gli occhiali di Piero
ANNIVERSARI. Il 9 agosto 1902 nasceva a Nuoro Salvatore Satta. Un anno fa ricordato su Aladinpensiero, con Enzo Biagi e altre cose.
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Sardi illustri: Domenico Alberto Azuni. Su Aladinpensiero – Memento di Alessandro Ponzeletti, su La Nuova Sardegna on line
MEMENTO
Azuni, un giurista del Diritto marittimo
di Alessandro Ponzeletti, su La Nuova Sardegna on line del 6 agosto 2014
Ho constatato che oggi giorno molti concittadini, giovani e meno giovani, al nome “Azuni” corrono subito con la mente in primis al Liceo con annessi traumi e/o ricordi piacevoli di amicizie e/o amori, in secundis alla piazza quale spazio urbano con tanti negozi belli e con grandi firme. Pochi vanno invece con la mente a Domenico Alberto, che faceva di cognome Azuni. Giurista, nacque il 3 agosto 1749 nella casa posta all’angolo di via al Duomo (un tempo via Santa Chiara) con via Gioacchino Mundula (un tempo Salita Gesù e Maria), dove ancora oggi in facciata è apposta la targa in marmo collocata nell’agosto 1862.
Laureatosi a Sassari si trasferì dapprima a Torino (1774-1777) poi a Nizza (1778-1792), fu prima funzionario dell’Amministrazione del Regno Sardo, poi giudice del tribunale del commercio marittimo. Pubblicò nel 1791 il Dizionario universale ragionato di giurisprudenza mercantile. Nominato senatore, ebbe incarico di redigere il Codice della Marina mercantile del Regno Sardo, che non fu pubblicato per l’inizio delle guerre napoleoniche. Nel 1796 vide la luce la sua opera più importante, intitolata “Sistema universale dei principi del diritto marittimo d’Europa”. Rientrò in Sardegna nel 1818, quando riabilitato fu nominato giudice a Cagliari, dove morì il 23 gennaio 1827 e fu sepolto nella Basilica di Bonaria (alla Municipalità sassarese fu donata da Giovanni Spano una sua falange, a mo’ di souvenir).
Su richiesta degli studenti dell’Università, gli si dedicò la piazza fino allora detta piazzetta Santa Caterina e vi si collocò un monumento realizzato dallo scultore Carlo Rubatto (Genova, 1810-1891), inaugurato il 13 agosto 1862: inosservato il 150° anniversario della posa nel 2012, gli dedico per il 152° queste poche righe agostane.
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