Oggi martedì 5 ottobre 2021

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——————-Opinioni, Commenti e Riflessioni———————–
Lucano. Non è giustizia
5 Ottobre 2021
Livio Pepino su Democraziaoggi
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Proseguiamo la discussione sul caso Lucano con questo intervento di una persona particolarmente qualificata, Livio Pepino, noto giurista, già magistrato, segretario nazionale e presidente di Magistratura democratica nonché componente del CSM.
Mimmo Lucano, già sindaco di Riace, è stato condannato dal Tribunale di Locri alla pena di 13 anni e 2 mesi di reclusione per […]
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Elezioni amministrative.
Un commento di Antonio Budruni su fb.
LA VITTORIA DEGLI ASTENSIONISTI.
[segue]
Le elezioni amministrative spiegano ciò che la politica non ha capito.

Vediamo, per orientarci, i titoli dei quotidiani di destra oggi in edicola: Libero: “Sveglia centrodestra”; il Giornale: “Occasione persa”; la Verità: “Errori e fango, il centrodestra va KO”.

Secondo i giornali della destra, quindi, il centrodestra ha perso le elezioni. Dall’altra parte, a sinistra, il voto ha premiato la linea del segretario del Pd con risultati impressionanti a Milano, Bologna e Napoli. Il M5S precipita in tutte le competizioni.
Che è successo? Qualcuno spiega i dati che premiano il centrosinistra con l’effetto pandemia; altri, invece, ritengono che si sia trattato dell’effetto Draghi. Sta di fatto, tuttavia, che quasi la metà degli elettori – e oltre la metà in quasi tutte le città più importanti – non ha partecipato al voto. Qualcuno, nello specifico Cacciari, ha già dichiarato l’inutilità dei sindaci.
Letta, ma non solo lui, ha evidenziato la sconfitta del populismo e del sovranismo. Lega e M5S sono le vittime principali di questa sconfitta.
In un Paese democratico, però, la disaffezione al voto deve allarmare tutti. Bisogna chiedersi perché decine di milioni di cittadini non votano più. I partiti democratici non possono lasciar correre. In realtà non dovrebbero neppure gioire per le vittorie ottenute. Perché quella enorme massa di popolo che ha disertato le urne è, prevedibilmente, quella che ha sofferto di più gli effetti della pandemia ed è quella che non trova più punti di riferimento nello schieramento del centro-sinistra. Di più: ritiene la politica e le sue “performance” del tutto inutili di fronte alla fatica del vivere.
Se non si farà una valutazione attenta del fenomeno in atto, se non si aprirà subito un confronto su questo tema centrale, i rischi per il futuro del Paese, saranno molto seri.
Ricordiamo che, nel passato, sono stati proprio questi momenti di “astensione” e di “distrazione” a portare il Paese nel baratro: guerra, dittatura e nuova guerra.
La fatica del coinvolgimento dell’altra metà dei cittadini è quella che oggi la politica democratica e progressista deve mettere in atto. Subito.

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