L’aurea mediocritas della giunta regionale. Ma la Sardegna ha bisogno di molto di più!

coporaz-mare-Figari_2_2Aurea mediocritas: così come la intendeva Orazio, cioè nel suo significato nobile di “giusta moderazione ed equilibrio, per il quale conviene appagarsi serenamente di quanto ci offre la vita comune, evitando ogni ambizione eccessiva”. E’, a nostro avviso, una onesta definizione che ben si attaglia alla Giunta di Francesco Pigliaru. Ma oggi noi sardi e la Sardegna abbiamo bisogno di molto di più! Ce la può fare questo governo regionale a perseguire obbiettivi più ambizioni? Questo è l’interrogativo di oggi. Abbiamo poco tempo per rispondere.
AlessandroMagno moaico Pompei
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Rompere gli schemi e azzardare perché la Sardegna abbia futuro
4 suonatori
ape-innovativa2di Franco Meloni
“Il nostro Dio è Dio delle sorprese: ogni giorno ce ne fa una. Dio è così, Dio rompe gli schemi: se non rompiamo gli schemi, non andremo mai avanti. Perché Dio ci spinge a questo, a essere creativi verso il futuro”.
Questa bella frase che papa Francesco ha detto sabato nella sua visita in Molise, anche se vogliamo leggerla in una versione laica, indica la strada che oggi dobbiamo percorrere in tutti i contesti. Limitiamoci alla Sardegna per dire che l’attuale situazione di crisi drammatica non può essere superata con i consueti strumenti, sia pure utilizzati nel modo più efficiente e razionale possibile. E’ quanto ci sembra stia facendo l’attuale governo regionale. Non basta, anzi potrebbe essere tutto inutile. Sì, perché si tratta di rispondere a problemi che hanno una enorme e straordinaria rilevanza. Ci riferiamo innanzitutto alla crisi demografica, cioè al fatto che i nuovi nati a cui aggiungere i nuovi arrivi non riescono complessivamente a superare i morti sommati a coloro che emigrano. Le conseguenze cominciano a mostrarsi con il progressivo abbandono dell’agricoltura (non compensato dal significativo interesse di molti giovani al settore) e la prevedibile chiusura di alcuni comuni sardi per mancanza di abitanti. Una situazione che può essere contrastata solo attuando una innovativa politica di accoglienza, che sappia integrare nuovi emigranti, in massima parte giovani, con le popolazioni, dando ad essi abitazioni e lavoro, in modo particolare nel settore agricolo. E’ quanto sostenuto da tempo da valenti studiosi, per citarne uno tra essi, il prof. Giuseppe Pulina, dell’Università di Sassari. La proposta è stata recentenente ripresa dal prof. Andrea Saba (anch’egli illustre docente, ora in pensione, di Economia Industriale alla “Sapienza” di Roma, allievo di Paolo Sylos Labini), in un intervento su La Nuova Sardegna. Ci rendiamo conto che non sono cose di poco conto, ma appunto perché difficili e complesse vanno affrontate con tempestività e con capacità politica e organizzativa. Si tratta di costruire piani di grandi dimensioni e complessità che devono coinvolgere molti soggetti pubblici e privati. Parlando delle istituzioni questa è senza dubbio la maggiore criticità: far lavorare insieme, in modo coordinato, più amministrazioni. Le risorse esistono, anche se vanno organizzate in relazione a programmi ben strutturati. Sono prevalentemente fondi europei, a cui si aggiungono i cofinanziamenti statali e regionali, e, auspicabilmente, anche privati.
Riuscirà l’attuale governo regionale a proporre programmi di così grande dimensione, con tutto l’azzardo che necessariamente ciò comporta? Sospendiamo il giudizio in attesa di notizie al riguardo, ovviamente in tempi brevi.
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- Demografia e sviluppo nel prossimo futuro. La Sardegna senza Sardi? Drammaticamente di fronte alla necessità di compiere uno sforzo straordinario di elaborazione politica, di crescita culturale, di formulazione di strategie economiche alternative con le quali ci dovremo misurare. Saremo in grado di farlo? Di Vanni Tola (https://www.aladinpensiero.it/?p=19142#more-19142)
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- Economia e immigrati. Far rinascere i paesi fantasma con l’agricoltura plurietnica. Si potrebbe ottenere allo stesso tempo il recupero dei campi e quello demografico, necessario una specifico progetto regionale. Gli esempi da seguire. Di Andrea Saba.
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G Pulina intervistato da Aladinews- 13 marzo 2015 Aladinews. Intervista a Giuseppe Pulina, a cura di Franco Meloni. L’EUROPA 2020 E LE PROSPETTIVE DELL’AGRICOLTURA SARDA – Sala Conferenze Banco di Sardegna, Cagliari (a cura di www.aservicestudio.com)
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- Riflessioni sul convegno Caritas-Migrantes di presentazione del dossier immigrazione 2012. Cosa fare in (e per la) Sardegna? Di Franco Meloni
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- Barbagia a rischio estinzione. Giuseppe Pulina: «La soluzione? Accogliere quindicimila coppie di immigrati».
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- Per i 150 della Camera di Commercio. Di Franco Meloni (https://www.aladinpensiero.it/?p=1158)
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- Dibattito: rompere gli schemi e azzardare perché la Sardegna abbia futuro. Ecco come la pensa Nicolò Migheli.

One Response to L’aurea mediocritas della giunta regionale. Ma la Sardegna ha bisogno di molto di più!

  1. […] Istituzioni di alta qualità? Se il riferimento è alla giunta regionale, in cui sono presenti sette professori universitari ordinari e cinque laureati, la qualità dell’istruzione è sicuramente alta. E’ altrettanto alta l’efficienza e l’efficacia della loro azione politico-amministrativa? Come già detto, la sentenza non potrà che essere postuma. Non sarà però necessario aspettare la fine della legislatura per valutare la fragilità delle politiche messe in campo per il rilancio dell’economia sarda malgrado la “folla” dei laureati in giunta. Gli effetti promessi ed attesi, specie quelli sulla crescita e sull’occupazione, non si vedono. Non si vedono inoltre visione e chiarezza, quelle in grado di riconfermare la validità di una squadra e di una coalizione di governo di cui la Sardegna ha necessità. Buon Ferragosto di riflessione . ——- * By sardegnasoprattutto / 13 agosto 2014 / Economia & Lavoro ———————- Sullo stesso argomento: Aladinpensiero del “aurea merdiocritas” […]

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