I Cluster, questi sconosciuti

Van Gogh-Il-seminatore-Vanni-Tola-238x300sedia-van-gogh4 Dopo il Cluster CL.A.N Agrifood per l’agricoltura, decolla SPRING per la bioeconomy e la chimica verde.
di Vanni Tola
In un precedente articolo Aladinews si è occupato del Cluster CL.A.N. (Cluster Tecnologico Nazionale) AGRIFOOD presentato qualche mese fa nella sede della Società Porto Conte Ricerche. Un progetto importante per lo sviluppo del comparto agroalimentare isolano, realizzato con riferimento alle direttrici della politica comunitaria e in sintonia con le richieste e le caratteristiche dell’economia della globalizzazione. Descriviamo oggi un altro Cluster, che pure interessa la Sardegna, riguardo al progetto Matrìca per la riconversione del polo chimico dell’area industriale di Portotorres. Il Cluster Tecnologico Nazionale della “Chimica Verde” denominato SPRING – Sustainable Processes and Resources for Innovation and National Growth. Un megaprogetto che si pone l’obiettivo di incoraggiare lo sviluppo delle bioindustrie in Italia attraverso un approccio organico all’innovazione, per rilanciare la chimica italiana sotto il segno della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Facendo riferimento ai più recenti orientamenti dell’Unione Europea nel campo della bioeconomy, il Cluster Spring persegue lo scopo di stimolare la ricerca e gli investimenti in nuove tecnologie, con un costante dialogo con gli operatori economici del territorio. Le aziende promotrici del Cluster Spring sono Biochemtex, Novamont e Versalis - tre realtà industriali leader nello sviluppo di tecnologie e processi molto innovativi e nella messa a punto di materiali e prodotti da fonti rinnovabili – e Federchimica, che rappresenta l’industria chimica italiana nel suo complesso. Al Cluster aderiscono diverse imprese che operano nell’ambito della bioeconomy e rappresentano l’intera filiera italiana della chimica verde. Dalle imprese agricole a quelle impegnate nella ricerca di prodotti chimici da fonti rinnovabile e nelle biotecnologie industriali, comprese quelle che operano nella realizzazione di materiali e bioprodotti e nella trasformazione e lo smaltimento di materiali. Si contano al momento già 130 adesioni, tra aziende (45%), centri di ricerca (29%), enti locali (7%) e associazioni (19%) Un insieme di soggetti uniti da un progetto e una strategia di sviluppo comune per il comparto chimico. Otto Regioni italiane e, tra queste la Sardegna, si sono impegnate a sostenere l’attività del Cluster riaffermando la coerenza e la funzionalità delle loro strategie di programmazione e di sviluppo con gli obiettivi dell’iniziativa e impegnandosi a sostenere attività di supporto per lo sviluppo del progetto. Il Cluster Spring – con una rete di cooperazione fra le Amministrazioni interessate – persegue l’obiettivo di determinare ricadute positive nei territori con strategie di sviluppo coordinate a livello nazionale e locale. Il risultato di tali azioni dovrebbe favorire la crescita e lo sviluppo della bioindustria italiana attraverso l’innovazione e il rilancio della nuova industria chimica che dovrà essere caratterizzata da sostenibilità ambientale, sociale ed economica. - segue -
PRING – Sustainable Processes and Resources for Innovation and National GrowthIl cluster Spring opererà per supportare la realizzazione di progetti strategici innovativi e di significativo impatto tecnologico per il comparto della chimica verde, e per rilanciare la creazione di strumenti di partenariato pubblico‐privato. Allo stesso tempo, il Cluster per la chimica mira a promuovere la sperimentazione e dimostrazione di prototipi e impianti pilota di produzione di biochemicals e biomateriali per la validazione della ricerca su scala industriale e a incoraggiare processi d’integrazione sinergica tra i settori chimico, di progettazione ingegneristica di progettazione, agroalimentare, agricolo e della gestione dei rifiuti. L’interazione tra imprese, università, centri di ricerca, istituzioni e mondo agricolo è la premessa per creare nuove filiere locali, potenziare quelle esistenti e canalizzare risorse e attività verso obiettivi comuni, al fine di massimizzare l’impatto positivo di attività di ricerca e innovazione, diminuendo gli alti rischi connessi allo sviluppo di nuove tecnologie d’avanguardia e velocizzando il time-to-market di nuove tecnologie e di prodotti innovativi. 
Altrettanta importanza rivestono, nell’ambito del progetto, le attività legate al trasferimento tecnologico, alla comunicazione ambientale e alla diffusione dei principi e dei temi legati alla bioeconomy, che saranno svolte da numerosi soci quali i poli regionali di innovazione, i parchi tecnologici, i consorzi, le associazioni di categoria e territoriali, agenzie di sviluppo e fondazioni, con la finalità di massimizzare sul territorio la diffusione delle iniziative programmate e dei risultati conseguiti. Un Cluster quindi che si propone quale interlocutore di riferimento per le istituzioni locali, nazionali ed europee nel settore della chimica verde, contribuendo a definire la messa in atto di una politica nazionale sulla bioeconomy e a trasmetterla in ambito comunitario. Si procede quindi a grandi passi verso la creazione di una stabile piattaforma di raccordo e sinergia tra le diverse anime della nuova industria chimica, una filiera complessa e articolata che parte dall’agricoltura e finisce con il coinvolgere diversi comparti dell’industria italiana, nei quali i biochemicals possono trovare applicazioni in sostituzione dei prodotti chimici tradizionali. Comunque la si pensi, questo progetto, come altri che la Comunità Europea promuove, rappresenta il nuovo della politica economica europea, le nuove strategie internazionali di sviluppo dell’economia, con le quali si dovranno misurare il nuovo Consiglio europeo, le comunità nazionali, il Consiglio regionale sardo. Il progetto di riconversione del polo petrolchimico di Porto Torres, con la realizzazione del piano Matrìca che tra breve avvierà l’attività produttiva, costituirà certamente il banco di prova della capacità dell’isola di inserirsi attivamente e da protagonista nei processi economici e sociali in atto in Europa.

One Response to I Cluster, questi sconosciuti

  1. […] dell’apparato industriale in atto può essere utile conoscere il Cluster SPRING. Il Cluster Tecnologico Nazionale della “Chimica Verde” denominato SPRING – Sustainable Processes …. Un megaprogetto, sottoscritto anche dalla Regione Sardegna (partecipa con Matrìca), che si pone […]

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