E’ necessario un movimento politico-culturale per difendere e rafforzare il diritto di fare impresa
Molte delle critiche ai provvedimenti governativi sulle srl (che prevedono le nuove tipologie di società per favorirne la diffusione specie in favore dei giovani) sono corrette e condivisibili. In positivo, si potrebbe dire che le misure insufficienti, tardive e, per ora, prevalentemente demagogiche del governo Monti sulle SRL (ssrl e srlacr) potrebbero innescare un processo di consapevolezza e quindi di organizzazione dei soggetti, prevalentemente giovani (ma non solo), che in Italia vorrebbero fare impresa e che trovano innumerevoli ostacoli. Proviamo ad elencarne qualcuno: la burocrazia, il costo del denaro, le inutili transazioni burocratiche-amministrative (che però fanno la fortuna di commercialisti, notai, avvocati e ogni genere di consulenti). Ecco, per farla breve, la cosa più importante e auspicabile sarebbe che nascesse un movimento culturale, ma forte anche sul piano politico, per difendere e favorire il diritto di fare impresa nel nostro paese. Non dobbiamo rassegnarci alla brutta situazione attuale, ben messa in evidenza da chi (anche ospitato dalla nostra news in questo sito) si lamenta dell’eccessivo peso fiscale che ammazza le imprese. Non lasciamoci sfuggire quest’occasione per modificare lo stato delle cose esistente!
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