La coesione, condizione essenziale per essere vincenti come territorio

Disperaz2

di Franco Meloni

Dispiace che all’ottimo Convegno della Camera di Commercio sull’economia della provincia e sulla zona franca di Cagliari fosse assente il Sindaco, essendo il Comune di Cagliari uno degli attori essenziali dell’operazione “zona franca”, intesa, lo ha ben spiegato il relatore prof. Gianfranco Sabattini, come un’opportunità di crescita e sviluppo della città, della sua area vasta e dell’intera Sardegna. Il prof. Sabattini, in perfetta sintonia con la relazione della dott.ssa Iolanda Conte sull’esperienza di zona franca della città di Barcellona e con gli altri relatori, ha infatti ridimensionato l’importanza della costituenda zona franca di Cagliari quanto a consistenza dei benefici diretti: si tratta infatti di una zona franca doganale fortemente condizionata dai vincoli dell’Unione Europea. Tuttavia i vantaggi diretti anche se limitati ci sarebbero, e in questi tempi ogni occasione di nuova impresa e di incremento di occupazione non può essere sprecata. Ma la zona franca è inoltre una formidabile occasione per mettere insieme i diversi attori del territorio per ragionare sulle prospettive e investire concretamente su interventi innovativi. Proprio Barcellona insegna che il suo “Consorzio della zona franca” ha saputo allargare l’originario campo d’azione, riuscendo a realizzare allo stato il più importante strumento di innovazione nell’economia della città e della Catalogna. Non ci soffermiamo sui dettagli, rinviando per brevità alle relazioni e agli altri documenti che saranno pubblicati sui siti e segnalati dalla nostra news, vogliamo in questa sede sottolineare quanto affermato nelle conclusioni del presidente della Camera Giancarlo Deidda sul fatto che il Convegno abbia sancito la saldatura di un’alleanza tra la Camera di Commercio e l’Autorità Portuale di Cagliari, perno di una nuova interlocuzione con la Regione e con il Comune di Cagliari. Altri attori si dovranno aggiungere (il Cacip, altri enti locali, per esempio), ma la compagine sociale che all’interno dell’apposita società “Free zone” già costituita, e che si dovrà ripensare e riposizionare tenendo conto di diverse novità, non può che basarsi su queste quattro fondamentali entità: la Regione, il Comune di Cagliari, l’Autorità portuale e la Camera di Commercio. Sono queste appunto le conclusioni a cui è arrivato il Convegno, che ha visto al tavolo dei relatori, oltre a quelli già citati: il presidente della Camera Giancarlo Deidda (che nella relazione iniziale ha dato conto dello stato dell’economia della provincia), il presidente dell’Autorità portuale Piergiorgio Massidda, il direttore del Centro Servizi della Camera Cristiano Erriu. L’ospite egiziano Alaa Ezz ha portato l’esperienza della zona franca di Port Said; la riflessione comune è che i grandi porti del Mediterraneo non devono combattersi, ma piuttosto integrarsi per mantenere e sviluppare la centralità del nostro mare nei grandi traffici marittimi intermazionali. Il Convegno è stato moderato dal giornalista Francesco Birocchi e ha visto la partecipazione attenta di una classe dell’Istituto Tecnico Pietro Martini di Cagliari (anch’esso come la Camera di Commercio ha compiuto 150 anni): confortante la partecipazione dei giovani che da subito devono essere protagonisti dello sviluppo dei territorio, costituendo la più importante risorsa dello stesso.

Ma torniamo al Sindaco Massimo Zedda. Abbiamo saputo che la sua assenza era giustificata dal fatto che contemporaneamente avesse ospite in Municipio l’ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese Yao Cheng. Concordiamo sul criterio di priorità adottato dal Sindaco. Bene, ma osserviamo che sicuramente l’ambasciatore avrebbe gradito un incontro anche con l’imprenditoria locale, radunata oggi dal Convegno della Camera di Commercio. Si sarebbe potuto e dovuto trovare un accordo. Ecco: forse si è persa un’occasione, causata dall’incapacità di coordinamento tra le amministrazioni che operano sul territorio. Impariamo invece che occorre coesione, che significa: “saper dialogare”, “saper collaborare”, “saper agire a sistema”, “saper lavorare di gruppo”…  Sono condizioni sine qua non per qualsiasi iniziativa vincente.
Perciò la prossima volta cerchiamo di fare meglio!

3 Responses to La coesione, condizione essenziale per essere vincenti come territorio

  1. [...] Abbiamo letto su La Nuova di oggi (vedi  anche Aladinpensiero blog)  il resoconto della conferenza stampa di Piergiorgio Massidda, Autorità portuale di Cagliari, che da conto dei progressi nella futura realizzazione del “punto franco doganale”, consentito dalle norme da almeno dodici anni e tuttora in fase di studio. Almeno così appare, nonostante tutti i giri di parole. Cioè nulla ancora di concretamente verificabile in termini di progetti esecutivi e date precise di inizio e termine lavori. Anche Massidda è bravo nella” politica degli annunci”,  in questo periodo secondo solo a Cappellacci, ormai maestro nell’”occupazione della scena”, standoci il più possibile, senza mai passare al fare. Nella vicenda della zona franca chi invece manca totalmente dalla scena è il Comune di Cagliari, il quale avrebbe titolo a dire la sua, trattandosi di “economia della città”, di possibile sviluppo, di opportunità di lavoro, etc.. pertanto il Comune di Cagliari dovrebbe essere magna pars, assumendo un ruolo di indirizzo nella gestione, come peraltro avviene in altre situazioni per le quali regge il confronto con la nostra città. Parliamo soprattutto di Barcellona, che da molti anni ha realizzato il punto franco doganale, portando avanti un’esperienza complessivamente positiva, ampiamente conosciuta dagli amministratori di tutte le istituzioni interessate (al riguardo non si contano più i viaggi-studio effettuati) e recentemente presentata nel convegno sulla zona franca, organizzato dalla Camera di commercio di Cagliari (vedasi gli atti nel sito web camerale); bene, presidente dell’ente di gestione della zona franca di Barcellona è proprio il sindaco della città.  Sveglia Massimo! [...]

  2. [...] “Cagliari free zone” andava definendosi con gli ingressi della Camera di Commercio e del Comune di Cagliari (già deliberati dai rispettivi organi di governo), anche prevedendosi un riequilibrio delle quote, [...]

  3. […] “Cagliari free zone” andava definendosi con gli ingressi della Camera di Commercio e del Comune di Cagliari (già deliberati dai rispettivi organi di governo), anche prevedendosi un riequilibrio delle quote, […]

Rispondi a Sardegna zona franca integrale? Un’utopia? Facciamo subito i 6 punti franchi doganali. Certo, ma senza fermare la realizzazione di quello cagliaritano! | Aladin Pensiero Annulla risposta

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