Che succede di buono?

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Una scuola di spiritualità politica
13 Luglio 2021 by c3dem_admin | Su C3dem.
È uscito il n. 2 di “Politicamente”, con un articolo di Lino Prenna dedicato a una “Scuola di spiritualità politica” che l’associazione Agire Politicamente vuole istituire presso la Fraterna Domus di Assisi, un contributo di Alvaro Bucci sul nuovo modello di struttura sanitaria territoriale denominata “Casa della comunità” prevista dal Programma nazionale di resilienza e ripresa, e il programma del seminario di formazione che l’associazione ha organizzato ad Assisi dal 26 al 29 agosto sul tema “Il nuovo popolarismo: una costruzione dell’essere sociale”.

Le Case di Comunità: un nuovo modo di promuovere la salute
Per potenziare l’integrazione complessiva dei servizi assistenziali socio-sanitari per la promozione della salute e la presa in carico globale della comunità e di tutte le persone, siano esse sane o in presenza di patologie (una o più patologie) e/o cronicità, il PNRR prevede l’attivazione entro la metà del 2026 di 1,288 Case di Comunità: strutture fisicamente identificabili (nuove o già esistenti) che si qualificano quale punto di riferimento di prossimità e punto di accoglienza e orientamento ai servizi di assistenza primaria di natura sanitaria, sociosanitaria e sociale per i cittadini, garantendo interventi interdisciplinari attraverso la contiguità spaziale dei servizi e l’integrazione delle comunità di professionisti che operano secondo programmi e percorsi integrati, tra servizi sanitari (territorio-ospedale) e servizi sociali.
Nella Casa di Comunità tutte le persone saranno accolte, ascoltate, riconosciute nella loro dignità e unicità e messe in condizione di poter trovare una risposta consapevole nella rete comunitaria.
L’obiettivo è quello di garantire parità di trattamento di cure e di accesso alle strutture, oltre che costruire percorsi personalizzati per la salute impegnando per questo tutte le risorse: sanitarie, sociali, culturali, economiche e relazionali.
Questa proposta viene messa in campo anche per superare la cultura ospedalocentrica che caratterizza da anni la nostra società e che la pandemia ha dimostrato essere inadeguata per le esigenze della persona. In ospedale bisognerà andarci solo per una malattia grave o un intervento chirurgico. Per ricoveri brevi, e per pazienti a bassa intensità di cura che non hanno la possibilità di ricevere prestazioni al proprio domicilio, il PNRR prevede 1 miliardo di euro per l’istituzione di 381 Ospedali di Comunità entro la metà del 2026, una struttura da 20 a 40 posti letto che avrà anche il compito di facilitare la transizione dei pazienti dalle strutture ospedaliere per acuti al proprio domicilio, consentendo alle famiglie di avere il tempo necessario per adeguare l’ambiente domestico e renderlo più adatto alle esigenze di cura dei pazienti.
(Dal documento di Agire politicamente sulla riforma sanitaria)
Politicamente 2/2021

One Response to Che succede di buono?

  1. […] La Casa della comunità di Alvaro Bucci su Agire politicamente. [segue] Non avremo più il medico di famiglia? Anche se certamente spiace di dover rinunciare a […]

Rispondi a Una Casa comunità e un Ospedale di comunità nell’’ex Ospedale San Giovanni di Dio? Potrebbero essere realizzate sulla base degli indirizzi (e considerati i finanziamenti) del PNRR. Parliamone. | Aladin Pensiero Annulla risposta

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