Gli OCCHIALI di PIERO
TEATRO DELL’ASSURDO
Si avanza un Giudice della Corte di Cassazione e legge una dichiarazione:
“Se entro il 30 luglio non cade il Governo, condanneremo Berlusconi.Non è una minaccia, ma il risultato inevitabile di una vicenda parlamentare assurda e inaccettabile. Non c’è nessuna rivolta contro un altro potere dello Stato, ma abbiamo il diritto di informare i cittadini delle dinamiche politiche e parlamentari di fronte alle quali ci troviamo. Il nostro popolo deve avere la certezza che c’è ancora Giustizia a questo mondo”.
I VANTAGGI DELLA CIBERNETICA
Un tempo si tornava da chi ti aveva dato il voto e si faceva il tesseramento porta a porta. Ora invece si preferisce farlo on-line. E’ molto vantaggioso.
Infatti nessuno ti può sbattere la e-mail in faccia.
Giorgio Ambrosoli l’11 luglio 1979 muore assassinato da un sicario pagato da Michele Sindona. Era l’avvocato incaricato di liquidare la Banca Privata Italiana e il giorno dopo avrebbe firmato il documento che accusava Sindona di tutte le operazioni illegali che aveva compiuto. Durante il suo lavoro di indagine fu oggetto di pressioni e minacce, fino alle minacce di morte. Ne scrisse alla moglie, affidandole il futuro dei figli.
Lo Stato non gli diede nessuna protezione. Giulio Andreotti commentò, in termini romaneschi, era uno che “se l’andava cercando”.
Corrado Stajano della sua storia ha fatto il libro “Un eroe borghese”, da cui Michele Placido ha tratto il film. Aveva solo 45 anni.
FINALMENTE UNA BUONA NOTIZIA
Hanno promesso. Se condannano Berlusconi, cade il Governo. Doppia festa.
LUSSORIO CAU
Nato a Borore l’11 luglio 1867. Carabiniere, nel ’97 a Orgosolo comanda la Stazione CC. Partecipa all’uccisione di Giovan Battista Salis detto Corbeddu. Il collega Aventino Moretti colpisce Corbeddu alla schiena e uccide anche Francesco Dore, 17 anni, presente per caso. Medaglia d’argento ai due.
Cau partecipa all’operazione “Notte di S.Bartolomeo” (maggio ’99): con mandati in bianco si arrestano 600 persone, colpevoli di essere parenti e amici di latitanti. Vestito da pastore cerca la banda Serra-Sanna: ha un conto in sospeso con loro, hanno ucciso l’appuntato Piero Sini, suo cugino.
Li trova. Nasce l’operazione “Caccia Grossa”, la strage di Morgogliai, che Giulio Bechi, allora tenente dei carabinieri a Nuoro, ha messo in libro.
Così dice di Cau: “un comandante di stazione scaltro e ardito, uno quei preziosi brigadieri che fioriscono qua in Sardegna, stoffa greggia di diplomatici e di eroi (…) studiando la selva con un potente cannocchiale, poi da vicino con mille astuzie, con mille trepide cautele, avea riconosciuto il covo dei banditi, buttato giù uno schizzo, fissato il suo bravo piano e, al momento buono, era corso ad avvisare il capitano che ormai non mancava più che dar l’assalto”. (Giulio Bechi, Caccia grossa, 1900).
Grazie alla strage di Morgogliai, Cau diventa maresciallo. Va a Palermo, a Castelbuono delle Madonie, partecipa alla cattura della banda di Melchiorre Candino. Torna a Orgosolo in missione, collabora all’uccisione di Giovanni Corraine e di Salvatore Rana. In Friuli durante la guerra svolge compiti di polizia militare, capitano nel ’15, maggiore nel ’17, 2 medaglie al valore.
Congedato nel ’20 è chiamato a dirigere un servizio di controspionaggio e informazioni, tenente colonnello. Congedato ancora nel ’23, nel ’27 è nominato giudice del Tribunale Speciale. Nel ’28 partecipa a condannare, tra gli altri, Antonio Gramsci e Umberto Terracini. Nel ’29 Sandro Pertini.
Giudice nel processo a carico di Michele Schirru, anarchico sardo colpevole di aver pensato a un’attentato a Mussolini, attentato che non ci fu. A maggio del ’31 Schirru è condannato e fucilato.
Cade il fascismo e a Cau viene prima sospesa la pensione e poi arrestato, arresti domiciliari per motivi di salute. Nel’46 gode i benefici della Amnistia Togliatti e nel ’48 riottiene la pensione.
Muore a Castelbuono (Pa) il 10 settembre 1961, a 94 anni.
Una via è a lui dedicata a Palermo, e una a Borore, col nome sbagliato.
[...] con l’uccisione dei banditi Pau ed Elias Serra Sanna (ne abbiamo parlato l’11 luglio, vedi Aladin Pensiero a proposito di Lussorio Cau). Gli avvenimenti furono da lui raccontati nel libro “Caccia grossa” (1900). Eccone un [...]
[…] ANNIVERSARI. Lussorio Cau, Giorgio Abrosoli, e 11 luglio di un anno fa, su Aladinpensiero. […]