Nichi Vendola rilancia un nuovo europeismo: per gli Stati Uniti d’Europa

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Dalla crisi dell’Unione Europea agli Stati Uniti d’Europa. Nichi Vendola rilancia un nuovo europeismo.

La Nuova Sardegna, DOMENICA, 21 OTTOBRE 2012
Pagina 2 – Attualita
«Chi governa non pensa alla Sardegna»
A Cagliari il leader di Sel, Nichi Vendola: «Quest’isola ha dato il sangue e oggi sprofonda. Il lavoro deve essere garantito»
Verso le primarie

di Stefano Ambu
CAGLIARI Le magliette con la sua faccia indossate da fan e simpatizzanti che lo attendono fuori dall’hotel. E poi poco prima delle 19, lui, Nichi Vendola, in carne e ossa, reduce dal tour nel Sulcis. Giro di applausi tra Carbonia e Portovesme. Ma anche di contestazioni. «Renzi dice che bisogna dialogare con la Finanza? – esordisce appena entrato nell’albergo con la sala da più di cinquecento posti già gremita –. Io invece preferisco dialogare con gli operai Alcoa». Come dire, non ce l’ho con loro. «Non sono amareggiato – ha detto – anzi ho dato loro spazio per il dialogo. Coloro che hanno protestato si sono scagliati contro la deriva della situazione. E attraverso i pochi che, come me, vanno a trovarli mandano un messaggio al sistema e alla politica. Che noi raccogliamo. E a cui bisogna dare una risposta». Perché il lavoro è importante, fondamentale: «Quando uno si deve tuffare nelle acque del porto o calarsi nelle viscere della terra, quello che emerge è un corpo a corpo segnato da una profonda solitudine rispetto al resto del mondo». E la Regione? Vendola accusa: «Il governo regionale è impegnato in una lotta intestina che determina paralisi. Tutto questo mentre l’isola sprofonda in una situazione con condizioni da dopoguerra. E indicatori economici da brivido». Altro affondo contro la giunta Cappellacci, ma anche contro Roma: «Venti per cento di disoccupazione e tessuto industriale debole, la Sardegna non è in testa a chi la governa e al governo nazionale. L’isola ha dato il sangue anche con l’inquinamento per fare crescere l’Italia. E ora, spariti gli illusionisti, deve aprirsi un ciclo di bonifiche nel territorio. E lo Stato si deve interessare al futuro e al lavoro, deve porsi il problema della riconversione. Ci sono segnali forti: la gente qui si tuffa in mare per fermare un traghetto o si rinchiude nelle viscere della terra. La politica deve interessarsi del lavoro e del problema della povertà. Stiamo diventando un Ottocento con internet e in technicolor». Poi i temi nazionali. Anche se sulla sua disubbidienza al patto di stabilità chiama in causa l’isola: «Vorrei sapere che cosa ne pensate anche voi. La mia disobbedienza è controllata e prevista dalle norme. Il patto insiste non solo su spesa corrente ma anche su investimenti. E invece è fondamentale aprire cantieri e dare lavoro. Altrimenti si rischiano di perdere i finanziamenti europei perché non possiamo cofinanziarli». E poi il tema corruzione: tutto nelle mani dello Stato per evitare lo sperpero locale? «Lo Stato non ha mai dato prova di sobrietà: da alcuni anni ha ridotto le sue competenze, ma non ha dimagrito le sue casse». E un occhiolino all’isola. «L’autonomismo sardo è un’esperienza ricca culturalmente e politicamente: ci hanno parlato per anni di federalismo e ora non solo viene disconosciuto da molti, ma si vuole uccidere il regionalismo. La corruzione si combatte non così ma con la trasparenza”. Le primarie? «Bersani e Renzi si stuzzicano su Cayman e Monte dei Paschi. L’alternativa? “Oppure Vendola”, come dice lo spot: io con le banche non ho nulla a che fare».

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Da L’Unione Sarda on line di domenica 21 ottobre 2012

Vendola contro il governo dell’Isola
Il leader di Sel contestato nel Sulcis

Vendola contro il governo dell'Isola Il leader di Sel contestato nel Sulcis

Il tour elettorale del leader di Sel, candidato alle primarie del centrosinistra, ha fatto ieri tappa nell’Isola. E’ partito da Cagliari e, dopo aver toccato Guspini, Carbonia e Serdiana, si è concluso con un comizio nel capoluogo sardo.

Al suo arrivo ha rivolto una stoccata ai suoi concorrenti: “Bersani e Renzi si stuzzicano su Cayman e Monte dei Paschi”. L’alternativa? “Oppure Vendola, come dice lo spot: non ho a che fare con le banche e con un sistema di stati che si indebitano per salvarle. Le banche comandano e si sono fatte Stato. Anzi Stato planetario”. La probabile uscita di scena di D’Alema? “Non mi mancherà per la sua età – ha detto Vendola – la battaglia con lui è legata alle questioni politiche, non anagrafiche. Il guaio, invece, è che ci sono giovani vecchi dentro, soprattutto quelli che hanno la passione di banchieri e finanzieri”.

Il leader di Sel ha avuto da ridire sulla Giunta che governa la Sardegna: “Venti per cento di disoccupazione e tessuto industriale debole: la Sardegna non è in testa a chi la governa e al governo nazionale. La Sardegna ha dato il sangue – ha detto – anche con l’inquinamento, per fare crescere l’Italia. Ed ora, spariti gli illusionisti, deve aprirsi un ciclo di bonifiche del suo territorio. Lo Stato si deve interessare al futuro e al lavoro, deve porsi il problema della riconversione. Ci sono segnali forti: la gente qui si tuffa in mare per fermare un traghetto o ci si rinchiude nelle viscere della terra. La politica deve interessarsi del lavoro e del problema della povertà. Stiamo diventando un Ottocento con internet e in technicolor”.

IL PROGRAMMA – “Con Vendola premier? Subito un governo metà di uomini e metà di donne. E definanziare subito gli aerei militari F35″. Lo ha detto il leader di Sel, Nichi Vendola, appena arrivato a Cagliari per le primarie. “Investirei subito in un grande piano per la sicurezza delle scuole – ha aggiunto – e al posto di un grande cantiere inutile in Val di Susa aprirei tanti cantieri per non far franare le Cinque Terre o Messina. O ad esempio per aiutare Pompei e utilizzare archeologi che spesso adesso sono costretti a trovare lavoro all’estero”.

IL CASO DEL LIRICO – “Nuovo Soprintendente del Lirico a Cagliari legato a me? Io non la conosco: so solo che è giusto che Zedda si assuma delle responsabilità per scuotere gli alberi. E penso che in questa situazione ci siano in ballo le strumentalizzazioni di chi ha perso il giocattolo”. Lo ha detto il leader di Sel, Nichi Vendola. “Mi fido di Zedda – ha aggiunto – sono sicuro che ci sarà la possibilità di ricucire con la parte buona di quelli che in questo momento contestano la scelta”.

“E’ comprensibile l’imbarazzo dell’on. Vendola per gli sviluppi delle vicende del teatro lirico di Cagliari ma, prima di esprimere giudizi avventati al solo scopo di evadere le domande dei giornalisti, dovrebbe documentarsi meglio: infatti, la Regione garantisce al Teatro lirico di Cagliari nove milioni di contributo, al quale si aggiungono 10 mln per il risanamento dei debiti. Sarebbe questo il disastro del presidente Ugo Cappellacci?”. E’ quanto scrive Alessandro Serra, portavoce del governatore, rispondendo alle parole del leader di Sel, secondo il quale le sue parole sarebbero “fuori luogo”. “L’aspetto sul quale si dibatte in queste settimane nella nostra isola – ha spiegato il Portavoce – è un altro ed è ineludibile: la necessità di assicurare il buon uso di queste risorse attraverso una gestione che sia in grado di guidare una realtà di primaria importanza per la nostra isola e che sia scelta nel rispetto dei criteri stabiliti dallo statuto della fondazione. Sul punto le critiche più severe sono state espresse dallo schieramento che Vendola vorrebbe guidare e da quei lavoratori che egli vorrebbe rappresentare. Tanto basta per invitare garbatamente il laeder di Sel ad esercitare il suo ruolo di presidente della Puglia piuttosto che impartire lezioni non richieste alle altre Regioni. Non lo tragga in inganno il fatto che il ruolo di sovrintendente sia ambito da una sua corregionale”.

LE CONTESTAZIONI NEL SULCIS – E’ stato contestato da un gruppo di lavoratori delle imprese d’appalto dell’Alcoa e da una rappresentanza del Movimento delle partite iva il leader di Sel, Nichi Vendola, a Carbonia nell’ambito del tour sardo per le Primarie. “Non è una contestazione alla persona o al leader di Sel anzi ci scusiamo – ha detto Manolo Mureddu, delegato sindacale Cisal nelle imprese d’appalto Alcoa – ma l’attenzione è alla politica e al fatto che noi non abbiamo certezze sul futuro e non sappiamo se i nostri figli nei prossimi mesi potranno mangiare”.

“Qui c’è gente che è arrabbiata perché è stata ingannata, che ha creduto nelle promesse di quello che ha detto che avrebbe telefonato a Putin”, così Nichi Vendola, parlando davanti ai militanti e alla delegazione di operai delle imprese di Portovesme nella piazza di Carbonia. “C’è un punto che riguarda la politica industriale – ha aggiunto Vendola – in questo Paese non viene fatta da vent’anni”. Il leader di Sel ha poi aggiunto che “laddove si pensa che un pezzo di industria debba andare al cimitero lo Stato ha il dovere di rispondere quali siano i processi di riconversione per evitare che nessuno resti appeso per aria”.

ARTICOLO 18 – “L’articolo 18 è bello come gli affreschi della Cappella Sistina e il referendum bisogna farlo per reintegrare il diritto pieno del lavoratore”. L’ha affermato, sempre a Carbonia, Nichi Vendola. “Ho organizzato un referendum perché possa cancellare la riforma del mercato del lavoro voluta dal ministro Fornero – ha detto Vendola – perché penso che cancellare l’articolo 18 dello Statuto dei diritti dei lavoratori sia uno sfregio alla nostra civiltà del lavoro, alla nostra cultura democratica”.

IN FIERA A CAGLIARI – “Non sono amareggiato per le contestazioni nel Sulcis: sono inevitabili. Coloro che hanno protestato si sono scagliati contro la deriva della loro situazione. E attraverso i pochi che, come me, vanno a trovarli mandano un messaggio al sistema e alla politica. Che noi raccogliamo. E a cui bisogna dare una risposta”. Così Nichi Vendola, leader di Sel, dalla Fiera di Cagliari risponde all’accoglienza ricevuta a Carbonia dagli operai delle industrie in crisi. “Renzi dice che bisogna dialogare con la finanza? Io – aggiunge – preferisco dialogare con gli operai Alcoa”.

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Casteddu on line

http://www.castedduonline.it/index.php/43163-vendola-a-cagliari-attacca-renzi-e-lancia-il-nuovo-umanesimo-restituiamo-il-coraggio-ai-lavoratori/

One Response to Nichi Vendola rilancia un nuovo europeismo: per gli Stati Uniti d’Europa

  1. [...] stampa ha dato conto degli interventi di Nichi Vendola, nella sua campagna per le primarie del centro sinistra, tralasciando un’importante presa di posizione politica sull’Europa. [...]

Rispondi a Verso un nuovo europeismo, quello dei popoli, anche attraverso gli Stati Uniti d’Europa | Aladin Pensiero Annulla risposta

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