ricordando una cara persona, Serafino Canepa
Serafino Canepa: un combattente, sempre dalla parte degli oppressi e delle lotte di liberazione ovunque, nel quartiere come in ogni parte del mondo. Sembrerà strano non incontrarlo più in una delle mille manifestazioni di protesta. Lui, contrariamente a nostre diserzioni, era una presenza fissa. E, poi: uomo colto, amante della musica, dell’arte, dello sport come pratica popolare… Ci mancherai! Condoglianze alla famiglia e a tutte le comunità di sua apparrenenza o vicinanza. Ciao Serafino.
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Corre la triste notizia che Serafino Canepa ci ha lasciato: lui, il senso umano della vita.
UNU DOLORE SA MENTE AD’OCCUPADU/ UNU BOIDU APO INTRO SU SINU/ A SU MUNDHU EST MANCADU SERAFINU/ CHI SENSU UMANU A SA VIDA AT DADU/ ISSE ADA S EMPRE ISCUMBATADU/ CHI SI PODET BORTARE SU DESTINU/ IN BONU, CHIN SA FORTZA COMUNA/ SENZA MALE A PESSONE PERUNA. (Di Gavinu Dettori, su fb)
La foto è del manifesto sardo
Ho conosciuto prof. Serafino Canepa nella funzione di vice Provveditore agli Studi. Ci ricevette come delegazione dei genitori che avevano iniziato una esperienza di scuola aperta, iscrivendo i propri figli alla Scuola Speciale Mereu di Cagliari, dove fin allora vi erano solo alunni diversamente abili. L’esperimento, guidato e fortemente voluto dal Direttore didattico prof. Onano, aveva suscitato le dure proteste delle insegnanti di sostegno, che ci denunciarono al Provveditorato, accusandoci di aver distrutto la scuola speciale inserendo alunni normodotati. Ci difesero i genitori di quei bambini, affermando che i loro figli diversamente abili avevano in un anno di esperimento fatto passi da gigante, rompendo l’isolamento con la socializzazione.
Serafino ascoltò tutti e si schierò dalla parte dei genitori incoraggiando questa esperienza che apriva nuove strade all’insegnamento degli alunni diversamente abili, rompendo la mentalità delle scuole speciali che erano diventate un vero ghetto.
Poi con Serafino mi ritrovai nella sede e nella vita del Manifesto in via Manno a Cagliari ed insieme abbiamo vissuto le lotte studentesche ed operaie degli anni 68, 70 e 80.
Serafino era costante e sempre presente in tutte le battaglie a sostegno dei valori di uguaglianza. libertà e democrazia.
Con quella sua aria dimessa, sempre sorridente, mi salutava sempre affettuosamente. Non lo dimenticherò mai.
Serafino Canepa era un pozzo di cultura generale .Dall arte alla storia alla musica senza parlare della geografia e filosofia .Si vedeva sempre per strada a piedi con un giornale in mano con il passo veloce e il viso sempre sorridente.Con il suo modo di vestire e con la sua espressione intelligente lo rendevano per me unico.Ciao zio ti voglio un mondo di bene tuo nipote Gian luca
Rettifica
Il Direttore Didattico era prof. Gianni Onali