Gli OCCHIALI di PIERO

Henry FieldingCITAZIONE DELLA SERA
Sono certo che non farò mai ridere di cuore il lettore se non avrò già riso io prima di lui; altrimenti potrà accadere che egli non rida con me, ma di me.
(Henry Fielding)

LA PASIONARIA
Dolores Ibárruri“Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio.”
Il 12 novembre 1989 muore a Madrid a 93 anni Dolores Ibarruri, bandiera leggendaria dell’antifascismo spagnolo.
Isadora Ibarruri Gomez era nata ad Abanto-Zierbena, nei Paesi Baschi, il 9 dicembre 1895, famiglia di minatori. Entrò prima nel partito comunista basco, poi nel partito comunista spagnolo. Incarcerata più volte, nel 1936 fu eletta in Parlamento dove s’impegno per il miglioramento generale delle condizioni di vita e di lavoro.
Nella Guerra Civile si battè al grido di “No pasaran!” contro i fascisti di Francisco Franco. Purtroppo passarono.
Esiliata in Unione Sovietica, nel ’44 è Segretario del Partito comunista spagnolo, nel 1960 ne diventa Presidente e tale carica terrà fino alla morte.
Nel 1975, morto Franco, vive la felicità del ritorno in patria, dove viene rieletta deputato alle elezioni libere del 1977.

my laiMY LAI. COME GLI STATI UNITI ESPORTANO LA DEMOCRAZIA
Il 12 novembre 1969 il giornalista Seymour Hersch scopre i fatti di My Lai.
In un villaggio vietnamita, My Lai, il tenente William Calley il 16 marzo 1968 ordinò il massacro della popolazione civile: 347 morti, tra giovani, vecchi, donne e bambini. Soltanto 11 persone furono salvate dall’intervento di tre militari che da un elicotero videro la scena e intervennero contro i loro stessi commilitoni.
Una prima indagine sui fatti fu affidata al maggiore Colin Powell (che sarebbe diventato in seguito Segretario di Stato e si capisce perchè…) il quale concluse che “le relazioni tra soldati americani e popolazione vietnamita sono eccellenti”.
Il tenente William Calley, processato e trovato colpevole, nel 1971 fu condannato all’ergastolo. Soltanto 2 giorni dopo Nixon ne ordinò il rilascio e dopo 3 anni e mezzo di arresti domiciliari in caserma fu lasciato libero. Per approfondimenti.

GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501414SONO PAZZI QUESTI SCACCHISTI
(segue)
La vita di Tony Miles, morto a 46 anni ad Harborne il 12 novembre 2001, è piena di fatti che possiamo chiamare, con leggero eufemismo, originali.
Nato a Birmingham il 23 aprile 1955, a 13 anni campione giovanile inglese, nel 1976 fu il primo scacchista inglese ad essere nominato Gran Maestro.
Vinse partite contro campioni di livello mondiale, ma ebbe la vittoria più clamorosa contro Karpov, allora campione del mondo, nel 1980.
Meravigliando tutti, giocò col Nero la Difesa Baker, che la teoria giudica perdente, rispondendo 1… – a6 alla classica apertura di Re 1.e4.
Vinse e ribattezzò l’apertura col nome di Difesa San Giorgio, paragonando Karpov al drago e sè stesso a San Giorgio.
Partecipò a un torneo giocando sdraiato su un tavolo a pancia in giù, per una ferita al sedere, e si classificò primo, alla pari con due grandi.
In un torneo si accordò per la patta senza aver fatto alcuna mossa, all’arbitro replicò che non era necessaria la sceneggiata che facevano i giocatori quando avevano l’intenzione comunque di pareggiare.
Nel 1987 fu ricoverato per esaurimento nervoso, dopo essere stato tratto in arresto davanti a Downing Street, dove si era appostato per chiedere spiegazioni al primo ministro Margaret Thacher su come venivano finanziati gli scacchisti inglesi che lo accompagnavano ai tornei.
Nel ’95 battè Kramnik, futuro campione del mondo, ma perse contro Michael Adams che all’epoca non era certo più forte di lui.
Malato di diabete, morì di infarto.

One Response to Gli OCCHIALI di PIERO

  1. […] (16 marzo 1968), e del rapimento di Aldo Moro (16 marzo 1978). Vedi le mie note su Aladin pensiero, 12 novembre 2013 e 16 marzo 2013. Aggiunge Raffaele Ibba su fb. È anche l’anniversario dell’assassinio […]

Rispondi a gli occhiali di Piero | Aladin Pensiero Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>