali.
Com’è nell’ordine delle cose, presenti all’evento alcuni giornalisti (tra questi il direttore di Aladinews) e altre persone nell’ambito degli “addetti ai lavori” (tra questi Franco Carta della Fondazione di Sardegna); del tutto assenti politici e amministratori pubblici. Eppure, come hanno insistito la Direttrice Damiani e la Sovrintendente Picciau, Pietro Cavaro è un pittore cagliaritano ascrivibile tra i grandi della sua epoca, sicuramente di livello europeo. Come scrive la prof.ssa Renata Serra (docente di Storia dell’Arte – la più grande esperta dei Cavaro – per fortuna ancora tra noi nella sua splendida età di 90 anni): [Pietro Cavaro] Il maggiore dei pittori di Stampace, fu il vero iniziatore di quella scuola che prese il nome dal quartiere di Cagliari dove i Cavaro tennero bottega dalla seconda metà del XV sec. e per tutto il XVI. Probabile nipote di Antonio, e forse figlio di Lorenzo, è per certo il padre di Michele, anch’egli pittore di fama. Finora le notizie che lo riguardano vanno dal 1508 al 1538. Al 2 gennaio della prima data, il C. figura tra i membri dell’associazione dei pittori barcellonesi (Madurell Marmion, pp. 39 e 46); egli doveva essere a Barcellona almeno da un decennio e certo abbastanza apprezzato se godeva di tale posizione. Prima opera dopo il suo ritorno in Sardegna è il retablo della parrocchiale di Villamar, che nelle cimase inferiori dei pulvaroli reca dipinta la seguente iscrizione con firma e data: “Anno salutis MDXVIII die XXV mensis maius − pingit hoc retabolum Petri Cavaro pictorum minimus Stampacis” (…) [Dizionario Biografico Trecani]. L’opera è costata alle casse dello Stato 195mila euro; sono molti soldi, ma sono spesi bene, sia per il valore intrinseco della stessa, sia per il ritorno che può dare alla città come valorizzazione dei suoi musei e pertanto attratività turistica (turismo culturale). Al riguardo per apprezzare qualcosa occorre sapere che esiste e conoscerne il valore. Non sembra che questi due aspetti siano allo stato presenti nella testa dei nostri amministratori. Probabilmente qualche colpa l’hanno pure gli accademici e i funzionari pubblici (in accezione vasta). Anche in questo caso è d’obbligo denunciare la pessima pratica dei “compartimenti stagni”… Torneremo sull’argomento e sulle sue implicazioni (fm).
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[…] Nell’incontro si ricostruisce la vicenda umana e artistica di uno dei maggiori protagonisti: Pietro Cavaro. Per la prima volta al pubblico verranno illustrate alcune opere appena aggiunte al corpus e […]