Ma la Politica dov’è?
di Antonio Dessì
su fb
[Tonino Dessì su fb] Non lo so, se faccio bene a esternare un fastidio.
Non me ne fregherebbe nulla, non ho da difendere nessuno, men che meno politici che conosco poco sul piano personale e che stanno in un campo avverso a quello che io quantomeno auspicherei.
Devo anche dire che la stampa, di cronaca o d’inchiesta, non può non fare il suo mestiere, cioè quello di scavare nelle notizie che le pervengono, comprese quelle che attengono alla vita privata degli uomini pubblici. [segue]
Certo, su certe cose sarebbe auspicabile una qualche neutralità, tipo, che so: “Da fonti attendibili si apprende che sarebbero stati inviati alla tale Procura della Repubblica degli esposti anonimi relativi alla compravendita di immobili del tal politico nei quali si sosterrebbe che…” (dettagli e persone coinvolte).”. “Si apprende inoltre che la Procura interessata avrebbe aperto un fascicolo senza ipotesi di reato e senza iscrizioni di alcuno nel registro degli indagati. Sembra che accertamenti saranno svolti sui fatti dalla Guardia di Finanza”.
Su questa attività di informazione uno non può che stare a guardare, talvolta con curiosità, talaltra con noia distratta.
La politica e i blog paralleli alla politica a mio avviso non danno invece il meglio di sè quando usano queste notizie mischiando aspetti pubblici e aspetti privati ai fini dello screditamento personale dei soggetti interessati.
È un modo di fare e di scrivere che si crogiola in illazioni, insinuazioni, pettegolezzi, che sa di propensione a incoraggiare i dossieraggi e a me suscita una sensazione di squallore.
Soprattutto mi acuisce l’impressione che ormai non si sia capaci, in politica come nella comunicazione e nella formazione dell’opinione pubblica, di occuparsi con analoga energia, seguito e capacità di ottenere risultati delle questioni sulle quali tutti ci attenderemmo impegno qualificato e soluzioni.
Insomma, sembra che senza pescare e nuotare nel torbido oggi non si possa fare nè informazione nè politica con una qualche possibilità di richiamare l’attenzione.
Ma forse, anzi, sicuramente, sono io che mi sbaglio.
P. s. Sia pure espresso con moderazione, spero si capisca che questo è uno sbotto vero e proprio: una di quelle cose che scrivo quando mi sono abbastanza rotto le palle.
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[Commento di Franco Meloni] Ringrazio Tonino di aver espresso con chiarezza questo pensiero, che condivido in toto, compresa la rottura di palle nel dovermi/ci sorbire, “a gana mala”, anche costrettivi per “mestiere” (nell’ambito della comunicazione), la marea di notizie, vignette, considerazioni, etc. sulle vicende più o meno personali dei nostri politici, riferite nell’attualità a quelle del presidente Solinas. E’ giusto svelare le magagne dei politici, vere o presunte che siano, comunque sempre verosimili, ma ritengo sia soprattutto “altro” il versante su cui impegnarsi: quello della soluzione dei problemi delle persone e delle comunità. E’ invece, purtroppo, reale e verificata, come sostiene Tonino, “l’impressione che ormai non si sia capaci, in politica come nella comunicazione e nella formazione dell’opinione pubblica, di occuparsi con analoga energia, seguito e capacità di ottenere risultati delle questioni sulle quali tutti ci attenderemmo impegno qualificato e soluzioni”. So che avanzando queste considerazioni sarò, come sono stato, accusato di giustificare Solinas, politico da me distinto e distante, ma pazienza: nel mio/nostro piccolo – insieme con tanti altri amici e compagni – percorriamo la strada dell’impegno in politica (latu sensu) così come buoni maestri ci hanno insegnato.
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[Commento di Andrea Murgia, su fb] Perché non mi attira la questione degli affari immobiliari del Presidente Solinas?
Semplicemente perché, finora non ho letto che una notizia di stampa. Quando ci sarà sentenza, o evidenza di un fatto palesemente contrario all’ufficio pubblico che esercita, potrò esprimere la mia opinione.
Fino a quel momento preferisco essere garantista, lo sono sempre stato e il garantismo si applica nei confronti degli avversari, sarebbe troppo semplice dichiararlo solamente in favore degli amici.
Questo a prescindere dal giudizio politico su di un Presidente e una Giunta Regionale che hanno fatto della mediocrità il loro indirizzo programmatico.
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