La Città metropolitana di Cagliari si avvia con un deficit di democrazia
Città metropolitana di Cagliari. Insediato Massimo Zedda, sindaco di Cagliari eletto dai soli cagliaritani, a capo di un’entità di altri sedici Comuni. Non è certo un bell’esempio di democrazia che verrebbe ripristinata solo con l’elezione diretta del sindaco metropolitano da parte della totalità dei cittadini dei territori che ne fanno parte.
Un commento
Roberto Camagni, uno dei massimi esperti europei di Economia Urbana al recente Convegno sul ruolo delle città nella pianificazione strategica per lo sviluppo dei territori, tenutosi a Cagliari il 18 dicembre 2015 (vedi Aladinews https://www.aladinpensiero.it/?p=50700) ha, tra l’altro, detto: “…Attenzione non c’è buona pianificazione senza partecipazione. Per Cagliari consiglio di ripartire dal Piano strategico che era stato molto partecipato e condiviso. Nel panorama nazionale il piano di Cagliari era a mio parere il migliore…”. E, ancora: “La città metropolitana è impegnativa e non può essere gestita da sindaci a mezzo servizio. Bisogna eleggere a suffragio universale il presidente della città metropolitana… Occorre tutelare le identità del territorio; la città metropolitana deve essere un vantaggio per tutti, altrimenti meglio non farla…”. Siamo completamente d’accordo, ne tenga conto il Sindaco di Cagliari e ne tengano conto gli altri Sindaci e le forze politiche dell’area vasta
[…] poco. ————————- A proposito di Città metropolitana: noi l’avevamo detto… La Città metropolitana di Cagliari si avvia con un deficit di democrazia Città metropolitana di […]