“Scienza in nuvole, da Paperino a Nathan Never. I fumetti come mediazione linguistica nel dibattito sulle scienze”

locandinaVIGNA sankara Incontro dibattito con Bepi Vigna, creatore di Nathan Never, (mercoledì 9 dicembre, ore 19 nel circolo Sankara (via Napoli 62) nel quartiere Marina. – segue –
Nel 1964 il danese Karl Kroyer recuperò dal fondale del porto di Kuwait City una nave carica di pecore che rischiava di scatenare un’epidemia. Inventò un modo semplice e ingegnoso per tirare su il traghetto: mediante una pompa riempi la nave di schiuma di polistirolo espanso. A quel punto Kroyer pensò di brevettare il sistema, ma gli venne rifiutato: quel metodo era già stato pubblicato su una rivista a fumetti quindici anni prima. Negli «Albi tascabili di Topolino», nel numero 56 del 1949, «L’eredità di Paperino», quello che stava diventando un’icona dei fumetti è titolare di un’ impresa di recuperi sottomarini ma gli affari, manco a dirlo, non gli vanno molto bene. A un certo punto avvista uno yacht affondato. E’ l’occasione buona per guadagnare due soldi. Ma come? In cassa non c’è niente, né l’avaro zio Paperon De Paperoni è disposto a finanziarlo. L’idea risolutrice viene ai nipotini Qui, Quo e Qua: tramite una grande pompa riempiono la stiva della barca affondata di migliaia di palline da ping pong. E lo yacht, come per incanto, riemerge. Come sanno tutti i giocatori di questo sport da tavolo, le palline utilizzate sono cave e, quindi, galleggiano. Peccato, però, che al brevetto non abbia pensato lo stesso Carl Barks, autore negli anni Cinquanta del secolo scorso del famoso cartoon di Disney, ma questo è un altro discorso.
E’ importante rilevare, invece, che nei cartoon, in questa forma d’arte sempre più importante le scoperte scientifiche sono state spesso utilizzate come artificio narrativo ricco di fantasy. e non solo con sporadiche incursion, ma in fumetti create ad hoc per raccontare il future in chiave fabntascientifica, come in Natsn Never, ad esempio, di cui Bepi Vigna è uno dei creatori ed autori.
Il primo numero vide la stampa nel 1991 con un album intitolato Agente special Alfa e come argomento le tre leggi della robotica di Asimov:
1 Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno.
2 Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge.
3 Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge. »
Ma i fumetti sono anche gioco e ironia. Allora ecco Sally Brown, nata come il fratello Charlie, Linus e l’adorabile e saggio Snoopy, dalla matita del grande Charles Monroe Schulz. La piccola Sally è alle prese con la nuova didattica della matematica, è tutta presa: «Serie, confronto numerale, serie equivalenti, serie non equivalenti, numeri variabili, sottoserie, numeri di congiunzione, espressioni numeriche, esponenti…». Poi l’urlo liberatorio: «Io voglio solo sapere quanto fa due più due!!!».
I fumetti o cartoon, insomma, rappresentanto un importante esempio di “intermediazione linguistica”, di linguaggio flessibile in grado di raccontare in modo leggero, ironico e comprensibile gli affascinanti misteri delle scienze.
Ed è di questo che si parlerà mostrando e illustrando tavole di cartoon vecchi e nuovi, mercoledì 9 alle ore 19 nel circolo Sankara (via Napoli 62) nel quartiere Marina in un incontro-dibattito con Bepi Vigna (coautore di Natan Never). L’incontro fa parte della serie “Visioni di scienza”, ideato e coordinato da Roberto Paracchini.

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