LE NAZIONI UNITE E L’AFGHANISTAN
Il 29 novembre 1982 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite condanna l’invazione sovietica dell’Afghanistan e dichiara che le truppe sovietiche devono ritirarsi dall’Afghanistan.
I sovietici si ritirano nel febbraio del 1989, dopo quasi dieci anni di guerra con i mujaheddin, finanziati e armati dagli Stati Uniti.
Scoppia la guerra civile tra i mujaheddin, prevalgono i talebani.
I Talebani prendono dal Palazzo delle Nazioni Unite l’ultimo presidente della Repubblica democratica afgana Muhammad Najibullah. Viene torturato, mutilato, ucciso, il cadavere esposto nei pressi del palazzo dell’Onu.
Nel 2001 gli Stati Uniti invadono l’Afghanistan. Cade il governo talebano.
Viene eletto Hamid Karzai, riconfermato nel 2004, e ancora, nonostante i brogli di cui viene accusato, nel 2009.
Attualmente sono presenti nel paese truppe statunitensi, inglesi, tedesche, italiane, giapponesi. Le Nazioni Unite non ne hanno mai chiesto il ritiro.
29 novembre 1864. Massacro di Sand Creek. Il colonnello John Chivington, con 800 uomini della Cavalleria del Colorado e Volontari del New Mexico, attacca un villaggio indifeso dei Cheyenne e degli Arapaho, massacra duecento nativi, gran parte donne, bambini, anziani.
Nonostante tre commissioni di inchiesta accertassero i fatti e condannassero i responsabili nessuno fu punito, almeno un testimone venne assassinato poco tempo dopo. (segue)
FIUME SAND CREEK – Fabrizio De Andrè
Fiume Sand Creek – Fabrizio De Andrè “Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura fu un generale di vent’anni occhi turchini e…”
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