IO HO UN SOGNO
Io ho un sogno: che un giorno sulla bianca collina di Bonaria un Papa nero sia accolto da un ministro nero e che un coro sardo incazzato nero canti un inno che dica così:
Procurade ‘e moderare razzistas sas tonterias.
(segue co Bobby Fischer, campione del mondo di scacchi)
BOBBY FISCHER
Il 1 settembre 1972 Bobby Fischer divenne campione del mondo di scacchi, vincendo quello che fu chiamato l’incontro del secolo contro Boris Spasskij.
L’incontro fu inteso anche da qualcuno come una vittoria americana contro l’Unione sovietica nell’ambito della guerra fredda allora in vigore, anche se non fu certo inteso in questo modo dai due contendenti.
Ma queste son cose che sanno tutti. Meno conosciuto invece è quello che seguì alla Rivincita del secolo, vent’anni dopo nel 1992.
La guerra fredda ormai non c’era più: Fischer e Spasskij si incontrarono di nuovo, in un incontro che non aggiunse nulla alla scienza degli scacchi, ma che (casi della storia) trasformò l’eroe americano del 1972 in un ricercato.
Avvenne che prima dell’incontro fu presentato a Fischer un documento del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti: proibiva a Fischer di giocare negli stati balcanici (come stava per fare, cioè nel Montenegro e a Belgrado), che erano all’epoca sotto embargo economico.
Fischer sputò sul documento e tranquillamente procedette all’incontro.
Fu emesso un mandato di cattura per il suo arresto.
Fischer scomparve per 12 anni. Fu arrestato nel 2004 in Giappone.
Spasskij scrisse al Presidente degli StatiUniti chiedendogli la grazia per Fischer ovvero di applicare anche a lui le sanzioni, di metterli entrambi in prigione, ma di dare loro una scacchiera.
Fischer qualche mese dopo ottenne un passaporto dall’Islanda (il famoso Incontro del secolo si era tenuto a Reykiavick) e lì scomparve di nuovo.
Si seppe infine di lui il 17 gennaio 2008 perchè a Reykjavick morì.
Aveva 64 anni ed era stato il più grande giocatore di scacchi di tutti i tempi.
[…] ANNIVERSARI. Il primo settembre di un anno fa su Aladinpensiero. […]