La finanza d’impresa per l’innovazione. Se il cavallo non vuole bere…

cavalli all'abbereratorio

di Franco Meloni

E’ molto conosciuta la metafora “l’acqua c’è ma il cavallo non beve” utilizzata dall’economista Keynes per sostenere che come non si può costringere un cavallo che non ha sete a bere (anche avendone necessità), così non si può, aumentando la liquidità disponibile, indurre le imprese ad investire. Bene, la metafora potrebbe applicarsi in modo pertinente alle imprese start up, perlomeno a quelle sarde, le quali nonostante necessitino di credito (l’acqua) e abbiano a disposizione interessanti strumenti di finanziamento, come il venture capital ed altre tipologie affini (l’abbeveratorio ben approvvigionato), non ne approffittano. Almeno così ci è parso di capire dall’interessante tavola rotonda (“La finanza d’impresa per l’innovazione”) organizzata oggi (16 maggio) dalla Confindustria Sardegna Meridionale, precisamente promossa dal suo Gruppo di lavoro “Innovazione e ricerca” coordinato da Mario Mariani. Infatti i rappresentanti delle società di venture capital (VC) operanti in Sardegna hanno dato conto del fatto che allo stato sono disponibili considerevoli risorse finanziarie  ben superiori rispetto a quante ne richiedano (e ne ottengano) le imprese innovative. Certo, i famosi cavalli (si tratta soprattutto di puledri,  ancor più bisognosi di acqua dei cavalli maturi) non sono poi così numerosi, ma tuttavia in gran parte recalcitranti (o distratti e disinformati). Vero è che fa ben sperare in un’inversione di tendenza la straordinaria partecipazione di imprenditori e di operatori che oggi affollavano il salone confindustriale di viale Colombo e, ancor più, le prenotazioni di colloqui be to be da parte di una ventina di imprese start up sarde (o intenzionate a investire in Sardegna) con i rappresentanti delle società di VC, al fine di verificare le concrete opportunità di finanziamenti. Tuttavia, anche riconoscendo questi segnali positivi, la situazione non è affatto buona. Al fine di migliorarla, individuando possibili soluzioni, occorre fare uno sforzo di analisi, in modo aperto e senza infingimenti. Al riguardo bisogna riconoscere che un’apprezzabile riflessione l’ha fatta Antonio Tilocca, presidente della Sfirs, il quale ha riconosciuto un’insufficiente iniziativa della parte pubblica. E non in quanto si faccia poco, ma perchè quello che si fa lo si fa a ranghi sparsi, senza un’adeguata collaborazione “a sistema” degli attori pubblici e anche privati che operano nel settore. Da quanto ci è stato raccontato oggi,  ogni giovane (universitario e non solo) rappresenta una potenziale start up che può concretizzarsi. Perchè accada occorre fare spazio e dare ossigeno a questi nuovi imprenditori, aiutandoli a crescere, mettendo anche in conto i possibili e in certa misura inevitabili fallimenti (ma è un costo che si può pagare, cercando comunque di salvaguardare le persone). Se si fa una politica lungimirante i risultati arrivano e arriveranno, come dimostrano non solo gli stracitati americani, ma anche i numerosi casi di successo italiani, spesso riconosciuti più all’estero che in casa nostra. Un segnale positivo è stato anche individuato nella task force costituita dal ministro Corrado Passera (MISE) per favorire la nascita e lo sviluppo delle start up innovative in Italia. Dunque, lode a Confindustria per l’iniziativa, auspicando che da oggi si cominci a costruire un’alleanza tra gli operatori pubblici (Regione, Enti locali, Camere di Commercio, Università, Sfirs, etc.) e privati (Imprese, Associazioni di categoria, Confidi, etc) i quali tutti possono e debbono concordare azioni positive “a sistema” per il sostegno e la crescita delle imprese innovative.

 

3 Responses to La finanza d’impresa per l’innovazione. Se il cavallo non vuole bere…

  1. admin scrive:

    Finanziare l’innovazione. Come creare start up di successo

    FORUM PA 2012
    Canale 2
    17/05/2012
    INIZIO DIRETTA: 12:00
    Gianluca Dettori
    FOUNDER DPIXEL
    Gianluca Dettori, fondatore e presidente di Dpixel, società di venture capital nel settore hi-tech, domina le scene del business italiano della Rete da circa 14 anni. In questo periodo ha ricoperto posizioni dirigenziali in aziende come Olivetti e Lycos, ha dato vita insieme a Franco Gonella e Adriano Marconetto a Vitaminic, piattaforma per la distribuzione di musica digitale, fino a giungere ad oggi e al suo ruolo di venture capitalist, finanziatore di start-up innovative

  2. admin scrive:

    Da L’Unione Sarda 17 maggio 2012
    CONFINDUSTRIA. Ieri l’incontro con gli investitori che puntano sui progetti innovativi nell’Isola Arrivano i “cacciatori” d’azienda Il “venture capital” ha già finanziato 20 idee imprenditoriali Bastano pochi capitali per far diventare grandi le giovani imprese: dai 100 mila euro a un milione circa. La filosofia dei venture capitalist (società specializzate in piccoli investimenti per nuovi progetti imprenditoriali) è sbarcata ieri a Cagliari con l’iniziativa del gruppo di lavoro “Innovazione e ricerca” della Confindustria del Sud Sardegna, coordinato da Mario Mariani, fondatore e amministratore dell’incubatore d’impresa “The Net Value”. Nel capoluogo sono arrivati tutti i big del settore. Ma non è stata la prima volta. Già venti società sarde stanno beneficiando dell’intervento di questi venture capitalist. E altrettante potrebbero usufruirne in futuro.
    GLI INCONTRI Ieri, infatti, più di venti giovani imprenditori hanno incontrato gli investitori nella sede di Confindustria, per “vendere” al miglior offerente la propria idea. «Il territorio», ha detto Mariani, «dimostra grande vitalità, in particolare nel settore Ict, e-commerce e new-media, al punto da poter affermare che esista una sorta di distretto, la Cagliari Valley. Oggi, poi, il venture capital è diventato più strategico, visto che le banche concedono poco credito e gli incentivi pubblici sono agli sgoccioli».
    IL CONVEGNO Ai lavori hanno partecipato Francesca Natali (Ingenium Sardegna), Amedeo Giurazza (Vertis Ventures), Andrea di Camillo (Principia Sgr), Massimiliano Magrini (Annapurna Ventures), Aurelio Mezzotero (Atlante Ventures), Mauro Odorico (TT Ventures), Gianluca Dettori (dPixel) e il presidente della Sfirs, Antonio Tilocca. In video conferenza è anche intervenuto Riccardo Donadon, presidente dell’associazione ItaliaStartup, fondatore H-Farm (incubatore d’impresa di grande successo in Veneto) e membro della task force costituita dal ministro Passera per favorire lo sviluppo delle start up in Italia.
    GLI INVESTIMENTI Singolarmente o in partnership, questi venture capitalist hanno già messo piede in Sardegna. Annapurna ha investito in Paperlit, azienda nata a Verona ma trasferitasi a Cagliari e che ha creato un’applicazione per leggere i quotidiani sui tablet. Sempre Annapurna ha puntato anche su Money360 (broker on line di prestiti) e Apps-builder (che sviluppa applicativi per iPhone, iPad e Android). Principia invece ha acquisito una partecipazione di Xorovo (servizi web per il social networking online) e di 6sicuro (broker assicurativo su internet). dPixel ha scelto Sardex (circuito on line di credito commerciale) e Sounday (piattaforma per musicisti). Anche Ingenium Sardegna (società pubblico-privata) ha fatto il pieno di start up. Svariati i settori d’intervento: dal marmo alle imbarcazioni di lusso, fino alle piattaforme on line per designer (Wmaty) e ai progetti di cartotecnica (Marbo e Alvia).
    Lanfranco Olivieri

  3. admin scrive:

    Dal sito della Confindustria Sardegna Meridionale
    SI INCONTRANO IN ASSOCIAZIONE START UP SARDE E VENTURE CAPITALIST

    Data inserimento sul sito Confindustria: 17/05/2012

    Per iniziativa del Gruppo di lavoro “Innovazione e ricerca” della Confindustria Sardegna Meridionale si è svolto a Cagliari presso la sede della Confindustria, un interessante giornata di lavoro sul tema “La finanza d’impresa per l’innovazione”. L’iniziativa ha inteso approfondire e diffondere la conoscenza di uno strumento di finanziamento particolarmente interessante e poco utilizzato nella nostra regione come il venture capital e di favorire la nascita di nuovi contatti e di nuove opportunità di business per le imprese sarde. Hanno partecipato infatti i rappresentanti delle più qualificate e attive società di Venture Capital italiane, alcune delle quali particolarmente interessate ad investire in Sardegna, terra particolarmente florida di iniziative imprenditoriali legate al mondo dell’ICT e dei nuovi media.
    Ai lavori,introdotti da Mario Mariani, hanno partecipato Francesca Natali (Ingenium Sardegna); Amedeo Giurazza (Vertis Ventures); Andrea di Camillo (Principia SGR); Massimiliano Magrini (Annapurna Ventures); Aurelio Mezzotero (Atlante Ventures); Mauro Odorico (TT Ventures); Gianluca Dettori (dPixel) ed il Presidente della Sfirs, Antonio Tilocca. In video conferenza è intervenuto Riccardo Donadon, presidente dell’associazione ItaliaStartup, fondatore H-Farm, un Venture Incubator privato di grande successo in Veneto, membro della task force recentemente costituita dal ministro Passera per favorire la nascita e lo sviluppo delle start up innovative in Italia. Nella sessione pomeridiana, previa prenotazione, le start up sarde hanno incontrato, nel corso di colloqui riservati i venture capitalist presenti, illustrando la propria idea di impresa e verificando le possibili opportunità di finanziamento. La maggior parte di queste iniziative sono state proposte dai imprenditori o aspiranti imprenditori sardi. Alcune provenivano dal mondo della ricerca e sviluppo universitaria o del parco scientifico della Sardegna. Dimostrazione tangibile del fatto che il territorio isolano dimostra grande vitalità imprenditoriale, in particolare nel settore ICT, eCommerce e NewMedia, al punto da poter affermare che nel cagliaritano esista una sorta di distretto di settore, la Cagliari Valley.
    “Riteniamo che l’evento abbia costituito una ottima opportunità sia per le Start up innovative del nostro territorio sia per il nostro sistema produttivo nel suo complesso” – ha dichiarato il Presidente della Confindustria Sardegna Meridionale, Alberto Scanu. “In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando l’evento organizzato dal nostro gruppo di lavoro innovazione costituisce un momento importante per il mondo delle imprese isolane. Riteniamo infatti di primaria importanza supportare la nascita di nuove imprese innovative anche mediante eventi come quello odierno, che mirano ad approfondire la conoscenza degli strumenti di finanziamento dedicati all’innovazione e ad offrire agli imprenditori, specie se giovani, la possibilità di valutare direttamente un loro utilizzo. La nostra organizzazione conferma il suo impegno teso a promuovere la cultura dell’innovazione tra gli imprenditori sardi, cosi come conferma l’impegno per diffondere tra i giovani la cultura d’impresa e per sostenere la nascita di nuove imprese, con l’obiettivo di dare un contributo concreto alla crescita ed al consolidamento delle sistema produttivo della nostra regione.
    Cagliari viene percepita ancora come città dell’innovazione, città in grado di attrarre giovani e meno giovani con idee innovative da sviluppare. Far venire a Cagliari una buona rappresentanza di venture capital può essere molto utile per richiamare l’attenzione su di noi. Si tratta tra l’altro degli stessi soggetti che stanno portando avanti il progetto Start Up Italia, promosso dal Ministro Passera. Nel mondo si è dimostrato che nei periodi di crisi la creazione di posti di lavoro rispetto ai capitali investiti avviene in misura maggiore nelle start up. Ecco il perché della nostra attenzione verso questo mondo.”

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