L’Università si impegna nella sua terza missione, nel e col territorio – Bonas noas dopo cinque anni di quasi deserto…
Università e imprese si incontrano: le idee e gli strumenti per collaborare
di Alessandro Ligas, su SARDINIA POST 9 novembre 2015 – Innovazione.
Centosessanta imprese hanno partecipato alla due giorni informativa organizzata dalla direzione per la ricerca ed il territorio dell’Università di Cagliari. L’obiettivo? Far conoscere e incontrare i ricercatori, ma sopratutto le loro ricerche. Gli specialisti si sono alternati nelle tre sale messe a disposizione al Caesar’s Hotel, lo scorso week end.
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“Conoscersi in maniera efficace ed efficiente” queste sono state le parole del rettore Maria Del Zompo, che per le due mattinate hanno riecheggiato negli spazi della manifestazione.
In primo piano le ricerche. Al centro delle giornate i progetti innovativi e fruibili dalle aziende locali divisi in nove ambiti tematici: agrifood, biomedicina, comunicazione e marketing, economia e management, energia e ambiente, ICT, ingegneria e logistica, tecnologie per la salute e il benessere, turismo e beni culturali. Tra tutte le ricerche quella del professor Michele Campagna che ha mostrato come attraverso i social network oggi è possibile comprendere i comportamenti di gruppi di persone attraverso analisi geo-marketing e studi in settori specifici quali tra gli altri ambiente, territorio, turismo, beni culturali, paesaggio. Studi ed indagini che permettono la pianificazione e la progettazione di strumenti informativi decisioni per aziende ed enti pubblici tramite il monitoraggio delle conversazioni e dei contenuti pubblici dei social media. Il professor Enzo Tramontano ha parlato delle piante officinali che rafforzano il sistema immunitario e combattono i virus come l’Astragalus membranaceous, che induce la produzione di Interferon, e Hydrastis Canadensis, che inibisce la replicazione del virus dell’Influenza, e di come attraverso i loro laboratori possono verificare la presenza di sostanze immunostimolanti in piante o altri organismi. Il professor Maurizio Atzori ha affrontato le questioni di data privacy, semantic web e big data sottolineando come in futuro avremmo sempre più la necessità di software che analizzino le informazioni prodotte. Spazio poi ai vetri elettrocromici, del professor Gianraffaele Loddo, per l’edilizia che sono in grado di modificare, su comando, l’intensità del proprio colore schermando così notevolmente la radiazione solare, pur mantenendo la trasparenza. Il professor Ranieri ha mostrato come è possibile ricercare fonti geotermiche (a media e bassa energia) utilizzabili come fonti di energia. Non solo, ha anche illustrato come grazie a tecnologie innovative non distruttive, come il georadar multicanale o le tomografie elettriche 3D, si possa ottenere una rappresentazione del sottosuolo tanto dettagliata da arrivare a una musealizzazione: ossia a una visita del sito archeologico senza effettuare lo scavo.
Come interfacciarsi. Presentate anche le modalità e gli strumenti che le imprese hanno a disposizione per poter interfacciarsi con il mondo della ricerca: l’Industrial Liaison Office (ILO), nato nel 2005, con il compito di raccordare le attività di ricerca dell’università con le esigenze del mondo produttivo e del territorio, per favorire il trasferimento tecnologico e contribuire allo sviluppo socio-economico regionale e l’Ufficio Apprendistato di alta formazione e ricerca, nato nel 2015, con l’obiettivo di favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro attraverso l’acquisizione di una professionalità specifica.
Due uffici che, attraverso i loro strumenti come la protezione e trasferimento della proprietà intellettuale, la creazione di imprese innovative dalla ricerca (spin off), i contratti di ricerca commissionata, gli accordi di partenariato e l’apprendistato di alta formazione, sicuramente non saranno sufficienti per superare la crisi, ma possono contribuire in modo notevole a ridurre il gap tra l’università e il mondo del lavoro. Il compito è favorire la continuità tra i percorsi di alta formazione e i relativi sbocchi occupazionali di modo che le aziende possano avere un vantaggio competitivo reale nei confronti delle loro concorrenti e allo stesso tempo innalzare il livello delle competenze presenti nel nostro sistema economico. È stato presentato inoltre il bando Phd ITalents, che incentiva l’assunzione di dottori di ricerca nelle imprese.
Molte sono state le occasioni di networking, strette di mano e nuove collaborazioni, offerte dalla due giorni soprattutto durante la pausa pranzo che è stata anche l’occasione utile per raccogliere indicazioni informali sulle necessità delle imprese e capire il punto di vista degli imprenditori che chiedono un’apertura maggiore dell’ateneo all’esterno.
Le prospettive. La professoressa Annalisa Bonfiglio, pro rettore all’Innovazione e al territorio, ha detto che Unica&Imprese è “solo il primo di una serie di eventi che intendiamo organizzare per promuovere il contatto dell’università con il mondo delle imprese e del territorio. Le nostre ricerche devono essere spunto di innovazione per le imprese e offrire idee e servizi di supporto per far crescere il territorio”. In futuro saranno previsti eventi più specifici ma soprattutto sarà rafforzato l’ILO dell’ateneo con una task force che abbia il contatto diretto con i dipartimenti.
Alessandro Ligas
Uno studio da riprendere in mano: http://www.unica.it/UserFiles/File/Direzioni/Dirinnova/documenti/studio-brozzu.pdf