Quando un’azione giudiziaria mette in dubbio la fiducia nella Giustizia Petrolchimico ed inquinamento del mare: assolti? No, prosciolti

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Il fatto è noto. Alcuni stabilimenti industriale del complesso petrolchimico di Porto Torres scaricano veleni in mare attraverso le fogne fino all’anno 2006. Alcuni dirigenti del petrolchimico sono accusati di avvelenamento colposo del mare, disastro ambientale colposo e violazione delle norme che stabiliscono quali sostanze possano essere smaltite attraverso gli scarichi industriali. Finiscono in mare, per diversi anni sostanze quali il cadmio, il mercurio, il micidiale policlorobifenile, il benzene, il rame, lo zinco e diversi cianuri. Sostanze che i pesci e la flora del Golfo dell’Asinara. Dopo l’esame di alcuni scarichi industriali, il primo giudice titolare dell’inchiesta, Michele Incani, ipotizza che i dirigenti degli stabilimenti petrolchimici avessero volutamente stabilito di scaricare le sostanze nocive in mare e contesta loro reati dolosi. Vengono quindi chiamati in giudizio Gianfranco Righi (allora rappresentante legale Syndial), Guido Safran (rappresentante legale Sasol), Diego Carmello e Francesco Maria Apeddu (rappresentante legale e direttore stabilimento Ineos). A questo punto, come spesso accade in Italia nei processi che tentano di individuare responsabilità di persone quasi intoccabili, comincia il balletto delle schermaglie procedurali. Nel 2010 si pone in risalto un difetto procedurale (non la sostanza dei fatti ma soltanto un problema di procedura giudiziaria) e ciò è sufficiente per rimandare le carte del processo alla Procura. La Procura assegna il fascicolo a un altro pm, Paolo Piras e questi cambia l’imputazione giuridica. I quattro imputati vengono accusati di reati colposi. Si prospetta una condanna consistente per gli imputati ma comincia ad affacciarsi per il processo il rischio della prescrizione che, benché sia cosa nota, è bene ricordare in che cosa consista. Al di fuori degli enunciati giuridici, la prescrizione è un evento che stabilisce che un fatto oggetto di un processo non può più essere giudicato perché sono stati superati i tempi stabiliti per la conclusione del procedimento medesimo. In pratica l’ipotesi di reato rimane, gli imputati ci sono, ma è trascorso troppo tempo dall’inizio del procedimento giudiziario quindi, scusate tanto, ma non se ne fa nulla. E cosi è accaduto. Ieri mattina il gup del tribunale di Sassari Carla Altieri, ha dichiarato prosciolti per intervenuta prescrizione gli imputati Gianfranco Righi (allora rappresentante legale Syndial), Guido Safran (rappresentante legale Sasol), Diego Carmello e Francesco Maria Apeddu (rappresentante legale e direttore stabilimento Ineos). Lo ripeto rischiando di apparire pedante, non assolti ma semplicemente prosciolti per intervenuta prescrizione, con buona pace dei portotorresi che si ammalano di tumore in un’area geografica che, dati ufficiali alla mano, è più inquinata della città di Taranto. sedia-van-gogh-4-150x150-bis1
(Nella foto: inquinamento industriale, la spiaggia di Marinella)

One Response to Quando un’azione giudiziaria mette in dubbio la fiducia nella Giustizia Petrolchimico ed inquinamento del mare: assolti? No, prosciolti

  1. […] “Ora Basta: la salute dei Sardi prima di tutto” Il titolo di giornale più efficace è stato quello dell’Unione Sarda: “Ora basta”. Ora basta deve essere lo slogan dei Sardi per rivendicare il proprio diritto alla difesa della salute ed al recupero dell’integrità ambientale. Il Sulcis, Ottana, Portotorres, Sarroch e altre zone ancora sono diventate delle vere e proprie “bombe ecologiche”. Crescono i tumori fra la gente, crescono oltre le medie numerose gravissime patologie, gli indicatori statistici dell’inquinamento raggiungono, per determinati prodotti, valori impressionanti. Le bonifiche sono soltanto uno slogan elettorale per partiti e politici incapaci. Chi inquina non paga e utilizza tutte le possibilità di leggi molto permissive per guadagnare assoluzioni formali che non cancellano le colpe reali. Proponiamo ai sardi di dare vita ad una mobilitazione straordinaria per la difesa della salute e dell’ambiente. “Ora Basta: la salute dei Sardi prima di tutto”. Deve essere questo l’obiettivo assolutamente prioritario nell’azione della nuova Giunta regionale e del Governo. Non è più tempo di parlarsi addosso, di finanziare nuovi studi e ricerche da confinare nei cassetti, è vera emergenza sanitaria per la Sardegna. “Ora basta”. —— Giustizia e salute dei sardi […]

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