elettorando con la lampada di aladin…

lampadadialadmicromicro13APPELLO DI GIOVANI DEL CENTRO SINISTRA SARDO
… per la nascita di una nuova classe dirigente da mettere al servizio del governo della regione e dei territori feriti e dimenticati. Abbiamo voglia di far politica, di essere protagonisti di una nuova “primavera sarda” che possa iniziare nel marzo 2014 con la nascita di un governo democratico e progressista nella nostra regione, che possa dare risposte ai disoccupati, ai giovani, agli studenti, ai disabili, ai precari, agli operai delle nostre fabbriche desertificate dalle false promesse di chi da 5 anni di assoluto nulla governa questa regione.
L’appello di un gruppo di giovani del centro sinistra sardo (segue)

APPELLO DI GIOVANI DEL CENTRO SINISTRA SARDO (28 dic 13)

A tutti i militanti e i simpatizzanti del CentroSinistra sardo
Ai nostri gruppi dirigenti
Al popolo democratico e progressista sardo

“Care amiche ed amici, compagne, compagni e democratici, stiamo affrontando una delle fasi più critiche del CentroSinistra, della sinistra e del Partito Democratico in Sardegna, in un periodo politico tra i più difficili per la nostra isola e in un momento di profondo cambiamento impresso dalle elezioni politiche 2013 e dai quasi tre milioni di elettori che hanno partecipato al congresso nazionale del Pd.

Scriviamo oggi questa lettera aperta perché non vediamo altro modo con cui esprimere la nostra crescente preoccupazione per le prossime elezioni regionali sarde dal momento che, in attesa di direzioni e assemblee regionali dei maggiori partiti della coalizione, siamo ancora fermi ed ingessati di fronte ai maggiori problemi che attanagliano il CentroSinistra, l’unità dei democratici e dei progressisti, la nascita e la consacrazione della coalizione della speranza in Sardegna.

Qualche mese fa, Francesca Barracciu ha vinto le primarie di PD e Psi per diventare il candidato Governatore della Regione Sardegna, e alcuni giorni dopo è arrivato un avviso di garanzia nei suoi confronti e nei confronti di tanti Consiglieri Regionali di tutti gli schieramenti politici.

Conosciamo tutti l’entità dello scandalo che sta sconvolgendo la nostra politica regionale e per questo non ci dilunghiamo nel descrivere la situazione che impone comunque forti riflessioni in un periodo in cui la distanza tra il popolo, le istituzioni e i rappresentanti politici è siderale.

Una cosa ci preme sottolineare: a due mesi dalle elezioni regionali non sappiamo ancora con certezza chi sarà il candidato della coalizione di CentroSinistra.

Perché è in seria difficoltà la tenuta stessa della coalizione a causa dell’incertezza dei maggiori partiti che la compongono sull’importantissimo nodo della candidatura a Presidente. La coalizione sarebbe dovuta crescere, ed essere già in campagna elettorale: invece siamo ancora fermi dopo aver perso, per il momento, un importante ed identitario alleato come i Rossomori, ed aver assistito al litigio tra la candidata vincente alle primarie e il segretario regionale della Cgil, le Acli, e il movimento culturale di don Cannavera.

Il “governatore” uscente è in campagna elettorale perenne con l’utilizzo della sua carica istituzionale e della Zona Franca, e la lista guidata dalla scrittrice Michela Murgia ha iniziato da qualche mese il suo percorso elettorale. Noi invece siamo fermi, in attesa di chissà cosa.

Qualcuno sottolinea che Francesca Barracciu sia legittimata dalla vittoria delle primarie ma questo silenzio e soprattutto l’imbarazzo di tanti militanti dirigenti e amministratori del Partito Democratico e di Sinistra Ecologia Libertà, l’uscita dei Rossomori, la mancata interlocuzione con Irs, fanno riflettere e ci pongono un interrogativo che vorremo sottoporre anche a voi: perché tutti assieme non facciamo capire che per il bene del CentroSinistra e della Sardegna è meglio che tutti gli indagati per peculato facciano subito un passo indietro in vista delle elezioni regionali 2014?

Risolveranno le loro vicende giudiziarie e noi siamo convinti che, se dimostreranno di aver agito nel rispetto della legge, usciranno puliti indenni e più forti di prima.

Ma in questo momento di generale scollamento dalla politica sentiamo il bisogno di scendere in campo senza delle macchie che potrebbero minare il risultato elettorale, perché tra i tanti saremo anche noi ad andare nei quartieri e nelle case popolari, nelle università, nei territori periferici di provincia, nei deserti industriali e nei campi agricoli abbandonati, nelle scuole e nelle palestre fatiscenti a dover chiedere il sostegno per il CentroSinistra.

In questi giorni sta arrivando nelle case dei sardi un sondaggio sul futuro candidato della regione per la coalizione del CentroSinistra. Il sondaggio noi lo abbiamo già fatto tra la gente che ogni giorno incontriamo in giro, al bar, in treno, all’università, nei mercati, in mensa, in autobus, alle poste e in altri luoghi nei quali il malessere dovuto alla crisi è sempre più accentuato: ciò che emerge è la richiesta di un profondo cambiamento, di un nuovo modo di affrontare la politica ed il suo rapporto con il popolo, di profonda legalità nelle istituzioni democratiche e nel governo dei beni comuni, di umiltà umanità e serietà.

Su twitter abbiamo lanciato l’hashtag #allertapoliticaSAR che prende spunto dal più drammatico e doloroso #allertameteoSAR lanciato in rete nei giorni dell’alluvione in Sardegna. Noi siamo convinti che un gesto forte, coraggioso e simbolicamente rilevante, di sacrificio con un passo indietro da parte di tutti gli indagati, non rimarrebbe senza conseguenze, ma anzi, che la forza del suo esempio rappresenterebbe la leva per mettere in moto seppur tardivamente la riflessione e l’autocritica di quanti ancora non hanno trovato l’equo bilanciamento tra le proprie legittime aspirazioni personali e l’interesse del CentroSinistra, della sinistra sarda e di tutto il popolo sardo in una fase delicata come questa.

È necessario cambiare passo e ridiscutere tutto. I nostri partiti, le nostre storie, i nostri principi non possono essere osteggio di vanità personali ed autoassoluzioni. Crediamo che il CentroSinistra possa tornare ad essere unito e competitivo con una profonda discussione interna che riesca a trovare una candidatura condivisa e competitiva per la Presidenza della Regione, con l’allargamento della coalizione a quelle soggettività politiche che possono dare qualcosa in più al CentroSinistra dal punto di vista politico e programmatico come Irs, Rossomori, Sardigna Libera.

Ma in particolare, occorre che tutto il “ceto politico” della sinistra e del centrosinistra sardo faccia un passo indietro per dar vita alla nascita di una nuova classe dirigente da mettere al servizio del governo della regione e dei territori feriti e dimenticati. Abbiamo voglia di far politica, di essere protagonisti di una nuova “primavera sarda” che possa iniziare nel marzo 2014 con la nascita di un governo democratico e progressista nella nostra regione, che possa dare risposte ai disoccupati, ai giovani, agli studenti, ai disabili, ai precari, agli operai delle nostre fabbriche desertificate dalle false promesse di chi da 5 anni di assoluto nulla governa questa regione.

Vogliamo essere determinanti nella costruzione di questa alleanza “della speranza” per la Sardegna che parte dell’asse Pd-Sel, abbiamo le energie per farlo, ma tanti di noi saranno costretti a tirarsi indietro nel caso in cui la situazione continui a restare tale e non si riesca a costruire un CentroSinistra vincente, solido, trasparente e orgoglioso dei suoi massimi esponenti e rappresentanti.

Chiediamo di ammainare le bandiere dei nostri partiti, degli orgogli personali, delle correnti e aree politiche organizzate, per unire tutto il popolo democratico, progressista, della sinistra e degli autonomisti verso la vittoria alle regionali e la liberazione, con un governo competente e forte, delle più alte istituzioni regionali. Siamo tutti necessari e lo saranno soprattutto coloro che andranno sotto il gelo e la pioggia a febbraio ad attacchinare la notte i manifesti, a portare casa per casa i volantini, nelle piazze e nei mercati, mentre nessuno, è indispensabile.

Mostriamo ancora una volta di essere diversi. Il nostro tempo è adesso, non possiamo rischiare di perdere altri 5 anni”.

I giovani del CentroSinistra

(le sigle riportate rappresentano l’adesione associativa e politica dei firmatari che si esprimono a titolo personale)

Stefano Murroni – Consigliere Comunale Mogoro, Pd

Michele Schirru – Sel, coordinatore Arbus/Ass. Regionale Sel

Federico Porcu – Pd

Stefano Boi – Forum delle Idee Sel

Eugenio Lai – Sindaco di Escolca, Sel

Mattia Soi – CentroSinistra (studente universitario fuorisede)

Gianluca Tocco – Sel, ex Consigliere Comunale Iglesias/Ass. Regionale Sel

Ilaria Caria – vice sindaco di Samassi, Pd

Alessandra Casu – Assessore Comunale Villacidro, Sel

Niccolò Schirru – Assemblea Regionale Sel

Stefano Masia – Sel

Laura Contini – CentroSinistra

Francesca Tuveri – Sel, coordinatrice Guspini/Ass. Regionale Sel

Federica Carta – Sel

Alessio Roascio – Sel

Laura Contini – CentroSinistra

Pier Francesco Lisci – Sel/Ass. Regionale

Carlo Usai – Sel, coordinamento provinciale Medio Campidano

Veronica Porcu – Consigliere Comunale Villaputzu/indipendente di sinistra

Fabio Moi – Consigliere Comunale, indipendente di sinistra

Gabriele Piredda – militante indipendente del CentroSinistra

Cristina Ferru – militante indipendente del CentroSinistra

La raccolta delle adesioni è aperta all’indirizzo “primaverasarda2014@gmail.com”

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>