A proposito di Reddito di Cittadinanza.
Con riferimento alle esternazioni di Beppe Grillo sul Reddito di Cittadinanza come reddito universale.
A prescindere dalla strumentalità del momento politico, sulla questione del reddito universale incondizionato (o come altri lo chiamano dividendo sociale o altro), questa volta sono d’accordo con Grillo. E penso di essere con lui in buona compagnia. Per esempio con alcuni grandi economisti del passato, keynes tra tutti, e, più di recente, altri grandi, tra cui il premio Nobel James Meade. L’argomento è stato approfondito dal compianto economista cagliaritano Gianfranco Sabattini. Dei suoi studi ha spesso estratto articoli di carattere divulgativo ospitati anche da Aladinpensiero online. Anche Papa Francesco in una sua lettera al Movimento per la Terra ne aveva parlato come di una necessità, anche se nelle sue encicliche di esprime perché sia il Lavoro degno e per tutti l’obbiettivo prioritario. Ma senza dubbio la discussione è aperta e non dobbiamo certo inseguire in materia la destra, tra l’altro la peggiore, quella che comunque se la prende con i poveri. Perfino il Fondo monetario internazionale invita ad approfondire l’argomento in direzione innovativa (fm).
———-In argomento———
“Tra le cose più insopportabili di questi mesi c’è l’atteggiamento incredibilmente offensivo e aristocratico anche di chi si definisce progressista che imputa al reddito di cittadinanza la responsabilità di lasciare le persone a poltrire a casa”. A dirlo è Gianni Cuperlo alla presentazione del libro di Antonio Bassolino a Napoli. Cuperlo quindi specifica che le persone accusate di poltrire “non vanno più a lavorare sfruttati nelle attività stagionali”. E sottolinea: “Ci sono nuove forme di schiavitù che albergano non solo nelle campagne del sud”.
Concordiamo.
Sulla citazione di Papa Francesco: https://www.aladinpensiero.it/?p=106628