Gli OCCHIALI di PIERO su: Celestino V, Libero Grassi, Garibaldi fu ferito, Guido Cavalcanti, Monica Bellucci, l’idealista…
CELESTINO V
Il 29 agosto 1294 a L’Aquila viene incoronato Papa un monaco eremita.
E’ Pietro Angelerio, detto del Morrone dal nome del monte in cui abita.
Molisano, celebre in tutta Europa per la fama di santo, è Papa perchè in due anni i cardinali non trovano accordo su uno qualsiasi di loro: eppure non sono tanti, appena 11, dopo che uno è morto di peste.
Celestino V, questo il nome che prende dopo aver cercato invano di sottrarsi, resta Papa fino al 13 dicembre, poi non ne può più.
Dice Dante che “fece per viltade il gran rifiuto”, ma certo di coraggio e di pazienza ce ne voleva tanta, stretto tra il re Carlo d’Angiò, che se lo tiene a Napoli e gli fa nominare un po’ di cardinali francesi, e il cardinal Caetani, che non vede l’ora di prenderne il posto. Dopo le dimissioni di Celestino, che non sono le prime nella storia del papato, Benedetto Caetani diventa Papa col nome di Bonifacio VIII: Dante lo vuole all’inferno mentre è ancora
in vita. Bonifacio è talmente preoccupato che Celestino rivoglia il suo posto che lo tiene segregato, finchè muore (e qualche dubbio su come sia morto esiste, anche se aveva più o meno 80 anni…) il 19 maggio 1296.
Persino la salma di questo povero Papa conosce vari tormenti, trasferita e anche trafugata, infine nel terremoto del 2009 a L’Aquila la teca con le sue spoglie è finita sotto le macerie e poi recuperata dai vigili del fuoco.
LIBERO GRASSI. Nasce a Catania il 19 luglio 1924. I genitori gli danno nome Libero in memoria di Giacomo Matteotti, assassinato dai fascisti un mese prima. Antifascista, repubblicano, commerciante, apre a Palermo un’azienda tessile. La mafia chiede il pizzo. Lui rifiuta, Anzi denuncia la cosa sui giornali e in televisione. Non viene protetto e la mafia lo uccide il 29 agosto 1991. Lo Stato, che in queste cose ci sa fare, gli dà una medaglia alla memoria.
GARIBALDI FU FERITO
Il 29 agosto 1862 ad Aspromonte (Calabria) 3000 volontari agli ordini di Garibaldi si scontrano con l’esercito regio. Garibaldi viene ferito.
Così la racconta il suo cane Fidel:
“Ci hanno fermato ad Aspromonte, gli han tirato due colpi, il nemico? No, gli italiani! Uno lo ha preso al piede (smettetela di cantare “fu ferito ad una gamba”!), l’altro al cuore… no, sciocchi, dico al cuore perchè ha preso me, son piccolo, tiravano basso, mi han preso in pieno…”
Garibaldi fu colpito all’anca sinistra, leggermente, e al malleolo destro interno, la ferita più grave: la pallottola fu estratta, dopo vari consulti medici, solo il 23 novembre a Pisa.
Dei tremila volontari circa duemila furono arrestati, 232 minorenni furono rispediti a casa, i soldati che avevano disertato per unirsi a Garibaldi furono rinchiusi in varie fortezze, una delle quali la famigerata Fenestrelle.
In Sicilia le autorità militari attuarono una “caccia al garibaldino” che portò al massacro di sette volontari in provincia di Messina.
Piero Marcialis Il racconto del cane Fidel per chi non lo sapesse, si trova in “La casa dello Strego”, di Lisei e Marcialis, ed. Condaghes.
GUIDO CAVALCANTI
Restando ai tempi di Dante, il 29 agosto 1300 muore Guido Cavalcanti.
Personaggio straordinario, citato più volte da Dante (Guido, i’ vorrei che tu, Lapo ed io…) che gli fu amico e che tuttavia lo mandò in esilio.
Guido ebbe fama di ateo, Dante colloca il padre Cavalcante nell’inferno tra gli eretici, nel canto famoso di Farinata degli Uberti.
Poeta e filosofo, Guido è autore di versi dedicati alla donna che stanno a pari con quelli danteschi:
Chi è questa che ven ch’ogn’uom la mira…
E’ sua la ballata famosa, nella quale presagisce l’imminenza della morte:
Perch’io no spero di tornar giammai…
Morì per la malaria contratta nell’esilio, non aveva ancora cinquant’ anni.
NON SEMBRA VERO (gossip)
Non sembra eppure è vero
Monica Bellucci riparte d’azero.
LA MOTIVAZIONE DELLA SENTENZA
Ideò un sistema illecito di riduzione fiscale per le aziende a lui facenti capo.
Idealista…
Basta con Berlusconi e berluscones
Basta con questo personaggio e i suoi problemi di giustizia per i casini che ha combinato! Abbiamo bisogno di risolvere i problemi del lavoro, delle nuove povertà, dell’istruzione… Non possiamo perdere tempo dietro a questo che pensa di salvarsi occupando tutti i giorni stampa e televisioni. Vero è che stampa e televisioni corrispondono volentieri. Almeno i mezzi di comunicazione che non sono di proprietà di B. potrebbero evitare di infliggerci ogni giorno questa pena?
[…] ANNIVERSARI. Un anno fa su Aladinpensiero. […]