in giro con la lampada di aladin su Cagliari…
Data solo alcuni giorni l’iniziativa di alcuni consiglieri comunali (Matteo Lecis Cocco Ortu, Marco Murgia e Filippo Petrucci) di effettuare un sondaggio telematico sull’operato del sindaco Massimo Zedda, della sua giunta e della maggioranza consiliare che lo sorregge. Si è detto che si tratta di un’iniziativa in parte propagandistica (Biolchini), priva di scientificità e pertanto non veritiera rispetto ai risultati che emergeranno, tra l’altro facilmente orientabili; non si tratterebbe esattamente di un’attività ascrivibile alla “democrazia partecipativa” (Dessì), e così via. Vedremo come va a finire. Noi comunque ci fidiamo della serietà dei proponenti. In ogni caso diamo un giudizio positivo dell’iniziativa (tant’è che la diffondiamo), dimostratasi fin da subito un’occasione per riavviare un dibattito sulla città e non solo per attribuire i voti alle pagelle del sindaco e dei suoi assessori. Peraltro denunciamo da tempo e in buona compagnia come i nostri amministratori a tutti i livelli (in Regione e in Comune, per restare vicini) cerchino in tutti i modi di sfuggire a un serrato confronto con la gente, se non in circostanze obbligate e possibilmente “sotto controllo”. E’ andata a vuoto perfino la nostra richiesta alla Regione e ai Comuni di firmare e diffondere la “Carta della governance multilivello in Europa per la promozione delle Autonomie e della Democrazia partecipativa”, che in qualche modo impegna le istituzioni a promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita politica, sviluppando a tal fine adeguate azioni positive. Quindi ribadiamo il nostro appoggio all’iniziativa di Matteo e compagni e riscontriamo e amplifichiamo il dibattito sulla città che già emerge e che emergerà nei prossimi giorni/mesi, cercando il bandolo della matassa per la costruzione di un’idea forte, credibile e condivisa del suo sviluppo e del suo e nostro futuro.
Intanto diamo conto di alcuni interventi (Biolchini e Dessì) rinviando ad approfondimenti e ad ulteriori commenti nei siti/blog/pagine fb degli stessi, promettendoci di riprendere i temi nella nostra news.
- “Vi piace la giunta Zedda?”. Il centrosinistra lancia un sondaggio (ma il sindaco non è più in sintonia con la città).
3 settembre 2014 alle 16:17. Vito Biolchini su vitobiolchini.it
- Un commento di Tonino Dessì sulla sua pagina fb e sul sito Aladin.
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“Vi piace la giunta Zedda?”. Il centrosinistra lancia un sondaggio (ma il sindaco non è più in sintonia con la città).
3 settembre 2014 alle 16:17. Vito Biolchini su vitobiolchini.it
Se c’è una categoria di persone che ha il polso della situazione a Cagliari è quella dei consiglieri comunali. Di maggioranza o di opposizione: sanno tutto, conoscono tutto, capiscono tutto. Per questo c’è una buone dose di propaganda nell’iniziativa ideata dai consiglieri Pd Matteo Lecis Cocco Ortu e Marco Murgia, un sondaggio telematico rivolto ai cagliaritani (a questo indirizzo potete accedere al modulo: http://bit.ly/centrosinistracagliari) attraverso cui indicare punti di forza e punti di debolezza dell’amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Massimo Zedda a tre anni dalla sua elezione. Propaganda: perché l’aria che tira in città loro la sentono bene. Da tempo. E nonostante tutto non hanno voluto/saputo imprimere una svolta a questa amministrazione. Oppure, molto più banalmente, il sindaco non ascolta neanche loro.
Poi, per carità, utilizzare la rete per consultare i cittadini è certamente cosa buona e giusta, a patto però che in precedenza la stessa voce dei cittadini (in vario modo organizzati) sia stata presa in adeguata considerazione: cosa che questa amministrazione e questo sindaco più e più volte non hanno fatto, spesso anche in maniera ostentata e plateale (penso solamente al caso del Teatro Lirico, a quello del parcheggio sotto le mura di Castello o alla piccola ma significativa vicenda degli alberi tagliati a Terrapieno: ma sono solo i primi tre casi che mi sono venuti in mente, probabilmente non i più significativi).
È imbarazzante poi apprendere che i nostri consiglieri si dichiarino “consapevoli che uno dei limiti principali che stiamo avendo è proprio quello della comunicazione. Un anno e mezzo fa scrissi il post “Perché il sindaco Zedda sta perdendo consensi (e la comunicazione non c’entra nulla…)”: evidentemente non ero stato abbastanza convincente.
I meccanismi di ascolto e partecipazione annunciati e che dovevano essere attivati sono rimasti lettera morta: la maggioranza che sostiene Zedda vuole improvvisamente cambiare rotta? Allora non c’è che da rallegrarsi. Se dunque verranno confermati i primi dati (cioè che tra i punti deboli ci sia per esempio la gestione della cultura, un vero smacco per una amministrazione che ambisce a diventare Capitale europea della cultura) non dubitiamo che i consiglieri della maggioranza riusciranno a convincere il sindaco ad imprimere una decisa svolta nella sua azione amministrativa. Sempre che poi, alla chiusura del sondaggio, magicamente la cultura non sparisca dall’elenco delle criticità (ormai non mi stupisco più di niente).
Detto questo, i primi dati, diffusi dagli stessi organizzatori, sono superficialmente condivisibili:
Finora promosso a pieni voti il lavoro sul Poetto e su tutto il lungomare della città, le trasformazioni in atto rispetto alla mobilità e alla qualità degli spazi pubblici. Critiche per quanto riguarda il turismo e la cultura e la gestione della problematica della movida nel centro storico.
Dico “superficialmente” perché i limiti di questa amministrazione arrivano da lontano e sinceramente non ho neanche più tanta voglia di elencarli.
Peccato che nel sondaggio manchi la banalissima domanda “Siete soddisfatti dell’operato del sindaco?”, perché la mia impressione è che Zedda da tempo non sia più in sintonia con la città, e questo a prescindere dalle cose giuste o sbagliate che la sua amministrazione ha fatto e può ancora fare. D’altra parte, che da tempo il primo cittadino preferisca entrare in ufficio dall’ingresso del Search o da altre entrate secondarie piuttosto che dal portone principale di via Roma la dice lunga sulla sua capacità di affrontare a viso aperto e con personalità i cagliaritani e i problemi che devono affrontare di tutti i giorni. E sulla funzione di supplenza che il direttore generale Cristina Mancini svolge costantemente basta sentire un consigliere a caso per avere riscontri di prima mano.
I consiglieri di maggioranza sanno dunque che aria tira in città e dal sondaggio potranno giusto avere qualche indicazione in più, soprattutto relativamente alla possibilità di riuscire ancora a salvare il salvabile, magari brandendo il sondaggio proprio per “convincere” il sindaco a cambiare rotta.
Personalmente ritengo che ormai la strada sia da tempo ben delineata: Zedda tenterà la rielezione sulla base di un programma fatto soprattutto di opere pubbliche e decoro urbano: piazze, giardinetti, marciapiedi. Praticamente come un sindaco democristiano (scarso) qualunque. Una mano poderosa gliela darà anche la Regione (nella persona dell’assessore ai Lavori pubblici Maninchedda, quello che secondo Zedda “doveva stare fermo un giro” e non essere accettato nella coalizione che ha sostenuto Pigliaru…) con lo sblocco del progetto per la riqualificazione del quartiere di Sant’Elia e la nuova viabilità in viale Marconi. La metropolitana leggera no, quella no, quella è tutta farina del sacco di Zedda ed è indubbiamente un successo che gli va ascritto con pieno merito.
Basteranno questi successi a convincere i cagliaritani a votare ancora Zedda? Basteranno le betoniere in azione a nascondere il fallimento della cultura, dei servizi sociali (tutto ancora va avanti come ai tempi del centrodestra), delle politiche per la casa (disastrose, e per giunta Cagliari continua anche a perdere residenti)? Basterà rifare tre-quattro piazze per nascondere l’assoluta mancanza di un’idea guida per la città? Basterà mettere in moto la macchina della propaganda per nascondere i limiti di una giunta opaca e poco rappresentativa?
Io ritengo che Zedda (al netto delle possibili disavventure giudiziarie che ancora rischiano di comprometterne la carriera politica) possa ancora riuscire ad essere rieletto, ma contando su un elettorato molto diverso da quello che lo ha sostenuto tre anni fa. Molto, molto diverso. Per cui cari consiglieri comunali di centrosinistra, fatevi due conti.
Post scriptum
Sarebbe bello che i consiglieri comunali di maggioranza che stanno sostenendo l’iniziativa rendessero note le risposte date da loro stessi al questionario. Così, giusto per giocare tutti a carte scoperte (e, per qualcuno, smettere di bluffare).
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Tonino Dessì
…senza fare troppa filosofia della partecipazione, ma magari praticandone un poco in modo concreto.
#cagliarièpossibilemaforse
Un gruppo di consiglieri comunali cagliaritani ha preso l’iniziativa di una consultazione su web in merito all’azione della attuale amministrazione. Viene definita come un’iniziativa di democrazia partecipata e consiste nella somministrazione di un questionario, a conclusione del quale si richiede di lasciare la propria email. Se fosse un’iniziativa dell’istituzione, la richiesta di lasciare l’e-mail apparirebbe giustificabile. Nel caso di un gruppo di consiglieri appartenenti a un’area politica lo è meno, perchè uno potrebbe pensare che si stanno raccogliendo recapiti a fini propagandistici, se non elettorali.
E poi la democrazia partecipata si organizza con la presenza fisica delle persone o con la chiamata a esprimersi su decisioni, non in modo così asettico e alla fin fine dall’utilizzo incerto.
Detto questo e siccome un mio post su una specifica questione relativa a Cagliari è stato fatto rimuovere a mia insaputa (e se pesco chi è stato le unghie può star sicuro che gliele taglio), colgo l’occasione per esprimere alcune opinioni.
La prima e’ che realizzare tre ecocentri per la raccolta di alcune tipologie di rifiuti a Cagliari, di cui uno tra S. Bartolomeo e S. Elia, e’ folle: ne basta uno unico al CACIP.
La seconda e’ che un “Progetto Ramblas” per il Largo Carlo Felice sarebbe piu’ suggestivo e meno costoso da realizzare di un Betile (ma questo paragone si puo’ omettere, visto che per fortuna non se ne discute più).
La terza e’ che avviare la realizzazione della metropolitana di superficie varrebbe di per se’ un mandato e completarla due: per il secondo, a queste condizioni, potrei persino tornare a votare.
Infine spero che nell’azione dell’amministrazione ci si occupi di più di interventi a favore delle famiglie povere e degli indigenti.
A me basterebbe, anche senza fare troppa filosofia della partecipazione, ma magari praticandone un poco in modo concreto.
Da L’Unione Sarda on line giovedì 4 settembre 2014
Questionario sul web sui 3 anni di amministrazione
- Iniziativa di alcuni consiglieri e dei partiti di maggioranza
Promossi il lavoro sul Poetto e le trasformazioni in corso sulla mobilità e gli spazi pubblici, critiche sul turismo e la cultura e la gestione dei problemi legati alla movida nel centro storico. Il questionario “Centrosinistra a Cagliari #èpossibile – Tre anni di amministrazione” lanciato martedì alle 13 dai blog, dai social network e dalle mailing list di alcuni consiglieri comunali (tra i primi Matteo Lecis Cocco Ortu, Marco Murgia, Filippo Petrucci, Fabrizio Rodin, Andrea Scano, Claudio Cugusi) e partiti di maggioranza (circoli Pd, Sel, Meglio di prima non ci basta) per capire la “percezione dei cittadini cagliaritani sull’operato dell’amministrazione Zedda” ha prodotto i primi risultati parziali. Cento risposte nelle prime tre ore e trecento nelle ore successive consentono ai promotori dell’iniziativa (sostenuta dal circolo Pd Copernico) di trarre le prime indicazioni. Matteo Lecis Cocco Ortu, tra i promotori con Marco Murgia: «L’indagine non ha né valore statistico né scientifico. Dopo tre anni di governo cittadino, lontani da ogni appuntamento elettorale, abbiamo deciso di verificare insieme ai nostri concittadini la soddisfazione sull’operato della nostra amministrazione rispetto alle intenzioni messe nero su bianco nelle dichiarazioni programmatiche del sindaco Massimo Zedda». Il report con le prime cento risposte è stato inviato al sindaco e alla Giunta.
PRIMI GIUDIZI Alto grado di soddisfazione (77 per cento) deriva dal fatto che finora il questionario è partito dai contatti dei consiglieri comunali e intercetta solo una certa fascia di popolazione (3/4 delle risposte provengono da laureati e il 20 per cento da studenti). Il 68 per cento dichiara di informarsi sull’operato dell’amministrazione attraverso i social network e il 49 percento attraverso i giornali online.
Gli organizzatori: «Tanti i giudizi e le proposte rispetto ai diversi ambiti dell’amministrazione che nelle prossime settimane continueranno ad essere raccolte e messe a disposizione della maggioranza che sta amministrando la nostra città».
I VOTI Il 77 per cento ha percepito un “cambiamento tangibile in città”, il 43 per cento ha apprezzato le iniziative (mostre, feste, seminari) per Cagliari capitale europea della cultura. Età media dei partecipanti, 40 anni. Il quartiere dove si è votato di più: Stampace (13 per cento), San Benedetto, Pirri (10). L’idea del questionario è nata dai consiglieri Matteo Lecis Cocco Ortu e Marco Murgia all’interno della giovane associazione politica epossibile.org e subito è stata sposata dai tutti i consiglieri. Il modulo si compila in rete dal sito http://bit.ly/centrosinistracagliari. (p. p.)