PIERGIORGIO WELBY
Muore di sua volontà il 20 dicembre 2006, a Roma, Piergiorgio Welby.
Era nato a Roma il 26 dicembre 1945. Affetto da distrofia muscolare progressiva dall’età di 16 anni, dovette ricorrere all’uso di droghe per affrontare il dolore. Si dedicò alla pittura e alla poesia.
Negli anni ’80 perse l’uso delle gambe, dal ’97 respirava con l’aiuto di un respiratore automatico: fu da allora che chiese di morire. (segue)
“Oggetto di offese e insulti” continuò a chiedere l’eutanasia fino al 2006. Indirizzò sul problema una “lettera aperta” al Presidente della Repubblica, Napolitano auspicò che si aprisse un confronto politico sulla questione.
Il Tribunale di Roma sentenziò che la richiesta di porre fine all’accanimento terapeutico, pur esistendo il diritto in linea di principio, era inammissibile, non essendo tale diritto “concretamente tutelato dall’ordinamento”.
Welby morì alle 23,45 dopo essere stato sedato e staccato dal respiratore, assistito del medico anestesista dottor Mario Riccio, che fu indagato e infine fu prosciolto perchè il fatto non costituisce reato.
La Chiesa rifiutò il funerale con rito religioso.

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